Recensioni per
Serotonina
di Lolimik

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/04/22, ore 11:14

Ciao, è una storia molto interessante, non è per niente scontata. Sono curiosa di sapere se Sana tornerà la ragazza che era prima o no e come e perché è cambiato Akito

Recensore Master
05/03/21, ore 15:42

Ciao Lolimik!
Sono arrivata,a passo da lumaca, ma se dico che arrivo lo faccio per davvero! :)
Certo, mi piacerebbe commentare e recensire decentemente ogni capitolo ma ahimè questo non riuscirò a farlo mai, credo. Quindi comincio da Intermittenza. 
Sono andata a cercare Serotonina e mi è dispiaciuto tanto notare che l'ultimo aggiornamente risale a Dicembre. Sì, mi sono accorta che non c'erano pubblicazioni recenti di questa long da parte tua, ma non pensavo da così tanto. Spero che tornerai presto in questi porti e che tutto proceda bene, data la lunga assenza. Veniamo alla recensione! Ciancio alle bande!
Serotonina fa male.
Il primo pensiero che mi viene in mente pensando ai quattro capitoli che ho letto è questo. Fa male perchè tu ce la presenti come una What if e quindi io penso a Sana piena di vita e la contrappongo a questa Sana che si lascia scivolare addosso ogni cosa senza nemmeno tentare di afferrarla o di fermare quel flusso, trascinata dagli eventi della sua vita senza nemmeno aver scelto qualcosa. E fa male, perchè alcuni passaggi ti danno proprio quella percezione del non sentire. Tu sei lì che leggi e ti emozioni, e dici "Ok, dopo questa si riprede un bel po' " e invece lei continua a lasciare andare ogni sentimento, ogni emozione, non si preoccupa di dargli un nome, di definire il suo stato d'animo.
Però, alla fine, quel momento arriva. Mentre lei si lascia scorrere le cose addosso, arriva Akito. Io ho immaginato tipo un masso che spunta al centro di un torrente, e la corrente porta tutto a scontrarsi proprio lì, e distrugge ciò che il fiume trascina e divide l'acqua a metà. 
Sono davvero curiosa di vedere come andrà avanti la loro storia e di sapere cosa c'è scritto nella tua mente per loro due.
Ho amato Hisae, la sua pazienza, il suo affetto nei confronti di Sana. La trovo molto dolce e molto comprensiva.
E poi c'è Naozumi. Che chissà perchè si accontenta di questo modo di essere di Sana, fa finta di non vedere oppure vede e si gira dall'altra parte, non ho ancora capito. Mi sembra superficiale, eppure superficiale non è mai stato.
E Misako. Forse è il rapporto più doloroso da leggere quello fra lei e sua figlia. Il modo innaturale in cui si è trasformato. Non è facile tenere in piedi una persona depressa. Non è facile vedere la luce per sè stessi, a volte, farlo per due è difficilissimo, ma Misako che si erge a giudice supremo e non le fa commettere errori e le impedisce di andare a scontrarsi con quel masso che è Akito Hayama è stato uno shock e un colpo al cuore. E in questo capitolo è prprio quello che dà una scrollata a Sana "Mamma è di Akito che stiamo parlando, non è un’incognita, lo hai sempre saputo chi era per me!" E' come se lei stessa volesse dare una scossa a sua madre.
Bellissima l'intermittenza delle reazioni di Sana in questo capitolo, la parte finale con quel pupazzo di neve, la canzone che arriva alla fine della lettura con le note perfette. 
Grazie Lolimik! A presto, spero!
Un abbraccio, 
Gabry

 

