Recensioni per
Bocciolo di rosa
di summers001

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 2 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
10/09/22, ore 22:34
Cap. 5:

Ciao Summers, ho letto tutti i cinque capitoli in silenzio, riservandomi un commento finale per esser sicura di ciò che andavano pensando.
Premetto di lasciare un bollino bianco anziché verde e siccome ultimamente le recensioni non totalmente positive sono viste come dei mostri, anche io ( come precedentemente un' altra recensora) cancellerò questa mia opinione se mi verrà chiesto di farlo.
Senza entrare in polemiche inutili.

Nei primi anni 2000, 2010 era normale per me leggere giudizi neutri o critici, io essendo piuttosto abitudinaria, sono rimasta dell' idea che si possa esporre ciò che si pensa , con educazione, senza venir presi metaforicamente, a sassate .

Fine della premessa, passo al dunque: in questa sorta di what if ci proponi una Oscar, un André ,molto distanti da quelli di manga e anime( la parola ooc è una parolaccia, sembra ,cerco di evitarla), pure Rosalie è diversa, a parte questo, ho trovato interessante e plausibile il what if sul finale della storia, in pratica Oscar comprendendo che la sua fine è prossima, decide di morire in battaglia piuttosto che lasciar andare i suoi giorni nell' agonia, nella sofferenza e soprattutto rendere partecipe del suo patimento la bambina adottiva, non proprio tanto piccola da non capire.
La chiusa tragica e il dialogo fra il padre adottivo e la bambina, con cui lui ricorda il passato e si consola mantenendo viva la memoria di lei è molto commovente.
Nel corso dei capitoli ci sono però alcuni passaggi, improbabili: non viene spiegato che lavoro facesse André per mantenere la nuova famiglia ( visto che non stava più a Palazzo Jarjayes) ,non si capisce come Oscar ( che era vissuta fino al giorno prima come un soldato) sia stata in grado di allevare da sola la figlia, senza nutrice, senza dama di compagnia né aiuti esterni. Addirittura diventa l' ostetrica di Rosalie (?), poi non comprendo come mai Rosalie, che pure era più sana di Oscar, muoia dopo il parto mentre Oscar, con la tisi, le ferite e tutto, sopravviva ad un aborto in un epoca in cui di aborto spontaneo si moriva.
La tua Oscar dolce ,materna e femminile ci può anche stare in una versione personalizzata però su alcuni punti non sono proprio credibili.
Fammi sapere in privato se devo togliere la rec oppure no: beninteso: parlo di questa recensione, non la precedente che, essendo la prima è frutto di un incontro" accidentale "
Buona serata
(Recensione modificata il 10/09/2022 - 11:02 pm)
P.S. GRAZIE davvero della risposta, magari fossero tutte come te!
A parte le mie perplessità che ho esposto,
la lettura è piacevole e non vedevo l'ora di terminarla , hai creato una bella suspense fino alla fine! Un abbraccio, buona notte
(Recensione modificata il 11/09/2022 - 12:30 am)

Recensore Veterano
10/09/22, ore 18:34
Cap. 5:

E si mi aspettavo tornasse , ma viva ! Mi spiace per questo epilogo , credo che Oscar non avrebbe più lasciato André per nessun motivo , rivoluzione o malattia , ma questo è un mio parere . Comunque mi è piaciuta tanto la tua storia , alla prossima

Recensore Master
10/09/22, ore 17:44
Cap. 5:

