Recensioni per
D'onore e d'amore - Una storia siciliana
di Flora

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/02/16, ore 13:21

Ciao!
Apollonia è una ragazzina vivace senza dubbio. Quella sua freschezza la rende gioviale e la trovo anche una ragazza molto sensibile.
Sicuramente la vira, repressiva, siciliana non fa per lei, troppo imprigionante. Fortuna che ha la sua fantasia a renderla libera in qualche modo. Quando non le va di fare qualcosa, o le ordinano di fare qualcosa che non le piace, basta che scollega la mente e si sintonizza su qualche immagine piacevole su lei, magari su Mchael. A proposito di lui, il progetto americano di Apollonia è incredibile e bello sicuramente, peccato che lei non sappia, che non abbia capito, poiché anche Angelo non sembra molto intenzionato a dividere Michael in quel senso, quindi Apollonia non sa che va in contro a una sorta di relazione poliamorosa xD perdonami, ma visto ciò che pensa lei e ciò che pensa Angelo, l'affermazione era d'obbligo! A questo punto chissà come si evolverà la cosa, perché a parte il fatto che tu scrivi cose tragiche, ma suppongo che, qualora Michael e Angelo intraprendessero una relazione, penso che cercherebbero di mantenerla segreta, mentre Apollonia continuerebbe a cuocersi per Michael. A quel punto mi chiedo cosa penserebbe Apollonia se lo venisse a sapere? Che idea si farebbe di Angelo e di Michael? Non mi resta che leggere e vedere quale malvagia idea ha partorito la tua mente! E ricordati la mia minaccia...
Nn c'ha messo poi molto, non per colpa sua, a perdere la sua innocente la povera Apollonia. Il duro lavoro nei campi, nel fienile dovevano essere celebrati con il vino appunto e non con amare notizie.
Sono arrabbiata adesso! E spero, con tutta me stessa che chi ha fatto quelle cose ad Apollonia, muoia sotto atroci sofferenze, spero che Michael li scotenni!
Per non parlare poi del povero Angelo... perché ha seguito Michael? Certo così gli ha tolto l'incombente di spiegargli l'accaduto, ma non è giusto! Adesso sì che tutto ciò diventerà tragedia e voglio proprio vedere come farai finire questa storia, ti rimarrò sulla coscienza prima o poi!
Alla prossima!

Recensore Master
18/02/16, ore 01:37

Ciao ~
Sono ancora qui, come promesso. Ammetto che non vedevo l’ora di continuare a leggere questa tua storia, sai? E non mi sarei mai immaginata un diverso assetto narrativo, perché ormai ero entrata un un’altra ottica. Dal presente al passato. Bene, posso dirti subito che l’impressione di saltare nel tempo è assoluta. Si retrocede, si torna indietro, e grazie anche a questa tua scelta – non solo alla data e all’ambientazione, ecco.
Non sono mai stata in Sicilia, ma ho visto spesso degli stralci di film lì ambientati. Direi che hai reso benissimo l’atmosfera: i colori, il vociare, la semplicità. Non posso che farti i complimenti per avermi fatta addentrare tanto, ma la cosa non mi stupisce poi molto – no, perché da quando ho iniziato a leggere il tuo ciclo di storie di Alessandro mi sono resa conto che sai trascinare il lettore in ogni contesto!
Molto accurata nelle spiegazioni, nelle contestualizzazioni. Le informazioni non sono mai messe a caso e si concatenano, si leggono piacevolmente – ti dirò, contribuiscono anche a rendere l'ambientazione e il contesto!
Micheal è un personaggio da tenere d’occhio e credo proprio che lo farò. Sin dal prologo avevo pensato che fosse interessante, ma adesso me ne rendo conto sempre di più: attento, riflessivo, forse anche spaesato. Il posto in cui si trova è nuovo e altrettanto nuove sono le persone che lo circondano – di certo lo sono i loro modi di fare.
La descrizione a distanza di Angelo e Apollonia mi è piaciuta tanto, lo ammetto. Sono riuscita a immaginarmeli perfettamente e mi sembrava di essere lì, al posto di Micheal, mentre questi scherzavano tra loro e azzardavano qualche parola incomprensibile. Ah, mi chiedo anche cosa si siano detti! Ma non voglio spoiler, no davvero – sai quanto li detesti! Sono certa che prima o poi salterà tutto fuori, perché non lasci mai niente al caso, e forse anche il loro discorsetto avrà una valenza futura.
La scena più caratteristica, poi, è quella tra le stradine. Mi è piaciuta molto. Quasi riuscivo a sentire il sole sulla pelle, perciò ancora complimenti!
E niente, che dire… Vedere di nuovo Fabrizio mi ha suscitato una strana sensazione. Non riesco a spiegarla, davvero. Forse nostalgia, forse più vicina a un So che sbaglierai, non farlo.
Non voglio azzardare ipotesi o ship varie, mi astengo per non sembrare una così brutta persona (?)
Tuttavia ammetto di aver adorato il carattere di Angelo. E qui mi fermo, non aggiungo altro *cof*
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
17/02/16, ore 17:06

