Recensioni per
Mad 'love'- 'Amore' malato.
di Longriffiths

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/05/20, ore 23:09

Eccomi!
Buonasera, mi scuso per il ritardo nel recensire.
Partiamo dal presupposto che adoro follemente la tua Harley, adoro come ne parli, come descrivi le sue azioni e le sue sensazioni. In generale non è mai facile saper scrivere e descrivere determinate situazioni.

Nel primo pezzo vediamo una Harley sopraffatta dai suoi sentimenti e da chi l'ha portata a quello.
Mi è piaciuto molto l'intervento di Poison Ivy e mi è piaciuto molto anche come l'arlecchino abbia reagito alla sua presenza e alle cose che le ha detto perché, anche se in un primo momento aveva avvertito "ostilità" nelle parole dell'amica, pian piano si è resta conto che in realtà voleva solo farla aprire gli occhi. A volte capita di sentirci così, soprattutto quando vorremmo solo essere consolate, ma le vere amiche dicono la verità.

Nella seconda parte abbiamo una nuova Harley, una Harley coraggiosa, piena di voglia di vivere e piena voglia di riscatto nei confronti di chi l'ha sempre umiliata.

La scena del labbro ha fatto provare dolore anche a me xD

Bellissima la scena finale in cui si riappacifica con la sua migliore amica e da il "colpo di grazia" al Clown.

Complimenti, complimenti davvero.
Ti abbraccio ^^

Recensore Master
02/05/20, ore 01:32
Cap. 2:

Buonasera cara, che piacere essere ancora qui! Io arrivo qui “Un nomignolo, una carezza, un ammiccamento. Un tentato omicidio volontario di primo grado“ e sono già innamorata ti giuro, ma io li adoro loro due in mano tua sappilo. Il loro rapporto sembra così fisico ed intenso, scapestrato e coinvolto che è un delirio tentare di capirlo, capire loro nel presente. Bum allora, saltiamo nel passato ed incontriamo la dottoressa che anticipa la nascita di Halrey così come la conosciamo attualmente; un piccolo trascorso di com’era, di come ha conosciuto lui e Ivy, di come abbia passato il tempo in galera pensando a lui e attendendo il momento di rincontrarlo. Momento che arriva, e che mi ha messo soggezione all’idea di vedere un posto simile diventato il loro nido d’amore. Sembra la descrizione di uno di quei posti abbandonati in attesa di essere sistemati di nuovo, e ci hanno pure fatto il loro “castello” dove succede assolutamente di tutto.
Hai portato avanti la scena erotica in modo lento – se mi passi il termine, lento in senso di tempistiche – ma molto ben ritmata, particolareggiata, ricca. Forse un po’ tanto lunga ma so perché l’hai fatto: hai mostrato la dualità del loro rapporto nelle fasi del sesso che stanno vivendo, perché il Joker mostra il meglio ed il peggio di sé qui e anche lei. Si amano, si cercano, si toccano e si danno piacere, per poi arrivare la punizione, le lacrime, l’umiliazione e via di nuovo insulti, orgoglio ferito e persona annullata. Sesso, sesso e ancora sesso, ricerca dell’appagamento dei sensi, del calore di lui, della sua soddisfazione in lei. È stata una delle cose più tristi che abbia letto nell’ultimo periodo perché davvero, addirittura la coscienza di Harley in qualche modo cerca di parlarle a più riprese, una coscienza che ha le sembianze di Batman e che riporta le sue parole. Parole vere, assolutamente vere che sperano di spronarla ad andare via lontano, il più lontano possibile da lui.
E come la prima storia, una consapevolezza. Lei sa. SA. Sa di essere così, di non dover stare con lui, ma si sente persa senza, e nonostante lui la tratti come una pedina/oggetto/sacrificio e tutto l resto che sicuramente non serve elenchi, continuerà comunque a stare con J. Lo farà, come lui continuerà ad aver bisogno di lei.
Un rapporto malato, insano, necessario.
Amo come scrivi di loro, continua così cara perché li adoro in mano tua! Alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
26/04/20, ore 21:05
Cap. 2:

