Recensioni per
Ice and Wind
di lady lina 77

Questa storia ha ottenuto 88 recensioni.
Positive : 88
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
23/11/21, ore 22:11

Sono proprio contenta di aver trovato l’aggiornamento!
Devo dire che sono rimasta davvero sorpresa da come viene narrato tutto l’antefatto dei gemelli: davvero ben orchestrata la storia di Jasmine, cotta giovanile di Ross che poi lui ritrova 25 anni dopo ad Oslo e le offre il suo aiuto. Come avevo intuito i gemelli sono i legittimi eredi al trono poiché discendenti del principe ereditario, che dopo un primo matrimonio nella convinzione di essere sterile aveva poi conosciuto Jasmine, entrambi in età matura, ed avevano concepito i gemelli. L’assurdità del loro destino è che il padre non aspirava per loro al trono, voleva solo vivere in pace altrove con la sua famiglia, ma il fratello Magnus, avido di potere, ha fatto in modo da eliminare sia Harald che Jasmine e punta a fare lo stesso con il bambino ( che non sa essere due). Haakon è un uomo del principe Magnus e solo ora Jeremy ha gli elementi per capire quanto sia pericoloso e quindi dovrà essere molto prudente con Odalyn. I due Poldark non possono fare a meno di pensare a Demelza, a come reagirebbe se conoscesse quella sconvolgente verità; Ross conclude che forse ha avuto il sesto senso a non voler sapere tutto per non andare in ansia, lei che è solo capace di donare amore intorno a se’. Jeremy non solo ha la riprova di quanto sua madre e suo padre viaggino all’unisono sulle cose importanti, ma si sente libero di guardare i gemelli con occhi diversi e per la prima volta, forse, li tratta davvero da fratello maggiore, con complicità ed affetto. Capitolo ricco di colpi di scena ed anche emozionante, perché consente di vivere in pieno la generosità dei Poldark ed i loro valori, una vera famiglia coesa nella gioia come nelle difficoltà.
(Recensione modificata il 23/11/2021 - 10:12 pm)
(Recensione modificata il 24/11/2021 - 06:27 am)

Recensore Master
12/11/21, ore 12:09

Ciao Sara, come già avevo sperato nel capitolo precedente che il famoso chiarimento, o meglio discorso padre figlio, potesse avere luogo, ecco che ora ci hai accontentato, mettendo un poco a nudo il sentire del giovane Jeremy, il quale da troppo tempo aspetta di potersi confrontare con suo padre e forse anche liberarsi da un fardello che si porta dietro e che non gli permette, e non gli ha mai permesso, di amare quei due bambini venuti dal nord come avrebbe fatto un buon fratello maggiore. Questo confronto, a dire la verità, è quasi anelato dai due: Jeremy per avere delle certezze e fugare così le sue perplessità, affinché la nebbia che gli ha avvolto la mente potesse diradarsi ,e Ross per entrare più in contatto con quel figlio che ha un rapporto pressoché esclusivo con sua madre mentre tiene lui a una certa distanza, pur essendo sempre il ragazzino buono e sensibile cresciuto in questa maniera da sua moglie Demelza.
Ecco che allora una cavalcata, lontano da occhi e orecchi indiscreti, può essere quell’ancòra di salvataggio per entrambi che potranno parlarsi schiettamente e fugare, almeno parzialmente, i dubbi sorti.
Il discorso parte alla lontana e si focalizza per la prima parte su Odalyn. Forse Ross pensa che i problemi di suo figlio nascano dal rapportarsi con quella ragazza, la quale, per ora ha avuto l’unico merito di dare il coraggio a Jeremy di affrontare il padre per conoscere una verità rimasta per troppo tempo sepolta. Discorso ovviamente difficile per Ross, in fondo non si è mai aperto con il figlio, e nemmeno ha raccolto i suoi pensieri, poiché per questo c’era sempre Demelza, molto più acuta e sensibile al contempo. Scopre che la ragazza gli piace, ma ha ancora alcune remore che forse sono da collegarsi alla sua preoccupazione più verso il padre di Odalyn che verso la ragazza, nonostante Jeremy gli racconti del suo atteggiamento troppo spigliato che molto lo ha destabilizzato. Il saggio consiglio del padre è però quello di approfondire la conoscenza con quella giovane, se il suo interesse nei suoi confronti è genuino. Ma sicuramente la conversazione sta per prendere una svolta, quella per la quale i due dovranno essere sinceri l’uno con l’altro. E allora Ross si predispone all’ascolto del tormento di suo figlio in rapporto proprio a due gemellini che lui teme possano essere il frutto di un amore illecito in terra norvegese. Ross non è ferito o offeso dal pensiero che suo figlio ha avuto, ma ribadisce il concetto che lui ami profondamente solo Demelza e mai vorrebbe farle del male. Durante la loro vita insieme, di dolore se ne sono arrecati vicendevolmente, rischiando di mettere a repentaglio il loro matrimonio, ma i due gemellini sono stati una scelta condivisa. e persino caldeggiata da sua moglie, quando ha saputo, per sommi capi, come e perché fossero giunti fino a loro. Demelza non sa, per volere suo, tutta la vicenda che riguarda i bambini e forse Jeremy potrebbe essere colui che, insieme a lui, può condividere un fardello fatto di mistero, soprattutto per il fatto che il figlio abbia stretto un certo tipo di rapporto con la figlia del console e che quindi debba usare molta cautela nel rapportarsi con lei al fine di non mettere, con una parola, una frase fuori posto, o un comportamento sbagliato, in pericolo non solo i due bambini bensì l’intera loro famiglia. Già, proprio Jeremy, con il suo carattere posato e riflessivo e particolarmente empatico, potrebbe essere la spalla su cui appoggiarsi, se però fosse messo al corrente della vera storia che riguarda i bimbi del nord. E così inizia il suo racconto su Jasmine e le condizioni durante le quali si sono conosciuti casualmente tanti anni prima.
Ora il ghiaccio fra padre e figlio sembra rotto e, tramite la chiacchierata, pare essersi instaurato un diverso atteggiamento fatto di ascolto, comprensione e supporto che per Ross possono essere fondamentali tanto quanto l’amore incondizionato che gli dimostra ,giorno per giorno, sua moglie, fidandosi pressoché ciecamente delle scelte fatte, anche se queste potrebbero causare delle difficoltà ai componenti dell’intero nucleo famigliare.
Sembra quindi che ora una nuova complicità leghi Ross a Jeremy, il quale, sicuramente, si dimostrerà all’altezza del peso che le confidenze di suo padre comporteranno.
Non mi resta che attendere ulteriori sviluppi e augurarti un sereno fine settimana.

