Recensioni per
Il cuore d'oro di Smoothie Jay Andersen
di milla4

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
29/01/20, ore 08:07

3.Il cuore d’oro di Smoothie Jay Andersen – milla4

Stile 7.5/10:
Per questa storia hai scelto di utilizzare la terza persona e far procedere la narrazione con consecutio temporum volto al passato. Delle scelte che ho apprezzato ma ho notato che alcuni periodi sono molto spesso intervallati da virgole incidentali e questo mi ha inevitabilmente rallentata nella lettura, andando anche ad incidere sulla scorrevolezza del testo.


Caratterizzazione e Introspezione dei personaggi 7.5/10:
In generale, i personaggi principali e quelli secondari sono abbastanza caratterizzati ma ho trovato la loro introspezione poco approfondita.

Corey Jeane.
Lo hai descritto come un ragazzo perfetto, di indole buona e si direbbe che lui rappresenti a tutti gli effetti il classico eroe per antonomasia. In netta opposizione al nostro Smoothie Jay Andersen che, secondo i cittadini, è lui il paladino della giustizia. Avrei preferito leggere qualcosa in più al riguardo, perché è un particolare che trovo molto interessante.

Smoothie Jay Andersen.
All’apparenza, è un uomo docile e innocuo ma in realtà si nasconde una personalità contorta e deviata. Villain per eccellenza che si atteggia ad eroe e si compiace di se stesso. Un vero e proprio megalomane. Ho amato molto la sua caratterizzazione ma trovo che la sua introspezione sia stata poco sviscerata. Un vero peccato perché, dal mio punto di vista, questo personaggio può ancora dare molto ai lettori.

Emily O’ Brien.
Non sono riuscita a inquadrarla molto bene. È stata poco descritta come personaggio ma ciò che mi ha confusa particolarmente è quando la descrivi come una donna “espansiva e chiusa allo stesso tempo”. Almeno secondo me, non si può essere in entrambi i modi, perché gli aggettivi usati sono in contrasto fra loro.


Evoluzione del personaggio 8/15:
Smoothie è un uomo di trent’anni che è diventato famoso per aver salvato da un incendio una bambina, per puro caso. Egli si presenta come un eroe distratto, che inciampa molto spesso, che suscita l’ilarità e la simpatia di chi gli sta intorno. Anche a livello estetico, con le sue guance paffute, viene accentuata questa sua innocenza, questa sua innocuità. In realtà, però, si nasconde un disturbo nato dal presunto tradimento della sua defunta moglie Emily. La sua personalità si trasforma nel vano tentativo di ottenere la supremazia sulla vita che gli stava inesorabilmente sfuggendo dalle mani. Smoothie è apparentemente un eroe buono con tutti ma, in realtà, è incline alla megalomania.

L’evoluzione del personaggio c’è, è presente ma non in modo chiaro e graduale. Il tutto è stato poco approfondito e questo è dato soprattutto dalla scarsa introspezione del personaggio.


Gradimento personale 8/10:
La storia regala degli spunti interessanti, come: la diversità tra il personaggio di Smoothie e quello di Corey, l’alone thriller che si percepisce all’interno della storia, l’evoluzione del personaggio che è particolarmente intrigante.
Ma la poca introspezione e uno stile non molto fluido, hanno inciso sulla storia, nella sua totalità.


Totale: 31/45

Recensore Master
05/10/19, ore 09:56

Buongiorno. Milla, caspita, ma è proprio eccezionale questa storia! In questa seconda parte veniamo a conoscere qualcosa di più circa l'identità del buon Smoothie. La cosa che più mi ha colpito è l'assoluta verosimiglianza dei fatti, perché di personaggi del genere, anonimi, sbiaditi, destinati a rimanere perennemente sullo sfondo, ce n'è chissà quanti al mondo, se ne incontrano a bizzeffe nelle nostre scuole e nei posti di lavoro. Tipi anonimi, di cui nemmeno ti ricordi, ottimi consiglieri ma destinati a non essere mai protagonisti. Chissà in quanti di loro covano sentimenti forti. Non dico al livello del nostro Smoothie... il quale è chiaramente un po'^^ disturbato, ha evidentemente qualche rotella che gira strana, e questo fin dalla nascita. Curioso (e inquitante) è il fatto che mentre ancora si trova nel grembo materno venga scambiato per un tumore, qualcosa di maligno che cresce e non si sa dove andrà a parare. Poi il bambino, anzi il bambinone, nasce, è tranquillo, forse un po' troppo, forse c'è qualcosa che non torna. Cresce perennemente in disparte, che carino, che tenero, che gentile e tutto finisce lì. E intanto qualcosa cova, cresce dentro di lui. Sono sempre stato molto affascinato dalla mente criminale, quella dei serial killer in particolare, da quel montare di energie che li porta infine a esplodere. Qui abbiamo un sk in piena regola, nel momento del suo massimo splendore: ha scoperto il suo potere e intende esercitarlo per dar prova della sua superiorità (tipico) su quell'umanità che, nel bene o nel male, non ha mai saputo riconoscerlo. Bellissima storia che per di più ha un finale aperto, quelle poche righe inquietanti in cui si dice che "dei due ragazzi, nessuno seppe più nulla". Terribile per quello che lascia all'immaginazione, ma c'è di più: per Smoothie, quello è solo l'inizio. Dobbiamo quindi immaginare che le tranquille strade di quella città si aggira uno come Smoothie, molto più tranquillo e anonimo del pagliaccio Pennywise ma altrettanto letale... e questo è il finale più inquietante che si potrebbe mai immaginare.