Tesoraaaaa, eccomi!! Mi mancava leggere della tua Harley e del suo Puddin 😍 tra una voglia di uccidersi reciproca e l'altra, sono taaanto bellini!😍😍
Hai proprio una predisposizione a parlare di personaggi femminili dal carattere così forte e complicato e dalla sanità mentale compromessa...e le delinei un sacco bene.
Ho adorato leggere questa specie di missing moment di Harley liberata dalla prigionia, di nuovo fra le braccia del suo Joker che all'inizio sembra così felice di riaverla con sé... e invece medita già vendetta
Mi è piaciuto il particolare delle iene di Harley e del pessimo rapporto che ha con loro Joker, la scena hoot del burro d arachidi, il linguaggio figurato, le scene di violenza ben miscelate e poi il ritorno delle parti più hot
Mi è piaciuta Quinn che riflette sulla sua amicizia con Poison Ivy (io un po' le shippo sappilo!) E del fatto che la voglia liberare.
Poi di nuovo pace fatta e scene di passione bollente e malata.
E la scena finale del batman nella sua testa che la guarda, commisera e rimprovera?
Brava brava brava, tutto terribilmente canon e IC 🔝🔝🔝🔝
Alla prossima 😘

Recensore Master
25/04/20, ore 15:24

Buongiorno cara, eccomi qui per cominciare un altro dei tuoi progetti intriganti, stavolta ho optato per Jocker ed Harley. Questa storia me la sono letta tutta d’un fiato e mi ha fatto male leggerla: ha fatto male perché noto che la protagonista è consapevole di divere una relazione tossica con quello che è Joker e ha riportato tanti esempi con una nonchalance tale da farmi venire i brividi. Dall’amore fisico violento, al picchiarla al portarla dove vuole utilizzandola come vuole… le ha fatto il lavaggio del cervello vestendola di belle parole e sentimenti all’apparenza sani, è riuscita a portarla dalla sua parte, ipnotizzarla con un cuore che non ha, dandole tutto ciò che di fisico potrebbe volere. Ed in cambio? Violenza, umiliazione, sensazione di vuoto.
Paura.
Terrore.
A volte mi sembra di avere a che fare con Harley, a volte con la dolce ed empatica dottoressa che era un tempo, che sta tentando di riportarla alla vita dal vortice di dolore e ossessione in cui è finita. E sapere che è pure incinta, la cosa mi fa stare ancora più male; lei ci ragiona, si raffigura davanti tutta la vita ed ogni singola variabile, ci crede nella sua testolina distorta. Intanto però finisce col tentare di assecondare quel pazzo ancora una volta.
Mi complimento come tu abbia gestito la cosa: hai toccato tematiche davvero molto scottanti, delicate e controverse portandole con la protagonista, mostrandole senza freni o filtri. Proprio per questo l’ho apprezzata, e fai intendere comunque quanto l’umiliazione e il soffocamento delle emozioni lavori nella psicologia del personaggio. Lei lo sa, sa benissimo la situazione in cui vive e ha anche provato ad agire diversamente ritrovandosi con il doppio dei problemi da risolvere: è un rapporto tossico, un amore malato e nonostante ci sia la consapevolezza, va avanti comunque. Sei stata diretta, hai gestito le due figure con particolare attenzione per atteggiamenti, dialoghi e caratterizzazione: me li sono immaginati davvero davanti agli occhi, proprio loro, con movenze e azioni che potrebbero essere tranquillamente loro senza ombra di dubbio. Amo questo genere di storie, crude e neppure a lieto fine. Mi ha fatto piacere ritrovare dei discorsi diretti mai inutili o forzati, e una stesura pulita senza errori di sorta. Spero di poter continuare a leggere altro di questo fandom e notare infine una rivalsa di Harley, perché se lo merita.
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
25/04/20, ore 02:38
Cap. 2:

Ciao cara,
è un piacere tornare qui. Ero rimasta piacevolmente colpita dalla prima shot, e dunque sono andata a colpo sicuro su questa e devo dire che non mi ha deluso per nulla nemmeno questa.
Ti faccio una premessa: mi piace molto il tuo stile, è curato, molto descrittivo, ma è dannatamente profondo e coinvolgente. Non ti soffermi su dettagli di troppo ma la narrazione è assai ricca e questo, sul serio, non può che farmi piacere. Me lo sono divorato, per farla breve.

