Ciao!
Per spiegarti esattamente perchè sono qui a recensire - e perchè quasi sicuramente ti scriverò un papiro - ti descrivo il contesto in cui ho iniziato a leggere la tua fic. Tv accesa, poliziesco con volume oltremodo alto perchè mia sorella deve sentire in ogni stanza della casa, padre con palpebra calante che attorno alla metà del terzo capitolo ha iniziato a russare, madre che commenta e risponde ai dialoghi del telefilm. Famiglia di spostati? Può darsi, e mi ci metto di mezzo anche io perchè mi son messa a leggere col pc sulle ginocchia in mezzo a 'sto casino. Il punto è che la tua storia è stata un po' come lo scottex su una sgocciolata d'acqua: mi ha assorbito totalmente. E tutto il casino avrebbe potuto triplicare e io me ne sarei bellamente fregata.
Già solo la divisione dei capitoli, la scansione annuale estremamente veritiera delle marachelle di Naruto e Sasuke e della loro complicità bimbesca mi hanno stregata, adoro questi aspetti della storia che hai presentato con tanta cura ed attenzione, mantenendo la semplicità del quotidiano e abbracciando il tutto con una buona dose di realismo; aggiungi le frecciatine di Jiraya e le improbabili uscite di una Kushina in miniatura e di sicuro rendi il tutto ancor più tenero e divertente, tanto che spesso ho sorriso a dentatura completa, come un'ebete felice, mentre i miei erano concentratissimi sulla televisione. Nel mix preparato hai incluso anche una drammatica serietà che inizialmente non comprendevo, un astio appena accennato e un retrogusto amaro che piano piano si è reso più chiaro, presentando la figura ambigua di Madara e la complessa psicologia ferita di Itachi. Uno spaccato velato sulle ferite Uchiha, così ben nascoste dai personaggi e che hai narrato con la giusta dose di approfondimento ma contemporaneo riserbo ad esporre troppo chiaramente, preferendo che il lettore stesso capisca senza mettere tutto per iscritto, lasciando parlare dialoghi, immagini, gesti. Davvero molto intenso, per quanto triste, è l'aspetto che più ho amato dei capitoli che hai scritto finora.
Questo senso di "preparazione" al futuro che lasci alla fine di ogni capitolo, come se la storia lasciasse una traccia di sè in gola, nella mente, e si cerca di ricollegare tutto, di capire, di immaginare come andrà avanti... E' spettacolare. Mi piace tantissimo il modo in cui presenti le situazioni, per quanto piccole e banali possano essere degli episodi di vita quotidiana, ma è proprio questo essere vita che esce dalle tue frasi e si concretizza nella mia immaginazione che rende speciale il tuo lavoro. I personaggi trasudano dalle righe senza che tu li debba descrivere troppo, perchè sono i loro gesti a parlare e plasmarne le forme, e si muovono e parlano secondo il tuo copione per nulla artificioso e anzi sorprendentemente spontaneo, naturale. Vero.
Il tuo stile di scrittura è strano. Le frasi sono spezzate, ci sono quei trattini che interrompono la narrazione e aggiungono pensieri, considerazioni, che ti catapultano nella testa di un personaggio e poi in quella di un altro senza che ti renda conto del cambio di punto di vista. Devo ammettere che all'inizio mi disturbavano, li trovavo oltremodo fastidiosi, ma era solo una questione di abitudine: non ero solita incontrarli così spesso nelle letture, mi incuriosiva questo stile e allo stesso tempo mi urtava, perchè mi sembrava che la lettura non avesse continuità. Invece dopo un paio di capitoli, una volta entrata nell'ottica della scrittura, era perfettamente naturale, perchè hai trovato il modo di fondere la narrazione dall'esterno direttamente con i pensieri del personaggio in questione, un po' come se lui parlasse in collegamento alla nostra mente e un po' come se noi stessi commentassimo il rumoroso carattere di Naruto, piuttosto degli improperi a denti stretti trattenuti da Kushina o della sofferenza di Mikoto nella propria posizione di madre indebolita. Una volta assorbita anche questa insolita sfumatura, è tutto fluido e scorrevole, come se i pensieri aggiunti tra i trattini venissero direttamente da noi, che interrompiamo la lettura aggiungendo una considerazione personale, immedesimandoci nella situazione. Non so se valga per tutti, ma per me è stato così e non può che rimanermi impresso uno stile così, a suo modo, incisivo.
Potrei proseguire altre mille righe sviscerando ogni aspetto che ho apprezzato della storia, ma come preannunciato ho scritto un papiro e credo sia sufficiente così. Continuerò a seguire la fiction e recensirò in futuro, diciamo che dilaziono in rate tutto ciò che potrei aggiungere ora. =)
Moltissimi complimenti, per la successione in trama dei fatti e il modo splendidamente quieto con cui li stai presentando, regalandoci non tanto l'incalzante successione a puntate di una storia in un unico filone, quanto l'evolversi di un intreccio di vite. Davvero molto brava, continua così. Dato che la mia recensione inizialmente sembrava più una ricetta di una torta o un frullato ben miscelato, concludo con un'uscita culinaria: questa storia è un po' come uno di quei cibi gustosi e sontuosamente presentati in una composizione sofisticata. Va assaporata con calma e per quanto alcuni angoli sembrino un po' più sguarniti di zucchero di altri, o meno saporiti, ti stupiscono per quanto anche loro, nel complesso non deludano affatto.
(Mi sa che, data l'ora, ho semplicemente FAME).
Buon lavoro!
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