Recensioni per
Mad 'love'- 'Amore' malato.
di Longriffiths

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/03/20, ore 11:14

Ciao, eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino.
Ho scelto la storia ispirata anche dal tuo avatar e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla tua capacità di trattare tematiche così difficili in maniera credibile. Certo, Joker è un personaggio assolutamente terrorizzante e tu hai saputo tracciare al meglio sia i suoi atteggiamenti psicopatici più evidenti, che quei dettagli più subdoli che sono proprio quelli che lo rendono un personaggio così abile nella manipolazione, da cui tutti dovrebbero scappare a gambe levate.
Il tormento di Harley è evidente, oltre che tipico per una vittima della sindrome di Stoccolma, incolpa se stessa, quando invece il vero mostro è colui che sostiene di amarla e che invece la tormenta sia a livello fisico che psicologico - riuscendo a fare danni estremamente più gravi a livello psicologico, a parer mio. Le ferite fisiche passano, guariscono, e magari spariscono, ma quelle psicologiche ci tormentano per sempre e sono decisamente difficili da cancellare e dimenticare.
La fine mi ha ridato speranza: la volontà di Harley di salvare la sua creatura ci ha ricordato il coraggio di questa donna, quello stesso coraggio che ogni vittima di abusi dovrebbe avere. Mi ha ricordato la forza che le donne sanno avere nei momenti più bui.
Ho apprezzato davvero questa storia e le tematiche trattate, ma ancor di più il messaggio che hai specificato nelle tue note, perché hai davvero saputo trattare al meglio un argomento dolorosamente quotidiano per tante, troppe, vittime.
A presto,
Francy

Recensore Junior
25/03/20, ore 11:03

Ciao, sono qui per l’ABC delle recensioni! È la prima volta che leggo qualcosa di tuo, la scelta è stata un po' difficile perché scrivi in fandom che non seguo, ma alla fine ho scelto questa, che era quella che m’intrigava di più. Da un po' di tempo ho iniziato a vedere qualche film su Batman e ho pensato fosse l’ideale.
All’inizio temevo di ritrovarmi l’Harley Queen di Suicide Squad, per fortuna non è stato così. Ho davvero apprezzato che tu abbia rispettato la realtà dei fumetti, che già conoscevo bene. Sei stata bravissima nel ricreare attraverso Harley la mente di una donna soggiogata. È qualcosa che si nota nel suo continuo darsi la colpa e giustificare lui.
Mi è anche piaciuto il dialogo fra Joker e Harley perché penso si azzeccatissimo, sono proprio loro!
Questo pezzo in particolare mi ha messo una grande inquietudine:

“Dolcezza, tu sei maldestra. Com'è possibile che non fai altro che distruggere anche quando non è il momento di farlo. Lo sai che avresti potuto sfregiarti? Questa roba taglia più di una lama.’-
Per quanto avesse voluto rispondergli, proprio non trovava la forza da nessuna parte. Joker si passava metallo e cristallo sulla faccia senza ferirsi lasciando intravedere le scie dei materiali, quando li allontanò poi dal volto per portare indice e medio di entrambe le mani ad accarezzare le gote della sua ancella, delicatamente, in spazientia attesa. Non ricevendo reazioni o risposte, batté violentemente i pugni ai lati della testa di Harley proprio sulle lame, facendone cadere qualcuna ai loro piedi. Il volto si trasformò in una maschera di rabbia.
-‘RISPONDI! Sei la solita imbecille buona a nulla!'-.
Harley sussultò senza interrompere il contatto visivo. Tenne testa alla sua ossessione, e sorrise.
-'Non volevo distruggere un pezzo del tuo corredo, non volevo rovinare la tua pelliccia. E' stato un incidente, Puddin, ero mezza addormentata e tu non c'eri.”

Tra parentesi, non è “spazientia” ma spazientita, immagino sia una svista <3.

