Ciao ~
Che piacere leggerti di nuovo! Avevo in progetto di andare avanti con il tuo ciclo di storie su Alessandro, ma come potevo resistere a questo bocconcino? Ebbene, come mio solito parto dal principio: titolo e introduzione – lo so, non sentivi la mancanza di questa tecnicità maniacale (?) ma fingerò che sia diversamente (?) ♥
Il titolo mi ha colpita, sì. Non è il classico titolo che mi attirerebbe all’amo, quantomeno non nella frazione di un millisecondo, ma è un bel titolo. Probabilmente mi sarei aggirata attorno alla storia con aria circospetta per un paio di minuti, ecco. Non amo particolarmente i titoli lunghi, anche se a mia volta ne ho usati di chilometrici in passato, ma rimane il fatto che la prima parte colpisca più della seconda e che quindi prenderò quest’ultima come una sorta di sottotitolo.
Per quanto riguarda l’introduzione, devo dire che mi piace. Se ho navigato in acque dubbie con il titolo, per questo secondo step non ho dubbi: ben riuscito. Hai saputo delineare la trama in poche parole e, come tuo solito, sei riuscita a colpire anche con pennellate angst. Insomma, il lettore medio – in questo caso me – non può che annuire soddisfatto ed avvicinarsi con fiducia.
(Sembra che io abbia appena descritto una puntata di Super Quark, ma giuro che è puramente casuale il mio sentirmi un animaletto sperduto – forse a causa della carenza di sonno e dell’iperattività latente, chissà!)
Prima di passare a ciò che penso nel dettaglio di questo incipit, però, devo soffermarmi sullo stile. È una cosa che adoro fare, che mi preme fare. E quando riguarda persone come te – Autrici con la A maiuscola – mi emoziona molto. Che dire: minuziosamente perfetto. Hai tracciato le linee guida in modo superbo, come sempre, ma questa volta – e correggimi se sbaglio – in modo più dettagliato. Come per le storie su Alessandro Magno, anche qui vedo una dovizia di particolari affatto pesanti. In una frase riesci a inserire tutti i particolari necessari per una comprensione a tutto tondo. Ed è fantastico, giuro. Non pesante, mai pesante, ma scorrevole, fluido, intenso. Ecco, quando leggo ciò che scrivi non posso fare a meno che sorridere e rilassarmi. Non importa di cosa scrivi, perché io sorriderò lo stesso – anche quando mi commuovo, come già successo, riesco a sorridere!
Anche questa volta, dunque, è successo. Sono agli inizi, ho letto soltanto il prologo, tuttavia so che seguirò questa storia e che rientrerà nelle mie preferite. Perché? Perché è stato semplicemente magnifico questo filo di tensione! Dall’inizio alla fine, ancor prima dell’arrivo di Micheal, ancor prima del guizzo del calco della pistola, ancor prima di tutto. L’imbarazzo sul ciglio della morte, il fluttuare delle vesti dell’Oscura Signora. La consapevolezza, la fuga negata, il tentativo disperato. Una lenta e veloce ascesa, una picchiata. Montagne russe emozionali, ecco cosa. E io non posso perdermi una cosa del genere, non posso allontanarmi da un nuovo circolo vizioso targato Flora ♥
Complimenti, davvero complimenti!
Giuro che mi farò viva molto presto, da brava piattola quale che sono.
Alla prossima,
xoxo |