… Come centrare il mio misero cuore e farlo battere di più fino a farlo scoppiare. Assassina.
Direi che ormai sai dove colpire, sei una femmina crudelmente dolce accidenti!
È stata davvero una cosa inaspettata, e per di più a sorpresa come piace a me.
Tu così, assecondando i miei bisogni, mi farai entrare in dipendenza, anzi ci sono già, ormai è cronica.
È stato proprio un grande Regalo, da infilare sotto l’albero; il più bello e prezioso che tu potessi fare Lexxy, grazie di cuore, seriamente.
<><><>
Questo è quel che si può definire Racconto degno di tale nome.
Vi è fondatezza: è evidente come attingi alle caratteristiche basilari dei personaggi per farle tue, evitando anche di alterarli o enfatizzarli, ovvero riesci a costruire un qualcosa che sta in piedi da solo, ed è credibile senzail bisogno d'inventare banalità a mo' di zavorra.
Di Jonathan Crane ad esempio metti in luce la passione viscerale per i libri, l’agilità, il rimanere apparentemente indifferente a ciò che lo circonda,
nell’immobilità dell’osservazione (per non parlare del suo aspetto da “acchiappone” preso in prestito dal film); insomma, piccoli ma essenziali particolari che danno sangue e carne al personaggio. ( I grandi si notano nell’accortezza dei dettagli. ;})
È da dire che qui il suo ruolo è stato l’ombelico della storia, tutti attratti da lui.
Edward Nigma … ormai sappiamo di che pasta è fatto: presuntuoso e borioso di sé da far schifo ( il momento del viaggio mentale sull’innocua e delicata immagine di Crane … troppo divertente!), uno che per non crollare nel tedio e darsi un senso ha come unico rimedio sfornare indovinelli, cibandosi della sua stessa follia. Affascinante.
Ti dirò, l’ho adorato smisuratamente! Era da tanto che non lo maneggiavi in questa versione così integra, e gli indovinelli sciorinati qua e là son stati spassosi!
Ora Joker, e con questo chiudo la nicchia “proprietà fondamentali”.
(Sì, come al solito sto sminuzzando il tuo lavoro. ^^ Poi sarà noioso per te sciropparmi. Arrangiati.)
L’hai fatto vivere, era lui (anche gli altri naturalmente!). Il suo comportamento … da brividi: gli occhi fissi senza mai chiudere le palpebre, da intendere come “la bestia è a caccia e sta osservando la sua preda”, la lingua rapida che ostenta ogni qual volta è pronto ad attaccare ( sai, riflettendoci potremmo tirare su un documentario, pare di star a trattare con un micione! ^_^); tutti atteggiamenti usati e calibrati nel modo giusto. (A ribadire che detesto l’esagerazione, a me piace chi usa il contagocce come te, dimostra “padronanza” di quel che si sta costruendo.) E poi come non sottolineare la sua esplosione di violenza, o se vogliamo intenderla in un modo più consono a lui, la detonazione del suo Io, lo scatto … felino! XD
No, a parte gli scherzi, m’è piaciuto da sturbo il modo in cui l’hai attivato, per gradi,
partendo dalle labbra che iniziano ad assumere un aspetto contraddittorio al suo sorriso permanente e, quant’è vero Dio,
come dichiarava Buffotto il Bandito “quando s’interrompono le risate comincia il genocidio e il genocidio inizia sempre con te.” U_U
Allo stesso modo m’è garbato il disastro compiuto a seguito della fuoriuscita del suo “Joker omicida”.
Cavolo, per un attimo leggendo la fine del cervello del povero Grugno, affetto da microcefalia, m’è sembrato di stare a sfogliare le pagine di qualche opera di Palahniuk!
È stato un dettaglio raccapricciante ben appaiato con la mostruosità altalenante del Pagliaccio. Impressionante.
Mi fai sentire maniaca a venerare certe cose, sai ?! ^_^’
No, non ho finito con i characters: Arkham lo si deve considerare come un’entità che ha la loro stessa valenza. Ecco, complimenti, ti sei mossa bene nel manicomio, l’hai sfruttato come meglio poteva farti comodo descrivendone, oltre agli ambienti, anche la solita routine di chi vi è richiuso e di chi invece ci lavora.
---
Se non ricordo male me l’avevi promessa tanto tempo fa, una sbirciatina a ciò che era successo prima, e che sbirciatina! *___* Tu sì che sei una di parola.
Con questa inizio a darmi delle risposte ai loro comportamenti correnti.
Comunque, indipendentemente dal fatto che l’hai dedicata a me, io noto delle differenze e un avanzamento da come t’ho conosciuta, e non solo in questa ff
(le cose quando vanno dette vanno dette).
Lo slash è tra queste: non più esplicito ma velato. Personalmente, per come scrivi, delle due forme non ho preferenze, adoro entrambe. Ma così accade lo stesso gioco che uso io quando disegno “celare per lasciare intendere”, che siano gli altri a riempire gli spazi … sublime, aulico, mi sta bene ( Crane che conserva la sua solitudine, Nigma con le sue love-story e gusti appena accennati; tanto per fare degli esempi ).
Tra l’altro, il bello che si trova nel leggerti è che riesci a far coesistere ogni genere passando dal comico all’orrido.
