Quinto Posto
UNICO
di SSJD
Grammatica: 9/10
Non ho trovato errori grammaticali gravi né alcuno di ortografia. L’unica pecca sono alcuni legami sintattici che andrebbero curati un po’ meglio. Devi fare un po’ più di attenzione alle virgole e a dove le inserisci, non dimenticare che non vanno mai spezzati legami sintattici diretti con la punteggiatura.
Di seguito, l’elenco degli errore con alcuni suggerimenti:
lenta ed inesorabile → -0.1 (togli la d eufonica)
“Pazza, stupida terrestre... fidarsi a dormire vicina a me.” → -0.3 (“vicino” funge la funzione di avverbio. Siccome è invariantivo, devi scrivere “vicino”. Inoltre va tolto il punto, poiché il pensiero è seguito da una battuta – in altre parole, funziona come quella dei dialoghi.)
nella sua mente erano passate indifferenti le immagini delle prostitute di Freezer a cui lui, gli occhi li aveva chiusi per sempre quando → -0.2 (“li” si riferisce a “occhi”. Quindi: o crei un inciso di specificazione aggiungendo una virgola dopo “occhi”, o elimini “li” e riaccordi il verbo.)
Aveva assaporato la lingua di lei, mentre irriverente gli esplorava la bocca e si era eccitato all’idea di infilare la sua tra tutt’altre labbra → -0.2 (aggiungi una virgola dopo “bocca”, poiché la coordinata è legata, attraverso il tempo verbale, al primo verbo, e non alla sua subordinata.)
Lo aveva lasciato fare mentre, per la prima volta, lui si estasiava nell’udire il dolce suono dei gemiti di piacere, anziché quelli di dolore, a cui era abituato. → -0.2 (“a cui era abituato” è riferito a quelli di dolore, e non di piacere. Quindi va tolta l’ultima virgola.)
Stile: 8/10
Ho trovato la tua capacità di descrivere scene erotiche “delicata”, nel senso che hai usato molte allusioni e un punto di vista molto introspettivo, senza diventare volgare o banale, ma mantenendo comunque un’alta dose di coinvolgimento erotico in ogni sua parte. Credo che la scelta vincente sia stata il narratore esterno con punto di vista interno: ti ha permesso di mostrarci da vicino le sensazioni di Vegeta, insieme ai suoi pensieri, in una commistione di erotico e introspezione ben bilanciata e coesa, senza bruschi cambi o confusi accenni secondari.
Un punto a sfavore devo indirizzarlo verso l’uso della virgola. Ti ho accennato alla frammentazione sintattica nella voce qui sopra, ma credo che più in generale, anche lo stile risente dell’uso frequente di questo tipo di punteggiatura. Io penso che, quando si usano frasi piene di incisi e subordinate, lo si fa per enfatizzare uno stile poetico, suggestivo. In questo caso, hai adoperato uno stile molto semplice, fluido, lineare, che quindi subisce senza “motivo” l’effetto singhiozzo di strutture più complesse, che rendono, a mio parere, un po’ pesante alcuni passaggi.
Per esempio questa frase, che trovo un po’ confusa e zoppicante:
- Le sue iridi azzurre, vive e inquiete come il mare in tempesta, quanto lo era il suo animo in quel momento, avevano fissato i suoi occhi calmi e neri come un pozzo senza fondo, come lo erano i suoi pensieri, in quel momento.
Trovo, innanzitutto, che la forma debba rimanere coerente se vuoi usare l’effetto “ripetizione” come enfasi e legame tra le due parti della frase. Quindi, se la prima volta dici “quanto lo era il suo animo in quel momento”, nella seconda “come lo erano i suoi pensieri, in quel momento” io toglierei la virgola. Detto questo, ho trovato il concetto bello, dal forte impatto visivo, ma un po’ ingarbugliato. Praticamente tu fai due paragoni: prima con una similitudine, paragonando gli occhi di Bulma con il mare, e poi un’associazione tra gli occhi e l’animo di Vegeta; stessa cosa con la seconda parte. Questo ha reso il periodo un po’ pesante e confuso, secondo me. Gli aggettivi da soli bastano a rendere l’idea di inquietudine e agitazione, come quelli di serenità e piacere. La suggestione che vuoi creare con la similitudine è resa magnificamente con l’associazione con la persona di Vegeta. Anzi, il tutto verrebbe reso più fluido ed elegante. A volte meno è meglio che più.