Una cosa che non mi aspettavo è che Harley fosse incinta…è qualcosa che succede nei fumetti o nel film che hai citato?
Beh, devo dire che è una bella fanfiction, fedele al carattere dei personaggi.
Non credo di avere altro da aggiungere….
A presto!^^

Recensore Master
24/03/20, ore 23:20

Ciao!
Eccomi per lo scambio a catena! Allora, credo che in questa storia tu abbia trattato con molta delicatezza e tatto il tema di un amore assolutamente sbagliato e abusivo - credo che molti shippino questo pairing non conoscendo il fumetto, nel film viene senz'altro un po' romanticizzato.
Credo che tu sia stata molto abile nel descrivere i pensieri di Harley: è una donna che viene abusata e che giustifica le violenze che subisce. In qualche modo, è come se appunto lei giustificasse la violenza di cui si trova ad essere vittima e la riconducesse a sé stessa, alle presunte colpe che le sembra di avere. E' una descrizione terribilmente reale e pertinente, e trovo verosimile che il suo unico momento di lucidità sia legato all'imminente nascita del bambino.
Il lessico e lo stile mi è sembrato semplice, ma pertinente alla storia che hai scelto di raccontare.
Alla prossima,
Desy

Recensore Master
23/03/20, ore 12:00

Ciao :)

È qualcosa di fin troppo comune venire a sapere di "coppie" legate da un "amore" in cui uno dei due diventa un vero e proprio padrone, per non dire carnefice, che impone la propria volontà e il proprio "amore" a suon di botte, percosse, umiliazioni e torture mentali. E, purtroppo, nella maggior parte dei casi le vittime di tutto questo nemmeno si rendono conto di esserlo, e lo accettano consapevolmente, pensando di meritarsi un simile trattamento a causa del loro comportamento errato.

È una realtà molto triste che si riflette alla perfezione in questo racconto. Il rapporto tra Joker e Harley è malato e sbagliato, eppure lei non riesce a liberarsene e si sente incatenata a lui, l'uomo che dice di amarla e che le ripete tutto il suo amore picchiandola e umiliandolo a livello psichico. Harley, per Joker, ha sacrificato tutto: carriera, reputazione, sanità mentale. In pratica ha preso se stessa e si è consegnata anima e corpo al suo torturatore.

Ma ecco che con la consapevolezza di essere incinta si affaccia anche uno spiraglio di luce nel nero totale che la ha avvolta. Il suo diventare madre le ha aperto gli occhi, richiamando e riportando a galla un istinto inossidabile, che nemmeno Joker è in grado di spezzare. Forse.

È un racconto molto duro, che mette i brividi e che insieme fa riflettere, che ci ricorda che non è tutto rose e fiori e che anche dietro la facciata più bella si nascondono ripugnanti orrori che sarebbe meglio stroncare ma che, purtroppo, il più delle volte rimangono lì, resi possibili persino da chi dovrebbe per primo tentare di sottrarsene.

Un saluto e alla prossima!

Recensore Master
22/03/20, ore 11:55
Cap. 2:

Wow.
Wow.
Ok, la smetto! ^^
Innanzitutto sono contentissima che tu abbia trasformato il tutto in una raccolta di shot, la cosa è molto molto interessante, anche perchè come ben sai non avevo mai letto nulla della coppia quindi non posso che essere felice nel vedere che continuerai a scrivere di loro. Adesso passiamo alla storia.
Io non ho mai letto i fumetti di Batman quindi conosco Harley e Joker più da profana (beh, Joker è impossibile non conoscerlo), però sapevo come funzionava la loro reale relazione nei fumetti, che è quella canon. Questa storia mi ha pienamente soddisfatta perchè ancora una volta ho potuto approfondire la mia conoscenza sulla coppia e vedere come effettivamente entrambi si comportino anche nel corso di un rapporto sessuale. Sono tremendamente IC, entrambi.
A livelli impressionanti. L'altra volta parlavamo di empatia, riesci a calarti perfettamente nei tuoi personaggi, e qua ti rinconfermo il fatto che sì, sei veramente in gamba con le introspezioni. Li ho sentiti. Ho sentito sia Harley che Joker.
Ho sentito il passato di Harley, i suoi studi, il modo in cui lo ha conosciuto, i loro baci affrettati in manicomio, e poi tutto quello che è accaduto nel corso della tua shot. Harley si vede che è innamorata (per quanto sia un amore malato, il loro), si vede che è succube e persa, anche se nella testa le rimbomba ancora qualche interrogativo, come le frasi di Batman. Joker è il solito pazzo che rivela anche nel corso di un rapporto la sua insanità (la frase del coltello mi è rimasta impressa, sul pane o su Harley?).
In più tutti i nomignoli che si davano, Joker che si chiamava "paparino" con lei... sì, si sente la forte introspezione, eccome! Si sente in ogni frase e nel loro modo di interagire. Si sente che conosci i personaggi e sai come impostare la storia e le scene. Aggiungo anche che occorre una certa abilità per gestire due personaggi come loro. Non è facile scrivere di loro, a mio avviso. Ma tu ci sei riuscita ancora una volta, perfettamente. Hai fatto un ottimo lavoro con entrambi. E gestire Harley è ancora più complicato di Joker, perchè ha molte più sfaccettature nascoste che chiedono di emergere. E si evince dal finale, appunto, quando le tornano in mente le parole di Batman. O meglio, il Batman nella sua mente, come se fosse la sua coscienza che ormai abbia preso la forma del loro acerrimo nemico.
La scena del sesso è stata forte, dura, perfetta per loro due. Da Joker.
Insomma, un'altra tua storia che mi è piaciuta particolarmente! Bravissima!