Ciao!
Come vedi sono già al secondo capitolo, la storia ha destato in me molta curiosità xD Sono entrata nell'atmosfera, pertanto non mi resta che leggere.
Non so cosa aspettarmi, il trauma di gioco di specchi brucia ancora vivo dentro la mia povera anima e leggere di certi dialoghi quasi allegri e spensierati, mi portano a pensare che finirà tutto in tragedia! Che poi, visto il tema e l'ambientazione non è che mi posso aspettare chissà quale lieto fino, ma mi auspico di non soffrire così tanto, come per colpa tua ho già sofferto xD
Detto questo... e giuro (o quasi) che non è una minaccia, procedo con la recensione!
Angelo con quegli occhietti belli fissa Michael in maniera quasi imbarazzante, nel senso che me lo immagino con una sorta di adorazione intrinseca dentro di lui, come se adorasse Michael nella sua completezza. Non so se ho indovinato, ma per adesso mi suggerisce questo!
Angelo disegna pure ed è anche timido, o almeno così sembra verso Michael che è più grande di lui e sembra essere importante, almeno ai loro occhi. Certo è che con due che lo prendono in giro, come Fabrizio e Calo, perché gli piace disegnare, non è facile rapportarsi, per questo dico che Angelo sembra avere una natura mite e poi sono sicura che non hai scelto il nome a caso, forse volevi rappresentare una sorta di purezza nel suo animo.
Dopo tutto questo, mi sembra anche inutile dirti che Angelo ha già tutta la mia simpatia.
Michael mi sembra anche un buon osservatore, lui ha capito che negli occhi degli uomini si percepiscono molte cose, molte sfumature. Notare come è rimasto compiaciuto del mutamento negli occhi di Angelo, e quell'oscurità calata nello sguardo di Fabrizio, cosa che secondo me terrà presente, anche se non ci baderà subito, visto il prologo. Alla fine sembra uno che dice "fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio" però dall'altra parte mi sembra anche essere molto legato ai suoi conoscenti, pensando che loro non potrebbero mai tradirlo, e secondo me è proprio questa cosa che potrebbe fregarlo.
Ed ecco che Angelo, dopo aver confessato la cotta della sorella, ha praticamente fatto il suo coming out XD Con quel suo dirgli se credeva che anche lui fosse o meno un bambino xD Ma tanto, Angelo pure se si è bruciato con quella cosa, non è mica scemo, l'ha capito che Michael è preso xD in che modo, forse non lo sa, ma il feeling lo sente ù.ù
Quanto alla storia, mi sono ricordata pure le sequenze del film e devo dire che anche in questa storia, Michael si conferma il mio preferito, come nel film del resto.
Che altro posso aggiungere? Mh... trovo tutto sempre molto bello, le descrizioni ci sono, ma non sono fastidiose, sono quelle necessarie che servono a creare l'atmosfera italo - americana di questa storia. In fondo un po' di malinconia e nostalgia ci vuole per questa storia!
Brava, alla prossima!

Recensore Master
17/02/16, ore 01:17

Ciao!
Ecco, ho letto il primo capitolo!
Perché ci vedo qualcosa tra Michael e Angelo? Sento qualcosa di diverso nell'aria, ma io vedo slash ovunque, quindi, se mi sto sbagliando fermami prima che comincio a shippare ogni cosa XD
Il povero Michael, se è vero che è stato accusato ingiustamente, si è praticamente costretto a una sorta di esilio, o di un ritorno perché no... Però, mi dispiace che non abbia trovato nessuno, già è spaesato in una terra che non riconosce più, addirittura solo si ritrova. Deve affrontare molte cose adesso. La Sicilia, fortunatamente, è una terra molto bella, quindi anche se il caldo è asfissiante XD e il solo cocente, si fa perdonare dalla natura e dal paesaggio.
Ora sono curiosa, sono agganciata alla storia, ora sì che finirò in un nuovo vortice di emozioni hahah
Spero di poter leggere presto il prossimo capitolo!
Alla prossima.
Ps: la scrittura è fluida e bellissima come sempre!

