Recensioni per
La memoria delle mura
di Legar

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/03/24, ore 17:45

Commento per la vittoria alla categoria "Miglior Fotografia" negli Oscar della Penna

"La memoria delle mura" è un racconto che brilla per le sue descrizioni dettagliate e coinvolgenti. Attraverso l'uso sapiente di linguaggio ricco di dettagli sensoriali e metafore suggestive, l’autrice riesce a dipingere immagini vivide nella mente del lettore, trasportandolo direttamente nell'atmosfera del racconto.
Le descrizioni dei giardini di Villa Malfoy e della residenza stessa sono particolarmente impressionanti. L'autore cattura magistralmente i dettagli dell'ambiente, rendendo tangibili i suoni, i colori e le sensazioni che permeano l'atmosfera. La scena dei pavoni emergenti dalla siepe e la disposizione delle foglie nei giardini curati sono solo alcuni esempi di come l’autrice riesca a creare un senso di immersione totale nel mondo descritto.
Anche la struttura stessa del testo dà l’idea di una ripresa all’interno della Villa. Passo dopo passo noi lettori la scopriamo, seguendo l’inquadratura voluta dall’autrice.

Recensore Master
16/03/24, ore 08:23

Non conosco le altre storie che hanno partecipato al concorso OSCAR DELLA PENNA 2024 e non posdo fare confronti, ma mi è chiaro perché il MONTAGGIO è la FOTOGRAFIA siano stati assegnati a questa oneshot.
Essa racconta l'evolversi dell'amore tra Hermione e Draco che parte dal vedersi come se stessi eppure diversi dall'idea precostituita che ciascuno aveva dell'altro e giunge alla condizione, al rispetto e all'ammirazione.
La Villa Malfoy, le sue stanze e i suoi arredi, sono la traccia attraverso la quale ricordare il passato e riconoscere in esso lacerti di una famiglia che ha saputo amarsi pur scegliendo la più orribile delle idee etiche e sociali. Scovare questi lacerti e restituirli al suo legittimo proprietario è una scelta che solo Hermione è in grado di fare e questa scelta ha permesso a Draco di vederla veramente, con il suo grande cuore, le idee di giustizia e di rispetto per gli ultimi e gli sconfitti.
Di stanza in stanza fino ai giardini nello scorrere del tempo si sviluppa la trama e la scenografia è il motore del suo esistere.
Davvero una bellissima oneshot. Emozionante.

Recensore Veterano
15/03/24, ore 17:41

Oscar della Penna 2024 - Miglior Montaggio

Ho deciso di premiare questa storia per l’approccio originale al tema della categoria.
Ho apprezzato che i salti nella narrazione fossero legati da un filo comune e che non si limitassero ad essere solo dei collage di tempo che scorre. La scelta del passaggio da una stanza all’altra, da un muro a un altro, che fa da limite e certezza, è furba non solo tecnicamente, ma acquista spessore e peso perché finisce per essere anche il tema centrale della storia, in un mix di trama e struttura che ho trovato davvero coinvolgente.
Il dinamismo di un racconto che parla di ricordi, di memoria, e la fuga dal ristagno e dalla fermezza di una macchia che è stata lavata via, ma a volte se ne intuisce ancora la sagoma, impacchetta quella che ho trovato una storia convincente e d’impatto dall’inizio alla fine.
So che non è esattamente il punto della categoria, ma una storia è tale nella sua interezza, e non posso non complimentarmi anche per stile e ritmo, che ho trovato perfetti.
Il tema del tornare, con una scusa, per un libro, per dovere, per lavoro, per volontà, specchia il tema portante della memoria e la frammentarietà della narrazione fa davvero la differenza. Proprio per questo, mi è sembrato giusto premiare questa storia per il fatto che non si limita a essere un racconto che rispetta le linee guida della categoria, ma non sarebbe letteralmente stato lo stesso se proposto diversamente. Mi è sembrato l’esempio del fatto che il modo con cui si sceglie di raccontare una storia è parte integrante del risultato finale.
Per costruzioni e contenuti, questa è stata una lettura sorprendente e intensa.
Complimenti davvero!
 