Recensore Master
08/03/20, ore 15:07

Magnifica. Questa storia è assolutamente magnifica.
Ero molto indecisa tra questa e una del Fandom di Harry Potter (già avevo recensito una tua spontaneamente e mi era piaciuta molto), però non avendo mai letto nulla su Harley Quinn non ho resistito alla tentazione e direi che ho fatto bene a scegliere questa.
Anche io la penso come te, per chi si basa solo sui film la coppia sembra stupenda ma in realtà nei fumetti la situazione è tragicamente ben diversa. Per questo mi piace pensare che la coppia Harley/Joker del film sia come quella di un universo parallelo dove il loro amore è vero, e li distinguo nettamente dalla coppia dei fumetti.
Mi ha fatto piacere vedere che tu hai descritto la coppia dei fumetti ed estrapolato temi delicatissimi con un'abilità magistrale in questa tua fic.
Ed è stato bello e impostate anche il messaggio finale che hai lasciato.
Giustamente, attenendoti alla coppia dei fumetti la storia è triste, drammatica, violenta, ma la psicologia di Harley è caratterizzata così bene che mi ha fatto rabbrividire. È esattamente ciò che prova una vittima della sindrome di Stoccolma, hai delineato i suoi pensieri in modo capillare, in ogni dettaglio. Più leggevo e più ne rimanevo colpita.
Anche Joker è caratterizzato maledettamente bene, eccome.
Mi è dispiaciuto per Harley, ho provato pena per lei, e queste storie purtroppo esistono realmente.
Mi sono sorte un sacco di riflessioni dalla tua storia, questo per farti capire quanto mi sia piaciuta! Un plauso anche allo stile che hai adottato, hai una scrittura pulita e in questo caso è stata cruda e diretta, adatta al contesto e alla coppia.
Che dire, sono felice di avere scelto questa lettura e di avere scoperto questa fic grazie al giardino. Nonostante essi siano la coppia vera prediligo quelli dei film perché sono un'inguaribile romantica, ma è stato giustissimo tutto quello che hai scritto nelle note e che fa riflettere, perché loro non sono la coppia perfetta, quello dei tuoi Harley e Joker è tutto meno che amore. Joker è un pazzo e lei è succube, talmente succube da avere imparato a far confondere le urla di dolore con i gemiti. Cioè, è impressionante!
Una fic di cui devi ritenerti orgogliosa per quante attenzione psicologica hai dato ad Harley, che è incredibile. Io tengo molto alle psicologie dei personaggi e tu sei stata incredibile.
I miei complimenti più sinceri e ammirati.

Recensore Master
06/03/20, ore 13:13

Ciao!
Ho aperto il tuo profilo e ho trovato questa shot e non potevo non leggerla. I motivi sono fondamentalmente due: ogni volta che ho provato a leggere di loro, ho sempre trovato autrici che non vedevano la morbosità del rapporto e questi ruoli di vittima e carnefice, ma anzi... sembrava quasi sempre che fosse normale, una relazione così. L'altro motivo è il titolo, che ho sperato potesse rispecchiare quello che vedo in loro, e infatti non sono rimasta delusa.