Recensore Master
08/01/21, ore 13:27

Ciao! Questo capitolo mi è piaciuto proprio tanto!
Quando ho un momento libero leggo la tua fanfiction, di solito per leggere un capitolo ci metto quei tre/quattro giorni perché, purtroppo, il tempo scarseggia.
Ma volevo anche cercare di trovare il tempo per scriverti due righe. Mi piace il tuo stile e certe frasi arrivano dritte al petto, come pugnalate.
Quando ho letto l'introduzione della storia sono rimasta molto colpita *0* Poi leggendo i primi capitoli sono rimasta un attimo confusa per via proprio dell'intro. Akito non è mai riuscito a guarire Sana dalla malattia della bambola, ma vedo una Sana che ha qualche espressione, ma pecca di emozioni. La malattia della bambola invece era il contrario, a Sana le sembrava di non avere niente che non andasse proprio perché sentiva tutte le emozioni, ma non riusciva ad avere espressioni facciali. Poi con il passare della lettura ho pensato che, come d'altra parte era giusto che fosse, la malattia si fosse nel tempo evoluta, visto che erano passati tanti anni, cadendo nella più comune depressione.
Penso sia molto difficile scrivere di questa malattia, ma penso che tu lo stia facendo bene. Hai per caso fatto studi psicologici? :3 *curiosah*
Tornando al capitolo, mi è dispiaciuto tanto vedere Misako essere così, sarà che io la adoro, la adoro con tutto il cuore ed è una pugnalata al cuore sentire ciò che dice alla figlia, cercare di prendere decisioni al suo posto, ma capisco anche che la malattia ha cambiato anche lei. Vedere una figlia stare così non è semplice per niente. Bisogna avere una forza d'animo abnormica per riuscire a scalfire la corazza di chi è malato perché a volte sono come i sordi: non sentono nulla.
Fuka è una grandissima... *si autocensura* Ma penso anche che sia stata una delle mie parti preferite del capitolo. È stato un momento importante, Sana - anche se ancora malata - ha fatto un piccolo passo avanti andando da lei e parlandole senza mezzi termini. Avessi più tempo, riuscirei ad analizzare meglio tutta la storia e mi spiace un po' non riuscirlo a fare. Adoro l'analisi, perdermi nel cercare di capire che cosa l'autore cerca di esprimere.
Ma vogliamo parlare di come Akito le stia vicino? Meno male che ha sfondato la porta, va. Voglio aprire una raccolta firma per far trasferire definitivamente Akito da Sana, o magari rubare a Sana le chiavi e fargliene una copia. Anche perché rimettere sempre a posto la porta sfondata, dopo un po', è un po' pesante, penso. xD
Mi spiace che, poi, si siano allontanati. E sono davvero curiosa di leggere il seguito e vedere come andranno le cose. Soprattutto voglio vedere Sana e Naozumi faccia a faccia, sperando che Sana riesca ad allontanarlo da se stessa perché per lei, lui, è diventato una persona tossica. Anche se la mamma pensa il contrario, ma non riesce a vedere come stia arrancando e andando avanti per inerzia? Argh!
Ah. Una cosa che ho notato è che a volte passi dal presente al passato remoto e viceversa. L'ho notato in quest'ultimo capitolo.
Be', non so quanto questa recensione sia lineare. Tipo per niente, probabilmente, ma ho finito il tempo a mia disposizione e ho cercato di agglomerare quante più cose mi venissero in mente. ^^' Chiedo venia.
Spero di riuscire a tornare presto con una nuova recensione, magari scritta meglio. Di norma, quando recensisco, lo faccio mentre leggo per riuscire ad esprimere tutto quello che voglio dire, ma purtroppo ultimemente lo trovo davvero difficile visto il tempo e il fatto che leggo i capitoli a pezzi e bocconi T_T
A presto, spero :D
Baci
Deb