Carissima Summers, un epilogo degno della storia che ci hai raccontato con così tanta delicatezza e sensibilità nel riportare i momenti di vita vissuta dai Nostri.
E poi che dire anche del nuovo personaggio che hai creato, il quale si è ritagliato una parte di rilievo in quella che è stata l’esistenza condotta da loro tre come famiglia. Ricordi che sempre la accompagneranno, le saranno di supporto per qualsiasi scelta vorrà o dovrà effettuare nella sua vita futura, avendo però un fulgido esempio da seguire in coloro che sono stati, a tutti gli effetti, i suoi genitori, i quali, pur non avendola generata, l’hanno cresciuta, amata e le hanno dato dei principi a cui attingere già fin dalla sua giovane età. Il poter vedere l’amore che univa Oscar e André, la determinazione nelle scelte, la sofferenza provata, la consapevolezza di ciò che erano insieme, l’abnegazione dell’uno e dell’altra, sono stati insegnamenti che, anche da giovane, Justine ha assorbito e le saranno compagni per quello che sarà il suo futuro.
Abbiamo ascoltato il racconto di André, entrando in empatia con lui, avvertendo il suo stesso dolore, dopo che Oscar se ne era andata, tanto da volersi lasciare andare se non avesse avuto una figlia che gli era stata affidata e che era tutta la sua vita insieme ad Oscar.
Oscar di cui, per mezzo di Alain, ha conosciuto le gesta. Ma per André, già il sapere che si sarebbe recata a Parigi, era la certezza che avrebbe fatto di tutto per la sua Francia, e le parole di Alain, sui fatti avvenuti, non ha fatto che confermare ciò che il suo cuore già sapeva.
Ora che Justine ha conosciuto l’intera storia, può concedersi di continuare a sentire Oscar accanto, come sempre ha fatto, avvertendo la sua presenza e il suo amore.
Molto d’effetto l’immagine che di loro ci hai regalato sul finire del capitolo: hanno vissuto praticamente tutta la loro vita insieme, riuscendo a leggere ognuno nella mente dell’altro, provando forti sentimenti reciproci e una tale unione di corpo, mente, cuore e anima che non avrebbero mai potuto rimanere separati.
Oscar è morta nell’adempimento di ciò in cui credeva, ma lo sta aspettando in quel mondo di luce dove rimarranno per l’eternità uniti. Ma, prima che ciò accada, lei continua a vegliare sia su suo marito che su sua figlia, restando di fatto al loro fianco.
Ed è così che ci piace immaginarla, compagna fedele e innamorata in attesa del suo unico amore.
Complimenti per questa storia dal taglio inconsueto e drammatico, che tu hai saputo gestire splendidamente, mostrandoci un universo alternativo dove far agire i personaggi che tanto amiamo.
Un affettuoso abbraccio e a presto!

Recensore Master
10/09/22, ore 17:11
Cap. 5:

Credo mi siano entrate negli occhi la bastiglia, Justine e pure la spada usata da Oscar nel duello con Saint-Just.
Credimi, questo è stato un viaggio intenso e doloroso ma ricco di sentimenti declinati in modo splendido. Amo come hai tracciato l'amore tra padre e figlia. Quello tra André e Oscar e dei due con Alain. È una storia che stravolge tutto e che nella sua originalità resta fedele alla profondità dei legami. Tanti complimenti e un saluto,
A.

Recensore Master
10/09/22, ore 15:17
Cap. 5:

Molto bella, alternativa all'originale come piace a me, amara e realistica ma anche piena di sentimenti ed emozioni. Bravissima!

Recensore Junior
08/09/22, ore 21:33
Cap. 4:

Accidenti ho dovuto trattenere le lacrime alla fine di questo capitolo, se ripenso ad André che la sente andar via col cavallo mi riviene da piangere. Comunque, a parte questo mio piccolo particolare, hai fatto un ritratto bellissimo della loro vita di coppia e della famiglia che sono diventati con Justine. André è un uomo profondamente innamorato che non riesce a contenere la sua ammirazione per Oscar, come nel momento sulla spiaggia. Sinceramente non avrei mai immaginato che fosse la figlia di Rosalie e Bernard, avevo il dubbio che Oscar fosse sua madre ma di André ne ero convinta che fosse il padre naturale. Aspetto l'epilogo e ti faccio i miei più sinceri complimenti. A presto. Alessandra

Recensore Master
08/09/22, ore 01:30
Cap. 4:

Ciao, cara Summers e scusami per il ritardo e l'orario in cui giungo a te! Parto subito col dirti che ho letto entrambi i capitoli e in entrambi i casi ne sono rimasta profondamente colpita: c'è bellezza ma anche dolore e tristezza in tutto questo capitolo, colorato dagli sprazzi quasi battaglieri che la presenza di Justine veicola con la sua comparsa nella vita dei due.
La perdita del figlio per Oscar, il suo respingere gli aiuti di André e Alain e quel ventre vuoto fanno un male cane ma è anche un male scritto in modo sensibile e caro, si vede che stai dedicando una cura immensa alla storia.
Mi è piaciuto leggere della nascita e crescita di Justine, la sua quotidianità con Oscar che rispetta il ruolo di Rosalie (ci avevo preso, povera!) e il suo carattere vivace e a tratti così determinato da apparire disarmante: un bellissimo personaggio.
Mi hai ufficialmente dato il colpo di grazia con la conta dei colpi di tosse (che comunque hanno distolto, quando erano insieme, entrambe dal dolore imminente almeno in modo parziale) e con quell'addio e quel dettaglio delle dita. Io non so come sarebbe andata, penso che se non fosse stato per la bambina, André avrebbe quasi sicuramente seguito Oscar. Non si può giudicare ciò che è nel presente narrativo, perché tale stralcio di felicità non è mai stato loro donato. Ti dico, con certezza assoluta, però che è questo il pregio delle ff scritte benissimo: non importa quanto facciano male, vorrai comunque saperne di più perché ti mostrano il tutto da una prospettiva inedita.
Infiniti complimenti a te e a presto,
A.

Recensore Master
06/09/22, ore 16:19
Cap. 4:

Cara Summers, sono sempre più coinvolta dalla lettura di questo tuo racconto. Inoltre riesco ad immergermi nelle vicende di cui narri con naturalezza, come se potessi vedere interagire i tuoi personaggi nelle vicissitudini che affrontano.
Come non entrare in empatia con la tua Oscar che, giunta in Provenza, sembra lentamente ma continuativamente rifiorire: la sua salute sta migliorando, ma ancora è molto presente ciò che le è accaduto con la perdita del bimbo che attendeva. Come non vederla osservare, con sguardo attento ma triste, le donne in attesa, in quel paesino nel quale hanno trovato rifugio, con quel suo gesto di portare le mani al ventre, come se sentisse di essere stata defraudata di qualcosa, come se sapesse a priori che una tale possibilità non le sarebbe più stata concessa. E André è sempre attento ai più piccoli gesti della sua donna, alla quale avrebbe sempre voluto risparmiare ogni dolore possibile. Lui ha compreso la sofferenza interiore che si porta appresso come un macigno e tenta di farsi sentire quanto mai vicino. In lui non si è persa la speranza di diventare padre da quella donna che ama alla follia, pienamente ricambiato. Fino a quando le cose cambiano, con l’arrivo a casa loro di Rosalie, in procinto di partorire, in fuga da Parigi e da suo marito Bernard. Loro due assistono alla nascita della figlia di Rosalie, che poco dopo aver assaporato il suo essere madre, muore lasciando, di fatto, Oscar e André ad occuparsi della sua bimba. E con quale amore tutti e due si ritrovano catapultati in una nuova realtà che mai avrebbero sperato di poter vivere: quella di genitori della piccola Justine. Con quanta delicatezza Oscar non si è mai fatta chiamare “mamma” dalla piccola, quasi non volesse usurpare il posto di Rosalie, ma André ha potuto sentirsi pienamente padre di quella creatura che mai avrebbe conosciuto il suo padre naturale. Sono stati anni felici, nei quali la famiglia che avevano sognato di formare si era concretizzata nella realtà. Belli gli aneddoti che ci hai narrato e che rivelano quanto fosse nelle corde di Oscar l’essere madre, con quale dolcezza e con quale piglio assolvesse al compito di crescere quella bambina che sentiva figlia sua e di André in tutto e per tutto.
Ma l’idillio che si era venuto a creare non poteva durare in eterno: in capo a qualche anno, durante i quali avevano vissuto in una specie di bolla, pur venendo toccati dagli eventi della rivoluzione, tutto sembra precipitare, quando la salute di Oscar peggiora: il suo vecchio nemico, la tisi, è tornata prepotentemente a manifestarsi. Ma ora c’è anche Justine, che assiste ai malesseri della donna che le ha fatto da madre. Intenso il passaggio dove la bambina conta i colpi di tosse nella notte, e parimenti quanto Oscar cerchi di smorzare la gravità di quanto sta nuovamente capitandole. E apprendiamo anche dalla viva voce di Justine cosa tutti stessero passando in quei momenti, momenti che creavano dei mutamenti anche nell’indole che diventava insofferente e arrabbiata. Intanto Oscar, comprendendo la sua situazione, vorrebbe tornare a Parigi, forse per tentare ancora di poter fare qualcosa per il futuro della sua amata Francia, in modo da poter assicurare un futuro a sua figlia. Però vuole fare tutto da sola, in modo che, se le fosse accaduto qualcosa, André avrebbe potuto prendersi pienamente cura della loro bambina. Straziante il loro salutarsi, anche perché, veniamo a scoprire, da quel momento le loro strade si erano divise non permettendo loro di incontrarsi mai più.
Sei stata in grado di ricamare tanti piccoli particolari che rendono la tua storia vera e reale come non mai: si percepisce l’amore immenso, il dolore e il distacco, tutte emozioni perfettamente descritte.
Ci hai dato la possibilità di vedere quale sarebbe potuto essere il futuro di queste due anime che finalmente dopo tanto attendere si erano trovate e che insieme avrebbero provato ad affrontare il futuro con tutte le incognite che nascondeva, ma cercando di viverlo in pienezza, forti della loro unione.
Comprendo possa essere stato difficoltoso da scrivere questo racconto che si infiltra sotto pelle e lì resta.
Attendo, come tutti i tuoi lettori, l’epilogo della storia e nel mentre non posso fare altro che complimentarmi con te per la sensibilità utilizzata nel raccontare di loro. Un caro saluto.

Recensore Master
06/09/22, ore 11:12
Cap. 4:

Dunque Justine è figlia di Rosalie, che è morta a causa di qualche infezione contratta mentre tentava di scappare via da Bernard.. Però Oscar è stata troppo avventata a volersi praticamente consegnare nelle mani dei rivoluzionari.. per cosa, poi?

Recensore Veterano
06/09/22, ore 10:44
Cap. 4:

Ciao summers, seguo questa tua storia dal primo capitolo ma mi ero ripromessa di lasciare un commento alla sua conclusione, giacché avevi anticipato che si trattava di pochi capitoli. Non ho resistito. Questo capitolo è così bello e talmente emozionante che dovevo dirtelo. Quanta delicatezza hai utilizzato nel descrivere il dolore di Oscar nel non essere madre. Non l'hai mai davvero descritto, ma lo hai fatto percepire in modo così profondo da commuovere. Vedere le madri per strada, il gesto di accarezzarsi il ventre, gli sguardi con André... E poi la delicatezza, la premura e il rispetto (e l'affetto) verso Rosalie nello scegliere di non farsi chiamare mamma da Justine...
Leggere di Oscar con la piccola, che le insegna a nuotare, a camminare..leggere dei momenti passati con lei e André come una famiglia è stato bellissimo.
Su André, padre e compagno, non basterebbe un commento per dirti le tante emozioni che ha suscitato: perfetto in entrambi i ruoli.
La separazione tra i due è stata devastante, eppure, anche questa, perfetta nella sua descrizione.
Summers, ho adorato questa tua storia da principio, così particolare, triste ma dolorosamente plausibile, piena di emozioni e vivida nelle descrizioni. Complimenti davvero. Ora spero che, alla fine, questa famiglia possa riunirsi ed avere quella felicità tanto meritata..
A presto. F.