Hai fatto un'analisi accurata della loro storia d'amore, che di certo è intensa, ma non manca di contro, che di certo superano i Pro. Harley ha abbandonato tutto per lui, persino la ragione. Lui ha ottenuto ciò che voleva, ma non esiste compromesso, in questa relazione; non esiste parità, non esiste leggerezza, non esiste benessere. Ogni azione di Harley è compiuta con timore di dimostrarsi inadeguata e sbagliata, di risultare il fallimento che pensa di essere, e lui questo non lo smentisce, specie quando scopre del succo di uva e dell'orso sporco. Non gli importa di quello, gli importa di lei che ha sbagliato e gode nel sapere che la sua donna sa già come espiare le sue colpe. Che è accondiscendente e non si tira indietro, di fronte alle sue minacce velate d'amore.

Hai dato una bella introspezione a questo senso di inadeguatezza che si mischia all'amore, unico ostacolo che non permette ad Harley di andar via, oltre all'idea che è incinta e che questo bambino – che poi sarà una bambina, non avrà un futuro roseo con lui, non è detto che un figlio possa unirli, potrebbe addirittura far peggio, perché Joker è imprevedibile, e l'amore per lui è una cosa relativa.
Infine, ti faccio i miei complimenti per la parte in cui lei si immagina di psicanalizzarsi da sola, cerca di aiutarsi, siccome può fare affidamento solo su se stessa e pare piena di gloriosi propositi ma... ora il pensiero è comunque pulire quella pelle, per non deludere lui. Dunque lo farà? Non lo farà?
Complimenti anche per lo stile, molto pulito e molto interessante,
alla prossima,
Miry

Recensore Master
03/03/20, ore 22:04

Buongiorno, cara!
Allora, anche se la challenge chiedeva sulla critica costruttiva, voglio prima dirti per filo e per segno tutto quello che mi è piaciuto della tua one-shot, che ritengo degna di nota per un semplice motivo: l’introspezione psicologica.
Nelle note finali ti dichiari non soddisfatta del lavoro svolto ma secondo me hai toccato tutti i punti salienti della tematica della violenza sugli donne, gli amori malati e la Sindrome di Stoccolma.
Mi è piaciuto che hai sottolineato le botte, le umiliazioni, il male che questo uomo pazzo infligge alla sua donna, e lei è convinta di meritare tutto, ogni percossa, ogni sofferenza, perché è lei che sbaglia, che rovina tutto… Hai parlato anche della mancanza di autostima, altra caratteristica che accomuna tutte le donne affette da Sindrome di Stoccolma… E infine hai parlato di una delle debolezze peggiori di questo tipo di donne: la paura di non poter sopravvivere da sole, specie se hanno a carico un figlio. In alcuni casi non dico che sia vero, ma effettivamente può essere molto difficile mantenere da sola un bambino, specie se si ha lavorato poco e niente nella vita, non si ha una laurea e magari neanche un diploma e si ha superato una certa età. In quel caso la dipendenza emotiva si lega alla dipendenza economica, molte donne non si allontanano dal proprio uomo violento anche perché hanno paura di non sopravvivere un giorno nel mondo là fuori, difficile e spietato.
Hai trattato tutto questo dramma con Harley e l’hai fatto con una grande intensità psicologica, che di solito è l’aspetto che apprezzo di più in una storia, ancor più di trama e stile.
Mille complimenti per aver trattato così bene una tematica tortuosa che però mi ha sempre affascinato.
Un bacio,
Karen.

Recensore Junior
26/02/20, ore 23:19

Hola,

Eccomi qui dal giardino per lo scambio :)
Come dicevo lì, generalmente leggo solo originali, ma sono un discreto fan di Batman, quindi ho deciso di recensire questa one-shot. 

Che dire, ho apprezzato tantissimo l'impostazione. Trovo che romanticizzare la relazione fra Harley e il Joker, com'è stato fatto in Suicide Squad, sia un gravissimo errore: quella, nel fumetto, era la più tipica delle relazioni abusive.
Questa storia è uno spaccato fedele di come si vive davvero all'interno di un rapporto di questo tipo, e non c'è davvero niente di bello. D'altro canto, quello che Harley racconta a sé stessa, tutti i modi in cui cerca di giustificare Mr J., sono evidentemente le tipiche bugie autoconsolatorie, scuse per non decidersi a uscire dalla situazione patologica, e sei impietosa nel denudarle. 
È un punto di vista che mi piace, e ho apprezzato anche il fatto che non si concluda con qualche banalità ottimistica tipo Harley che si ribella e lo picchia o cose così. Purtroppo non è così semplice.