Recensore Veterano
11/11/21, ore 22:10

Una conclusione di capitolo veramente sorprendente! Quindi Jasmine era il primo amore di Ross, ancor prima di Betta! Non vedo l’ora di leggere la continuazione (perché ci dirai qualcosa di più, vero?)
E’ stato bellissimo il momento di condivisione a cuore aperto di Ross e Jeremy. Il ragazzo si è liberato dal sospetto che gli rodeva l’animo sulla nascita dei gemelli e Ross è stato molto abile nel dargli fiducia ritenendolo degno delle sue confidenze, ancor prima di Demelza. Questo cementerà il loro rapporto. Jeremy però dovrà stare attento a non farsi scappare nemmeno un piccolo particolare di questa confidenza con Odalyn.
Aspetto con ansia il prossimo aggiornamento!

Recensore Master
27/10/21, ore 10:59

Ciao Sara, dopo quanto avvenuto nel capitolo precedente fra i due ragazzini durante la cavalcata, pensavo ti saresti dedicata a Jeremy con l’interessamento da parte dei genitori per sapere come si fosse svolto quel loro primo incontro, senza però turbare troppo il ragazzino, facendolo sentire sotto interrogatorio.
Invece hai preso tutta un’altra strada e ci hai fatto vedere come sta procedendo, in quel di Londra, la vita della famiglia Poldark, nonostante la cupa nube che sembra essersi posata su di loro. Infatti l’ombra di Haakon pare incombente più che mai, facendo venire a galla tutti i segreti di cui Ross, anche suo malgrado, è divenuto depositario. Forse tutto ciò che immagina è appunto frutto delle sue preoccupazioni, per la situazione in cui ha costretto tutti i suoi famigliari a vivere e, probabilmente, si riuscirà a stemperare una parte di quella tensione insiodiosa quando Dwight, una volta espletata la sua missione in Norvegia, di cui sono veramente curiosa di assistere allo svolgimento, sarebbe tornato accompagnato dalla balia dei due genmelli, Inge, la quale avrebbe potuto chiarire le tante cose rimaste nascoste. Quindi la famiglia Poldark aveva continuato a vivere la sua vita di sempre, con Demelza impegnata con tutti i figli, che la occupavano per buona parte del tempo, con Ross e i suoi molteplici incontri in Parlamento, concedendosi però il piacere di stare insieme e approfittare dei molti interessi che offriva la capitale.
Un momento di stallo del tutto fortuito irrompe, nella apparente tranquilla quotidianità di Ross, quando incontra una mattina, insieme a Bella e Daisy, che volevano uscire di buon mattino per una passeggiata finalizzata a una godibile colazione in pasticceria, George insieme ai suoi due figli Valentine e Ursula. Questo incontro ha riportato Ross indietro nel tempo, quando il suo sguardo incrocia quello di Valentine, che è cupo e sembra astioso nei suoi confronti per come lo osserva. Un bambino che mantiene un autocontrollo esagerato per un ragazzino della sua età e che lui percepisce abbia delle rimostranze nei suoi confronti soprattutto quando gli rammenta una promessa mai mantenuta. Un bambino così diverso da George e dalla sua sorellina Ursula, la quale non ha nulla che rammenti l’eleganza e la dolcezza della madre Elizabeth. E’ un momento penoso per Ross il quale si sente investire nuovamente da un passato che non può essere dimenticato. Con George invece si è raggiunta una situazione di apparente quiete, dove entrambi hanno deciso di lasciarsi alle spalle determinati eventi, non frequentandosi e punzecchiandosi il giusto, poiché è nella natura di entrambi rispondere con una provocazione ad una provocazione, ma ormai tutto finise lì.