Recensore Master
15/02/16, ore 13:15
Cap. 1:

Ciao ~
Che piacere leggerti di nuovo! Avevo in progetto di andare avanti con il tuo ciclo di storie su Alessandro, ma come potevo resistere a questo bocconcino? Ebbene, come mio solito parto dal principio: titolo e introduzione – lo so, non sentivi la mancanza di questa tecnicità maniacale (?) ma fingerò che sia diversamente (?) ♥
Il titolo mi ha colpita, sì. Non è il classico titolo che mi attirerebbe all’amo, quantomeno non nella frazione di un millisecondo, ma è un bel titolo. Probabilmente mi sarei aggirata attorno alla storia con aria circospetta per un paio di minuti, ecco. Non amo particolarmente i titoli lunghi, anche se a mia volta ne ho usati di chilometrici in passato, ma rimane il fatto che la prima parte colpisca più della seconda e che quindi prenderò quest’ultima come una sorta di sottotitolo.
Per quanto riguarda l’introduzione, devo dire che mi piace. Se ho navigato in acque dubbie con il titolo, per questo secondo step non ho dubbi: ben riuscito. Hai saputo delineare la trama in poche parole e, come tuo solito, sei riuscita a colpire anche con pennellate angst. Insomma, il lettore medio – in questo caso me – non può che annuire soddisfatto ed avvicinarsi con fiducia.
(Sembra che io abbia appena descritto una puntata di Super Quark, ma giuro che è puramente casuale il mio sentirmi un animaletto sperduto – forse a causa della carenza di sonno e dell’iperattività latente, chissà!)
Prima di passare a ciò che penso nel dettaglio di questo incipit, però, devo soffermarmi sullo stile. È una cosa che adoro fare, che mi preme fare. E quando riguarda persone come te – Autrici con la A maiuscola – mi emoziona molto. Che dire: minuziosamente perfetto. Hai tracciato le linee guida in modo superbo, come sempre, ma questa volta – e correggimi se sbaglio – in modo più dettagliato. Come per le storie su Alessandro Magno, anche qui vedo una dovizia di particolari affatto pesanti. In una frase riesci a inserire tutti i particolari necessari per una comprensione a tutto tondo. Ed è fantastico, giuro. Non pesante, mai pesante, ma scorrevole, fluido, intenso. Ecco, quando leggo ciò che scrivi non posso fare a meno che sorridere e rilassarmi. Non importa di cosa scrivi, perché io sorriderò lo stesso – anche quando mi commuovo, come già successo, riesco a sorridere!
Anche questa volta, dunque, è successo. Sono agli inizi, ho letto soltanto il prologo, tuttavia so che seguirò questa storia e che rientrerà nelle mie preferite. Perché? Perché è stato semplicemente magnifico questo filo di tensione! Dall’inizio alla fine, ancor prima dell’arrivo di Micheal, ancor prima del guizzo del calco della pistola, ancor prima di tutto. L’imbarazzo sul ciglio della morte, il fluttuare delle vesti dell’Oscura Signora. La consapevolezza, la fuga negata, il tentativo disperato. Una lenta e veloce ascesa, una picchiata. Montagne russe emozionali, ecco cosa. E io non posso perdermi una cosa del genere, non posso allontanarmi da un nuovo circolo vizioso targato Flora ♥
Complimenti, davvero complimenti!
Giuro che mi farò viva molto presto, da brava piattola quale che sono.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
06/02/16, ore 02:00

Bene. ù_ù Sono felice che tu ti sia decisa a continuarla, perché, come ben sai, mi sono appassionata febbrilmente a questa storia, anche se resto dell'idea che sei una scrittrice crudele. ù_ù

Devo dire che, come lettrice imbestialita per il fato di Apollonia, questo capitolo mi ha fato tante soddisfazioni. Sono stata particolarmente contenta che a sistemare i conti sia stato Angelo - che, allo stesso tempo, non hai reso disumano d'improvviso, ma sempre uguale a se stesso, anche se attraversa la metamorfosi così bene spiegata da Mike. Il suo cuore, la sua innocenza di bambino sono andate perdute; al loro posto, la dura legge della sopravvivenza ha messo radici, tanto più aspra nella Sicilia di questo periodo storico.

Ho trovato questo capitolo, per quanto breve, un bellissimo ponte verso la maturazione tanto di Angelo quanto di Mike - il qualche è sempre più consapevole, nonostante i rimorsi, di quanto si celi nel profondo di sé. Questa bestia che culla in seno, controllata a sento dagli ultimi bagliori di coscienza. A livello di introspezione, tutto ciò è ineccepibile, e non solo: è anche narrato con immagini bellissime, rispecchiato persino dalle condizioni atmosferiche.

Nelle tue storie, tutto è simbolo; in questo capitolo, protagonista è il vento: il vento che cambia, che porta nuovi dolori e nuove gioie perverse, che addensa le nubi nere del futuro che incombe. Come sempre, le ambientazioni sono estremamente vivide per tutti e cinque i sensi; in questo capitolo a prevalere sono il tatto, la vista, l'odorato nel momento in cui tiri fuori il tuo gore. La scena della tortura mi ha provocato i conati - e un intenso piacere sadico per la giustizia divina incarnata da Don Tommasino.

Come Mike, sono cosciente che sia sbagliato, ma non mi interessa: ed è il pregio del tuo scritto, che fa calare lo spettatore in una mentalità che normalmente non assumerebbe, lasciandolo fuori da sé una volta terminata la lettura.