Da assoluta ignorante nei riguardi dei fumetti di Batman, posso affermare con assoluta certezza che non mi è risultato difficile capire le dinamiche e, dunque, immedesimarmi un po' in Harley. In tal proposito ti volevo fare i complimenti anche per come la caratterizzi a 360° senza mai dimenticarti di descrivere chi era e cosa è diventata, e il perché. Ed è questo che rende queste storie sull'amore malato, veritiere, specie per la loro introspezione. Facile piegare un personaggio succube al volere dell'altro solo perché fa figo, tu questo non lo fai e ti ringrazio per la cura che metti in lei, in quei momenti in cui sembra felice, perché lui quasi la tratta come un essere umano e quelli in cui invece è furibondo, e sa che verrà punita. Dai proprio quella sensazione di sollievo, in lei, che spera che i momenti belli durino per sempre, come se pensasse "Questa è la volta buona, ora mi tratterà sempre bene, m amerà per sempre senza farmi più del male", che è un po' il pensiero di quelle donne che non riescono ad uscire da queste situazioni ad imbuto, che invece di tirarsi fuori ne rimangono braccata.
E un ottimo lavoro è quello appunto della dualtità di Joker, della sua imprevedibilità, quella che spaventa Harley. E le punizioni dovute, che lei quasi pensa di meritare, il suo abbassare la testa mortificata e colpevole, le sue lacrime amare; quelle di una donna che ama e vuole solo essere amata. Che asseconda i giochetti per amore, passione e per speranza di non essere più la schiava che è, fisica e mentale.
Il rapporto poi è descritto con minuziosa attenzione, e notavo che quasi sembra tu l'abbia reso "crudo" e "duro" di proposito, alla lettura. La passione c'è ma c'è anche quel leggero e legnoso stato di paura, di insanità, che trasuda e lo rende sì caldo, ma anche gelido come la neve.
Ti devo fare i miei complimenti, cara! Un ottimo lavoro, mi fa sempre piacere tornare qui.
Un abbraccio
Miry

Nuovo recensore
15/04/20, ore 20:18
Cap. 2:

Confesso di non esser riuscito ad aspettare e mi sono cimentato nella lettura del capitolo, reduce dalla gradevolissima esperienza dello scorso; e se una recensione può considerarsi genuina quando satura delle percezioni scaturenti dall'aver letto un racconto, essa andava fatta subito; senza che si dissipasse l'entusiasmo che mi hai procurato.