Quella che avrebbe dovuto essere una piacevole passeggiata con le sue bimbe, volta a svagare la mente da pensieri opprimenti, si è invece rivelata fonte di una nuova inquietudine che andava ad aggiungersi a quella che già provava e che insieme cominciavano a pesargli enormemente sia sulle spalle che sul cuore, pur convinto di aver agito al meglio almeno per quanto concerneva i due gemelli.
Ma la mattinata è appena cominciata e al suo arrivo a casa, fra il malcontento delle due nìbambine che ambivano alla loro colazione in pasticceria, ecco che Jeremy si fa avanti chiedendo a suo padre la possibilità di scambiare due chiacchiere da solo con lui.
Ora sono veramente curiosa di sapere quale sarà il tenore del confronto padre-figlio, i quali avranno più argomenti da affrontare, poi come stia andando la missione norvegese di Dwight alla ricerca di Inge e, ultimo ma non meno importante, come avrà accolto l’insuccesso della figlia il console Haakon.
Insomma hai messo molta carne al fuoco e pertanto ti aspetto sicura che ci darai soddisfazione con la tua narrazione così intensa e ricca che ci fa entrare in contatto con tutti i personaggi. Un caro saluto.

Recensore Veterano
26/10/21, ore 22:18

Mi aspettavo di leggere di Dwight in terra norvegese, invece ecco ancora un interessante scenario londinese, un incontro casuale con Warleggan e figli che lascia in Ross una certa inquietudine. Mi ha colpito il modo in cui hai trattato di Valentine ed il legame con George, perché in fondo il succo della vicenda è che il dubbio sulla sua paternità non è mai stato fugato e George ha accettato di farsene carico risolvendo un bel problema per i Romelza, anche se ogni volta che vede quel ragazzino Ross rivive il suo dannato errore. Molto efficace il paragone tra la natura ombrosa di Valentine e le cupe circostanze in cui fu concepito. Bella anche la riflessione sul fatto che i figli sono di chi li educa, e quindi è più Poldark Daisy di Valentine. Dopo una mattinata difficile Ross dovrà ora affrontare Jeremy, magari anche a proposito di quei fantasmi del passato cui ha appena ripensato. Vedremo cosa escogiterai!
A presto!

Recensore Veterano
20/10/21, ore 19:03

Finalmente sono riuscita a leggere questo nuovo capitolo pubblicato ieri e devo dire che ti sei davvero superata! Jeremy è il figlio che ogni madre vorrebbe come fidanzato della propria figlia adolescente: serio, maturo, rispettoso, riesce a fare breccia nel cuore della spudorata Odalyn perchè dimostra di avere considerazione di lei, di non volerla ferire approfittandosi della sua immaturità e superficialità; ciò fa comprendere a Odalyn che bella persona sia l'inglesino, cresciuto in una famiglia con valori sani e principi solidi, tanto diversa dalla sua. Così, colpo di scena, Odalyn decide che deve trovare in fretta un modo per tenere a bada suo padre, ma nel frattempo proteggere i Poldark dai suoi intrighi e non ingannare più Jeremy. Sarebbe bello che fra di loro nascesse un sentimento pulito... ritornando poi ai Romelza, avevo intuito che Jeremy avesse difficoltà ad accettare i gemelli perchè in fondo ha il sospetto che siano frutto di una scappatella di Ross. Mi auguro però che riesca a parlare dei suoi timori direttamente con suo padre, la sincerità è la cosa migliore e Ross potrà fugare i suoi dubbi, anche se lui ha tradito Demelza in passato e quindi questa discussione gli riaprirà vecchie ferite....
In attesa degli aggiornamenti anche sulla missione di Dwight in Norvegia, ti saluto caramente.