Niente, non ho note da farti se non due piccole ripetizioni ("giorni"-"giorno" e "mani"-"mani" - il secondo "mani" lo sostituirei con "tra di esse"), e attendo con ansia il prossimo capitolo che, mi dici, dovrebbe portarmi belle sorprese. *si fida poco*

Bandierina verde meritatissima. <3

Recensore Master
05/02/16, ore 12:47
Cap. 1:

Ciao!
So che esiste questa storia da tanto tempo, ma per un motivo o per un altro ho sempre rimandato, impegni a parte. Forse è ancora il trauma di gioco di specchi che non mi ha permesso subito di buttarmici a capofitto xD Devo ancora riprendermi...
Poi, oggi ho visto che hai aggiornato, allora mi sono detto che dovevo iniziare, dovevo leggere almeno il prologo ed eccomi qui. Non ti assicuro una puntualità sulla lettura, ma di certo posso dire che continuerò la storia. Come sempre posso riconoscere il tuo stile, almeno per quanto riguarda questo tema trattato. Ti riescono davvero molto bene le storie sulla malavita.
Il prologo è adrenalinico, subito si vede chi comanda e quanto può essere pericoloso un Corleone!
Fabrizio ha tentato di mostrare quella poco dignità che gli era rimasta cercando di non piangere (almeno all'inizio) ma non so quanto potesse esserne rimasta, visto che se la era fatta sotto dalla paura.
Bisogna vedere, poi, perché questo Fabrizio è stato cercato e freddato in questo modo. Michael ha fatto solo due nomi, non ci hai svelato ancora i motivi o cosa è successo a loro e hai fatto bene, perché questo prologo ha suscitato curiosità nel lettore!
Spero di poter ripassare presto a leggere il capitolo successivo!
Alla prossima!

Recensore Junior
29/01/16, ore 20:06

Se ti stavi chiedendo se ancora ti odi, la risposta è sì. <3

Un altro capitolo doloroso, questo. Si tratta della diretta conseguenza della tragedia del precedente, un capitolo che mi ha dato una sensazione di lentezza nella prima parte, come se anche il lettore vivesse quell'incubo senza fine che è ora la vita per Angelo, il dolore di Michael e di Tommasino. La frase sul fatto che comunque, nonostante tutta la sofferenza, si sopravvive, l'ho trovata il leitmotiv di tutto il pezzo: il fatto che il sole, fuori, continui a splendere negli stessi identici pomeriggi siciliani mostra che la vita, arrancando, va comunque avanti.

Sei riuscita a trasmettere perfettamente, da una parte, tutto lo strazio di Angelo, così muto anche perché visto da fuori, dagli occhi degli altri; dall'altro, quello di Michael, questa goccia che ha fatto traboccare il vaso, cancellando in lui tutti i dubbi che aveva qualche capitolo fa circa la propria natura, l'incertezza determinata dall'impossibilità di fare un passo indietro come un passo avanti.

Ho trovato pregnanti sia il dialogo a senso unico col giovane Angelo, sia quello di violenza e dolore a stento trattenuti con Tommasino - sia per l'evoluzione delle vicende, sia per l'evoluzione di Michael come personaggio. Allo stesso tempo, ho notato i particolari - che non sfuggono neanche a Michael, come possedesse un istinto segreto che gli riveli una qualche verità che ancora non può razionalmente elaborare: parlo ovviamente di Fabrizio e della sua faccia tirata (viene naturale pensare che abbia qualcosa a che fare con la vicenda, dato il primo capitolo).

Inutile che mi soffermi ancora sulla vividezza delle ambientazioni (sono un disco rotto) o su quella delle atmosfere, delle sensazioni che riesci a dare al lettore - le medesime patite dai personaggi.

Aspetto con ansia il bagno di sangue. Magari riuscirai a rifarti ai miei occhi - per il momento, sei nella mia lista nera. ùùù


Solo qualche minuscola nota prima che me ne vada a soffrire altrove:

"davanti a sé" - "davanti a sé" --> Ripetizione.
"le sue spalle contratte un muro di cinta, il mento puntato in basso un ponte levatoio" --> in ellissi del verbo, metterei delle virgole tra "contratte" e "un" e "basso" e "un".
(Recensione modificata il 29/01/2016 - 08:12 pm)

Recensore Junior
29/01/16, ore 19:03

Salve. u.u Ti recensisco questo capitolo subito subito per dirti che ti odio <3 e <3 ti <3 odierò <3 per <3 sempre <3. : D

Davvero, se vuoi una recensione obbiettiva, cerca altrove (nah alla fine riuscirò a farti anche qualche commento sensato): come hai potuto fare quello che hai fatto alla piccola Apollonia? Sono contenta che tu te ne sia pentita (anche se, conoscendoti, le avresti comunque fatto fare la stessa fine, solo con una maggiore agonia): è il karma. Ben ti sta.