Sul serio: per la prima vera volta, mi sto pentendo di non aver approfondito l'universo Batman; almeno, non quanto basterebbe per comprendere ciò di cui Harley e Joker stanno parlando: Batman che aiuta a far evadere la prima, per rintracciare il secondo? Penso di aver capito bene; come penso di aver capito, anche, che a seconda delle trasposizioni, la differenza di età fra i due può variare anche considerevolmente. Ma passo ora col dirti perché, me ne sto pentendo: devi sapere che ho sempre avuto un debole per le ff che raccontano dei momenti di intimità di alcuni personaggi, e il non poter essere affezionato abbastanza ad Harley, tanto da non compiacermi nel leggere come sia LEI a essere spogliata, cosparsa di burro, leccata avidamente, eccetera, eccetera, mi rattrista oltremodo. Spero di aver reso al meglio il concetto; ma ora, veniamo a noi.
Sarebbe semplicemente riduttivo dirti che scrivi in maniera egregia: sarei una goccia nell'oceano. Mi dispiace anche esprimere il mio assenso senza aver ben capito il contesto, perché sarebbe dovere di ogni lettore rendere -al meglio- omaggio a una così brava autrice; autrice d'uno scritto di cui tanto ci si è compiaciuti. Scrivi da dio (si può dire "dea"?), e credo non avrò pace fino a quando non leggerò un tuo racconto original, o ancor meglio, di un fandom in comune. Lo so, sto fantasticando; ma dal fantasticare, se permetti, se sono reduce grazie al tuo racconto. Se quindi vorrei tanto che tu lo faccia (scrivere original/fandom in comune), mi rendo conto che non sarebbe come questo; poco ma sicuro... e questo è un autentico capolavoro.
Negli erotici adoro molto... alcune espressioni chiave. Anzi, oserei dire che sono queste "espressioni" a rendere tale un erotico; un erotico di qualità, s'intende.
"S'inarcò per cercare il contatto che avrebbe perfettamente unito i complessi", "decise di liberarla del tutto dalla prigione di vestiti che la avvolgeva", "pareva un animale intento a cibarsi delle sue vivande preferite, [...] che aveva scoperto una fonte di invincibile potere, e ne stesse traendo il nettare, la forza"... ne sono solo alcune. 
Penso che avere la capacità di soffermarsi sul lato intrinseco d'un rapporto sessuale sia sia ciò che rende un racconto di questo genere più che riuscito: non ti limiti a descrivere i fatti; non ti limiti ad adoperare un linguaggio forbito, ma descrivi l'essenza delle cose; ciò che forse nemmeno si potrebbe cogliere assistendo alla scena; ma non perché come sempre, "la realtà supera la fantasia"; bensì, sai renderla speciale; sai cogliere quegli aspetti di cui nemmeno gli stessi partecipanti potrebbero essere edotti.
Ci sarebbe tanto altro che mi verrebbe da dire, ma non si tratterebbe più d'una recensione... però che brutto chiamarla così, non trovi? La definirei più un... plauso, a ciò che di tanto meraviglioso hai scritto.

Con la speranza di poter leggere una tua original di questo calibro;
o di capirci, un giorno, qualcosa in più sul fandom Batman ahah.

A presto
una goccia nell'oceano

Nuovo recensore
13/04/20, ore 00:16

Ennesimo scherzo di cattivo gusto del clown.
Ennesimo tentativo di umiliazione ed ennesimo tentativo di farla fuori.
E la povera Harley che, quando sembra stia aprendo gli occhi, puntualmente ricasca tra le sue braccia.
Il bello è che ne è consapevole.
La figura di Ivy è l'ho trovata davvero molto molto dolce, si vede che tiene alla sua amica ed è arrivata addirittura a minacciare Joker per poterla proteggere, cosa che solo una vera amica farebbe.
Ma purtroppo neanche questo gesto è servito per far togliere il paraocchi al povero Arlecchino...
Purtroppo solo lei può interrompere questo circolo vizioso.

Spero aggiornerai presto <3

Nuovo recensore
13/04/20, ore 00:06
Cap. 2:

Eccomi!
Allora allora allora.
In questa ff si è percepito perfettamente che Harley abbia uno spirito di sacrifico non indifferente nei confronti di Joker, ma allo stesso tempo è dubbiosa ed anche un po' insicura sul suo destino: fidarsi o non fidarsi del clown?
Mi è piaciuto in particolare il riferimento al passato di Harley, alla sua laurea, alla sua educazione e mi hai fatto venire in mente un video-intervista fatta ad una pornostar dove spiegava che il suo lavoro era cominciato proprio per evadere da quella rigidissima educazione che aveva ricevuto. Che la "follia" di Harley sia nata per questa stessa motivazione?

Nuovo recensore
12/04/20, ore 23:47

Ciao carissima, come promesso eccomi a recensire!
L'ora tarda mi ispira e riesco a concentrarmi meglio xD
In questa oneshot sono riuscita a percepire perfettamente tutte le paure, le titubanze della piccole Harley. Anche il confronto con il suo passato e la vocina interiore della dottoressa Quinzell, fanno percepire che in fondo lei sappia quanto sia sbagliato quell'amore malato, appunto.
Ti faccio i miei più grandi complimenti per come scrivi (come già sai) e corro a recensire anche le altre due xD
A presto!