Il lessico è semplice e non troppo vario, ma credo sia adeguato per una “slice of life”. La mancata ricercatezza di un vocabolario più vasto è sopperita dal grande lavoro introspettivo che hai fatto. L’unica pecca è la ripetizione, sicuramente voluta, del termine “unico”, forse un po’ abusato. La ripetizione non è sbagliata, ma l’avrei evitata in alcuni punti. Nel finale è quasi perfetta (io toglierei il secondo “unico”, poiché la coordinata è comunque retta dal primo senza aver bisogno della ripetizione), è un bellissimo effetto quello reso tra l’unicità di Bulma e la sensazione unica che prova Vegeta in quel rapporto. In ogni caso può starci, perché il termine è usato con forza e profondo significato. Ma in altri casi, al centro del testo, avrei sostituito il termine, per evitare la ridondanza dello stesso che sminuisce un po’ l’effetto nell’insieme.
Originalità e trama: 10/10
In questa voce ti posso solo fare i miei complimenti. Ricordo molto bene questa puntata e la scena presa in esame, e credo che tu sia stato molto bravo a utilizzare il vuoto dato dall’anime. Hai inserito perfettamente questo estratto di vita all’interno della trama della puntata, soprattutto perché non hai manipolato l’atteggiamento di Vegeta neanche durante il rapporto, ovvero i suoi pensieri rimangono arroganti e superbi, e questo è stato un atteggiamento coerente, perché, sicuramente lo ricorderai, la puntata continua con lui che riprende subito gli allenamenti e “minaccia”, anche se a me è sempre sembrato un modo per dirle “mi sto allenando per rimanere tutti vivi” anche se a suo modo, Bulma in modo che si azzittisca.
Ho trovato azzeccato, e quindi originale, inserire la loro prima volta in questa puntata, proprio per come l’anime ci mostra una Bulma preoccupata e interessata al Sayan, e per come Vegeta si lascia, sempre a modo suo (voglio dire, non la uccide dopotutto) dalla ragazza. Inoltre quella parte mi ha sempre dato l’impressione di un taglio brusco, come se mancasse un pezzo, e leggendo la tua flash ho avuto la sensazione che mancasse proprio questo pezzo. Tutto questo lo ritrovo perfettamente nella tua flash, quindi ottimo lavoro.
Titolo: 4/5
Il titolo è inerente, sicuramente, con la storia, soprattutto perché è un concetto che ribadisci molto spesso. Inoltre racchiude in sé l’arroganza di Vegeta. Qualcosa che si definisce unico richiama la superbia, o forse è un concetto che è solo nella mia testa, mi viene difficile da spiegare; comunque su questo punto ho trovato il titolo adatto alla storia.
Non ti do il punteggio pieno perché comunque resta un titolo semplice, poco accattivante e a tratti lo trovo incompleto. Avrei cercato qualcosa di più “unico”.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Anche qui posso solo lodarti. Sei riuscito a caratterizzare non solo Vegeta, ma anche Bulma, inoltre l’IC è perfetto, nella tua storia non ho percepito sbavature su questo fronte.