Aldilà della mia voglia di scuoterti come una maracas, ho trovato questo capitolo davvero bello. Hai usato un po' quel trucchetto popolare nei telefilm: il mostrare da vicino la vittima appena prima di liberarsi di lei. Devo dire che, qui, è stato molto più efficace del solito: la prima parte lascia incantati in Apollonia, sepolti nella sua mente e nel boschetto verde che attraversa. Cosa c'è di più innocente di una vergine con dei fiori in mano? Hai creato bene quella atmosfera da horror che passa dalla quiete all'inquietudine, ancora tinta dei sogni della ragazza; poi, nella seconda parte, cali la mannaia senza pietà (ti odio).

Apollonia è (era) adorabile. Non l'adolescente arrabbiata che si considera diversa perché sta attraversando quella fase della vita; lei è realmente una creatura diversa da quelle con cui spende i suoi giorni, che non la capiscono. Nonostante tutto, non prova odio, ma un certo disinteresse, probabilmente alimentato dalla presenza di Angelo, dal loro rapporto strettissimo.

Ed è proprio ad Angelo che penso, quando leggo della sua sorte crudele, persino più che ai loro genitori. Che tu l'abbia fatto assistere alla conversazione tra Tommasino e Michael (li ho amati entrambi, in quel momento: due pezzi grossi ma entrambi così umani di fronte alla perdita, alla paura, alla morte), è puro sadismo (e io ti odio).

Soprattutto dopo l'incipit della seconda scena, tra l'altro estremamente verosimile: come ti dicevo oggi nella recensione a "Il Viaggio", a volte quando accade qualcosa di brutto a una persona amata ne avvertiamo quasi la sensazione fisica; più spesso, si tratta di giorni come gli altri, che promettono una serata tranquilla, e invece si trasformano in un incubo da cui non si può fuggire. Ho trovato quindi molto verosimile questo scenario (ma ti odio comunque) e anche che l'effetto finale "mannaia" sia estremamente ben riuscito.

Un capitolo doloroso, della dicotomia tra amici e nemici (il bosco che è rifugio e tomba per Apollonia; Fabrizio, che guarda caso non è presente, ma anche lui destinato a trasformarsi in bersaglio di chi ne era il protettore). Doloroso e struggente.

L'ho amato, ma ti odio. E su queste note, ti lascio le solite correzioni e me ne vado contrariata. : D



"sapeva" - "sapeva" - "consapevolezza" --> Occhio alla ripetizione, anche se intendi con due significati diversi; inoltre, "sapere con consapevolezza" risulta ridondante.
"indietro" - "indietro" --> Ripetizione.
"macchia" - "macchia" --> Significato diverso ma la parola è la stessa.
"chinato" - "chine" --> Anche qui una ripetizione.

Recensore Junior
29/01/16, ore 17:43

E si prosegue con la lettura! ;D
Di nuovo, come per i precedenti due capitoli, ho amato l'atmosfera che sei riuscita a creare, con tutti i suoi piccoli dettagli, uno spaccato della Sicilia di una volta, che adesso – a parte qualche paese piccino, ancora rurale, forse – non si trova più, se non nelle pubblicità del marchio fondato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana. XD Mi pare di poter sentire il canto ipnotico delle cicale, il risucchio umido che fa la bocca quando si mangia un ficodindia, il caldo umido che già ti coglie appena la primavera è alla sua metà. 
Mi piacciono i personaggi, la loro quotidiana – fra virgolette! – normalità, i gesti che li caratterizzano, il loro modo di parlare e pensare: trovo tutto estremamente realistico... e sai quanto io ami la più pura verosimiglianza. 
Amo il rapporto fra Michael e il padre e ho trovato divertente, poi, quella piccola giacobbata – e se non sai ancora di cosa si tratti, è meglio che tu lo chieda alla nostra comune amica! ;P – su Fabrizio e la curiosità che mette nei guai...
Non sono però solamente i personaggi e l'ambientazione che mi piacciono, no: anche la storia in sé, il dipanamento – in realtà siamo solamente all'inizio, ma... – della vicenda mi sta prendendo molto: sono curiosa di scoprire come si metteranno le cose a Palermo, che piega prenderà la situazione fra i Bontate e i loro rivali.
E nulla, non posso far altro che farti i complimenti per questa storia, sinora riuscitissima, e promettere che presto ripasserò per leggere un nuovo capitolo! :*
(Recensione modificata il 29/01/2016 - 05:49 pm)

Recensore Junior
29/01/16, ore 00:14

Eccomi qui a recensire per lo scambio. u.u

SEI PROPRIO CATTIVA. *si è spoilerata*

Detto questo, passiamo al capitolo in esame. ù-ù Dunque, penso che sia come al solito un capitolo ben strutturato, con le scene messe tutte al posto giusto. Dal punto di vista della narrazione, la cosa che più ho apprezzato sono le piccole "uova di Pasqua" che hai lasciato in giro nel capitolo - per esempio gli accenni a Fabrizio che farebbe "qualunque cosa" per andare in America; alla luce del prologo, prendono un significato molto pregnante, e coinvolgono il lettore, creano un senso di pena verso Michael, che vorrebbero in grado di capire certe allusioni.

