Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Giuly_2_21    25/03/2024    1 recensioni
PREQUEL/SPIN-OFF DI LOST IN THE ANIME MULTIVERSE E SEQUEL DI JJBA VENTO AUREO
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Dopo lo scontro con Diavolo a Roma Giorno riesce finalmente a salire ai vertici di Passione e diventarne il Boss.
Ma la strada per coronare il suo sogno è ancora lunga e irta di ostacoli.
Affiancato da vecchi e nuovi alleati e pronto a tutto pur di non venir meno alle promesse fatte, il ragazzo dovrà affrontare l'ombra che attanaglia l'Italia da decenni e regolare i conti con il suo passato e le conseguenze delle sue scelte.
Ma non sempre tutto va secondo i piani…
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NUOVO CAPITOLO OGNI LUNEDI (FINO A ESAURIMENTO SCORTE)
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Giorno Giovanna, Guido Mista, Nuovo personaggio, Pannacotta Fugo, Trish Una
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'The Anime Multiverse Series'
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-Forse se chiedi al tuo amico cecchino ti saprà rispondere- disse il ragazzo delle catene ma se Marco avesse effettivamente chiesto a Mista chi fossero quei due lui non avrebbe affatto saputo cosa rispondere. 

Era sicuro di non averli visti prima, nemmeno incrociati per caso per strada (e dei volti così particolari se li sarebbe ricordati bene). Ma allora perchè avevano qualcosa di famigliare? Il ragazzo delle catene gli lanciò uno sguardo, di quelli che scrutano fin dentro l'anima, amplificato dai suoi occhi neri come la morte e rossi come il sangue. Nella mente di Mista allora si palesò un fugace ricordo e finalmente capì a cosa si riferiva. Non aveva mai incontrato quei ragazzi prima ma quegli occhi sì. Vitrei, spenti così come l'uomo a cui appartenevano, martoriato dai proiettili di Areosmith e abbandonato su una spiaggia della Costa Smeralda.

-Ma sai, Zeppeli, se fossi in te non presterei troppa attenzione a noi quanto piuttosto chi non è qui con te oltre alla tua cara sorellina- disse quello che un tempo era Amerigo Caruso a Marco.

Nello stesso istante tornarono i Sex Pistols a mani vuote e il terrore lo prese alla gola. Alice, la sua Alice, non era lì e non c'era nemmeno il ragazzo che aveva cercato di farle del male. Anzi, era probabile che ci fosse proprio il suo zampino dietro alla sua scomparsa. Da una parte voleva avere fiducia in Alice, che furba e forte come era se la sarebbe cavata, ma dall'altra ricordava bene come era rimasta paralizzata di fronte a Ghira e Guido e come ciò le era quasi costato la vita. E se fosse accaduto di nuovo?

La paura non gli impedì tuttavia di notare come il ragazzo delle catene ne stesse lanciando proprio una in direzione di Marco. Un attimo prima il biondo l'avrebbe evitata di sicuro ma il terrore per la sorte della sorella lo aveva paralizzato. Anche Teen Spirit, troppo impegnato a guaire e annusare l'aria, non si era reso conto del pericolo imminente. 

Mista allora agì e lo spinse via appena in tempo. Caddero entrambi e rotolarono sul pavimento per diversi metri. Marco, sotto di lui, lo guardò confuso. Per Mista fu la goccia che fece traboccare il vaso della sua irritazione, motivo per cui non si fece problemi a tirargli un ceffone in pieno volto. -Che cazzo fai?! Ti sembra il momento di distrarti? Hai intenzione di morire?!- gridò.

-A-Alice- balbettò il biondo -Devo trovarla. Devo salvarla...-

-Non puoi salvare lei se nemmeno riesci a salvare te stesso. Pensi che sarebbe felice se morissi in maniera così stupida?!- ribatté il castano -Lei non si arrenderà, combatterà con le unghie e i denti per portare a casa la pelle. L'ha promesso a tutti noi così come hai fatto tu. Vedi di mantenere la parola data e abbi fede, Marco Antonio Zeppeli- 

"E abbi fede anche tu, Giudo Mista" disse a se stesso. Era difficile mantenere quella linea di pensiero, specie quando tutto sembra andare a rotoli ma a volte era l'unica cosa che rimaneva da fare. Mista era in quel senso un uomo di fede. Non badava troppo al passato; aveva invece fiducia nel presente, che la fortuna prima o poi sarebbe stata dalla sua. Fino a quel momento non era mai stato deluso e così decise di credere ancora, per se stesso, per i suoi amici e per la ragazza che aveva imparato ad amare.

