Recensioni per
The sentiments of Sherlock Holmes.
di _The Little Dreamer_

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/11/17, ore 09:37
Cap. 2:

Qui in questa flash si presentano un po' le stesse sensazioni che avevo già trovato nella prima, Not us, e forse in maniera più accentuata nella prima parte. Ma non mi soffermerò a parlarne perché non lo ritengo necessario, ho già detto tutto quello che dovevo dire nella recensione precedente e mi sembrerebbe ripetitivo il fermarsi.

Non so quando tu abbia scritto questa storia, se prima o dopo aver visto The Abominable Bride, ma è un viaggio nella mente di uno Sherlock che mente a se stesso in un modo spudorato. La verità che vediamo alla fine di His last vow e che ci viene completamente ribaltata in The Abominable Bride, quando ci mostrano uno Sherlock completamente strafatto e distrutto dall'idea di partire per una missione quasi certamente suicida. Questa versione è la prima versione. Sherlock vede ancora l'aereo dal basso, deve ancora salutare John per bene. Non c'è accenno alla droga, né al fatto che non è propriamente lucido o che quella era per lui la sola soluzione è riuscito a trovare. Per questo dico che è uno Sherlock che mente, uno più onesto con se stesso avrebbe affrontato il problema in un altro modo. E invece guarda Mycroft, pensa a Mary e al pancione di lei. Pensa al suo amico John. Quello è il solo momento in cui si lascia andare. Quando inizia a pensare a ciò che è per lui John Waston. Un collega, un amico... un migliore amico. E un qualcosa di non detto che si sottinende con la parola vita. Sherlock in pochi istanti percorre tutto il tempo che ha trascorso a Baker Street a fianco di John e lo fa rendendosi conto che ha fatto e farebbe ancora di tutto. Dal fingere la propria morte all'uccidere qualcuno, sino a fare da testimone a un matrimonio (cosa che mette in mezzo alle altre, come se fosse grave tanto quanto uccidere qualcuno). E ne parla usando il condizionale, come se questo neanche fosse già successo. Come se non si trovasse lì perché ha fatto una di quelle cose.

Insomma, il viaggio nella mente complessa di Sherlock c'è ed è fatto piuttosto bene. C'è una discreta introspezione e un buon IC e anche un'idea di trama. Continuo a pensare che dovresti provare a scrivere cose più articolate e complesse di semplici flashfic. Ma questa è un'altra storia.
Koa

Recensore Master
20/08/17, ore 23:28
Cap. 2:

No. Non puoi.
Semplicemente non puoi scrivere qualcosa su questa scena - questa maledettissima scena - usando la narrazione in seconda persona. Mi vuoi male!

Mi farà sempre male. Perché c'è tanto di non detto, quelle mani che si afferrano senza alcuna voglia di lasciarsi, quegli occhi che urlano frasi morte nella bocca... FA MALE.
E rivivere questa scena dal punto di vista di Sherlock fa ancora più male. Perché lo ha capito: per John farebbe di tutto, ma è troppo tardi.
Lo sta perdendo di nuovo ma stavolta senza alcun rimpianto. Lui è al sicuro ed è soltanto questo ciò che conta.

Eppure non hai alcun rimpianto, perché hai sempre fatto tutto a modo tuo.
Questa frase è semplicemente il male.

Sì, mi è piaciuta. Mi è piaciuto il modo in cui gli occhi di Sherlock si sono posati prima su Mary, poi sulla bambina che ancora deve nascere, poi su suo fratello e infine sull'amore della sua vita.
Mi è piaciuto il flusso dei suoi pensieri e mi è piaciuto il modo in cui li hai trascritti.

Lo stile e la grammatica sono semplicemente perfetti. Non ho nulla da ridire.
Hai detto tutto in poche parole e non è roba da poco. Per niente.
Complimenti anche solo per questo.

Confesso di non conoscere la canzone che hai citato all'inizio della flash, ma - accidenti! - calza a pennello. Brava, brava, brava!

Questa, per il momento, è la mia preferita tra le due. Adesso manca solo la terza pugnalata ç__ç

Ancora complimenti.
Alla prossima!