Ciao carissima,
un capitolo denso di presagi, simbolico, che si muove su due piani: quello concreto e reale e quello mistico e divino. Compaiono molte divinità, Epona, Lugh, ma anche la Bona Dea, patrona di tutte le arti di cura e nutrimento, archetipo del femminile ben più profondo e ricco di misteri di tutte le divinità che vengono tirate in ballo adesso e radunate in un unico concetto, necessariamente povero per adattarsi alla povertà intellettuale di chi ne fa uso... il Femminile, rigorosamente con la F maìuscola...
Ma è meglio che non mi abbandoni a rant frenetici sulla povertà della cultura odierna, preferisco rimanere sulla bellezza di questo capitolo, sulla ricchezza delle simbologie, sulla naturalezza dei personaggi.
Come sempre, ci si immerge nella lettura e quando si riemerge si rimane stupiti di non essere più a Roma antica.
Complimenti e alla prossima!^^ |