Ora, com'è scritta: 
Ci sono un paio di errori veri e propri, ma effettivamente sono solo due: il passato remoto di dolere non è "dolerono", ma "dolsero", e nella frase "E se, essendo rimasta incinta senza programmazioni, sarebbe stata proprio lei, da incinta, a morire?" ci voleva il congiuntivo. 
A parte questo, come dicevo, non ci sono veri e propri errori, ma uno stile a tratti, specie nel monologo interiore all'inizio, un po' appesantito da ridondanze. Per fare qualche esempio: "la carnagione del corpo"; la carnagione è un carattere della pelle, quindi specificare che è del corpo è superfluo e appesantisce; oppure: "devozione e fedeltà", tutto sommato chi è devoto di solito è anche fedele, meglio sceglierne solo una; o ancora "assoluta ragione di vita"; ragione di vita è già un'espressione assoluta, "assoluta ragione di vita" è un overkill; "amava non smettere mai di guardare"... perché non le più semplicie "amava guardare" o "non si stancava mai di guardare"? Ci sono vari casi così. Inoltre hai un periodare molto lungo, con tante subordinate, e non sembri usare molto il punto e virgola (lo usi in effetti una volta sola), che in questi casi sarebbe il tuo migliore amico.

Nota molto positiva sul lessico; ricercato, mai banale. Non capita spesso di leggere aggettivi come "perlaceo" su questo sito :)
Stona solo un po' il fatto che questo linguaggio raffinato a volte scatti paurosamente verso il triviale; questa frase qui: "alzare il culo da dove era seduta e dissetarsi senza far casini" è un po' un pugno in un occhio in una storia che è generalmente scritta con un registro linguistico quasi nobiliare. 

Giudizio complessivo: una buona idea, ottimo lessico, scrittura corretta ma stile migliorabile. Complessivamente mi è piaciuta. 

Alla prossima!

Recensore Master
26/02/20, ore 10:34

ciaoo eccomi per lo scambio a catena ^^
Joker e Harley Quinn mi affascinano da sempre, Suicide Squad l'ho guardato con gli occhi a cuoricino (amo come tu abbia citato la scena dell'acido, una delle più romantiche made in DC secondo me <3 ) ... amo gli amori tossici e il loro lo è di brutto, ma almeno il Joker di Leto credo l'amasse sul serio.. con gli altri Joker non ho familiarità.
Quello che hai rappresentato qui è da brividi, con quella calma da 'prima della tempesta' , quella follia imprevedibile.
E la paura di Harley è tangibile, a maggior ragione per quello che è successo.
Incinta, chissà come reagirebbe Joker.
Mi piacerebbe un seguito ^^
Bravissima, soprattutto nelle descrizioni degli ambienti e delle azioni compiute dai personaggi ^^ alla prossima :)

Lu

Recensore Master
23/02/20, ore 17:58

Ciao carissima! Innanzitutto sono felice di aver scovato il tuo profilo su Efp perché l’ho trovato davvero molto interessante, per cui sappi che mi troverai spesso a recensire le tue storie. Poi vogliamo parlare dell’avatar? Harley Quinn è un personaggio che adoro! Tra l’altro facendo cosplay il personaggio che porto spesso è Poison Ivy, quindi ti lascio immaginare l’affetto che ho per Harley.