Recensore Master
11/04/20, ore 23:47

Allora. Che dire.
Ho letto questa tua storia qualche giorno fa, spinta dalla curiosità del tuo profilo e desiderosa di vedere su quale genere tu ti cimentassi di solito. E ho trovato questa meraviglia.
Tralasciando che io amo Joker e Harley Quinn per il modo in cui interagiscono, e per la ricchezza di metafore e di dietrologie che questo modo che hanno di interagire contiene. Tralasciando che potrei stare a parlare letteralmente per ore di quanto questa “coppia” sia rappresentativa della violenza domestica – tema che ho molto a cuore – e di quanto ogni romanticizzazione sia fuori luogo. Ho amato questa prima shot.
L’ho amata per tutto quello che ti ho appena scritto, perché il tuo Joker è un Joker che fa paura, non un figaccione con i pettorali e finto bad guy. Quello che hai rappresentato è uno psicopatico, un folle, uno che al di fuori della violenza e della manipolazione non ha altro modo di comunicare. E hai rappresentato Harley per quello che ho sempre immaginato – per quello che realmente è: una donna incastrata in una vita fatta di abusi (soprattutto psicologici), che ha rinunciato a ogni cosa per stare con il suo carnefice, come purtroppo ce ne sono tantissime. Hai reso il tutto ancora più crudo inserendo il dettaglio della gravidanza, aumentando il senso di soffocamento e di essere in trappola; perché, sì, in questi casi, qualunque sia la scelta che prendi, tutto ciò ti cambia la vita inesorabilmente. Mi è piaciuta, però, in tutto questo senso di oppressione, la leggera speranza che hai dato alla fine: in un lampo di improvvisa autostima e determinazione, Harley prende una decisione, a prescindere dal Joker.
Questo brano mi è sembrato perfetto, in ogni suo dettaglio: anche le parole che hai scelto, le associazioni, i pensieri della protagonista che ti vengono scagliati nella testa. E soprattutto la descrizione del Joker, che lo fa apparire un aguzzino temibile e inquietante.
Ottimo lavoro, davvero.
Un abbraccio,
Sara

Nuovo recensore
08/04/20, ore 16:48

Ciao, mi sono compiaciuto di questa tua storia, sebbene non conosca -bene- Joker personaggio. Lo stesso dicasi per la sua controparte, Harley: l'ho solo sentita nominare, e sapevo fosse una dottoressa del manicomio. Sai però cosa significa? Che non mi sia potuto godere a pieno il racconto? Penso esattamente l'opposto; penso che non ci sarebbe stata maniera migliore per capire che tipo di rapporto intercorresse fra questi due personaggi. Probabilmente se già l'avessi saputo avrei pensato "ah, sì... roba sentita e risentita"; invece sono rimasto attaccato al monitor fino alla fine; merito anche di quanto bene tu sappia scrivere, è innegabile! Mi avevi detto che il tuo stile fosse leggermente inferiore al mio: non ti elargirò la solita modestia di cortesia; ti dico invece che sono punti di vista, perché sei arrivata a stupirmi. Ritengo anche che l'atmosfera del racconto si evinca non solo da ciò che vi è scritto, ma da come, è scritto, poiché enucleavi le varie percezioni una dietro l'altra, dando proprio l'idea di una situazione ai limiti della sopportazione: tante cose assieme, in subbuglio; senza però che il racconto in sé risultasse arduo da comprendere o poco scorrevole: tutt'altro! Non so se sono riuscito a spiegarlo, né posso sapere se sia voluto o trattasi del tuo stile. In ogni caso, m'è piaciuto; e non solo perché -lo stile- è simile al mio! 
Ma passiamo ora al contenuto: come detto sopra, per me è stata tutta una sorpresa... piacevole, per come me lo hai detto; e non capita molto spesso, con una coppia canon o comunque famosa. Non so cosa sia saputo e risaputo, ma potrei anche scommettere sul fatto che il concetto di "lei che arriva a essere sua paziente" sia farina del tuo sacco; chiamalo intuito o altro ma la penso così... e permettimi di dirlo, l'hai reso egragiamente; come tutto il racconto. Ti direi altre cose, ma alla base vi sarebbe il semplice "wow non lo sapevo"; come il fatto che Harley sia remissiva nei confronti di Joker: me la immaginavo battagliera abbastanza da tenerlo al guinzaglio; invece è esattamente l'opposto! Ma Joker non è battagliero: è sadico, che è molto peggio.