Recensore Veterano
30/12/20, ore 18:02

Rieccomi a scriverti e approfitto nel rinnovarti i miei auguri di buon anno.Dunque questo capitolo lo trovo sublime.
Akito e Sana sono gli opposti che si completano, sì feriscono a vicenda ma nel ferirsi, provocano un piacere che va aldilà di ogni preconcetto e buon senso.Sana é instabile, Akito pure ma nonostante ció é proprio questo che fa smuovere il cuore dei due. Ho applaudito quando Sana tira uno schiaffo a Fuka .Infatti Sana prova un senso di colpa verso Fuka da tempo immemori!Da qui permettermi di fare una piccola disgressione :ho sempre pensato che, quando Fuka e Akito si mettono insieme, non davo la colpa a Fuka di aver chiesto ad Akito di essere la sua ragazza, anzi semmai ero arrabbiata con Akito per aver acconsentito, dando retta a stupidi pettegolezzi campati in aria su Sana,che lui dice di voler bene.Ok Se dici di amarla, allora dovresti aspettare che torni e chiedere alla diretta interessata e invece no, il signorino non ha voluto aspettare e ha sganciato la bomba a Sana. Certo ció ha aiutato Sana a capire i suoi sentimenti ma credo che il carnefice di tutto sia proprio Akito.Se il signorino avesse aspettato a mettersi con Fuka, lei e Sana non avrebbero litigato, creando e causando quel gran senso di colpa che provava Sana .E cosa che ancora di piú mi fece riflettere é quando Sana va a trovarlo fuori casa sua. Li il signorino cosa intendeva? La mia idea che si é venuta a creare é questa :inzuppare il biscotto in due tazze!Sì lui voleva entrambe!Non voleva lasciare Fuka,ma voleva anche Sana... quindi Sana e Fuka in sostanza litigano a causa dell'atteggiamento egoistico di Akito.. (fammi sapere che ne pensi di questo mio, forse insensato, ragionamento ) dunque tornando alla Fanfiction, ho notato che quando fai parlare Sana e spieghi le sue sensazioni, usi il verbo pensare :"penso che é carino" non dice esplicitamente "era carino o é carino" quindi ho supposto che Sana non capendo più le sue sensazioni, allora le esprime dicendo "penso"proprio perché non sa davvero come esprimersi e se quelle determinate sensazioni siano giuste.Quindi mi sono chiesta l'hai studiata tu questa cosa?Hai esaminato per bene la malattia di Sana e l'hai fatta esprimere cosí per ribadire il fatto che sia malata?Se é cosí sei un genio!E se non é cosí sei ancora di piú un genio perché grazie da questo Sana sembra davvero confusa e incapace di percepire appieno le sue sensazioni .Quindi brava davvero .Hai fatto un buon lavoro! Oltre ció i sentimenti di Akito , anche quelli mi appaiono confusi, cosa vuole, cosa sente?Davvero mi confonde piú lui che Sana.Cosa lo spinge a comportarsi cosí?Cosa che mi fa riflettere é proprio questo atteggiamento di "io ti voglio, non ti merito, ritorno, mi manchi, non posso, credevo"tutte frasi che mi destabilizzano e se anche in quel caso é fatto apposta io poi ti faró una statua per il tuo ingegno. Parlando di forma e struttura non ho niente da dire.Avró notato due errorini di battitura, tipo un verbo al passato senza l'accento,ma niente di significativo.Per il resto mi congratulo con te per la Fanfiction, mi piace enormemente e spero che l'aggiornerai .Auguri ancora di buon anno , un saluto caloroso Kisachan 😘
(Recensione modificata il 30/12/2020 - 06:03 pm)
(Recensione modificata il 31/12/2020 - 01:47 am)
(Recensione modificata il 31/12/2020 - 01:49 am)