Per quanto riguarda la "regia", tu con le ambientazioni sei maestra. Riesci a ricreare meravigliosamente le scene, in modo da darne una chiara immagine coinvolgendo tutti e cinque i sensi, tanto da trasportarlo lì dove lo vuoi. Vale lo stesso anche per questo capitolo: se la prima scena ha un ché di fiacco, rilassato, l'ultima realmente è magica. Molta di questa atmosfera si deve anche ai dialoghi o all'assenza di essi: i tuoi personaggi non parlano mai troppo e non parlano mai troppo poco; tutti gli scambi sono funzionali alla storia, alla caratterizzazione e a dare un quadro chiaro della situazione senza scendere nell'infodump.

A livello di caratterizzazione, nonostante i suoi comprimari siano tutti coloriti e ciascuno di essi abbia una sua dignità, Michael al momento spicca sempre su tutti per la complessità, per le motivazioni che lo guidano in questo momento di transizione in cui, nonostante si senta obbligato a percorrere una via e immagini vagamente cosa troverà alla fine del tunnel, non ha proprio idea di cosa avverrà nel mezzo del cammino. Adoro il suo rapporto con Tommasino e con Angelo, che è chiaro guarda con un occhio tutto speciale.

Il fatto che tanto idolatri il ragazzino e Apollonia potrebbe essere anche dipeso dal fatto che li elegga a simboli di quell'innocenza che lui ha perduto; non che si riveda in loro, che quasi gli sembrano creature celesti e intoccabili; semplicemente, si limita a osservarli con l'ammirazione di Platone per le sue idee, come rappresentazione di un traguardo perduto ma irraggiungibile in partenza.

Ho amato la descrizione del suo rapporto col padre, delle dinamiche familiari e dell'episodio che lo ha portato al grande passo. E' una relazione travagliata e psicologicamente profonda, un parallelismo tra il rifiuto del padre e il rifiuto di sé, così come esiste quello tra l'accettare il proprio fato e quel lato di sé che pare fatto appositamente per seguire quella strada.

Altra cosa che mi è piaciuta è stata la descrizione dei conflitti interni tra Tommasino e i palermitani: ci ho trovato molto di quanto accade anche oggi un po' in tutto, con le nuove generazioni che "non hanno più rispetto".

L'ultima scena... magica.

E io TI ODIO - e t'amo. ADIOS.


Le mie solite note finali, sperando di essere utile:

"occhi" - "occhi" --> Piccola ripetizione.
"America" --> Al momento del dialogo, tendi a ripetere un po' troppo questo nome. L'effetto di enfasi che vuoi dare un po' si perde.
"scura" - "scuro" --> Piccola ripetizione.
"fa" -"farlo"-"farò" --> Anche qui potresti variare un poco per movimentare la lettura.
"ricordava bene" - "ricordava bene" - "ricordava" --> Come sopra. ^^
"Fu allora che Michael prese la sua decisione. La prese quel giorno all’ospedale" --> Qui passi dal trapassato al passato remoto.
"via" - "via" --> Ripetizione ravvicinata.
"alberi" --> Tendi a ripetere un po' troppo. Potresti sostituire con "rami", "foglie" o "fronde".
"raggruppò tutti insieme" --> Il "tutti insieme" è implicito nel verbo "raggruppare".
"le sfumature raccontavano" --> Doppio spazio.
"non ben definito, forse" --> "Indefinito" rende la frase più veloce.
"vergato" --> Ho controllato, e il verbo si usa solo per la scrittura, non per il disegno.
"Angelo gli sfilò il ritratto dalle mani, delicatamente, ed ebbe un moto di vergogna, ma non abbassò gli occhi." --> Occhio: qui passi per un attimo al punto di vista di Angelo, anche se hai tenuto quello di Michael per tutto il resto del capitolo.
"abbracciata" - "tra le braccia" --> Ripetizioncina.
"ruvida come una ferita." --> Potresti usare la "crosta di una ferita" per essere più precisa.
"a osservare il fratello e la moglie ballare allacciati, gli occhi chiusi contro la notte" --> Da come formuli la frase, sembra che sia Tommasino a tenere gli occhi chiusi anche se menzioni che li "osserva".