Recensore Master
06/09/22, ore 10:23
Cap. 4:

Carissima Summers, questa storia è un autentico crescendo, di splendore, e di dolore.
Mi ha spezzato il cuore immaginare Oscar che guarda, quasi di soppiatto, le madri con bambini per strada, e che se ne affligge.
Mi complimento davvero per l'idea alla base del tuo aggiornamento. ovvero che Justine sia la figlia di Rosalie e di Bernard, e per la delicatezza con cui ha narrato alcuni snodi: la scelta del nome, in prima battuta, un onore che Oscar non si sente quasi di accettare, e poi la delicatezza di non farsi chiamare "mamma", ma Oscar, come a voler risparmiare un torto a Rosalie.
Dicevi di voler evitare come la peste l'OOC; ma, in effetti, se noi pensiamo a un "what if" che metta i nostri personaggi amatissimi in una situazione inedita (nello specifico, sopravvivere al 13-14 luglio), chi può dire che cosa sarebbe successo, come si sarebbe evoluta la loro vita, e quindi i loro comportamenti?
In tutto questo, brilla la dolcezza di André nelle vesti di papà: così tenero e partecipe, che anche Oscar, scherzosamente, si definisce quasi gelosa del fatto che Justine preferisca lui: ad avercene, di padri così!
Ora, però, io spero, forse irrazionalmente, in uno scioglimento che ci presenti questa famiglia, atipica, ma perfetta, riunita.
Un saluto caro,
d

Recensore Veterano
05/09/22, ore 23:00
Cap. 4:

Sarà davvero morta? Io spero torni da suo marito e sua figlia! Già la sorpresa che Justine è figlia di rosalie è non di oscar ce l hai fatta , ti prego fammi quella più grande con oscar viva e vegeta

Nuovo recensore
05/09/22, ore 22:42
Cap. 4:

Oddio, anche qui c'è un finale tragico, ma la storia è molto bella. Io di solito non amo le fanfiction in cui uno dei due sopravvive all'altro, ma questa posso accettarla.

Recensore Master
05/09/22, ore 14:44
Cap. 3:

Cara Summers, 
                              devo dire che il mio apprezzamento per la tua storia diventa via via più intenso. 
Questo André così paterno, così dolce da essere quasi materno, è il genitore che tutti avremmo voluto avere (purtroppo).
E sai raccontare con delicatezza e con sguardo partecipe le vicende anche più dolorose, come hai mostrato anche in altri tuoi racconti.
Grazie davvero per questa tua long.,in cui ritrovo tanto della mia sensibilità.
Un abbraccio carissimo,
d

Recensore Master
03/09/22, ore 17:35
Cap. 3:

Anche questo nuovo capitolo, cara Summers, non è per niente facile da leggere. Anche il lettore si sente un po’ come Justine: non vuole accettare la crudeltà di quanto accaduto e che l’ha toccata da vicino, forse avendo visto la sofferenza nella donna che le ha fatto da madre, ma al contempo non può tirarsi indietro solo perché non sopporta tutta quella sofferenza, anche perché suo padre la sta ripercorrendo sulla sua pelle solo per lei, perché abbia una visione ampia dei fatti e possa poi, magari, quando avrà l’età giusta, tirare le sue opportune conclusioni.
L’infinita pazienza di Andrè si vede proprio nel cercare di avvicinare alla verità, che ancora non conosce per intero, sua figlia. Un dolore per lui, ma probabilmente questo bagno nella realtà di quei giorni serve anche a lui.
E infatti lo vediamo dibattersi tra il dolore che prova Oscar e la sua impossibilità di alleviarglielo. Può solo starle vicino, facendole sentire la sua presenza. Ma Oscar, oltre a provare dolore, ha quasi un rifiuto e lo riversa su di lui e su Alain che non ha obbedito ai suoi ordini di non salvarla, qualora fossero intervenute determinate condizioni. Ma anche Alain non se la è sentita di ottemperare a quelli che sembravano ordini, poiché pensa che quel suo biondo comandante avesse ancora molto da dare e da fare anche se ancora non sa in quale senso.
Periodi difficili per i rapporti tesi che si sono intessuti giorno dopo giorno, sperando e pregando che si ristabilisse un equilibrio che al momento risultava perduto. Difficoltà anche tra André e Alain che sembrano non riuscire a capirsi, ma ognuno dei due sa che comunque può contare sull’altro. Sono questi momenti maledetti a mettersi in mezzo alla loro amicizia. Infatti André dentro di sé ringrazia di averlo avuto al suo fianco, perché forse se fosse rimasto da solo non avrebbe saputo come reagire a tutta quella disfatta, mentre il piglio di Alain lo ha sostenuto e gli ha dato quella giusta scossa per fare in modo che reagisse.
Intanto le vicende storiche procedono, i giorni passano e i parigini sembrano avere ottenuto una prima significativa vittoria con il ritiro dalla città delle truppe da parte del re. Ma la strada è ancora lunga e accidentata da percorrere. Sono solo all’inizio di un periodo che cambierà le vite di un intero popolo.
Nel frattempo Oscar sembra rimettersi: la ferita sta guarendo, anche se sussiste sempre la terribile sentenza della tubercolosi che non dava certezze di sopravvivenza. Ma André ha sempre pensato ad Oscar come a una donna forte e, forse, solo insieme, non si è mai stancato di dirglielo anche quando lei lo allontanava, avrebbero potuto combattere contro il destino avverso.
Drammatico il momento dell’aborto di Oscar, la quale aveva sentito il palpito di vita dentro di lei, ed era stato per questo motivo che aveva incominciato a migliorare, poiché si sentiva di poter assolvere a un compito, sognando un destino diverso che mai avrebbe sperato di poter avere per se stessa data la sua educazione: quello di madre. Ma anche questo bel sogno, che ha coltivato e che l’ha aiutata ad uscire dal suo limbo fatto di dolore, si risolve nel peggiore dei modi. Di nuovo si sente di aver fallito come donna e vorrebbe solo starsene in solitudine, lontana persino da André che, invece, proprio in questa occasione le fa avvertire tutto il suo amore, coltivando la possibilità di avere quel futuro che hanno sognato solo per pochi attimi. Anche per André si è svolto un dramma: mentre Oscar ha sentito il battito del suo bimbo dentro di sé e lo ha accudito anche solo per quei pochi mesi, ad André non è rimasto nulla, non ha potuto sentirsi padre veramente.
Ma forse non tutto è perduto e la richiesta accorata di Oscar di portarla via, di andare altrove, ricostruendosi da capo, è stata la loro opportunità di vivere un tempo immensamente felice dopo aver tanto sofferto, guadagnandosi e trattenendo con le unghie e con i denti il loro piccolo angolo di paradiso.
Sono ora curiosa di sapere se ci narrerai un po’ di quella che è stata la loro vita nel luogo dove sono andati, lontano dal rumore della battaglia e dove, forse, incontreremo tutti e tre, quella famiglia tanto anelata e che ancora racchiude qualche mistero. Sarà interessante vedere interagire Oscar con Justine, vederla quindi in una veste inconsueta, ma che tanto del suo carattere ha lasciato in quella figlia, a giudicare da alcuni suoi comportamenti e da alcune sue prese di posizione, come notato ad inizio capitolo nell’ascoltare la storia che suo padre aveva deciso di narrarle. La vicinanza di Oscar deve averne plasmato il carattere, ma ci saranno state anche le tante sofferenze che ha dovuto patire già in giovane età che l’hanno resa un po’ dura nei suoi atteggiamenti.
A presto quindi e buon fine settimana!

[Precedente] 1 2 [Prossimo]