Altra storia, altra recensione. Devi sapere che John e Sherlock ubriachi sono una delle cose che preferisco. Insieme alle teenlock. E alla gelosia di uno (o entrambi) i personaggi. Ok, forse ho un po' troppi temi che preferisco! Comunque sono davvero divertenti mentre si rinfacciano le cose e finalmente arrivano al nocciolo della questione. Dovevano essere ubriachi per trovare il coraggio, queste due patate lesse. Menzione d'onore per Greg e soprattutto Mike, col suo sorriso sornione, perché lui SA! Vabbè che ormai lo sanno un po' tutti, sono solo questi due idioti a non averlo capito. Apprezzatissimo Sherlock che dice a John di smettere di tirare in ballo Irene. Watson apri un po' gli occhi, su! Come dicevo prima un'altra bellissima storia, questa raccolta dà molte soddisfazioni! Alla prossima. |
Molto piacevole anche questa OS, che s'inserisce alla perfezione accanto alle altre che fanno parte di questa raccolta. Raccolta che è particolarmente significativa, relativamente al tuo percorso di Autrice, perché se ne discosta, sia dal punto di vista dello stile sia del contenuto. Per quanto riguarda il "che cosa", cioè il contenuto di ciò che racconti, qui siamo in una dimensione più essenziale rispetto al tono che solitamente trovo da te: ci hai regalato cose dolcissime e profonde, in quanto la Johnlock tu l'hai sempre saputa trattare con attenzione e credibilità e, purtroppo, uno degli aspetti imprescindibili da essa è l'angst, dovuto proprio ai mille ostacoli che impediscono ai nostri due di poter liberare finalmente tutto l'amore che hanno sempre tenuto soffocato da tante paure, incomprensioni, situazioni estreme, dall’ingerenza a volte drammatica del “resto del mondo”. Qui ci fai prendere una piacevolissima pausa, adeguata al clima estivo particolarmente rovente e stancante per le pazzie metereologiche: l'atmosfera è leggera e frizzante, i litigi e le discussioni sono principalmente simpatici battibecchi, la rabbia di John, che ha scosso dalle fondamenta la S4, è una sbiadita immagine. Per quanto riguarda lo stile con cui scrivi questa raccolta, e cioè il “come”, le strutture linguistiche che usi sono rese agevoli e senza soste di approfondimento nell'anima e nel cuore. È tutto in superficie, senza problemi, se non quello di dichiararsi senza più malintesi. Qui c’è una scena impagabile di allentamento “alcolico” dell’autocontrollo dei nostri due, cui assistono gli impagabili Mike e Greg, da te ritratti con affettuosa simpatia. A questo proposito, hai reso con pochi ma efficaci tratti, un veloce ritratto di Stamford, personaggio un po’ nascosto ma prezioso, facendo riaffiorare alla mia memoria visiva le espressioni beate e rassicuranti che, per esempio, hanno fatto da sfondo al primo, fatidico incontro, di Sh e John al Barts (“…sguardo attento, ma sereno…serafico, sorrise bevendo…”). Greg è sempre lui, con la sua calda presenza che costituisce quasi un riparo per le bizzarrie della coppia. Dopo una raffica di rimbrotti e del rinfacciarsi di situazioni “scomode”, tra cui assolutamente comico il riferimento ad Irene, ecco quella che chiami tu l’ “epifania”, la manifestazione inattesa e sconvolgente, per Watson, del fatto che, per Sh, tutto il loro occuparsi di casi e di crimini è, di per sé, una dichiarazione d’amore. E per John c’è l’aprirsi di una strada meravigliosa. Un pezzo molto originale, coinvolgente e davvero ben costruito. |
Tutta la prima parte spassosa e con ritmo, sei riuscita bene a svilupare un prompt che come hai detto anche nelle note d'autrice ti ha dato problemi. Il risultato è davveo godibile :) |
Con le tue storie riesci sempre a sorprendere. |
Ciao cara! Devi sapere che quando Sherlock e John si ubriacano, mi fanno troppo ridere! Dovrebbero farlo più spesso, perché penso che solo così riuscirebbero a trovare il coraggio di dichiararsi! Ormai lo hanno capito pure le pietre che si amano alla follia!! Quanto mi piacerebbe vedere una scena simile nella serie!!! Temo, però, che non accadrà mai! Meno male che ci sei tu a farmi sognare!!! |