Recensore Master
11/03/24, ore 12:34

Approfitto del fatto che dovessi passare sul tuo profilo per altre ragioni, per lasciare un commento sconclusionato a questa storia che ho amato visceralmente.
Partiamo dalla cosa che più mi è arrivata: la trama, la semplice idea di una casa che è un insieme di stanze che hanno tutte una personalità diversa. Sei riuscita a rompere un concetto di unità che ho sempre dato un po' per scontato quando leggo una storia e hai dato vita al salotto, alla libreria, all'entrata. Personalità uniche, distinte e cupe: il salone grande è nero all'inizio della storia, piano piano prende una sfumatura più grigiastra e tutta questa oscurità si imprime anche su Draco che è un semplice osservatore del mondo che gli accade intorno. Nell'angolo, una posizione che così tanto stride con quella che è abituato a occupare, osserva Hermione e Harry e tutta la squadra che ispeziona la casa. Hermione che è un ossimoro, Hermione che è nella casa e lui non riesce a capirne la forza. Ma Hermione è lì perché vuole cancellare l'oscurità e ricordare. Dentro quelle mura, lei ci torna a testa alta.
E poi la libreria. Se avessi un euro per tutte le volte che ho letto una dramione con dei libri avrei due euro ed è incredibile che siano entrambe tue! Non sai che bello ritrovare questi elementi dopo che "Carceri di parole" mi ha rubato il cuore; penso spesso a quella storia, adesso saranno due. Ma torniamo alla libreria e al libro: Hermione è piena di forza, coraggio, rabbia e in quella casa ci torna anche per mostrare di essere superiore MA, ma, in quella casa si ricorda improvvisamente di essere umana. In quella casa incontra lo sguardo di un uomo che, come lei, non vuole dimenticare. Anche se è Draco e lei lo odia, anche se è Draco e loro sono sempre stati diversi. Eppure Draco è nei tavoli sui cui studia i libri, è nei passi del salone, è in quella casa che in qualche modo gli ha strappato l'infanzia: anche lui, alla fine, è una vittima.
E allora torna di nuovo, questa volta non in veste ministeriale ma come Hermione e gli lascia l'ultimo pezzo di un padre che è imprigionato. Chiude una porta e apre la possibilità di qualcosa di nuovo: un'amicizia, prima, sincera e profonda e poi un amore potente. Un amore che li porta all'altare e che li unisce anche nel dolore di una morte.

Ho amato che la casa ci fosse sempre, tra le parole, che fosse all'inizio e alla fine e che si incastrasse ovunque tra questi due e che fosse prima il motivo della loro lontananza e poi il significato della loro unione.
Ho amato i dialoghi, ho amato il personaggio di Draco che impara a vivere di nuovo in un mondo che non gli deve niente. E ho amato il titolo, profondamente.
Che dire? Non ho più parole per esprimere quanto questa storia abbia cambiato il mio modo di pensare e di vivere. È una di quelle storie che mi fa pensare "c'è un prima e c'è un dopo". È bello stare nel dopo.
Ti mando un abbraccio e scusa per lo sproloquio,
Sia ❤

Recensore Master
10/03/24, ore 21:32

Ciao, Legar!
Posso finalmente dirti quanto ho amato questa storia.
Sei sempre molto brava a far avvicinare Draco e Hermione in modo naturale, un passo alla volta, senza forzare la caratterizzazione né di uno né dell’altra. Ed è sempre bello vedere Draco alle prese con il dopoguerra, senza più bisogno di mentire per coprire una sedia rotta (e mille dettagli più rilevanti). Draco alle prese con un’eredità pesante e molti passi da fare in avanti, passi che è più semplice fare insieme a qualcun altro (e anche Hermione ha passi in avanti da fare, pregiudizi da superare, anche se meno gravi).
La trama è abbastanza semplice (bello il depistamento iniziale sulla morte del signor Malfoy, però!), funziona, ma il punto forte della storia sono le caratterizzazioni e gli scontri dialogici tra i due protagonisti, secondo me. Molto belli anche il titolo (perfetto!), le descrizioni e il montaggio: congratulazioni per i due meritatissimi Oscar vinti!
Complimenti, è stato un piacere leggerti!
Mari