Sentì uno schiocco metallico e qualcosa fendere l'aria ma con sollievo sentì anche Marco urlare: -Teen Spirit, bloccala-

Il lupo-stand si lanciò sulla catena nera, la prese tra i denti, girò di scatto la testa e la mollò facendola finire contro una colonna. Subito dopo tuttavia guaì dal dolore e dalle fauci fuoriuscì un rigolo di sangue.

In contemporanea Marinella aveva evocato Geordie e lanciato un giavellotto con l'obiettivo di colpire "Amerigo" ma qualcosa lo bloccò prima che potesse sfiorarlo. Un braccio coperto da un'armatura di metallo nero lucido piena di aculei e catene attorcigliate su tutta la sua lunghezza fuoriuscì dal braccio del ragazzo delle catene e afferrò l'asta che subito divenne nera e piena di crepe per poi ridursi in cenere. Di riflesso sul braccio di Marinella apparvero delle bruciature a forma di mano.

-Ma come?- domandò Panzerotto scioccato -Non è possibile. Il giavellotto di Geordie una volta lanciato non può essere fermato...-

L'avversario rise, una risata rauca eppure allegra, talmente fuori luogo da far gelare il sangue, mentre la creatura a cui apparteneva il braccio di ferro si palesò. Era umanoide completamente rivestita da un'armatura nera piena di aculei e catene attorcigliate. Dalle giunture fuoriusciva del vapore come se all'interno stesse ardendo del fuoco vivo. Un elmo dal mento acuminato con due corna appuntite e una cascata di catenelle che sembravano formare una specie di chioma copriva interamente il volto se non per due sottili fessure al posto degli occhi, rossi come braci ardenti. Il portatore smise di ridere e rispose: -A Iron Maiden non fotte un cazzo delle regole dei vostri stupidi stand. Colpitelo pure ma non lo sconfiggerete. Nessuno c'è mai riuscito. Anche se...- Si rivolse a Marco e sorrise. -Anche il tuo stand non sta alle regole. È riuscito ad aggirare lo stand di quella palla di lardo di Gallo e ha deviato la catena di Iron Maiden senza lasciare su di te delle bruciature. Davvero notevole. Mi piace-

Di tutta risposta il biondo si alzò, si tolse giacca e camicia rimanendo con solo un corsetto da uomo viola con ricamate sopra delle maschere di Guy Fawkes ed estrasse il revolver. Teen Spirit si mise al suo fianco pronto a colpire nonostante la ferita alla bocca, anzi, sembrava averlo solo fatto infuriare ancora di più. -Vuoi combattere con me? Bene, accomodati. Sono pronto- disse Marco con tono calmo ma gli occhi pieni di ira.

L'avversario applaudì compiaciuto. -Bravo, questo è lo spirito ma non illuderti. Non esiste vittima di Pepe Nero che abbia più rivisto la luce del giorno-

Anche Mista si era alzato e aveva estratto il revolver ma Marco lo bloccò. -Lascia che qui me ne occupi io. Qualcuno deve completare la missione-

-Non fare l'eroe di sto cazzo. Non puoi affrontare due portatori di stand da solo- protestò Mista.

-Non sarà solo. Ad Amerigo ci penso io- affermò Marinella. Rivolse uno sguardo di fuoco verso quello che un tempo era stato suo compagno e sputò con rabbia: -Sibilla era con te quando siete stati attaccati. Hai permesso che venisse uccisa, non è così?-

-Ti sbagli. Non l'ho permesso, l'ho uccisa direttamente- confesso lui con leggerezza -Vorrei dirti che non è stato nulla di personale ma mentirei. Per quanto mi riguarda chiunque aiuti l'organizzazione che ha protetto l'assassino di uno dei miei fratelli, che è responsabile della morte dell'altro e che ora vuole distruggere tutto ciò che ho conquistato negli anni deve morire. Io, Cacio Nero, avrò la mia vendetta su tutti voi soldati di Passione e tu sarai la prossima, Marinella Creuza-

-Se le cose stanno così, allora sappi che anch'io ho intenzione di vendicarmi. Tu morirai stasera. Per Sibilla- disse la rossa. Si tolse i guanti, strappò la gonna del vestito per potersi muovere con più libertà e afferrò un giavellotto. Rivolse un ultimo sguardo agli alleati e disse: -Andate. Qui ci pensiamo noi- 

Infine con un urlo di battaglia e lo stand al fianco partì all'attacco nello stesso istante di Marco e Teen Spirit. I fratelli Nero si scambiarono uno sguardo e poi andarono incontro ai loro avversari.