Recensore Master
20/10/21, ore 11:05

Ciao Sara, devo dire che attendevo come avresti proseguito la storia dopo i propositi espressi da Ross nel precedente capitolo chiedendo l’aiuto al suo amico Dwight, ma tu ci hai portati ad esaminare un altro intermezzo di questo racconto, giungendo così alla famosa cavalcata fra i due ragazzi: Jeremy solo con la curiosità di conoscere quella strana ragazza del nord e Odalyn con una missione da compiere e che le aveva imposto il padre, cercando di scoprire il più possibile della famiglia Poldark e di quei due misteriosi e biondissimi gemelli che non avevano per nulla tratto in inganno l’astuto console norvegese. Mentre Jeremy è uscito per la cavalcata senza aver ricevuto da parte dei genitori alcuna raccomandazione, nella testa di Odalyn il pensiero è univoco, cioè riuscire a carpire informazioni, non importa in quale modo, e il suggerimento datole dal padre non fa che rimbalzare nella sua mente mettendole una pressione assurda e facendola tremare per la situazione e l’atto in se stesso.
Sei stata brava a far cominciare il discorso alla lontana, come se quella loro prima uscita non avesse per qualcuno uno scopo ben preciso. Ma Jeremy è incuriosito e anche spaventato dalle idee esposte dalla ragazzina e in particolare dai modi che utilizza per chiarire i suoi pensieri che, si accorge, sono molto lontani dal suo tipo di educazione e dal suo modo di intendere la famiglia e gli affetti. Odalyn intanto studia il giovane Jeremy, tentando di metterlo in difficoltà per poter avere un vantaggio sulla mossa successiva. Però in Odalyn appare subito chiaro che Jeremy sia un ragazzo di sani principi, e che sarebbe stato un osso duro da battere sul terreno disegnato da suo padre. E’ un ragazzo che si preoccupa degli altri e quando lei quasi si offre a lui con la scusa di voler scoprire un lato del mondo dei grandi, si stupisce che le dica di avere rispetto soprattutto per se stessa, dandole la sensazione che tenesse a lei più di quanto non le fosse capitato nella sua vita a fianco di quel padre, troppo preso dai suoi incarichi, dai segreti che doveva custodire e dalle manovre che tentava di architettare con chiunque si mettesse di traverso sulla sua strada per l’ottenimento dei risultati cui ambiva. Odalyn si era sempre sentita una pedina fra le mani di quel genitore per il quale il gioco, la partita del momento erano più importanti dell’affetto e del rispetto per sua figlia. Una profonda differenza quella che esisteva fra lei e Jeremy, il quale poteva invece contare su una famiglia che, a una prima conoscenza anche superficiale, alla giovane era sembrata unita, coesa, nella quale ognuno era a disposizione degli altri, per aiutarsi e supportarsi oltre che per amarsi. Ed ecco che nella mente di Odalyn si fa avanti una riflessione del tutto nuova: non vuole tradire la fiducia di quel ragazzo verso il quale potrebbe provare qualcosa di serio; vorrebbe poter giocare con lui su un piano paritario, senza usare sotterfugi, ma per attuare questo proposito dovrà contravvenire alle indicazioni paterne e quindi dovrà usare ben più di un escamotage per barcamenarsi in quella situazione per il momento in bilico fra due mondi e due concezioni di intendere la vita differenti.
Conoscendo un poco Haakon, sicuramente non prenderà bene il fatto che la figlia non abbia fatto alcun progresso, ma sarà certamente curioso vedere che piano la giovane vichinga metterà in atto per salvaguardare se stessa e non danneggiare i Poldark, ma dando al padre la parvenza di seguire le sue direttive.
Ti aspetto al prossimo aggiornamento augurandoti un buon proseguimento per tutto e complimentandomi per come stai conducendo questa storia un po’ fuori dai canoni classici. A presto!