Nuovo recensore
30/12/20, ore 14:37

Eccomi finalmente, perché io qui su questi schermi non potevo mancare.
Devi sapere che in questa ennesima giornata di pioggia, il mio umore è direttamente proporzionale alla quantità d’acqua che si sta riversando sui cieli del sud.
Allora dovevo fare qualcosa di bello e ho deciso di mettermi a scrivere la recensione a questo capitolo, dopo giorni travagliati che mi hanno condotta in questo mare di solitudine in cui sto navigando.
Ma ciancio alle bande, che sennò ci deprimiamo e non è il caso.
Passiamo al capitolo:
Io te l’ho già detto, te l’ho pure scritto in realtà e te lo voglio ribadire perché questa è la prima cosa che mi viene in mente ogni volta che aggiorni questa storia e che leggo un tuo capitolo: ci penso e ci ripenso e mi cambia l’umore. E non c’entra niente la trama, o i toni della storia: io mi sento proprio dentro, divento Sana e pure Akito, e mi fa riflettere e pensare e mi mancano subito dopo, appena finisco di leggere.
Questa è una cosa che mi succede di rado, quando entro in empatia con un personaggio o una situazione. Mi è successo anche con TO, quindi mi cara, questo è proprio un talento che hai.
Tornando al capitolo in sé, io sospettavo di Misako perché poi in fondo Akito non poteva dare importanza a quelle parole, se gliele avesse dette Fuka. E questa prima parte insieme a Misako è stata abbastanza spiazzante, sia per Sana e questa sua vena provocatoria nei confronti della madre sia per quello che ho provato io stessa nel leggere di questa donna, Misako, diventata così grigia (come Naozumi, guarda un po’) e quasi un po’ crudele. Io penso che Sana trovi inquietante la voglia di sua madre di farla tornare a recitare, come se quella sua malattia potesse essere guarita con un cerotto, una toppa. Almeno secondo la prospettiva di Sana, trovo che sia abbastanza tremolante e intermittente, per citarti, la capacità di comprendere ciò che pensa Sana e ciò che di fatto è. A me è parso quasi che lei, Sana, cercasse da qualche parte dentro di sé un’arma da poter usare e colpirla, e di fatto in qualche modo, secondo la sua percezione ci riesce. E proprio durante la conversazione con Misako che fa la prima vittima. Quello che ho provato io è stato fastidio, verso di lei che ha deciso all’improvviso che fosse Akito il problema e Naozumi la soluzione. Ma poi mi son detta, questa è Sana. E mi sono sentita un po’ triste per Misako e per quello che forse ha provato in questi anni, fino a diventare priva di qualsiasi colore.
E questa stessa forza che Sana caccia con la madre la mantiene per Fuka. Quando scrivi il momento in cui si fa dare l’indirizzo da Hisae senza dire il destinatario di quella missione, mi è salita l’ansia perché non pensavo che questo confronto sarebbe avvenuto così immediatamente.
A parte che penso che con quello schiaffo tu abbia dato voce e gesti a tutta la platea che schifa Fuka come i residui di cibo nel lavandino quando si lavano i piatti. Ti dirò, apprezzo molto il tuo punto di vista sulla questione Fuka-Sana-Akito e i tempi belli di una volta. Credo che tu abbia scovato una parte importante di quella faccenda, ignorata un po’ da tutti (anche da noi autori di FF).
Mi è piaciuta molto la descrizione che fai dell’appartamento di Fuka. A differenza di quello di Sana, che è volutamente lasciato andare, Fuka lo tiene apposta così: asettico con l’aggiunta di questi quadri grotteschi che dicono qualcosa di quella natura assopita di Fuka, da cui è uscito qualche volta il bisogno di essere animale, in quella strana e finta perfezione. Mi pare la descrizione di una creatura mitologica.
Io penso che Fuka sia uno dei personaggi/persone peggiori di sempre e che sapesse bene, sia qui che lì, come muoversi con le persone per fare in modo di far vedere loro solo questa apparente perfezione. E alla fine una come Sana, con una mente e un’interiorità così fragile, ne è rimasta schiacciata. Io penso che questa tua Sana sia una delle migliori di sempre, e si vede così tanto la sua fragilità (presente nel manga), la sua confusione (presente nel manga)… tutti questi tratti del suo carattere presi e mossi all’esasperazione perché, a volte, di fronte a certi avvenimenti che ti distruggono e a certe persone che ti feriscono, tu proprio non ce la fai. E io, spesso, ho pensato che in un modo reale, Sana non ce l’avrebbe fatta.
Fuka è una mazzata (per tutti noi anche), forse la persona peggiore che le potesse capitare ed è così assurdo che lei, invece, la reputi importante tanto quanto Akito. Questo nella storia originale.
Tornando a noi, ti ho già detto quanto io abbia amato il momento con Akito. Io amo la sua irruenza, nonostante sia ammaccatello anche lui, la prende e le sfonda la porta, le porte, tutte quelle che Sana si è chiusa nel corso di questi anni e gli risponde, perché alla fine Sana risponde solo ad Akito.
E io trovo che sia tutto così poetico e difficile, così distruttivo e alienante che sto qua, ad attendere impazientemente che tu scriva, e aggiorni perché, ribadisco, li leggo e poi mi mancano subito dopo, e io ne ho proprio bisogno a questo punto.
Un capitolo pieno di metafore, di colori spenti che comunque ti colpiscono come un pungo in faccia, di gesti desiderati di cui comunque non puoi fare altro che averne paura; di forte irruenza e debole ripresa.
Che ti devo dire più, ora che io non ho più niente da fare non mi resta che tormentarti ahahah.
Tanti baci e alla prossima <3