Recensore Master
21/01/24, ore 12:56

È da talmente tanto tempo che voglio leggere questo racconto da meravigliarmi di essere finalmente qui.
Lasciami dire che merita tutte le nomination ricevute, sono certa che a mia volta l'avrei votata se avessimo condiviso delle categorie.
Ho amato veramente tutto di queste tue pagine: dalla caratterizzazione dei personaggi alla strutturazione della trama, ma più di tutto ho amato la tematica portante, quella memoria che nel tuo racconto appartiene alle mura – che sono appariscenti, tangibili, impossibili da fuggire –, ma che a livello più esteso appartiene alla società intera, e come Hermione e Draco alla fine comprendono è il solo modo che possediamo per non ripetere errori commessi: non fuggirla, questa memoria, ma accoglierla, capirla e tenerla impressa affinché faccia da monito. Proprio per questo ho amato la lenta presa di coscienza di Hermione, che culmina nell'epilogo più significativo che potessi scrivere, con lei, proprio lei, che invita Draco a non chiudere i cancelli di quella residenza per sempre, di non fingere non sia mai esistita, ma di tornarvi addirittura e ricordare affinché il passato non si ripeta.
Tra le tue mani, Draco riesce sempre a emergere per il personaggio che è stato nei libri, lui come i suoi genitori. Non c'è nelle tue pagine voglia di giustificarlo né di renderlo diverso con l'idea che diverso significhi migliore, c'è invece la capacità e immagino la voglia di mostrarlo nella sua evoluzione, nella sua crescita, di mostrare quel dopo cui ha dovuto adattarsi e che avrà inevitabilmente inciso sulla sua vita.
Non mi è parso assurdo che questi Hermione e Draco, che si ritrovano in questo dopo ormai adulti, cresciuti e con qualche crepa affine, si siano innamorati. Non mostri l'evoluzione del loro legame, ma ciò che mostri è sufficiente a capire che si siano avvicinati lentamente, spinti forse da interrogativi comuni o da risposte che hanno trovato assieme, e si siano conosciuti per la prima volta. Insomma, le tue storie mi inducono a crederci proprio tanto in questa coppia, che amo scritta da te.
Grazie per aver condiviso questo racconto, è meraviglioso.
Un abbraccio!

Recensore Master
12/11/23, ore 15:23

Ciao, Legar <3
Avevo notato la tua fic agli Oscar della Penna e già dal titolo mi aveva incuriosita tantissimo. Ora l'ho recuperata finalmente, e ti posso dire che è bellissima come mi aspettavo.
Innanzitutto hai avuto un'idea molto originale, e già il titolo è perfetto per l'intera fic. E' impressionante come Villa Malfoy, con le sue stanze, racchiuda incastrati dei ricordi, che per Hermione sono di dolore e tormento (ti giuro, l'immagine del sangue e il dialogo sull'aver pulito il pavimento è impressionante per ciò che mi ha fatto pensare). Della parte della biblioteca ho apprezzato tantissimo il fatto che vi sia inserito il dialogo sulla fiaba mancante, La fonte della buona sorte, e come Malfoy spiegasse che Lucius non l'aveva mai apprezzata particolarmente, ciò per indicare che Lucius ha avuto sempre i suoi pensieri precisi. E poi ho apprezzato tantissimo, nella parte dei giardini (comprese le descrizioni delicate che hai fatto e che mi hanno permesso di immergermi nella scena) il fatto che Hermione restituisca a Draco un libro perchè c'era la dedica di suo padre. E ho adorato come i due abbiano iniziato da lì a interagire in modo diverso.
Altra battuta che ho adorato è stata quella relativa a come Draco si senta adesso, in un mondo nuovo in cui niente gli è dovuto, in cui deve imparare a muoversi sulle sue gambe da sè e per la prima volta il nome Malfoy potrebbe rivelarsi un peso. Ho adorato anche l'accenno a Narcissa che si è riavvicinata ad Andromeda, da come lasci intuire, ho adorato il dettaglio che Hermione avesse la data di nascita nel fascicolo e da lì risalisse al suo compleanno: è coerente che non sappia la data o non se la ricordi, visto come erano stati a Hogwarts, e ancora più coerente che non la chieda a lui.
E poi il salto temporale, che chiude a cerchio la storia, è bellissima: sono sposati, sono riusciti a riavvicinarsi, ma i protagonisti di questa storia non sono loro e non aveva senso raccontare di come si fossero innamorati. Protagonista della storia sono le mura della villa, coi ricordi che hanno, col passato che conservano, con la memoria che comunque non getta via il passato. Un senso bellissimo, una fic dramione diversa e incentrata su delle belle e originali riflessioni.
L'ho apprezzata tantissimo, insomma. Scritta in modo eccellente e con una tensione tra i due che è più quieta, più matura, e che ho adorato.
Complimenti e in bocca al lupo per gli oscar!