Recensore Master
11/10/21, ore 22:31

Ciao Sara, ben ritrovata, ti stavo aspettando con curiosità per vedere come si sarebbero comportati i Poldark dopo la famosa cena a casa del diplomatico norvegese.
Come ci si sarebbe potuto aspettare la preoccupazione regna sovrana. Ross e Demelza dovranno affrontare momenti che rischiano di diventare pericolosi. Mai come in questo momento la loro coesione come coppia, e soprattutto come famiglia, deve essere il loro punto di forza. Demelza non ha mai voluto sapere nulla di più di quanto Ross ha potuto dirle in questi anni, ma adesso, forse, è impellente per Ross metterla al corrente di qualcosa in più, proprio per il fatto di salvaguardare la vita dei componenti della sua famiglia, anche perché non sono solo i gemelli ad essere in eventuale pericolo, bensì tutti al gran completo. Dalle domande e dagli atteggiamenti tenuti da Haakon entrambi non possono pensare che la loro famiglia non verrà posta sotto una lente di ingrandimento, perché tutti e due capiscono che quell’interesse manifestato aveva uno scopo ben preciso, e non erano solo convenevoli da scambiare con chi si vuole conoscere superficialmente. Ross ora metterà all’opera le sue arti da spia, ricorrendo all’unica persona che potrebbe dargli dei ragguagli fondati sulla famiglia di appartenenza dei bambini e che si trova in Norvegia, Inge, la donna che ha messo a rischio la sua persona pur di salvare i gemelli. Per farsi aiutare l’unico disponibile, un vero amico che è sempre stato presente nei momenti di bisogno è Dwight, il quale non si fa pregare, ma si fa raccontare per sommi capi dove e chi dovrà raggiungere per consegnare una missiva da parte di Ross con la richiesta di raggiungerlo in Inghilterra. Dwight e Inge dovranno stare molto attenti e Ross non si perita di fare mille raccomandazioni all’amico, perché non vuole che possa mettere a repentaglio la sua vita, ma d’altra parte non ha nessun altro a cui poter chiedere un simile favore e che non possa destare alcun sospetto, in particolare in terra nordica, dove tutto sembra diventare più cupo e oppressivo, proprio come il loro tempo atmosferico con quelle notti che durano un’eternità.
Tutto sembra in procinto di organizzarsi al meglio, salvo il fatto che Haakon abbia dei sospetti sulla famiglia Poldark, e in particolare su Ross, che gli sembra di aver già visto proprio ad Oslo, e a tal proposito sta giusto scrivendo una missiva a un misterioso principe, per avere il consenso di svolgere ulteriori indagini, usando anche qualsiasi mezzo, lecito o meno, per garantire che la vicenda annosa di quei bambini scomparsi, e tanto cercati, sia definita una volta per tutte.
Deve esserci sotto qualcosa che riguarda la casa reale, forse perché il padre ucciso era un erede diretto, mentre questo Magnus è salito al trono solo in quanto parente del defunto erede legittimo. Tutte mie congetture, che forse lasciano il tempo che trovano, ma questa tua storia, al di là dei personaggi che amiamo, offre anche un bell’intrigo internazionale di tutto interesse e allora, in questo caso, non ho potuto fare altro che lasciare libera l’immaginazione pensando a varie macchinazioni e situazioni in cui catapulterai i nostri protagonisti.
In attesa che sia tu a svolgere il filo della matassa, ti auguro un buon inizio di settimana e ti mando un caro saluto.

Recensore Veterano
11/10/21, ore 22:19

Sono contentissima di aver trovato il tuo aggiornamento da leggere prima di andare a dormire!
I misteri si infittiscono; come avevo intuito nei precedenti capitoli i gemelli potrebbero essere addirittura eredi della famiglia reale norvegese; Haakon però non ci ha messo molto a capire che il neonato con cui Ross fuggi’ dalla Norvegia non era uno ma potevano essere due. Per fortuna Ross non è sciocco e ha preso le sue contromisure. Dwight accetta di recarsi a Oslo per conto dell’amico per contattare la vecchia balia Inge, che potrà dargli informazioni su Haakon. Certamente queste cose Ross non può chiedergliele per lettera, sarebbe pericoloso perché la lettera può essere intercettata; però se Haakon vede Inge a Londra sarà ancora peggio! È quasi una gara contro il tempo, quel che è certo è che i Romelza proteggeranno i gemelli a tutti i costi. Sono curiosa anche dell’evoluzione del rapporto Jeremy/ Odalyn. Una storia che nonostante l’insolita ambientazione si sta rivelando avvincente. Brava!