Recensore Master
05/10/19, ore 01:10

Ciao Milla e piacere di conoscerti finalmente dal vivo, leggendo una delle tue storie. Devo dire subito che l'idea è sensazionale, e al tempo stesso molto attuale: l'eroe per caso, che suscita tenerezza per la sua goffaggine e l'approccio innocente al mondo, svela il suo vero volto, a metà tra quelli tizio che tenne sequestrata per anni una ragazza in Germania (il mio Alzheimer mi impedisce di ricordare il nome) e il buon vecchio Jeffrey Dahmer, che si portava il ragazzini in casa e poi li conciava a dovere (e a fettine) dopo averli debitamente narcotizzati. Un tipo tutto casa e chiesa, verrebbe da dire. E il nostro protagonista ci casca in pieno anche perché in questo eroe in fondo mediocre, televisivo, vede un buon modello, raggiungibile senza eccessivo sforzo e dotato di buona audience. Molto significativo è anche quest'altro tema, quello degli eroi creati a misura di rotocalco, nei limiti di quanto possono essere esposti e quindi rendere in soldoni. TuttI temi importanti, quindi. Nel mio piccolo, ti consiglierei solo una rilettura perché spesso i tempi verbali sfuggono un po' tra passato e presente. La storia resta tuttavia godibile e molto interessante, sicché complimenti! Leggerò il prima possibile il resto. A presto!

Recensore Master
16/09/19, ore 17:49

Ciao!
Ed ecco che si svelano tutti i retroscena del nostro "bravo ragazzo pasticcione"...
Altro che bravo ragazzo, altro che pasticcione! Un furbastro di tre cotte, che si è approfittato del suo impatto sulla gente, guadagnandoci soldi a palate, che ha fatto fuori in un colpo solo madre e moglie ed è passato pure a eroe, nel compatimento di chiunque per la sua terribile tragedia.
E intanto, apodittica, la frase finale: dei due ragazzi nessuno seppe più nulla.
Veramente una bellissima storia, complimenti. Ricca di colpi di scena e ottimamente scritta.
In bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
16/09/19, ore 17:46

Ciao!
Ah, il bravo ragazzo un po' pasticcione ma tanto buono, così amato dai talk show...
Inciampa, è goffo, ma suscita tenerezza anche nei sassi.
Eppure, qualcosa non torna: ha appena rapito e segregato un ragazzo? Con la tua aria tenerona, l'ha incatenato in un seminterrato dalle pareti completamente insonorizzate.
Bellissima svolta della trama, che lascia il lettore basito. Addirittura arriva anche una ragazza, a sua volta prigioniera.
E uno dice: eeh?
Complimenti, un primo capitolo ottimamente scritto e spiazzante. Volo al prossimo!

Recensore Master
25/08/19, ore 12:12

Ciao! Ho trovato questa storia nel contest di MaryLondon al quale partecipo anche io, pur non avendo ancora pubblicato la storia. Avevo l'intenzione di dare per il momento solo un'occhiata, peró mi sono ritrovata ben presto a terminare tutte e due le parti! Mi è piaciuto il modo in cui hai trattato il personaggio dell'eroe, anche se forse più che di un'evoluzione in questo caso si tratta più di una rivelazione. Ho trovato la trama accattivante e ottima l'idea di 'capovolgere' lo shock sulla scoperta della vera natura dell'eroe con le sue origini. A conclusione della storia, il titolo suona inquietante e dunque acquista un nuovo valore! Lo stile è scorrevole, si legge con piacere, peccato per qualche errore di battitura o ripetizioni che ho trovato (nulla di che ma senza di essi, sarebbe stato perfetto!). Una storia che mi è piaciuta tanto, un bel lavoro! Complimenti.