Recensore Junior
24/01/16, ore 22:08

Proseguo con la long e, sì, mi sta piacendo. Sullo stile mi sono espressa nella recensione precedente, ma ribadisco che è molto curato e preciso, con una gran bella punteggiatura – lo so, faccio strani complimenti! – e capace davvero di rendere al lettore un'ambientazione eccellente – e mi procura un immenso piacere notare come, con grande maturità e umiltà, tu abbia già apportato delle giuste modifiche al testo, dopo aver letto i consigli arrivati in precedenza da altri, prima di questa mia recensione: come sai, apprezzo moltissimo vedere un autore capace di accettare critiche e dritte.
Solo un paio di minuscole cosucce: non ho ben capito il pezzettino sulle ore e le lame, verso l'inizio della fic, e un po' troppo di frequente ripeti la parola "villa" – in alcune parti, magari, cercherei di sostituirla con un'altra equivalente oppure la ometterei direttamente.
Non conoscendo quasi Michael Corleone – ricordo solo qualcosina, molto vagamente, e mi pare di aver letto sia stato modellato sulla figura di uno dei Borgia, o mi sbaglio? In ogni caso, mi hai fatto venire voglia di rivedere il film a modo... –, confido in toto alla tua già accennata bravura nel replicare le caratterizzazioni dei personaggi altrui.
Non ho davvero molto altro da aggiungere: i meritati complimenti te li ho già fatti e posso solo concludere promettendo che continuerò a leggere questa storia – quindi, pian piano, arriveranno nuove recensioni, per gli altri capitoli.
Un bacio!

Recensore Junior
24/01/16, ore 21:09
Cap. 1:

Eccomi qui, pronta a recensire una tua nuova storia.
Parto con un avvertimento: da siciliana che spesso è criticata per non amare abbastanza la sua terra, storie del genere non mi hanno mai particolarmente interessato, forse per un inconscio protestare dall'idea della Sicilia quale culla della mafia. Anche ai film mi sono solo avvicinata di recente, e male: mio fratello ha i DVD e, durante una serata un po' fiacca, ho deciso di dare un'occhiata alla famosa saga; sfortunatamente la stanchezza ha preso presto il sopravvento e dunque sono riuscita a vedere unicamente una manciata di minuti, prima di crollare...
Ti racconto tutto ciò per metterti in guardia dal fatto che non conosco quasi per nulla il fandom e quindi, in un certo senso, mi approccerò allo scritto come fosse un testo originale – ma so già che, data la tua strabiliante capacità di risultare perfettamente aderente alle originali caratterizzazioni, se un qualche sentimento d'ira o di sdegno dovesse cogliermi non potrò che prendermela unicamente col signor Puzo, con cui ho già un mezzo conto in sospeso, visto cosa ha fatto ai miei adorati Borgia. E proprio perché non conosco personaggi e storia della saga non ho ben capito, però, i confini fra quest'ultima, già ben stabilita da altri – e il tuo personale zampino; magari, dopo cercherò di informarmi meglio sul web!
Nonostante la fic sia stata scritta ormai moltissimi anni fa, e nel frattempo sei inevitabilmente maturata, trovo ancora ottimo lo stile: mi piacciono le frasi, ricche di descrizioni ma mai artificiose né troppo contorte, e della perfetta lunghezza media. Concordo con la nostra amica – sì, leggo le recensioni degli altri, perché sono un'impicciona! :P – circa il taglio quasi registico – che mi piace da morire, tant'è che, spesso e volentieri, in passato anche io lo adottavo.
Come già scritto sopra, non so quanto tu abbia modificato o aggiunto rispetto ai film, ma, per quanto piccolo e ancora – giustamente! – piuttosto misterioso, il prologo, che sia o meno tutta farina del tuo sacco, l'ho trovato davvero vero.
Corro a leggere il primo capitolo, ecco.

Recensore Junior
23/01/16, ore 17:59

Eccomi al primo capitolo (e dunque, alla recensione per lo scambio).

Devo ammettere che la storia mi sta prendendo più di quanto potessi pensare all'inizio. E' colpa di Puzo, ovviamente. ùù

Premetto che ho avuto occasione di andare in Sicilia, ma non in "questa" Sicilia: quella di cui si parla con nostalgia, del sole, degli agrumi e dai colori così vividi da sembrare un quadro vivente. So che esiste ancora, ma pure non avendola mai vista con i miei occhi, riesco a figurarmela benissimo. Come sempre, le tue ambientazioni sono magistrali, e trasmettono esattamente quello che desideri al lettore, giocando efficacemente coi cinque sensi. Ho amato tanto la descrizione della villa che di Corelone, con le sue case semidirute e abbandonate. L'atmosfera è perfetta sotto ogni punto di vista.

Per quanto riguarda i personaggi, Michael comincia a piacermi molto.
Avevo già intuito che fosse il "buono" della situazione (a proposito! Il prologo era un flash forward! Non mi ha fatto per nulla piacere sapere che brutte cose capiteranno ad Apollonia e Angelo, ma se si tratta di te dovevo aspettarmelo ùù). L'ho trovato un giovane uomo pieno di senno, sradicato dalla propria famiglia e dalle proprie convinzioni; il peso del cambiamento si fa ancora sentire, ma ecco che, con suo stupore, riesce ad adattarti al luogo che ha cacciato suo padre, questo padre tanto lontano eppure più vicino per la lontananza stessa.