Recensore Veterano
27/09/21, ore 08:22

Il console norvegese mi pare tutto fuorché glaciale e diplomatico come ci si aspetterebbe! Anzi, a dirla tutta è stato un gran maleducato! Troppo sfrontato con delle persone che ha appena conosciuto… pare quasi che ci godesse a provocare Ross! Mi chiedo come abbiano fatto lui e la figlia a subodorare immediatamente che i gemelli siano norvegesi, a parte l’aspetto fisico e l’amore per il freddo palesato da Daisy!
Quando Haakon ha fatto riferimento alla non importanza della illibatezza per le fanciulle mi è subito saltato in mente che il ragionamento si dovesse applicare anche alla figlia, e infatti eccolo nel finale suggerire a Odalyn di usare ogni mezzo per far parlare Jeremy, persino concedersi a lui. Chissà perché ho la sensazione che Odalyn non sia così malvagia e che alla fine non tradirà Jeremy. Vedremo se ci ho preso… alla prossima!

Recensore Master
26/09/21, ore 16:25

Ciao Sara, aspettavo davvero con impazienza il nuovo aggiornamento, poiché ero rosa dalla curiosità che avevi instillato nel precedente passaggio, con l’invito a cena da parte del diplomatico svedese. Volevo vedere in che modo tutti si sarebbero comportati in quell’occasione così tanto particolare.
Tutta la famiglia Poldark, dopo aver fatto le ultime raccomandazioni di rito, essersi abbigliata in maniera sobria ma elegante, vestendo le due bimbe in maniera pressoché
identica, proprio per non far percepire al console alcuna differenza fra loro, e con Jeremy che assomiglia ad un giovanotto interessante come il padre, si avviano in carrozza alla fantomatica cena.
L’accoglienza è adeguata al personaggio, la casa è enorme e molto curata; padre e figlia li attendono per riceverli, senza eccedere sia nell’abbigliamento che nei gesti. Tutto sembra stemperarsi quando il console avvisa che ha fatto approntare due tavoli per la cena, uno per gli adulti e uno per i bambini, i quali, in questa maniera, avrebbero potuto sentirsi più liberi e non annoiarsi con le chiacchiere degli adulti.
E così, tra un convenevole e l’altro, ha inizio quella che sembra, già dalle prime battute, una guerra di nervi, giocata sempre sul filo del rasoio. Haakon ha cercato in ogni modo di mettere in difficoltà Ross, per saggiare il suo grado di pazienza, e così pure ha fatto nei confronti della moglie. Demelza ad alcune esternazioni del norvegese si è sentita in forte imbarazzo, ma ha dovuto far buon viso a cattivo gioco, nella speranza di stemperare la tensione sempre crescente da parte di Ross. Ha elegantemente risposto a tono, glissando certi argomenti, che le hanno riportato alla mente eventi del passato a cui sperava di non dover più tornare.
Il console ha preso i discorsi molto alla larga, per cogliere eventuali falle nei racconti dei Poldark e per centrare il suo obiettivo che è quello di approfondire la composizione, che lui ha definito bizzarra, della famiglia Poldark, soprattutto con i due bimbi troppo biondi, troppo nordici, rispetto agli altri figli. Le spiegazioni hanno sortito l’effetto di dare una risposta precisa e puntuale, anche se il console non pare effettivamente convinto di quanto asserito in particolare da Ross.
Ma sicuramente non è ancora tempo per fronteggiarsi in quello che potrebbe trasformarsi anche in un eventuale scontro diplomatico, meglio attendere tempi ed occasioni migliori. E la fortuna assiste Haakon che, con l’aiuto della figlia, ha la possibilità di carpire informazioni al giovane Jeremy con cui lei potrà trascorrere un po’ di tempo. Quello che è sconcertante non è tanto che il padre voglia farsi aiutare dalla figlia ad avere informazioni, ma che la obblighi a fornire quelle informazioni tramite atteggiamenti anche poco leciti, facendo leva sul fascino femminile da convogliare sul giovane Poldark. Le sue parole sono parse ordini, in quanto sembra di vitale importanza che quelle informazioni sui due bambini, che anche la figlia Odalyn ha compreso possano essere nativi delle sue stesse terre, vengano ottenute con qualsiasi mezzo a disposizione e quindi anche usare la figlia è contemplato come mezzo per raggiungere un fine. Decisamente una persona che non ha la minima parvenza di umanità, così fredda e distaccata, calcolatrice quasi, non mette in conto il sacrificio che sta chiedendo di fare a sua figlia, una ragazza che sicuramente non è pronta per vendersi in cambio di un tornaconto per altri anche se parte della famiglia.
Ora non resta che attendere lo sviluppo della cavalcata dei due giovani, come e quanto riusciranno a parlare, ognuno senza tradire i propri segreti, e in ultima analisi, fino a che punto Odalyn sia preda delle ambizioni del padre, anche se sembra quasi che lei stessa abbia paura di quell’uomo che solo sulla carta ha il nome di padre ma nei fatti è un uomo miserevole.
Ti aspetto sempre più incuriosita e ti auguro una buona settimana. A presto!