Cacio creò con Skillet una mazza di ferro e una calibro 22. Con la prima bloccò il giavellotto di Creuza, mentre con la seconda cercò di spararle ma la rossa con un calcio deviò la pistola mandando il colpo a vuoto e tirò una testata al ragazzo. Geordie cercò di infilzarlo con un altro giavellotto ma Cacio balzò indietro e lo evitò.

Pepe invece saltò e attorcigliò una catena di Iron Maiden intorno al lampadario per tenersi in aria. Così, mentre lo stand cercava di colpire Marco e Teen Spirit, potette scagliargli addosso una pioggia di bisturi. Nonostante l'attacco su due fronti Marco non si lasciò scoraggiare. -Metal Silver Overdrive Repel- urlò e si avvolse in una gabbia di onde argentate che bloccò i bisturi a mezz'aria e li fece cadere innocui a terra. Nel mentre Teen Spirit schivò le catene e riuscì a raggiungere lo stand nemico e a graffiarlo in volto. Il lupo atterrò ma non riuscì ad appoggiare la zampa a terra a causa della bruciatura causata dal contatto con il metallo rovente, quindi allontanò zoppicando. Pepe, la cui catena oscillava come una liana usata dalle scimmie per muoversi nella giungla, si toccò la guancia dove erano apparsi di riflesso tre graffi. Si guardò la mano, sorrise e la mostrò a Marco. -Nemmeno una goccia di sangue. Spero che non sia tutto quello che sai fare- disse.

"Teen Spirit non è abbastanza forte per abbattere quella macchina di tortura ambulante, anzi, rischia solo di farsi ammazzare. Non ho altra scelta. Devo far fuori lui" pensò il ragazzo "Ragazzi, spero che abbiate più fortuna di me"

***

Mista, Fugo e Panzerotto erano riusciti a uscire dal salone e raggiungere il cortile interno del Casinò, un quadrato di prato all'inglese decorato da diversi cespugli di azalee e rose colorate. Quattro sentieri ciottolati e illuminati da piccoli lampioni conducevano alla fontana centrale, simile a quella della piazza ma più piccola.

-Devono essere nell'altra ala dell'edificio- disse Fugo ai compagni -Sono le 21.50. Siamo ancora in tempo...- Si bloccò e i compagni lo imitarono. A catturare l'attenzione era stato un uomo dai capelli arancioni e la canotta rosa seduto sul bordo della fontana. Panzerotto non lo riconobbe ma Fugo e Mista sì.

-Com'è possibile?- esclamò quest'ultimo sbigottito puntandogli contro il revolver -Ti avevo colpito in testa. Eri andato in coma. Nessuno ti dava più di due giorni-

-Magari fosse andata così- disse lui rivolgendogli appena lo sguardo. Non c'era rabbia o tristezza nella sua voce. Era inespressiva così come il volto. -Quello colpo mi ha devastato- disse picchiettando il dito sulla cicatrice lasciata dal proiettile di Mista -Non riesco più a provare niente. Ho pensato di finire il lavoro ma con voi. Sì, voglio che voi veniate con me. Zucchero, mi aiuterai?- 

-Ma cosa diavolo..?- domandò Mista confuso da quel discorso prima che Fugo afferrasse lui e Panzerotto dall'ascella e saltasse in aria con l'aiuto delle onde concentriche. Guardando indietro si accorse (e si diede dello stupido per aver abbassato la guardia in quel modo) che nel punto dove si trovava prima era spuntato un famigliare braccio bianco armato di punteruolo.

-Dannazione Sale- esclamò Zucchero tornando alla sua forma originale -Dovevi distrarli, non metterti annunciare la mia presenza. Avrei potuto prenderli-

-Scusa- disse l'altro senza mostrare effettivo pentimento mentre Mista, Fugo e Panzerotto atterravano poco più in là.

-Che problema c'è? Tanto moriranno comunque- disse una terza voce che sembrava provenire dal tetto. Nello stesso istante un colpo mandò in frantumi il lampione vicino ai ragazzi di Passione.