Concludo questa recensione dicendo che sì, abbiamo un certo stile. Non che prima ne dubitassi, ma ora l'ho letto, no? Come dire... è come se dessimo l'idea di una scena, ma l'arricchissimo poi man mano; la formulassimo meglio: il che non vuol dire che inizialmente l'avessimo fatto superficialmente... ma la rendiamo sempre più godibile, e se letta, ha un che di "musicale". Alla prossima!

Recensore Master
31/03/20, ore 22:02

Ciao! Eccomi qui finalmente per lo scambio a catena del Giardino! Scusami il ritardo, innanzitutto! Ho letto la storia in questi giorni, ma solo adesso ho avuto modo di fermarmi un secondo a scrivere una recensione decente!
Lo consideravo doveroso, dato che la storia mi è piaciuta parecchio e tratta dei temi veramente delicati!

Ma veniamo a noi.
La prima cosa che mi ha colpito positivamente della tua storia è stato il fatto che non parlasse del rapporto tra Harley e Joker in maniera romantica -come ho visto fare troppo spesso, probabilmente anche idealizzando la bellezza degli attori o dei disegni- ma intende mostrarne i lati più forti, più oscuri, che irrimediabilmente lo caratterizzano.
In particolare, cerchi di dare al lettore uno spaccato di quella che è la mentalità di Harley, il suo personale punto di vista, tratteggiando delle linee di pensiero purtroppo molto realistiche, che accomunano tutte le donne vittime di abuso.
Per il lavoro che faccio, ho spesso a che fare con questo genere di cose e posso dire che è una forma mentis malata da cui non facilmente si esce.
Harley è convinta che il mondo inizi e finisca con Joker. L'uomo ha finito per manipolarla così tanto da prendere la sua stessa identità e farla a brandelli trasformandola nella sua bambola. Perfino il suo senso del giusto e dello sbagliato è completamente allo sbaraglio, perché giusto è solo quello che LUI ritiene che sia giusto e sbagliato è solo quello che LUI ritiene sia sbagliato.
Nonostante le abbia fatto del male ripetutamente e in maniera del tutto gratuita, lei non riesce a vederlo, non ci riuscirà mai perché Joker la convince che quel male è dovuto, è necessario.

La parte in cui lei è in bagno, davanti allo specchio, è stata molto di impatto. Un pugno nello stomaco in piena regola. Harley sembra parlare con la se stessa di un tempo, che le dice di tornare a ragionare, di tornare in sé.
E Harley stessa ci crede davvero per un secondo, vuole scappare, progetta davvero la fuga e ad un certo punto sembra che sia proprio quello che farà, invece l'ultima frase spiazza: la pelliccia da pulire.
Questo incubo non finirà mai, se Harley non riuscirà a liberarsi dalla dipendenza psicologica che nutre nei confronti di Joker.
Sei stata veramente molto brava, hai trattato l'introspezione di Harley in maniera realistica, delicata ma senza risparmiare nulla.
Ti faccio i complimenti e spero di ritrovarti ancora in qualche scambio!
Un abbraccio virtuale, Violet :D

Recensore Master
31/03/20, ore 11:59
Cap. 2:

Ciao, eccomi qui per l'ABC, come ti avevo anticipato ho voluto continuare con la lettura di questa raccolta dedicata a Harley Quinn, a Joker e al loro amore che, come tu ben definisci nel titolo, è malato e dovrebbe spingere la protagonista a scappare a gambe levate – ho particolarmente apprezzato l’ultimo paragrafo, dedicato all’apparizione di Batman con i suoi consigli per Harley, frutto del subconscio della ex Dottoressa, immagino, ma non per questo meno sensati e degni di essere presi in considerazione.
Non ho mai letto i fumetti dedicati a Batman (limitandomi alle varie versioni dei film e alla visione di “Suicide Squad”, ma non ancora del suo seguito), ma devo dire che la tua attenzione ai dettagli rende facile la comprensione dei caratteri dei vari personaggi. Non nego che Harley si presenta come la vittima perfetta di uno psicopatico come Joker: cresciuta senza una figura materna, con un padre che probabilmente non si sentiva in grado di farle anche da madre, spedita in un istituto dove c’era poco spazio per la fantasia e l’indipendenza e dove tutte le studentesse erano considerate brave solo se sorridevano e si comportavano docilmente. Con un passato così, non c’è da sorprendersi se abbia scelto di studiare psicologia, mossa dalla volontà di aiutare altri che hanno vissuto i suoi stessi traumi, sperando di poter riuscire in quello i cui i suoi predecessori non erano riusciti. Joker invece è uno psicopatico da manuale: si ostina a torturare sia fisicamente che psicologicamente la donna che sostiene di amare e la porta a credere di essere la causa del fallimento di tutti i loro progetti criminali, ho trovato estremamente IC il suo aver portato Harley fino alla soglia del piacere per poi umiliarla e destabilizzarla, facendola piangere e costringendola a sentirsi una povera inetta.
Il modo in cui Harley vive il rapporto con Joker è spiegato in maniera ancor più dettagliata che nella prima OS e, ancora una volta, entriamo in contatto con la sfera psicologica di Harley che ci mostra come non ci sia nulla di romantico in ciò che li lega, arriverei a definirlo una vera e propria costrizione, che sfocia in un obbligo – un legame forzato in cui il confine tra quanto lei sia veramente attratta sessualmente da lui e quanto invece si dimostri attratta solo per compiacerlo è davvero labile e indistinguibile. Credo che, in qualche modo assolutamente malato s’intende, Joker ami davvero Harley, ma un personaggio come lui non può permettersi di mostrarsi fragile o di far vedere quanto tenga a un altro essere vivente e quindi anche questo influisce sul modo malato in cui vive l’amore.
Ho trovato il tuo stile molto crudo e diretto, soprattutto nei momenti d’intimità, e ciò è assolutamente perfetto per una storia di questo genere: mi hai saputo trascinare all’interno della storia e del legame tra i due protagonisti e hai dato vita ai momenti vissuti, mi sono sentita come se stessi osservando la scena dipanarsi di fronte ai miei occhi. Il dettaglio dei nomignoli che i due s’affibbiano a vicenda sarebbe dolce se si trattasse di qualsiasi altra coppia, ma nel loro caso mi porta a notare quanto anche questo sia invece un segnale che l’altro sia qualcosa che vuoi consumare, mangiandolo nel senso letterale del termine - proprio come Joker ha divorato il burro d’arachidi dalla pelle di Harley, senza curarsi minimamente del suo piacere.
Credo anche che tu abbia fatto bene a diminuire la differenza d’età tra i due, visto che un Joker di settanta e passa anni sarebbe poco credibile nei panni di un amante che suscita un simile appetito sessuale da parte di una venticinquenne.
Mi complimento per come stai trattando una tematica difficile come questa e spero di aver occasione di passare ancora a leggerti quanto prima.