Recensore Veterano
07/11/23, ore 20:21

Ciao!
Ho letto la tua storia per gli Oscar della Penna 2024 e ho pensato di lasciarti una piccola recensione.
Trovo una scelta molto particolare, e ben riuscita, quella di affidare la narrazione della tua storia a Villa Malfoy. E’ come se la casa fosse viva e nascondesse nei suoi angoli i ricordi di tanti momenti passati, più dolorosi che felici. E gli oggetti distrutti e le pagine mancanti dei libri generano un perfetto senso di angoscia, di inquietudine e di mancanza in un luogo che è stato teatro di situazioni tanto terribili, che più di ogni altro ha visto il passaggio di Voldemort e della sua crudeltà!
Un punto di vista originale e ben articolato!
Buona fortuna per gli Oscar! Un saluto!

Recensore Master
03/11/23, ore 17:38

Salve! Sono passata qui grazie agli Oscar della penna, concorriamo assieme nella sezione Miglior Fotografia.

Allora, quando ho visto che dovevo leggere una Dramione non ti nascondo di essere stata n’attimino in trauma moment, perché è una coppia che per svariati motivi non vedo bene insieme. Ho deciso di passare oltre le mie resistenze e farmi accompagnare nella tua versione di questi due e sono stata “in silenzio” ad ascoltare.

Vorrei parlare essenzialmente delle immagini che tu hai passato mediante il tuo stile di scrittura, un’immagine che non riguarda soltanto la Villa dei Malfoy, ma anche il mondo magico. Hai tracciato, delineato, un contesto politico, sfiorato abilmente l’idea di censura, messo in gioco questo dettaglio e lo hai reso motivo di scambio tra i due protagonisti, un perno attraverso il quale c’è potuto essere un incontro.

Una grande descrizione di assenza/presenza è il sangue di Hermione, lavato con uno straccio, ma che comunque macchia in un ricordo perenne il pavimento. I buchi del serpente sulla sedia, la sedia invece che manca, la loro disposizione in base a quello che avrebbe preferito Voldemort, quindi l’assenza di un suo pari, la sua furia distruttiva.

Giochi di molto con gli oggetti, gli alberi lasciati crescere da Lucius, ma anche gli animali, i pavoni, da lui messi. La sua bacchetta lasciata in un cassetto, la scopa di Draco, sia quella moderna, che quella giocattolo. Le case: case che diventano due.

L’unione di Draco alle pareti, il modo in cui il grigio lo caratterizza mentre si sposta di stanza in stanza, un’ombra come effettivamente lui deve sentirsi, erede di un lascito che si accorge di non volere solo quando ormai è troppo tardi per rinunciarvi. Lo vediamo anche nella saga principale come lui sia un personaggio in cerca di una pacificazione con se stesso e con l’altra parte del mondo magico, di pentimento. Draco passa ai buoni, ma rimane intrappolato nella zona grigia dopo esser uscito da quella totalmente nera.

Proprio le descrizioni di questa storia mi hanno permesso di staccarmi dalla ship e vedere le minuzie presenti, il titolo del libro che sembra quasi un titolo ufficiale, piuttosto che di tua invenzione. Oppure lo strappo delle pagine della storia della Fonte della buona sorte che permette di vedere il moto di rabbia e negazione di Lucius verso un altro mondo, ma che non ha attecchito abbastanza nel cuore del figlio.

Per la ship in sé per sé, non mi convince la coppia, ma credo di essere la persona più anti-dramione sul pianeta. In linea generale sono d’accordo sul pentimento di Malfoy e anche sul lavoro di Hermione, credo che la caratterizzazione dei personaggi sia stata rispettata.

C’è amore per HP, per il suo mondo e per le sue minuzie, hai un bellissimo stile di scrittura e ti faccio i complimenti per questo! Ti auguro un in bocca al lupo per gli Oscar.