Vegeta è arrogante, superbo e sicuro di sé, inoltre ricerca sempre l’eccitazione, come qualunque buon sayan che si rispetti (anche se questa volta non è quella che si prova durante uno scontro). Questo aspetto fa da collante in tutte le sfumature che mostri di lui: quando lo mostri padrone della situazione, quasi a voler punire l’audacia della donna, con i suoi modi freddi, insensibili, di chi è abituato a prendere ciò che vuole, ma che nascondono un mondo di sensazioni, le quali riesci a mostrarle grazie a un’ottima introspezione ed esposizione dei suoi pensieri; il suo trovarsi all’inizio scomodo in questa situazione, abituato com’è a non avere legami, ma comunque attratto da queste emozioni così travolgenti, ed è questa l’unicità che prova, ciò che nessun altro, proprio per questo motivo, gli ha saputo dare. Nel secondo paragrafo, durante quella bellissima associazione tra i due, ho sentito l’evoluzione di questo personaggio, il suo procedere per la stessa strada ma per motivi differenti (avere finalmente un legame, per esempio). Sei stato bravo a ricordare la sua iraconda e superba natura, quando rimembra le sue esperienze passate, però nello stesso tempo ne mostri la “tenerezza”, meglio dire l’inizio dello scioglimento dei ghiacciai, quando “osserva”, lascia la prima mossa a lei, quasi come una statua di sale che presto di lascia sommergere dalla marea.
Ciò che ho trovato originale anche qui, e che tu hai mostrato, è il suo desiderio di essere accettato da qualcuno, cosa che si percepisce quando egli la guarda una seconda volta negli occhi, il suo vedere che ella non prova disgusto nel farsi toccare da lui; e credo sia un aspetto non secondario, visto la vita da “servo di Freezer” che egli aveva vissuto fino a quel momento. Stare con Bulma significa rifondare il suo impero, sentirsi di nuovo padrone della sua vita.
Bulma è mostrata attraverso gli occhi di Vegeta, ma egualmente protagonista della scena, resa molto bene, direi in una manifestazione esplicita dei suoi tratti peculiari: è istintiva, dice e fa quello che le salta in testa in quel momento, nei suoi modi impulsivi è affine a Vegeta (per questo questa coppia mi piace così tanto); è seducente e insegue sempre ciò che vuole, con quella veemente e un po’ ingenua testardaggine della ragazza ricca e avventuriera. Ma sono felice che, proprio attraverso Vegeta (cosa ottima, visto che sarebbe impossibile che lui non rammendi ogni secondo i difetti altrui), non dimentichi di accennare i suoi difetti, come l’abitudine di parlare troppo e strillare, quella insopportabile presenza cha ha saputo sciogliere il nostro sayan.
Ottimo lavoro!
Gradimento personale: 4/5
Non puoi conoscere i miei gusti e quindi non puoi sapere che le descrizioni di scene erotiche che mi sono piaciute si possono contare su le dita di una mano monca. Sorprende me più di te il fatto che questa mi è piaciuta. L’inizio mi era parso brusco, mi ha fatto pensare “oddio, mi devo subire un azione per azione tra Bulma e Vegeta”, e invece hai creato un perfetto bilanciamento tra l’erotismo delle parti e l’introspezione, la quale è inserita in punti strategici, senza disgressione, ma molto spesso è la stessa scena erotica ad approfondire la caratterizzazione dei personaggi e la loro psiche, quella di Vegeta appunto. Perciò devo farti i miei complimenti, mi hai sorpreso e mi hai regalato una bellissima lettura, diversa dalle solite che faccio e che mi è piaciuta.
Ho adorato come hai catturato quel piccolo cambiamento nel personaggio di Vegeta, il fatto che egli stia per creare un “nuovo regno”, quello di un posto che può chiamare, a suo modo, casa, accanto a qualcuno che gli tiene testa e che, in futuro, lo metterà anche all’angolo (penso a sua figlia Bra). Mi è piaciuto come il Vegeta insensibile lascia il posto al Vegeta in modalità “sfida”, ed è una sfida nuova, che porta nuove sensazioni, uniche per l’appunto.
L’unica pecca, se così la vogliamo chiamare, è data da alcune sviste stilistiche che hanno reso un po’ ridondante e confusa la lettura, per il resto è stato davvero un piacere.
Punteggio: 45/50 |