Ciao, carissimo.
Ehi ma questo capitolo è più breve. Che peccato, speravo di leggere di più. Non ho ancora iniziato, ho solo scorso la pagina rapidamente per essere sicura che posso leggerlo tutto d'un fiato, non come i giorni scorsi. Oggi sto di chiacchiera, inizio col dire che mentre finivo di leggere l'altro capitolo mia madre mi raccontava del temporale fortissimo seguito da una tromba d'aria di stanotte. Ora mi sento più in tema.
Ma quindi se finisce tra poco devo aspettarmi che muoia eroicamente per portare alla base quelle preziosissime mappe? O che ci riuscirà alla grande, e ciò permetterà di fare fuori tutta la "città" di Charlie. Sai che figata se grazie a quella mappa facessero saltare l'intera rete di corridoi sotterranei? TAnti ordigni per una bella reazione a catena, non sarebbe male. Sugerisco anche il nome "Operazione Domino". ^_^
Logicamente lo so, non ci sono i buoni e i cattivi, siccome leggiamo dal punto di vista di un americano siamo portati a tifare per lui, se avessi scritto il punto di vista di un vietcong avremmo tifato per il Charlie.
Quel libro sul Vietnam che cercavo di leggere l'anno scorso non l'ho ancora letto. Hanno il brutto vizio di stampare in formato tascabile libri di settecento pagine, con una scrittura da far accecare chiunque, quando bisognerebbe accecarsi con altri piaceri della vita, non con la lettura.
Torno seria e ti lascio un commento costruttivo, te lo meriti tutto perché sei sempre bravissimo. Oltre a scrivere davvero bene inserisci sempre tanti dettagli per cui sembri aver vissuto in prima persona ciò che ci narri e ci insegni sempre tanto.
Ed ecco tornare le visioni raccapriccianti, giusto all'interno dell'unico luogo di pace che poteva trovare. Sono stupendi quei luoghi nella giungla però non riuscirò mai a capire se ad incantarmi sono quei palazzi incredibili o quei ficus strangolatori enormi. Sai che mi piacciono i grandi alberi. E a proposito di alberi tropicali, ho i semi di musa velutina, che produce banane rosa fighissime e commestibili e le cui piante, alte al massimo quanto una persona, si possono tenere in vaso in appartamento.
I suoi compagni morti l'hanno terrorizzato ma gli hanno dato un ottimo consiglio: occhio ad addormentarsi profondamente. Lui lo sa già ma il suo subconscio aveva bisogno di ricordarglielo.
Cavoli però quanto vorrei entrare in un tempio come quello! Fa niente se non ci sono le trappole mortali dei film.
Missioni SAD, cioè quelle da campo di sopravvivenza etc., non mi sovviene il nome, tipo quello di Stein?
Quando arriva nel villaggio e capisco che ci sono altri americani ho pensato che forse l'avevano visto e cercavano di salvarlo, invece dalla padella alla brace, si ritrova i novellini inesperti per i quali crepare. Santi numi! Anche quando gli va bene, ha più sfortuna che altro. E lui che ha buon cuore si prende la responsabilità di fare il possibile per salvare quei novellini.
***Una mano tremante gli infilò una sigaretta accesa fra le labbra.*** Scena che ricorda quella commoventissima de Il buono, il brutto e il cattivo, quando il Buono trova quel giovane soldato in fin di vita e l'unico atto pietoso che può fare per lui è di fargli fare un ultimo tiro di sigaretta.
Attento, carissimo, hai scritto "Cerò di concentrarsi" all'inizio del pezzo sul funerale di MacFarland. E' un peccato che non ne sia uscito vivo ma, come detto da lui stesso, dalla giungla non se n'esce più. Era impossibile che tornasse a casa vivo e tutti felici e contenti. Poteva andargli bene altre volte ma a partire dalla psiche era spacciato. Uno come lui anche se fosse tornato negli Stati Uniti non sarebbe più stato capace di gioire della vita, gli era rimasta dentro la giungla assieme a tanti spettri orrorifici che non gli avrebbero mai dato pace. La fine che ha avuto è stata la migliore per lui, diciamo che trovare quei ragazzi è stata l'opportunità di recuperare un po' di pace interiore perché non è semplicemente morto da soldato, lui è morto da eroe per le giovani vite che ha salvato nel suo ultimo tratto di strada. A lui era rimasta dentro la giungla; a quei ragazzi, in particolar modo ad Hatfield, resterà impresso lui con il suo eroismo. Simili gesti ne salvano di vite! Ne educano di giovani! Davvero non capisco tutta la predilezione della massa per l'antioeroe mentre il mondo sarebbe sul serio un posto migliore solo se abitato da più persone eroiche come Jace MacFarland.
Alla prossima! Per oggi non leggo altro per non guastarmi le emozioni di questa bella lettura. Ho capito perché all'epoca non te l'avevo commentato, lo stavo leggendo da cellulare e da cell non è cosa. |