Buonasera!
Dopo aver girato intorno alla tua storia per un non molto breve periodo di tempo, ho finalmente trovato la decisione sufficiente a commentare questo capitolo, uno dei miei, per ora, preferiti. Partendo da un assunto non particolarmente pertinente al capitolo in questione, devo manifestarti la mia felicità nel vedere il modo in cui stai trattando Shiho e, soprattutto, Rei. Non ho nessun problema nell'affermare che sia diventato in pochissimo uno dei miei personaggi preferiti dell'intera opera, così come non fatico ad ammettere che Aoyama ha fatto con lui, sin dal principio, un ottimo lavoro: da figura sfuggente ed affilata di un'Organizzazione senza nome, a cameriere dall'anima subdola ricoperta di falsa cordialità, a preparatissimo agente della polizia segreta. Un personaggio caratterizzato molto bene che ha ancora molto da svelare, ma che presenta tutte le carte necessarie per rivelarsi un mix esplosivo rimanendo, tuttavia, umano e vero, non solo per la sua impulsività. Speriamo che il suo passato si riveli intrigante tanto quanto il suo presente. Per tutta questa serie di motivi, mi cmplimento con te per l'attenta analisi che pezzo dopo pezzo svolgi del suo personaggio, una boccata d'aria fresca fra tutto ciò che rasenta il banale. Non posso nemmeno nascondere di gioire nel vedere qualcuno che supporta questa ship ed effettivamente io mi auguro che Aoyama faccia avvicinare Shiho e Furuya sul serio: dopotutto, due grandi personaggi del loro calibro dovrebbero davvero finire insieme. Non vedo altri in grado di accostarsi alla scienziata, così come non vedo donne accostabili ad un poliziotto del calibro di Bourbon. E' interessante la dimensione con cui li hai trattati in questo capitolo: la tranquillità e la famigliarità con cui interagiscono fa sorridere, specie in relazione all'atmosfera divertente -almeno per Rei- che concerne l'impegno di Shiho con il sacco da Boxe. Dopotutto non poteva essere perfetta, la nostra scienziata: difettare nel combattimento potrebbe metterla in pericolo seriamente, tuttavia si spera che ci sarà qualcuno sempre pronto a guardarle le spalle, almeno da ora in poi. D'ora in poi perché in passato non è successo, giusto? Per confermare i miei sospetti ho dato uno sguardo alla raccolta che hai lasciato come riferimento nelle note e con grande amarezza ho constatato la correttezza delle mie ipotesi: in un crescendo che lascia spazio alla drammaticità del finale, come in un tango - El Tango de Roxanne, giusto per riuscire a citare anche qui un capolavoro che, in realtà, potrebbe anche esserti utile in un futuro capitolo- fa rabbrividire anche solo immaginare cosa abbia potuto passare Shiho. Una violenza non solo psicologica. Un trauma davvero terribile se dopo così tanto tempo la porta a fuggire terrorizzata dalle braccia di Zero, che non immagina minimamente cosa si celi dietro il suo comportamento: tecnicamente, forse la loro posizione avrebbe dovuto sortire tutt'altro effetto. La conclusione netta del capitolo lascia domande ed una sorta di fiato sospeso, esattamente le emozioni che sicuramente avranno attanagliato l'agente del PSB: peccato non poter leggere come avrebbe affrontato la faccenda il ragazzo, sarebbe stato interessante vedere il modo in cui Rei si rapporta con la vicenda e l'elemento X, ovvero quel gran figlio di buona madre di Gin, un cattivo davvero cattivo, crudele fino al midollo, come non spesso si incontra. Dopotutto, Rei e Gin non condividono buon sangue: l'uomo in nero l'ha chiamato più volte un bastardo irritante che agisce sempre di testa sua e non si capisce che cosa pensi. Un personaggio che dovrebbe esistere solo nei libri, Sherlock Holmes. E inutile -forse- provare a sviscerare cosa Rei pensi di Gin: fra Sherlock e Moriarty si sa come vanno le cose. D'altra parte, dopo che ha rischiato di finire fucilato come una bestia dopo essere stato chiamato con il suo caro soprannome, "Zero" -dettaglio che, se devo dirla tutta, mi disturba sentire dalle labbra di Gin-, suppongo che Rei non abbia molta stima di lui.
Magari questo potrebbe esserti da spunto per qualche pezzo futuro: credo che la barriera della violenza, una volta messa in gioco, non sia facilmente eludibile od ignorabile.
Comunque sia, dopo tutto questo papiro probailmente pieno di boiate, sia formali che contenutistiche, che forse poco ha della recensione, ti rinnovo i miei più sinceri complimenti, uniti ad un augurio per la continuazione: hai molto potenziale tu tanto quanto la storia, continua così! :)
Un abbraccio e buona serata,
Jaki Star |