Cooomunque entriamo nel vivo della questione. Ovviamente ho scelto la One shot dedicata alla coppia Harley/Joker. Sono felice che abbia precisato che la loro storia non è affatto una meravigliosa storia d’amore bensì un rapporto malato da cui, appunto, ogni donna deve scappare. Joker è un sadico pazzo e ha portato alla follia la dottoressa Quinzel. Il film ha molto romanzato la loro storia quando in realtà i fumetti ne mostrano un altro aspetto. Sono felice di aver letto che anche tu la pensi allo stesso modo. Sappi che ho adorato tantissimo l’introspezione che fai di Harley e il tuo esserci andata non molto pesante dà la possibilità a chi non conosce realmente i fatti di comprendere la posizione della donna e le sue scelte. Hai precisato che i loro rapporti amorosi altro non sono che delle violenze vere e proprie. Eppure lei non subisce solo violenza fisica ma anche (e soprattutto) violenza psicologica: di fatto nella parte finale del suo dialogo interiore in cui deve decidere se scappare o meno, se dare alla luce o meno la creatura che porta in grembo, la frase che ripete sono le parole che il suo ‘compagno’ le ripete spesso (“Senza di me non sei niente. Sei spazzatura. Non dureresti un giorno da sola, Harley!”). Da ciò è evidente come Joker gioca con i suoi sentimenti e sfrutta le sue debolezze per annichilirla ancora di più.
Ho apprezzato la scelta finale in cui Harley decide di scappare per dare alla luce il bambino e affidarlo ad una qualche famiglia che si prenderà cura di lui/lei. Questo dimostra anche l’umanità insita in lei ed il suo istinto materno. Non avrebbe mai deciso di lasciare Joker se non fosse accaduto qualcosa di così rilevante.

Complimenti davvero! Adoro il tuo stile di scrittura e soprattutto il modo in cui hai espresso una storia così complessa e contorta come quella di Harley e Joker. L’ho inserita tra le preferite.
Ci risentiamo presto!

Recensore Master
23/02/20, ore 17:48

eccomi finalmente

coppia anomala sicuramente loro , ma nella loro anomalia funzionano.... così come funziona, benissimo la loro interazione in questo frangente

eventi, pensieri e conseguenze si susseguono in modo molto naturale, scorrevole da leggere e per nulla scontato

tematica tosta e ben sviliuppata.... brava

Recensore Master
23/02/20, ore 08:55

Buongiorno! Eccomi per l'ABC delle recensioni del Giardino ^^
Premetto che non sono una grande appassionata dei film DC (non li ho mai recuperati... nemmeno quelli di Batman, eggià), ma il rapporto fra Harley e Joker è quel tipo di rapporto malsano che generalmente adoro leggere, quindi alla fine ho scelto di prenotarti per leggere questa one-shot. Devo ammettere di non aver fatto male a prendere questa decisione, perché il modo in cui mostri al lettore il loro rapporto è da subito interessante. Il riepilogo di come si sono conosciuti, di ciò che erano prima, mi è piaciuto molto perché dà modo di capire Harley, soprattutto, e la sua visione delle cose. Mi sono piaciute le parole sottolineate, riescono a dare più intensità al testo - non è una cosa che vedo fare spesso, ma mi piace molto. Lei, prima donna di scienza, intelligente, finisce per farsi trascinare nella follia da un sociopatico. 
In effetti il loro è un rapporto tossico a tutti gli effetti, ma penso tu abbia trattato l'argomento abbastanza bene. Sei stata schietta e crudele dov'era necessario, più dolce in alcuni punti, e nel complesso l'os scorre molto bene, ha uno stile semplice e alcune frasi sparse qua e là per il testo mi sono piaciute molto (come anche il giochino con le parentesi e la parola squalo/squilibrato). Anche i dialoghi mi sono piaciuti molto, sono freddi, veloci, sono battute aspre e che fanno tremare il lettore, incapace di capire dove tutto ciò finirà per andare a parare. E mi aspettavo di tutto, tranne che Harley riuscisse a capire effettivamente la sua condizione - e mi ha sorpreso più che mai sapere che era incinta e vederla annusare roba tossica, nel frattempo. La sua conversazione interiore è bella e intensa, è bello che tu abbia deciso di trattare un argomento così delicato senza 'romanticizzarlo' per davvero, spiegando che il loro non è un rapporto sano, non è amore, è ossessione malata. Le sue introspezioni, nella parte finale dell'one-shot, sono intensissime e davvero belle perché riesce a trovare la forza di pensare di scappare via, di liberarsi da lui e vivere felice, proteggendo così anche il figlio che porta in grembo, allontanandolo da colui che potrebbe fargli del male. C'è speranza nell'ultimo paragrafo, voglia di ricominciare, di fuggire via. 
Tra l'altro, devo ammettere di aver adorato l'ultima frase, quella sulla pelliccia da pulire, l'ho trovata ironica e folle, adatta a terminare una storia così densa di insania come quella che ho appena letto. 
Inoltre, sarà che sono amante della violenza e leggo/guardo soprattutto horror, ho adorato le descrizioni di tutte le violenze che Harley ha subito. Oddio, sembra orribile da scrivere, ma per come le hai descritte si riesce ad averle davanti ogni volta, pur non essendoci un eccesso di dettagli e descrizioni. 
Non mi pare di aver trovato errori grammaticali durante la lettura, ti consiglio solo di accentare il "sì" quando lo usi come affermazione. 
Quindi, in conclusione, una one-shot davvero bella, mi è piaciuta molto! Ti lascio una meritatissima bandierina verde :)
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
20/02/20, ore 12:37

Ciao Longriffith!