Recensore Master
15/10/23, ore 18:04

Ciao, arrivo qui dagli Oscar della Penna.
Malgrado conosca poco il Fandom, Draco e Hermione non sono per me un mistero. Devo ammettere che non avrei mai pensato di vederli insieme, ma nella tua storia sono perfetti.
La vera protagonista è la Villa, è vero che quello che succede in una casa non si può mai cancellare. Sembra quasi che le mura stesse abbiamo memoria, che siano vive. Puoi pulire e grattare quanto vuoi non serve a niente. Hermione è stata coraggiosa a vivere lì. Mi ha fatto piacere vedere questa introspezione sui sentimenti di Draco, gli hai reso giustizia.
Il flashback sono disposti benissimo e non mi sono persa. So quanto sia difficile gestirli e... sono più di uno!
Complimento e buon proseguimento agli Oscar.

Recensore Master
03/10/23, ore 21:16

Buonaserissima, vengo in pace per lasciare una recensione visto che partecipiamo alla stessa categoria degli Oscar 2024!
Anche quest'anno, Harry Potter la fa da padrone e ne sono felice. In particolare, sono molto felice di vedere questa storia tra le candidate. Adoro quando si dà risalto a una casa, a un luogo, una città, quando il "paesaggio", lo sfondo, diventa protagonista, in primo piano, osserva i personaggi che lo vivono, e noi con lui.
Ho adorato ogni dettaglio, le descrizioni minuziose ma non pesanti, il gioco di luci e ombre con cui hai caratterizzato Hermione e Draco (insieme e separati), lo stile e il lessico eleganti, ricchi, freddi quando necessario e caldi quando era il caso – un po' come la Villa dei Malfoy.
Anche il filo cronologico della storia ha seguito un percorso tutto suo ma ben costruito, che invoglia il lettore a proseguire.
Hai fatto un ottimo lavoro, veramente! Mi è piaciuta davvero tanto
Ci si vede agli Oscarrrr!
Un abbraccio
Angel <3

Recensore Master
29/09/23, ore 17:06

Buonsalve! :)
Vengo qui per gli Oscar della penna, dal momento che concorriamo per la medesima categoria, in questo caso "miglior film".
Non sono una fan della coppia Dramione, ma questo non mi impedisce di apprezzare una storia ben scritta - e poi Draco è il mio personaggio preferito, quindi storie che lo riguardano e che esplorano così bene le sue infinite ricchezze e i suoi drammi interiori attirano sempre la mia attenzione. È una storia davvero profonda e scritta benissimo, ne ho apprezzato molto la malinconia e ho trovato davvero ben rappresentata la sofferenza di Draco, che non sempre è facile da raccontare perchè il rischio è sempre quello di banalizzare tutto.
È stata una lettura davvero tanto piacevole, che mi ha fatto provare emozioni molto intense, per cui davvero ti faccio i miei complimenti.
Ti auguro buona fortuna, ci vediamo agli Oscar. :D

Recensore Veterano
13/09/23, ore 21:59

Ciao! Ho aperto questa storia quasi per caso, dopo aver visto il tuo link su un gruppo di Facebook, ma a volte nella vita bisogna proprio affidarsi al caso perché mi ha permesso di scoprire questo piccolo gioiellino.
Ammetto di non essere mai stata la più grande estimatrice della coppia Hermione/Draco, ricordo di aver letto qualche fanfiction su di loro anni fa (ma ti parlo proprio di un decennio fa!) e per quanto mi piacessero, non riuscivo del tutto a comprendere l’attrattiva per questa coppia. Oggi invece ho finalmente compreso quel fascino che non avevo capito fino ad adesso, e non so se è perché sono appunto passati dieci anni o, molto più probabilmente, perché la tua scrittura mi ha permesso di comprendere tutte le potenzialità di questa coppia.
Grazie alla tua scrittura sei stata capace di creare una storia completa in una sola One shot, il modo in cui si riavvicinano, i motivi che spingono Hermione a rientrare in una casa in cui è stata torturata, a dover affrontare i suoi incubi, Draco che al contrario cerca di farle comprendere che lui sa, e che non potrà mai dimenticare. L’importanza stessa del ricordo, da parte di entrambi… troppe volte chi compie degli errori cerca solo di cancellarli con ogni mezzo, quando il ricordo e la comprensione dei propri sbagli invece potrebbero aiutare molto di più, un messaggio che sei stata bravissima a trasmettere a noi lettori grazie alle parole dei personaggi, frasi che arrivano ad un livello tale da sembrare una poesia.
L’amore è ovviamente presente in questa storia, ma allo stesso tempo ogni parola è intrisa di una profonda malinconia, che connette il racconto in entrambe le sue parti: sia quelle ambientate nel presente, in cui Draco si trova a dover affrontare un lutto combattuto tra il ricordo di un’infanzia in molti modi felice e quello di un’adolescenza trascorsa nell’ombra di Voldemort, sia quelle che raccontano l’inizio dell’amore tra Draco e Hermione.
E tutto questo è reso possibile grazie alle tue grandi capacità di scrittura.
Complimenti e sono proprio curiosa di leggere altre tue storie!