Ho adorato la scena in cui osserva i due gemelli (sento puzza di incest u.u), che non vedo l'ora di conoscere più in profondità. Hai dato uno scorcio di Angelo, a livello di caratterizzazione, e fatto intuire che qualcosa lega lui e Michael. Il fatto stesso che lo chiami col suo nome, penso denoti un'accettazione maggiore di Michael e di tutto quello che è stado ed è. Apollonia sembra provare una qualche attrazione per Michael e aspetto con ansia di vederla più da vicino.

Le altre figure citate sono tutte molto vivide e danno realismo e peculiarità anche se al momento non aggiungono alla trama (è anche vero che è solo il primo capitolo e non compaiono ancora). Tutti, a parte Fabrizio il traditore, che al momento prospera sotto il comando di Tommasino. Già non mi piace.

A questo proposito, penso tu abbia ben spiegato i meccanismi di funzionamento della famiglia siciliana, così come i giochi di potere locali: un'altra scena che mi ha colpito - con la riflessione che è nata intorno - è stata quella ambientata a Corleone e il ricordo del padre di Michael, la tenerezza e l'ammirazione.

Niente, anche questo capitolo è un gioiellino.

Le mie notine solite, anche qui molto poche:

"siciliano" / "siciliana" --> Il secondo è di troppo, avendo già specificato che la scena è ambientata in Sicilia.
"Troppofamiliare." --> Manca uno spazio.
"un istante aveva eroso" --> Il verbo erodere evoca una disgregazione lenta che non si accorda con il concetto di istante. "Disgregato", "frantumato"?
"sorella" / "fratello" / --> "Fratello" è qui plenoastico, dato che hai già specificato il grado di parentela tra i due.
"era ospite" / "ospitarlo" --> "Dargli rifugio"?
"sole siciliano" --> Campagna di abolizione dell'aggettivo "siciliano". #cit X°D Sai che scherzo. Ma occhio, tendi un po' a calcare la mano con questo aggettivo.

Recensore Junior
23/01/16, ore 16:53
Cap. 1:

ù.ù Come sai, sto leggendo una fanfic solo perché sei tu: non ho mai visto il film e, a prescindere, io e Puzo non ci amiamo. *lo fissa*

Mi sono dunque buttata nella storia come in un'originale. ù.ù

Dunque dunque: ammetto di aver visto pochi film a tema mafioso in vita mia, ma l'apertura di questo racconto mi ha subito riportato a quelle atmosfere. Come sempre, sei maestra nel creare l'ambientazione e la tua regia è molto visiva: sono riuscita a figurarmi benissimo l'uomo legato e sanguinante, il dettaglio del rivolo che gli scende sulla fronte e la luce impietosa delle lampade.

Colori, suoni e odori fanno tanto per evocare il setting: mentre lo descrivevi, ero anche io lì con Fabrizio a passeggiare per il casinò, a farmi ammaliare dalla gente ben vestita e dal profumo delle vincita.

A livello di gestione della trama, lo stacco tra questo breve ricordo e la realtà è ben calibrato per rendere ancor più violento lo schiaffo del rovescio di Fortuna di Fabrizio - che non è poi la forza che regna sovrana (perlopiù) in certi ambienti?

Ho trovato molto a effetto l'entrata di Michael Corleone (suppongo uno dei membri della famiglia protagonista dell'opera originale), e vividamente descritta la reazione del povero Fabrizio - che un'anima tanto innocente non pare essere, in ogni caso. Ho trovato credibile la sua reazione e coinvolgente il suo terrore, che fa capire molto dell'uomo che ci troviamo di fronte. Anche il lettore è portato a temerlo, ma anche ad essere dalla sua parte: il fatto che stia vendicando delle morti dei suoi cari, qualunque siano le motivazioni dietro, spinge a tenere per lui piuttosto che per il malcapitato prigioniero.

Lo stile è quello giusto, adatto alla materia narrata, e aiuta ottimamente a costruire lo scenario senza distrarre chi legge dalla vicenda e dai personaggi. Insomma, è scorrevole e azzeccato.

E' un prologo che incuriosisce: sinceramente non so se si tratti di un flashforward o di un flashback, e sono piuttosto curiosa di scoprirlo al prossimo capitolo.

Le mie solite note, sperando che possano essere utili (anche se sono davvero quattro cavolatine):

"smesso" / "smesso" --> Una piccola ripetizione ravvicinata.
"ben vestita" / "ben vestito" --> Anche qui. Magari sostituirei con un "elegante".
"andare lungo la sedia" --> Non ho capito bene cosa intendi con questa espressione; forse, "afflosciarsi sulla sedia" è più immediato, se ho ben interpretato.
"neimiei casinò" --> Manca lo spazio. ^^