I momenti che più, in assoluto, m’hanno rapita sono stati tanti, tra questi l’ex psichiatruzzo che non resiste e abbocca ogni qualvolta si va a toccare il suo campo, cioè la psichiatria (i dettagli del torturarsi le lebbra, delle pupille che si dilatano e della testa che dondola beata all’idea di usare il suo gas allucinogeno contro Edward per poi rimanere ad osservarlo, sono stati da pelle d’oca. Fatto apposta per terrorizzare e sottolineare che sotto il suo musetto da docile agnellino si nascondono manie pericolosamente perverse, quindi da non sottovalutare. *___*).
Sempre a proposito di lui, son rimasta secca per come è riuscito ad ottenere la sua silenziosa vendetta, ossia: è chiaro che se il Joker ha reagito alle fanfaronate di James è perché evidentemente l’ha sentito calpestare la sua aiuola, questo dal suo punto vista circense naturalmente; mentre Jonathan dotato di mente razionale, scoperto il movente ha capito come colpire il punto debole del tanto decantato terrorista truccato, e senza neanche sporcarsi le mani. Passando così da una situazione di soggezione a una offensiva. Non immagino quanto abbia rosicato il pagliaccio, e non per aver commesso un omicidio inutile, bensì per il fatto che, da bravo psichiatra, Jonathan gli abbia fatto constatare la sua debolezza sbattendogli in faccia una realtà che lui ignorava totalmente. Crane l’ha praticamente palesato come uno stupido che reagisce di impulsi. Facendogli anche sottintendere che non ha bisogno dell’aiuto di nessuno e che non appartiene a nessuno. Che offesa, che bel colpo sotto la cintura, da vero losco infido, da 100% Crane ( diventerà un vizio scriverlo ;} ).
Ora capisco perché il clown gli sta attaccato come una gomma appiccicata sotto la suola delle scarpe.
La domanda è, anzi sono: vorrà vendicarsi a sua volta facendo saltare in aria le alte e granitiche mura dietro le quali si nasconde Jonathan, o s’è proprio cotto di questo vigliacco e dispettoso angioletto? (Considerando Red flags and long nights ove il loro approccio è visto dal punto di vista di Edward io non ne ho la certezza e tutt’ora con Beauty Killer chi lo sa cosa dovrò aspettarmi. *___*) Oppure, visto l’atteggiamento prezioso dello Spaventapasseri, è attratto da questa impossibilità di averlo? Chissà, magari l’avrà presa come una sfida personale, lui non si muove se non è divertente.
... A! Il sorriso cattivo ed insanguinato … mi sta ispirando. ;}
Cerchiamo quindi di trovare il bandolo della matassa:
Nigma riesce a guadagnarsi dopo tanto insistere un posto vicino allo psichiatruzzo, per poi ritrovarsi tagliato fuori perché, inconsapevolmente, John lo rende fautore dell’avergli portato il clown a distruggere la sua quiete ed il suo equilibrio da recluso in attesa di rilascio. Infatti Scarecrow anche nei fumetti è l’unico a che tiene alle sue ore d’aria, e a differenza degli altri può ammazzare il tempo solo coi libri, per lui Arkham è un Vero travaglio. Molto IC.
Poi il massacro, la rivincita dello Spauracchio e dopo, tolto di mezzo il clown, finalmente Edward torna tra le grazie del ex dottoruzzo . In fine la fuga e riecco apparire nuovamente il Joker più furbo e preparato di loro (che ammicca con le sopracciglia, particolare che io in TDK ho adorato, se non sbaglio lo fa mentre viene sbatacchiato al muro dal Pipistrello), che non si lascia sfuggire il suo “corvo”, come dici tu, dagli occhi azzurri (ma secondo te ha un debole per gli occhi chiari?! XD)
… che bella Storia *________________*! A riassumerla per mio comodo non le rendo nemmeno giustizia.
Verso la conclusione:
qui tutto funziona, lo sai, l’ambiente, i personaggi, le vicissitudini, la struttura, la lettura scorrevole; ogni cosa e ben concatenata.
Ho apprezzato a dismisura le varie opinioni di Crane sull’utilità della psichiatria e le strane ed inutili ossessioni che sorgono verso la fine dei nostri giorni, cioè, sono d’accordo con te. U_U
Come sempre me gusta a dismisura leggere come riesci con semplicità a farli interagire tra loro, e stavolta l’hai fatto nell’Arkham Asylum! Dove ci sono regole che non possono essere inosservate. Alla fine ripeto sempre le stesse cose da far noia pure alla mia tastiera, ma è la verità.
Sento che vorrei snocciolarti di più, magari in privato.
Giuro, i pensieri affiorano ad intermittenza e credo che tornerò a leggerla più d’una volta, è veramente una storia che merita, fatta con coscienza di cose.
Ne vorrei già un’altra dose! Sono ingorda, e tu mi stai drogando. #_#
Ok per adesso stacco qui, ti ringrazio ancora, il tuo è stato un gesto che dovrò annotarmi.
Ecco che aggiungo: la canzone è tra le mie preferite. ;}
Lexxy buon natale anche a te.
Sychophantwhore
(Recensione modificata il 17/12/2010 - 12:39 am) |