Recensore Master
08/07/23, ore 21:58

Non sono esattamente la più grande fan di Harry Potter del mondo, ma c’è un’unica ship (forse due) di quel fandom che davvero mi piace e mi interessa ed è proprio la Dramione. Di solito però evito comunque di leggerle, forse perché sono stata sfortunata e un sacco delle fic che ho trovato finora su di loro hanno sempre trattato il loro rapporto con una certa superficialità, dimenticando che Draco non è un bel principino senza macchia e senza paura, ma che di colpe ne ha e pure tante. Questa “superficialità” nella tua storia non l’ho trovata, anzi, fin da subito mi ha colpito molto lo stile che hai adottato, con frasi brevi, ma in cui c’è una pesantezza malinconica, c’è quasi una sfumatura sacrale che prosegue per tutta la storia. E tra l’altro, per una che odia i flashback, tu qui sei riuscita a farmi amare il modo in cui hai costruito tutta la vicenda, iniziando con un presente in cui la Malfoy manor passa in eredità a Hermione e Draco, per poi aprire la porta sul passato che li ha condotti fino a questo punto.
La scelta di legare ad ogni stanza una scena e far proseguire così quello che è stato l’inizio della loro relazione, l’ho trovata gestita molto bene e assolutamente vincente – è realistica, dai un dipinto del loro iniziale rapporto che com’è giusto che fosse non era affatto roseo, li fai avvicinare poco alla volta e con il libro regalo di Lucius crei le basi per quello che verrà dopo. Mi piace anche la scelta di lasciare questo “dopo” all’immaginazione di noi lettori, perché alla fine di come ci siamo arrivati a loro sposati non è nemmeno così importante, non quando tu per prima l’hai resa una cosa coerente, una possibilità che ci può stare grazie al modo in cui hai sviluppato la trama. E non sai come abbia apprezzato il titolo del libro, la “più oscura delle magie” che strizza l’occhiolino a un amore che poi effettivamente tra loro nasce, avverando l’augurio di Lucius. Mi è piaciuto tantissimo; così come mi è piaciuto il titolo della fic che è pura poesia e che ritroviamo in più parti nella storia, che anzi, quasi fa da morale alla storia – davvero tutto molto bello.
I personaggi, Hermione in primis, mi sono piaciuti molto per la loro caratterizzazione, lei è perfetta, le sue battute e il suo astio verso Draco giustificati, puntuali e così naturali che l’ho amata davvero. Di Draco invece mi sono piaciute da morire tutte le descrizioni che ne fai, il modo in cui ci ricordi di com’era prima, non te lo dimentichi, ma ci dipingi sopra un volto che per forza di cose è cambiato, smussi la sua arroganza odiosa perché la sconfitta di Voldemort, la guerra (e la pace) gliel’hanno tolta – e ti dirò, ho apprezzato tantissimo il fatto che non sia stato invece l’ammmòre a farlo. Ho davvero amato la maturità che dimostra tutta questa storia, sia in certe espressioni che usi, in certi ragionamenti che ci porti a fare (compreso quello sulla censura) che nel modo in cui i personaggi si muovono.
Davvero complimenti!

Recensore Master
06/07/23, ore 18:42

Ciao Legar!
Inizio a recensire per il contest con un enorme ritardo.
Allora avevo messo gli occhi su questa storia e dovevo per forza passare.
Mi piace moltissimo il tuo stile, ormai ci conosciamo da parecchio tempo e credo che tu sia davvero diventata bravissima. La storia è suddivisa in paragrafi che in realtà tanto divisi non sono perché si percepisce la concatenazione della trama che mi attira tantissimo. Mi piacciono molto le tue descrizioni e i tuoi personaggi.
Continuo verso le altre storie <3

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