Recensore Master
29/03/20, ore 12:22

Come sempre, e ormai sono abbastanza ripetitiva, rappresenti in modo perfetto sia Harley che Joker. Lo odio, Joker, per inciso. Accidenti!
Mi sono sentita tanto Ivy in questa tua shot, ero arrabbiata, volevo far riflettere Harley, volevo provare a farle capire e poi all'ultimo sono rimasta esattamente come Ivy, "cosa cazzo ho appena visto?"
Non conosco i fumetti però sto cominciando a shippare segretamente Harley con Deadshot. Non chiedermi il perchè, ma leggendo mi è venuta questa percezione, ahahah!
Comunque i comportamenti di Joker con lei sono agghiaccianti, sia a livello sessuale, che di tortura, ma soprattutto al livello di come la plagia psicologicamente. Stai descrivendo in pieno un problema che purtroppo esiste ancora oggi.
Joker fa i suoi trucchetti mentali perchè sa benissimo come tenerla sul filo, come prenderla in trappola, come farla tornare da lui e come Harley finisca con accusare solo sè stessa da sola. 
Sei bravissima! Sei entrata nella psicologia dei personaggi ma soprattutto nel cuore di Harley, perchè sei in grado di descrivere perfettamente il suo amore malato. E' un amore malato a tutti gli effetti e il lettore, come Ivy, lo percepisce distintamente, però nello stesso tempo si sentono anche i sentimenti di Harley, si capisce che la poverina abbia bisogno di aiuto. Le persone che la vogliono aiutare ci sono, ma lei, che inconsciamente lo sa, rifiuta. Perchè si tratta proprio di un mad love.
E' una caratterizzazione perfetta, anzi, dire perfetta è dire poco secondo me.
Si sente. Si sente Harley, alla fine il lettore non può far altro che arrabbiarsi e rassegnarsi perchè lei una volta di più ha ceduto e deve pure passare le sue punizioni.
Incredibile. Questa raccolta è incredibile perchè traspare la follia, si percepisce l'amore malato in modo perfetto in ogni singola shot. Nel caso non si fosse capito, adoro la tua raccolta, ma non posso fare a meno di compiangere Harley e di entrare in empatia con lei. Ecco, è un tuo grande pregio! Sai trasmettere benissimo i suoi pensieri e le sue emozioni e il lettore entra subito in empatia.
Bravissima, bravissima! Non credevo che avessi aggiornato, stavo già partendo a leggere la fic che mi restava su Vegeta!
Ma non ho resistito appena ho visto il capitolo nuovo e mi sono precipitata su questa!
Un bacione, un'altra lettura molto forte e intensa che trasmette tante emozioni.

Recensore Veterano
27/03/20, ore 19:03

Ciao, sono qui per lo scambio del Giardino, preannuncio che del fandom non sono un'esperta, ma conosco le vere dinamiche della relazione tra Harley e Joker e penso che:
il titolo e l'introduzione siano un messaggio ben diretto a ciò di cui vuoi parlare, ho apprezzato questa cosa, soprattutto perché non essendo nel fandom non mi sono mai interfacciata con persone che non la pensino come una normale relazione d'amore folle.
Mi piace il tuo stile, è abbastanza fluido e rende chiaro quello che scrivi, apprezzo gli intervalli tra un copione formale e piccole, calcolate, "cadute" con un gergo più informale.
Non ho notato particolari sviste, solo alcuni errori di battitura, ma niente di particolarmente grave, un consiglio che ti do, poiché anche io ci cado, è il rileggere ad alta voce più di una volta di seguito il capitolo dopo un giorno dall'averlo scritto, in alcuni punti mancano delle virgole o dei punti e virgola che permetterebbero una migliore lettura. In più di dividere i paragrafi, l'ultimo è un enorme paragrafo a se, ed è difficile dopo un po' seguire la lettura.
Mi ha colpita l'interesse che hai messo nello spiegare la sindrome, e di come alla fine Harley abbia scelto il "bene" della piccola al posto del proprio, anche se non mi ritrovo d'accordo con la scelta di Harley di lasciare la bambina in adozione, ma è comprensibile, e l'hai reso chiaro facendole porsi delle domande a se stessa sulla sorte della bambina tra le mani del Joker e soprattutto tra quelle della stessa Quinn, che ammette di avere un'ossessione per l'uomo e capisce che potrebbe finire male per la figlia.
Il punto di vista di Harley mi ha permesso di entrarci in empatia, soprattutto grazie al tuo modo di descrivere i dettagli dei suoi sentimenti in presenza e in assenza del compagno, e mi ha fatto provare rabbia nei confronti del sopracitato per il modo barbaro con cui tratta quella che dovrebbe essere la sua compagna sia nei crimini che non.
Continuerò sicuramente a leggere la storia, questa sorta di prologo mi ha intrigata molto, e sono abbastanza sicura non mi deluderà, spero davvero che finisca con la libertà di Harley e della bambina alla fine.

spero di aver fatto un lavoro migliore di prima e mi scuso per quanto fosse povera la prima recensione.
Saluti,
H.Y.45