Recensore Master
12/09/21, ore 23:06

Ciao Sara, ben ritrovata con questo capitolo che ci fa addentrare un po’ meglio nelle questioni realtive ai due gemelli e nei rapporti che, dal loro arrivo, hanno di conseguenza modificato, soprattutto per quanto riguarda Jeremy, poiché gli altri figli erano troppo piccoli per comprendere la eventuale gravità della loro presenza in seno alla loro famiglia.
Ho apprezzato tu ci abbia mostrato nel frattempo, e prima di entrare nel vivo della questione, uno spezzone di vita quotidiana dei nostri Romelza, dell’amore e dell’affiatamento che lega una coppia come la loro, della complicità che con il tempo si è andata sviluppando, crescendo insieme ai loro sentimenti. Mi piace vedere Ross e Demelza così innamorati a cercare di ritagliarsi attimi di passione, pur con il trambusto creato da quelle piccole pesti che sono i loro bambini quando sono tutti insieme.
Ma ad irrompere in quella apparente quiete quotidiana londinese, fatta di baci, abbracci e carezze, ecco giungere un invito non proprio inaspettato ma decisamente non gradito: quello del diplomatico norvegese il quale, insieme alla figlia, invita tutta la famiglia Poldark al gran completo per una cena informale.
Ecco quindi che la preoccupazione di Ross, tenuta a bada per lungo tempo, comincia a serpeggiare e ora anche Demelza, forse, qualche domanda comincia a porsela, anche se ha sempre voluto non conoscere la verità che circondava i due gemelli. Probabilmente ora è venuto il momento di scoprire il velo che ha sempre avvolto la vicenda dei bambini, il che inevitabilmente lo porterà a parlare del suo rapporto con Jasmine.
Intanto la venuta a Londra di Dwight e Caroline, fra le poche persone che sono al corrente della storia reale, potrà essere di aiuto e di sostegno per elaborare una riflessione più ampia e che, in questo momento, Ross non riesce a fare serenamente. Forse può essere solo per gentilezza che il diplomatico li ha invitati, ma potrebbe esserci invece molto altro nascosto dall’invito. La preoccupazione di Ross è rivolta al figlio Jeremy e al suo difficoltoso rapportarsi ai gemelli, e questo suo aspetto potrebbe dare adito ad un comportamento non troppo attento, facendosi sfuggire qualcosa che sarebbe meglio restasse entro i confini famigliari. Jeremy e Ross, dall’arrivo dei bambini, hanno avuto qualche problema a relazionarsi, ma Ross sa che suo figlio sia giudizioso, per come parla e per come si esprime, molto più maturo della sua età, ma dal colloquio che hanno, avverte la necessità da parte di Jeremy di avere alcune certezze per potersi confrontare con il mondo esterno, senza bisogno di mentire o di essere sempre sul chi va là.
Sicuramente la cena sarà un banco di prova per tutti loro, i quali dovranno fare buon viso a cattivo gioco, ma consapevoli del fatto che il diplomatico norvegese potrebbe tessere una tela per cercare di carpire quelle informazioni che non è riuscito ad ottenere tramite l’intervento della figlia.
Non ci resta che attendere lo sviluppo della serata per valutare se i Poldark dovranno iniziare seriamente a guardarsi le spalle oppure no.
Ti aspetto pertanto presto sempre curiosa.
Un caro saluto e un augurio per un sereno inizio di settimana.

Recensore Veterano
12/09/21, ore 16:51

I Poldark stanno per finire proprio nella tana del lupo e la mia curiosità è a mille... forse si avvicina anche il momento delle spiegazioni a Demelza sulla loro storia e questo renderà ancora più interessanti i prossimi capitoli!
Jeremy secondo me, sotto sotto, teme che i gemelli siano davvero figli di Ross e di una donna norvegese. Gli fa male non poter parlare di loro con i suoi amici e questa è un'osservazione molto pertinente. Ross e Demelza non tengono il segreto con i loro migliori amici, ma lui dovrebbe mentire anche alle persone a cui tiene veramente.
Jeremy riesce a guardare alla cosa con più razionalità dei genitori, che in fondo si sono fatti prendere dall'emozione ed hanno accettato di correre dei rischi, pur di non abbandonare quelle sfortunate creature al loro destino. Ora è chiaro che i problemi arriveranno, speriamo solo che nessuno si faccia male!
PS Anche io sono finalmente riuscita ad aggiornare oggi e ti aspetto per uno scambio di recensioni! A prestissimo!

