Ehilà! E qui mi ero fermato quasi un anno fa, mea culpa. Ma grazie alla soffiata della ripresa della storia sono più che entusiasta di proseguire con la lettura, davvero.
Ciò che mi catturò della tua ff era sicuramente l'intreccio narrativo tra canonico e originale, sfruttando un cast inedito per approfondire quello che già conosciamo, e anche arricchire il worldbuilding di Jojo. E, lasciatelo dire da uno che ci ha provato, mettere mani nel worldbuilding di Jojo è qualcosa di apparentemente facile (data la mole assurda di fattori non esplorati e buchi di trama), ma in realtà infernale (a causa dei suddetti buchi di trama, le contraddizioni temporali o logiche, insomma, gli Araki-forgot).
Tornando a noi, con la festa di Trish, la morte di Max e l'assalto dei misteriosi nemici della Carboneria...
La seconda perdita per Giorno viene scampata grazie alle nuove leve. Già avevamo visto Amerigo, e ora ci sono anche Michele Panzerotto, Marinella Creuza e Sibilla Focaccina. Sibilla Focaccina? Sibilla Focaccina? Che vive nella farina... no scusa, Shrek a parte...
Comunque ci sta anche che questi personaggi non siano stati menzionati prima, forse non sarebbe stato necessario. Anche perché Sibilla è morta off-screen, quindi immagino che il loro ruolo sottointesi sia di soldati "sacrificabili" (poveri, mi spiego meglio: sono soldati semplici, non gangster super fighi e temprati come la gang e Giorno, quindi è comprensibile che non siano al livello degli assassini della Carboneria).
Mi piace molto la dinamicità della scena di combattimento, che poi più che combattimento è una resistenza all'assalto nemico e un faticoso tentativo di contrattacco. Mi piace molto che Michele sia lo scudo e Marinella la lancia, così come l'ispirazione per i nomi dei loro stand. Se Geordie viene davvero da quella canzone, che poi è stata remixata da Gabri Ponte in una delle robe più tamarre dei primi anni 2000, allora io sto volando.
Al termine dello scontro, ci tenevo proprio in un approfondimento su GER. Già alla sua prima apparizione in questo capitolo mi domandavo quali regole avessi scelto per questo stand così overpower, una vera e propria forza della natura. Trovo molto interessante e logico, ma non per questo scontato, che GER adoperi per vie misteriose al suo portatore. Meno male, altrimenti sarebbe stato come un potere divino al servizio di Giorno, ma lo stand requiem stesso ci tiene a spiegare al ragazzo che non è lui in controllo del destino degli altri. In un certo senso GER è al servizio del destino, una specie di ordine del mondo che non è nè giusto nè sbagliato ed è la conseguenza di un effetto domino (Però magari centra il karma? Dico così, perché non dimentichiamoci che fine ha fatto fare a Diavolo). A tal proposito l'interessante riflessione che fai fare a Giorno sulla crudeltà del destino e sul precludersi delle scelte, di Kierkegaardiana memoria, ha senso se pensi a quanto si sentisse invincibile Diavolo nel poter prevedere il futuro, e quindi il suo destino.
Rispondendo alle domande sul finale: credo che Giorno abbia fatto bene ad allontanarsi dai suoi amici, perché abbiamo visto come la Carboneria sia disposta a tutto in questa guerra. Il ristorante degli Zeppeli è già una zona calda, una nave da abbandonare del tutto visto che siamo arrivati al secondo attacco, e giustamente Giorno potrebbe chiedersi "e se il prossimo attentato alla mia vita avvenisse mentre sono a scuola? O mentre esco con i miei amici?". Coinvolgerebbe ancora una volta degli innocenti, e soprattutto delle persone indifese.
Non può più assumersi questa responsabilità, soprattutto ora che persino GER gli ha spiegato dell'effetto domino. L'unica mia preoccupazione è che comunque i suoi amici non siano al sicuro, vedremo come li terranno al sicuro.
La riflessione finale di Trish è una vera chicca, a mio avviso chiude il suo arco narrativo (condiviso con Giorno) durato per questi ultimi tre capitoli.
Complimenti ancora per saper dosare le scene di azione a quelle introspettive, apprezzo molto il tuo stile di scrittura.
Non vedo l'ora di proseguire con la lettura! |