"Merda. Il cecchino. Deve essersi spostato per inseguirci" pensò Mista mentre il resto dei lampioni venne fatto esplodere lasciando il giardino nella semioscurità.

-Ma cosa fai? Così non vediamo niente- protestò Zucchero.

-Avete avuto la vostra occasione e l'avete sprecata- affermò dura la voce del cecchino -Ora ci penso io e voi o mi aiutate o vi fate da parte. Non ho intenzione di sprecare altro tempo per le vostre stupide voglie di vendetta. E ritenetevi fortunati che Help! è in grado di distinguervi o non mi sarei fatto problemi a sparare alla cieca, voltagabbana-

Capendo dove il nemico stesse per andare a parare Panzerotto evocò Exuvia e creò una barriera appena in tempo per parare una serie di colpi provenienti dal tetto.

-Sembrava troppo facile- commentò Mista seccato -Ecco perchè i fratelli Nero non hanno battuto ciglio quando ce ne siamo andati. Sapevano che c'erano loro qui-

-Ma chi sono?- chiese Panzerotto -Sembrate conoscerli-

-Sale e Zucchero. Facevano parte della vecchia Passione ma erano stati messi sulla lista nera dopo aver tentato di impossessarsi del tesoro dell'ex caporegime mio e di Fugo. Pensavo fossero morti ma a quanto pare sono riusciti a fuggire a Nord e si sono uniti alla Carboneria per ripicca- spiegò in breve Mista -Sono portatori di stand. Sale può bloccare gli oggetti in un punto compresi i proiettili, Zucchero invece può sgonfiare oggetti e persone-

-Quindi non da sottovalutare- commentò Panzerotto -Suppongo che anche il cecchino lo sia. Ha parlato di un certo Help!-

-Probabilmente è grazie a lui se può riconoscerci e colpirci senza luce- disse Fugo -Dobbiamo farlo fuori oppure non riusciremo mai a...-

Un agghiacciante rumore gli impedì di finire la frase. I presenti abbassarono gli occhi al suolo e si accorsero con orrore che non solo Zucchero e Sale avevano sfruttato Soft Machine per assottigliarsi e passare sotto la barriera di Exuvia ma anche che il punteruolo dello stand aveva trapassato il piede di Panzerotto.

-No!- esclamò Mista mentre il compagno si sgonfiava davanti ai suoi occhi. Cercò di sparare a Zucchero e Sale ma quest'ultimo bloccò i proiettili e sgusciò via insieme al compagno e l'ostaggio. La barriera scomparve lasciando Fugo e Mista allo scoperto. Zucchero e Sale si rigonfiarono a qualche metro di distanza, il primo tenendo stretto a sé il corpo sgonfiato e privo di sensi di Panzerotto e puntandogli il punteruolo al cuore. -Un passo o uno sparo e lui muore- li minacciò.

Mista avrebbe voluto urlare dalla frustrazione. Sapeva bene che, anche seguendo quelle indicazioni, Panzerotto era spacciato. Nessuno dei nemici aveva motivo di tenerlo in vita. Ma lui non voleva che morisse. -Pensa, Mista. Pensa. Ci deve essere un modo...- borbottò ma non gli veniva in mente nulla e la presenza del cecchino alle spalle non lo aiutava affatto. Lanciò uno sguardo a Fugo appoggiato al palo del lampione ma anche lui sembrava a corto di idee. Il castano sentì chiaramente un fucile venir caricato e capì di non avere più tempo. 

In quell'istante però notò l'occhio di Panzerotto (tutt'altro che svenuto) aprirsi e richiudersi in un veloce occhiolino mentre con la mano gli indicò un punto preciso. Mista capì e sparò un colpo verso la fontana. Manovrato dai Numbers, il proiettile centrò l'impianto dal quale fuoriusciva l'acqua. -Ma cosa...?- esclamò Zucchero prima che un getto lo colpisse in pieno volto. Quella piccola distrazione bastò a Mista per sparare un colpo a Sale e  scattare in avanti, sia per evitare il colpo del cecchino della Carboneria sia per strappare dalle braccia di Zucchero il corpo di Panzerotto. "Ci siamo" pensò con l'adrenalina a mille "Adesso devo solo uccidere Zucchero e poi potrò occuparmi del cecchino. Un ultimo colpo..."