Recensore Master
02/09/21, ore 11:18

Ciao Sara, un bel capitolo interessante che ha catapultato Jeremy alle prese con il bel mondo del ricevimento. Ha cercato di fare conoscenza con alcuni dei ragazzi presenti, scegliendo colui che gli era parso più abbordabile di altri, tanto per rompere il fatidico ghiaccio, trovando in Martin un ragazzo con cui poter iniziare a parlare, senza sentirsi un pesce fuor d’acqua.
Ma rammentando ciò che era avvenuto nel finale del capitolo precedente, mi aspettavo l’intervento di Odalyn che, sotto la spinta del padre, doveva cercare di instaurare una specie di amicizia con il rampollo Poldark. Cosa che avviene e che un po’ di perplessità lascia in Jeremy, il quale si trova avvicinato da una bellissima ragazza biondissima, come i suoi fratelli gemelli, ma che annovera nella sua presenza anche una certa dose di supponenza da come gli si rivolge e per le parole che colpiscono in un certo qual modo Jeremy. Quest’ultimo resta perplesso, sia del modo di approcciarsi, e anche per tutta quella sequela di domande che non paiono più una semplice conversazione ma qualcosa di più. Forse il suo istinto gli dice di seguire le indicazioni genitoriali di stare molto all’erta con chiunque cerchi di conoscere troppo approfonditamente i fatti relativi alla loro famiglia.
Odalyn sembra una ragazzina che vuole atteggiarsi a donna e i suoi comportamenti lo dimostrano. E’ figlia unica ma quell’accenno al fatto che suo padre, vedovo, abbia probabilmente alcuni altri figli sparsi per il mondo, lascia il giovane Poldark decisamente interdetto. Lui mai si sognerebbe di parlare così apertamente dei fatti relativi alla sua famiglia e che gettano una strana luce sulla stessa. Però Jeremy è corretto e riesce a controbattere alla bella Odalyn, la quale gli comunica che si potranno ritrovare ai prossimi ricevimenti, visto che insieme a suo padre passerà l’inverno a Londra. Intanto nella mente di Odalyn si fa strada la speranza che a suo padre tutte le poche informazioni ricevute possano essere di aiuto a fugare i dubbi sorti.
Nel ritornare presso casa Ross e Demelza si avvedono che anche Jeremy ha mantenuto il silenzio durante il viaggio. Sarà forse stata la sorpresa per la sua prima volta in società, o più probabilmente l’incontro con la ragazzina che non è passato inosservato agli occhi dei due genitori. Qualche domanda da parte loro però li pone in attenzione, sperando che Jeremy non abbia parlato troppo e si sia lasciato sfuggire qualcosa sui suoi fratelli che potrebbe recare danno all’intera famiglia. Ma entrambi i genitori sanno che il loro figlio sia un ragazzo assennato e se fossero sorti problemi lui sarebbe stato di aiuto come era nel suo carattere e come gli era stato insegnato.
A ravvivare una serata particolarmente stressante, sotto certi punti di vista, gli altri figli che li hanno accolti alla loro maniera, raccontando gli accadimenti della serata, facendo spuntare un sorriso sulla bocca di tutti, per le vicissitudini di cui si sono resi protagonisti durante la loro assenza.
Sempre gradevole la tua narrazione, che pare far vivere le situazioni insieme ai protagonisti.
Ti aspetto pertanto al prossimo appuntamento. Un caro saluto.

Recensore Veterano
02/09/21, ore 07:41

Questa Odalyn si presenta da subito insopportabile. L’accenno al padre donnaiolo con figli illegittimi sparsi per il mondo mi ha fatto un po’tremare, ma poi ho ricordato che Jasmine aveva un marito e quindi questo sgradevole vichingo non può essere il padre dei gemelli di Ross! Jeremy per ora non sembra molto interessato a lei ed è stato anche cauto nel dare risposte, ma il germe della ribellione affiora in lui… vedremo che succederà! Ross e Demelza alle prese con i bambini pestiferi sono super, sempre affiatati e dolci.
È sempre un piacere leggerti, a presto!