Recensore Junior
27/12/20, ore 19:15

Stefania, io non ti faccio domande. Credo di avertene fatte anche troppe per il capitolo precedente😆
Devo dirti che, quando mi hai chiesto se fossi sicura fosse stata Fuka a parlare con Akito, un dubbio è nato nella mia testolina circa il possibile coinvolgimento di Misako. Quando ho pensato a lei, mi è stato difficile crederla capace di un atto simile. Anche dopo aver letto questo capitolo,ancora mi chiedo cosa l’abbia spinta ad agire in quel modo, e, come Sana, mi sono ritrovata a pensare anch'io che la vera Misako fosse sparita chissà dove. Chissà, magari è con Astolfo sulla luna. Del resto, anche lui doveva recuperare la ragione di Orlando😆
La parte in cui Sana e Fuka si confrontano è la migliore,secondo me. Per quanto mi riguarda, quello schiaffo è arrivato con troppi anni di ritardo, perché è andata esattamente come l'hai raccontata tu. Voglio dire, leggendo le battute che si scambiano, mi è sembrato che la Obana avesse dato a te il compito di spiegare certi passaggi non approfonditi.
Sana è sempre stata la regina dei confusi, e Fuka l'aveva capito benissimo, e da “ragazzina sveglia” come lei stessa si definisce, se ne è approfittata. Se ne è approfittata quando erano ragazzini, e lo ha rifatto da adulta,quando la “scusa” per prendersi quello che voleva, non era una falsa notizia diffusa da un giornale di gossip, bensì qualcosa di ben più grande, e grave, qualcosa che avrebbe dovuto portarla a stare vicino alla sua amica, e non umiliarla negli anni come ha fatto. Diciamo che è l'esatta versione dell'amica che tutti vorremmo😆 Lasciami pure dire che è curioso il fatto che Sana sia la depressa per tutti, la depressa in questa storia, quella che tutti pensano malata per qualcosa che è successo quindici anni prima,e quindi, in qualche modo, una persona legata al passato, e invece, proprio chi sembra aver raggiunto una piena realizzazione, professionale e personale, e non manca di sottolinearlo, sia, in realtà, la persona che ha covato rancore e risentimento per quindici anni, e che ha sfruttato la prima occasione per vendicarsi.
Io ho sempre dato la colpa in primis ad Akito, che è stato vigliacco, però Fuka è responsabile quanto lui. Ecco,quindi, quel cambiare velocemente la versione dei fatti, quel passare velocemente dal definirsi “ragazzina sveglia” a “sciocca ragazzina di 12 anni” e usare la storia di Sana e Kamura come attenuante. Che dire, sarà sicuramente un avvocato brillante.
Sana, quindi, che si è sempre sentita in colpa nei confronti della sua amica, aveva bisogno di questa ammissione di colpa da parte di Fuka. Non ha perso Akito, all'epoca, per via della sua sola sbadataggine. Aveva bisogno di sentirselo dire. Ma questo bisogno, non è un segno del fatto che sta iniziando a uscire da quella bolla in cui crede rinchiusa la sua mente e tutta la sua sfera emotiva, nonché la sua percezione delle cose?
Proprio in questo confronto che è stato evitato per troppo tempo, vediamo Sana provare delle emozioni. Dopo quello schiaffo si sente più leggera. La sua dottoressa, quindi, ha ragione quando dice che il non sentire è già una reazione, e che è tutto frutto della sua mente. Io,a questo punto, inizio a vedere una persona che di emozioni ne sente abbastanza, ma che, in realtà, e correggimi se sbaglio, vuole non sentirle. Quando si trova con Akito, in particolare, mi sembra che Sana quasi si sforzi di apparire apatica, come se la sua mente, e anche il suo cuore stessero cercando di mettere a tacere tutto ciò che Akito le suscita. Il suo corpo parla per lei, e questo, non dovrebbe essere strano per una persona depressa che dice di non provare niente di niente? Lei però si fa domande, si chiede il perché dei suoi gesti e di quelli degli altri, di