Sentì il rumore di uno sparo e a seguire l'urlo angosciato di Fugo. SI girò a guardarlo credendolo ferito ma quando incontrò il suo sguardo notò che stava fissando il suo petto, lì dove teneva stretto Panzerotto. Abbassò gli occhi e vide una macchia scura propagarsi sotto la veste verde fluo del ragazzo, in corrispondenza del petto. Non fece in tempo ad aprir bocca che un dolore lancinante lo costrinse a lasciarlo e portarsi le mani al suo petto. Solo allora si rese conto che la sua camicia era bagnata da un liquido caldo e denso.

-Te ne sei dimenticato, Mista?- disse Sale con una mano tesa in avanti e Craft Work alle spalle -Energia cinetica. Posso respingere i proiettili-

"Ma certo" pensò Mista mentre le ginocchia cedevano e si accasciava accanto a Panzerotto "Non è stato distratto dall'esplosione della fontana perciò è riuscito a notare e fermare il proiettile. Poi l'ha scagliato verso di me grazie all'energia cinetica. Ha preso in pieno Panzerotto, l'ha trapassato come se fosse un velo e ha preso anche me"

-Peccato. Se ti avessi preso in testa forse avresti capito- proseguì Sale con un sorriso rotto -Ma non importa più-

Sentì appena le parole del rosso. Un forte ronzio riempiva le orecchie del cecchino di Passione. "É finita" si ritrovò a pensare mentre la vista iniziava ad annebbiarsi "É finita ed è colpa mia. Dovevo limitarmi a salvare Panzerotto e invece ho voluto anche scagliare il proiettile che sta per uccidere entrambi. Che razza di stupido sono stato. Però..." Spinse la mano nella giacca e strinse l'amuleto a forma di coccinella blu, rossa e bianca che gli aveva donato Giorno prima di partire. "Posso ancora salvarlo. Basta che metto questa sul suo petto e la ferita sarà guarita" proseguì il flusso di pensieri mentre tirava fuori l'amuleto e lo tendeva verso il compagno "Mi dispiace Giorno. Ti avevo promesso di tornare vivo ma non voglio che le conseguenze delle mie azioni vengano pagate da qualcun altro. Alice, Marco, Fugo, Trish, Polnareff, perdonatemi anche voi" 

La sua mano era ormai a cinque centimetri dal petto di Panzerotto si frappose una piccola barriera di Exuvia, molto più debole delle solite ma sufficiente per bloccare Mista.

-Non pensare a me- sussurrò debolmente Panzerotto -Anche se mi rimettersi in sesto sono comunque sgonfio. Non potrò aiutare Fugo. Tu invece sì-

-Toglila- ordinò con un soffio Mista sputando un grumo di sangue -Coglione, così morirai-

-Non ho nulla da perdere. Non ho più una famiglia o una casa dove tornare. Sibilla è morta. E pensare che volevo invitarla a uscire- ammise lui -Ma meglio così, no? Almeno se esiste un mondo al di là di questo potrò rimediare- Girò appena la testa verso il castano e aggiunse: -La ragazza che ami tu invece è qui. La tua famiglia è ancora qui. Non li puoi abbandonare. Hanno ancora bisogno di te-

-Sì, ma tu...- mormorò Mista con voce incrinata -Non devi morire per colpa mia-

-No. Ho sovrastimato la forza di Exuvia e mi sono lasciato catturare. Avrei dovuto proteggerti, invece ti ho esposto. Ma posso ancora proteggerti un'ultima volta...-

-Stupido. Sono il tuo superiore. Sono io che salvo te, non il contrario-

-Diglielo ad Alice-

La piccola barriera di Exuvia si dissolse. Per un folle attimo Mista credette che avesse ceduto e si sarebbe fatto aiutare ma quando posò gli occhi sul suo volto vide solo una maschera immobile, pallida come la luna e gli occhi vitrei e spenti.

Autrice Time
Infine tutti i nemici (o quasi) si sono rivelati. Alcuni sono delle vecchie glorie (oddio, glorie... se non avessi riletto Vento Aureo prima di scrivere questa storia nemmeno mi sarei ricordata i nomi di Zucchero e Sale) altri invece sono inediti ma con qualche parente di un certo rilievo (non vedo l'ora di raccontarvi meglio la storia dei Nero). Gli scontri sono iniziati e purtroppo per Passione qualcuno c'ha già rimesso la vita. Se volete scoprire come gli scontri continueranno ci vediamo al prossimo capitolo. Ciao, Giuly♡

   
 
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