Recensioni per
I moti del cuore
di Afrodyte

Questa storia ha ottenuto 103 recensioni.
Positive : 103
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/11/20, ore 15:44
Cap. 12:

Ciao Afrodyte. Quando ho letto il titolo del capitolo ho subito pensato alla frase che tutti gli amanti di questa opera non possono non ricordare, riguardo l'amore che porta alla felicità completa o a una lenta e triste agonia. Mi è piaciuto molto come descrivi l'incontro tra Oscar e il Conte in un differente momento temporale e spaziale. Si rivedono dopo che hanno avuto tutti e due modo di riflettere e in un posto più intimo. Variazioni che non vanno a snaturare l'opera, ma che donano differenti scenari al tempo stesso. Un confronto ben scritto, con descrizioni che mi hanno fatta immergere in quanto stesse accadendo. Molto bella la frase finale: " si abbandonò ad un pianto disperato che la tenne sveglia tutta la notte e la fece sprofondare negli abissi della propria anima." Una storia introspettiva, dove sono curiosa di vedere cosa accadrà nel prossimo capitolo, se tornerà André. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 15/11/2020 - 03:46 pm)

Recensore Master
15/11/20, ore 15:39
Cap. 12:

Possibile che Fersen non si renda conto di avere ferito Oscar per la seconda volta?? Almeno un bacio poteva concederglielo, per consolazione!

Recensore Master
15/11/20, ore 15:14
Cap. 12:

Ciao Afrodyte, in questo capitolo ci porti letteralmente dentro l’animo disperato di Oscar. Per giorni si è volontariamente rinchiusa in un mutismo che celava un dolore che non sapeva esprimere. L’aver compreso che il sogno accarezzato per lunghi anni si era infranto tanto miserevolmente, le aveva messo addosso una angoscia talmente profonda che sarebbe stato difficile superare. Lei aveva fatto qualcosa di impensabile, si era trasformata in una donna, per cercare di entrare nel cuore del conte, in modo che lui la percepisse come tale, invece aveva ottenuto solo una cocente umiliazione che continuava a bruciarle il cuore: lei per Fersen era solo un caro buon amico, e non sarebbe mai riuscita ad essere altro per lui. D’altro canto la situazione non sarebbe potuta essere protratta all’infinito, presto o tardi avrebbero dovuto affrontare il discorso di quanto fra loro era accaduto e, proprio mentre Oscar è immersa in questi pensieri, sente bussare alla porta delle sue stanze, sapendo già chi potesse essere la persona dietro l’uscio chiuso. Come attirata da una calamita apre la porta e se lo trova di fronte. Sguardi lunghi e silenziosi, fino a quando le parole di Fersen freddano ancora una volta il cuore di Oscar, quando nello scusarsi di quanto successo, le conferma che lei per lui è il suo migliore amico. Un’altra volta umiliata sullo stesso terreno, che fa prendere ad Oscar la decisione di voler bandire certi sentimenti dal suo cuore. Fersen non può fare nulla e lo capisce, come comprende che deve lasciare il palazzo, per fare in modo che Oscar possa ritrovare una parvenza di serenità e che prima o poi possano guardarsi ancora negli occhi, cosa che adesso è troppo difficile fare. Fersen lascia la stanza e Oscar sente calare il gelo su di lei, nuovamente sola, dopo aver assaporato per un attimo un contatto che sembrava averle ridato vita. Le lacrime saranno per Oscar una compagnia ancora per molto tempo, provando effettivamente che l’amore può trasformarsi in una lenta e triste agonia. Sei stata in grado anche questa volta di farci percepire tutto il lavorio interiore di Oscar in quelle giornate solitarie, durante le quali ha cercato di analizzare ciò di cui era stata protagonista e che le aveva lasciato un retrogusto amaro, che avrebbe fatto difficoltà a dimenticare, dopo che per tanto tempo si erano cullati sogni che, solo in questo momento, parevano poter diventare reali. Un ripiombare amaro nella realtà che sicuramente lascerà degli strascichi sia in Oscar che in Fersen, l’una per non avere colui che riteneva essere l’amore della sua vita e l’altro per non poter ricambiare un tale sentimento. E ora come proseguiranno le loro vite? Resto in attesa del prosieguo e ti auguro una serena domenica.