Mi piace molto questa coppia e mi piace molto anche come l’hai impostata. Ho molte cose da dire e spero che questa recensione abbia un senso logico XD. Si tratta di una storia d’amore cinematograficamente bellissima, ma che nella realtà sarebbe spaventosa, non foss’altro perché Harley ha la forza e la follia per liberarsi da Joker, se lo volesse. E lo dici, è un amore malato e lo ribadisci a ogni frase, ma che ti permette anche di esplorare la complessa introspezione di una donna bella, intelligente, colta che si è fatta trascinare in una spirale di follia che probabilmente ha liberato una parte di sé già esistente e frutto del dolore (il passato accennato di Harley, che racconta di una bambina orfana, ne è un esempio). Harley prova un amore verso Joker che è mescolato alla paura e che ha anche un nome scientifico, sindrome di Stoccolma, ma non può e non riesce a staccarsi da lui perché, come fin troppe volte accade, si trova a giustificarlo. È lei che, goffa e sbadata, bambina e non donna, rompe e distrugge e deve essere punita, in una spirale di abusi di cui è consapevole, ma che non la lascia libera da sprazzi di lucidità dolorosi. Tra l’altro a questo proposito c’è un pezzo curioso nella storia che mi è piaciuto moltissimo. Gli sbagli di Harley: Joker la tratta da bambina, le dice che i suoi errori sono frutto della sbadataggine rafforzando una teoria che vuole la donna sbadata, ingenua e con la testa con le nuvole, togliendole l’intenzionalità e la razionalità umana. Quelli di Harley sono i problemi di un cucciolo che non sa comportarsi. Questa visione da un lato protegge Harley dagli scatti di violenza di Joker e dalle sue punizioni che diventano più blande, dall’altro semplificano e annullano ogni sua volontà d’agire.

L’altro lato di Quinn è quello della delinquente che sa e può agire da sola, come ben sappiamo, ma che ogni volta che osa viene accusata di tradimento. La sua indipendenza come ladra viene punita proprio perché lei eccelle, come quando colpisce Batman, storico avversario del compagno. La gravidanza problematizza tutto e rende matura la trama (non perché ci sia la gravidanza, ma per come la tratti, per le domande che, grazie alla tua penna, Harley si fa. È cosciente dell’abuso e ha anche le competenze professionali per individuare i comportamenti violenti e fallaci di Joker e si chiede come proteggere sua figlia (è sicura che sia femmina forse perché la intende come una proiezione di sé e vuole evitare che il ciclo si ripeta). Ma allora questo amore è solo negativo? Credo che Joker liberi l’assenza caotica di Harley e che come coppia di delinquenti funzionino come una cosa sola, ma il prezzo da pagare per questa intesa che in alcuni momenti è perfetta e assoluta è, spesso, troppo alto. Ti faccio i miei complimenti, leggerti è stato un vero piacere!
Shilyss ^^

Recensore Junior
20/02/20, ore 11:59

Magnifico.
Non sai quanto sono contenta di leggere una storia su questi due capace di incentrarsi così bene sull'Amore Malato che li "unisce"
Dal focus sul come sia diventata la regina di Gotham, dalla sua discesa nella follia, ai maltrattamenti analizzati fisicamente e psicologicamente subiti...è tutto perfetto.
A parte qualche errore di battitura la lettura scorre piacevolmente, le descrizioni sono efficaci e rimangono impresse, il font usato per i dialoghi e pura magia e ciò che si dicono è così azzeccato che mi sembrava di avere le voci dei doppiatori italiani nella testa.
Dopo tante fic smielate e romantiche su Harley e Mr J questa OS è oro colato e non posso che farti i miei più sinceri complimenti.