Akito soprattutto. Mi pare sulla via della guarigione, soprattutto con quella bellissima frase sulla porta che Akito ha sfondato ancora una volta. Una metafora perfetta, complimenti. Il fatto che riconosca con sé stessa di provare attrazione per lui, inoltre, è un altro segnale importante, come lo è la rabbia che sente nel sentirlo darle della vigliacca, cosa che la porta a definire lui un vigliacco, con altrettanta rabbia. Anche nel momento in cui, trovandoselo davanti mezzo nudo, ripensa a Fuka, e sente che si è appropriata di qualcosa che lei pensava sarebbe rimasto soltanto suo, io vedo gelosia, e anche un po' di frustrazione, dimmi tu se mi sbaglio. Io, sinceramente, non penso che Akito se ne sia stato buono in quei quindici anni, a parte l'esperienza con Fuka😅 O può essere davvero che si sia "conservato" per Sana, e quando, poi, Misako gli ha consigliato di lasciarla perdere, abbia pensato di non tenere più fede a quella promessa perché non ne valeva la pena? Ti ho già fatto domande su Akito, lo so, non mi odiare😆
Tornando a Sana, rivelatrici sono anche le lacrime che si presentano, incontrollabili, e non mi sorprende il perché, davanti a quel pupazzo di neve che, lasciamelo dire,Stefania, è sempre il sunto di quel discorso che Akito non è capace di impostare. Akito sarà pure cresciuto, sarà pure diventato più sicuro, più sbruffone e spaccone, ma i suoi occhi sono sempre gli stessi, e questo dettaglio non sfugge a Sana, anche se pensa che, in fondo, la persona che ha davanti, non è la stessa che l'ha lasciata quindici anni prima. I “fatti”, quindi, sono ancora il suo “cavallo di battaglia”, così come le frasi criptiche. Io, come Sana che si fa domande sui suoi comportamenti, mi sono ritrovata a notare che Akito ha una certa tendenza a comparire sempre nel momento giusto. Mi sono pure chiesta se non abbia iniziato a pedinarla😆 Lei si sente male e lui le piomba in casa. Che magia è questa?😆 È un particolare così sorprendente che, per la verità, dopo che Sana ha salutato la madre, pensavo che sarebbe andata direttamente da lui, per chiedere spiegazioni sul suo comportamento, e quindi, dopo che è uscita dall’appartamento di Fuka e si è diretta a casa sua, ho pensato che Akito l'avesse seguita proprio perché era stata da Fuka. È un ragionamento contorto, lo so.😅 Quello che voglio dire è che Akito sembra faccia veglia su di lei, anche a distanza, e non come il principe che appare per salvare la donzella in pericolo. È come se Sana lo chiamasse col pensiero che, tra l'altro, lei neanche si rende ancora conto di avere per lui, come al solito direi😆
Questo però, ce lo puoi chiarire solo tu😆
Che dire della risposta che Sana da a Nobu? Quelle parole, secondo me, sono la conferma che ormai non si può più tornare indietro, perché, si, come già detto, Akito ha di nuovo, inevitabilmente, sfondato una porta. Sana, di fatto, vuole già fuggire da quello pseudo fidanzato che è Naozumi, solo sentendo la sua voce al telefono. Del resto, cosa ci si poteva aspettare da questo ragazzo, soprattutto dopo aver scoperto che gli era stata raccontata una falsa verità, per tenerlo lontano, a causa di qualcosa che, almeno a me, non è ancora chiaro. A proposito, ti chiedo scusa se tu,invece, l'hai lasciato intendere, e io non ho evidentemente inteso😅
Bella la scena dello specchio sull'anta dell'armadio, ma, il “sei crudele” pronunciato da Akito, mi fa chiedere perché si sia fermato proprio quando Sana sembrava “ben disposta” nei suoi confronti.
Stefania, che dirti ancora? La tua scrittura per me è sempre emozionante.
Spero che tu abbia passato un bel Natale, e spero di rileggerti presto.
Un abbraccio
Barbara
(Recensione modificata il 27/12/2020 - 07:24 pm)
(Recensione modificata il 28/12/2020 - 11:37 am)