Recensore Veterano
14/11/20, ore 21:22
Cap. 12:

Mi piace il fatto che aggiungi delle situazioni che vanno ad arricchire la storia originale, che è fatta di troppi momenti mancati. È evidente che la serata del ballo avesse lasciato in Oscar strascichi importanti. Stupisce l'incapacità del Conte di non riuscire a cogliere che determinate frasi, anche ripetute, potessero ferire l'animo di Oscar. Ora, però, la nostra sembra voler voltare pagina e tornare a palazzo Jarjays, probabilmente per ricominciare a vivere. Prima però si abbandona ad un pianto disperato per un amore che le ha donato solo sofferenza. Ora ad attenderla troverà Andrè, rimasto sullo sfondo ad osservare silenzioso gli eventi. Ma è veramente finita con Fersen?

Recensore Veterano
10/11/20, ore 21:19

Solitamente dopo il ballo ci si sofferma su Oscar, mentre tu in modo originale proponi anche il punto di vista del Conte, che si sente in colpa, perché crede di non aver compreso e di non essere stato rispettoso della sua amica. Dimostrando di tenere veramente tanto ad Oscar. Si prodiga in tutti i modi per tentare di potersi chiarire, ma lei chiusa in se stessa, rifiuta qualsiasi contatto con l'esterno. La storia a questo punto risulta imprevedibile e potrebbe veramente sorprendere. Andrè si pone come spettatore interessato degli eventi, anche se mi sarei aspettato una maggiore intraprendenza.
Cosa succederà quando il Conte riuscirà a confrontarsi con Oscar ? Aspetto il prossimo aggiornamento.

Recensore Master
03/11/20, ore 14:24

È giustissimo che anche Fersen soffra, dopo quello che ha fatto ad Oscar. Magari fosse stato lo stesso nell'anime!

Recensore Master
03/11/20, ore 10:26

Ciao Afrodyte. Sono lieta di trovare un nuovo capitolo della tua storia. Mi piacciono le variazioni presenti nel tuo scritto, specialmente in questo capitolo. Dopo quanto accaduto con Oscar, Fersen vaga in cerca di un confronto, di un chiarimento, ma non riesce ad incontrare la donna. Tutto descritto molto bene, con i giusti tempi, facendo assaporare al lettore questa malinconica attesa. Un'attesa che sta corrodendo il Conte. La presenza di Oscar invece al momento aleggia senza che ci sia dato sapere cosa pensi davvero. Il finale, ben costruito, lascia un grande interrogativo. Cosa accadrà il mattino successivo? Spero ci sia qualche altro particolare diverso, amo questi momenti di introspezione durante questo periodo della storia di Oscar. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/11/2020 - 10:27 am)

Recensore Master
03/11/20, ore 00:04

Fersen ha forti sensi di colpa per essere stato così superficiale, per aver dato un bacio che neppure lui si spiega. Cerca il chiarimento, ma Oscar è un osso duro, lo priva della propria presenza per due giorni. È una guerra di nervi. Dalla quale esce sconfitto il conte che decide di affrontarla anche contro la sua volontà. Capitolo molto interessante che lascia un punto interrogativo sul finale. Brava come sempre, buona serata.

Recensore Master
02/11/20, ore 18:25

Cara Afrodyte buonasera e ben ritrovata. Ci hai proposto un capitolo, narrato con la tua consueta delicatezza, e che affronta, in questo specifico caso, il senso di smarrimento che si è impossessato del conte di Fersen all’indomani del ballo durante il quale ha baciato Oscar, lasciandola poi fuggire in lacrime. Sei riuscita perfettamente a farci pervenire tutto il senso di colpa che sente incombente e che sta appropriandosi del suo animo in tempesta per essere stato la cagione del dolore che Oscar sta provando adesso. Non è riuscito a vederla, l’ha attesa ma lei non è uscita dalle sue stanze nemmeno per recarsi a Versailles, segno che l’accaduto aveva causato una ferita profonda nella sua amica. Non riesce, il conte, a capacitarsi della insensibilità con cui ha trattato Oscar, la sua troppa superficialità allorquando ha compreso che sotto quelle vesti si nascondeva proprio la sua amica. Nemmeno André è stato in grado di metterlo in contatto con Oscar, la quale sembra non voler avere a che fare con nessuno in quei giorni. Il suo animo è stato toccato nel profondo, ma il conte sente che in un modo o in un altro dovrà cercare di chiarirsi con lei affinché il perdurare della situazione non arrivi a conseguenze tali da turbare quella che è sempre stata una intensa e partecipata amicizia. Non mi resta che attendere lo sviluppo degli eventi. Un caro saluto sperando di rileggerti presto, impegni permettendo!

Recensore Master
03/10/20, ore 22:06

Cara Afrodyte, mentre Oscar al ballo si scontrava con la dura realtà André a casa la pensava felice tra le braccia di Fersen. Pur sforzandosi non può essere felice per lei quanto vorrebbe, la gelosia la fa da padrone e l'alcol rincara la dose. Così vicini eppure così lontani... Bellissima l'introspezione, rendi perfettamente la loro mancanza di dialogo e di comunicazione. Brava.

Recensore Master
03/10/20, ore 18:39
Cap. 4:

Si questo è il cammino: Fersen al posto di André. Se fossero vissuti in una altra epoca probabilmente la storia sarebbe finita così: Fersen ha tanti punti in comune con Oscar e probabilmente l'avrebbe notata. Nel tempo della storia credo che, a parte amare la Regina, non fosse proprio concepibile per lui la vita con una persona in fondo così anticonvenzionale.

Recensore Master
03/10/20, ore 17:11

André ed Oscar uniti dallo stesso dolore, che però paradossalmente li tiene ancora separati. Un capitolo introspettivo assai interessante.

Recensore Master
03/10/20, ore 11:01

Ciao Afrodyte. In questo capitolo abbiamo la prospettiva di André in questo frangente, dove la donna che ama si è vestita per la prima viltà da donna per un altro. Si può ben percepire il lavoro che fai sulle parole, sui periodi, su quello che vuoi esprimere a te stessa e agli altri. Un capitolo introspettivo dove ho potuto sentire la sofferenza di André. Molto bella la frase finale, dove l'unico conforto per l'uomo è abbandonarsi fra le braccia di Morfeo e sognare il suo angelo biondo. Chissà cosa accadrà dopo questo evento, a che punto della storia collocherai il prossimo capitolo e quali lievi variazioni ci saranno. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/10/2020 - 11:02 am)

Recensore Junior
02/10/20, ore 21:42

Hai descritto l' animo di Andrè, e lo hai fatto benissimo. Nella sua tragicità è davvero uno dei capitoli migliori, quelli che ho letto riguardanti Fersen non erano così immediati. Qui sei catapultato direttamente nell' animo di Andrè. Hai il dono , con la tua scrittura, di renderla subito visibile come fosse un disegno, una persona, una fotografia. Che dire...aspetto con ansia ulteriori aggiornamenti!!! B.

Recensore Master
02/10/20, ore 17:56

Cara Afrodyte, con questo passaggio hai indagato quali siano stati i pensieri di André durante quella interminabile serata del ballo. André purtroppo poco ha potuto fare, se non vedere la sua amica raggiante di gioia, nel sapere che a quel ballo avrebbe avuto la possibilità di stare insieme al conte di Fersen. Il conte che, con il suo ritorno dalle Americhe, aveva monopolizzato e catalizzato su di sé l’attenzione di Oscar, distogliendo lei dall’aver necessità di stare con Andrè, come facevano prima, se non per il lavoro che li vedeva insieme alla reggia. André aveva percepito un allontanamento che non faceva altro che acuire il dolore del suo cuore per non poter essere più vicino alla sua Oscar, la quale, neanche si rendeva conto di fargli del male. Lui era sempre vissuto in funzione di Oscar, ma ora anche le piccole cose gli venivano negate e le sue giornate, come le sue notti, diventavano degli incubi che si ingigantivano sempre più per la paura di perderla definitivamente. Cosa avrebbe potuto fare quando quella eventualità si fosse verificata? Preferiva non pensarci ma si macerava nel sapere che presto o tardi Oscar avrebbe preso probabilmente una strada diversa dalla sua, come era sempre stato nel disegno delle cose. Ma quella sera l’ha attesa lo stesso fino a quando lei è tornata e senza dire una parola si sono guardati negli occhi e lui ha compreso il dolore che vedeva riflesso in quelle iridi, che per lo stesso motivo era anche quello celato nei suoi occhi e nel suo cuore. André non ha parlato poiché ha capito la necessità di lei di rimanere da sola a cullare il suo dolore e silenziosamente è tornato nella sua stanza a ripensare a quell’unico contatto brevissimo che avevano avuto sulla scalinata. Ad Andrè è bastato questo per cercare di ritrovare una parvenza di serenità in una notte che non aveva portato gioia a nessuno. Bel capitolo. Ti aspetto come sempre per il prosieguo. Un caro saluto e buon fine settimana.