Allora, io non ce la posso proprio fare.
Recensirò man mano, altrimenti rischio di dimenticare troppi pezzi per strada; sto morendo dal ridere!
Intanto, stupendo il titolo che ben si sposa con l'assurdità del tutto dichiarando una "parte terza" dove non si sono avute né la prima né la seconda.
Poi stupendamente improbabile il fatto che il capitolo continui precisamente il capitolo precedente, proprio come se i due fossero stato separati a metà in un punto casuale (anche se non troppo casuale, diciamo l'ideale per lasciare in sospeso un lettore).
Come Hermione ha avuto modo di osservare nello scorso capitolo, la buona sorte è una qualità che a Harry non manca. Ma anche le persone più fortunate dovrebbero saper tenere la bocca chiusa in situazioni che invece richiederebbero solo il silenzio, o perlomeno una risposta sensata. Pronunciare una frase come “Fin qui tutto bene” è invece una condanna a morte sicura. Soprattutto in un mondo governato dall’improbabilità.
Io continuo ad amare tantissimo questi interventi metanarrativi del narratore, cioè, sono poesia pura.
Fortunatamente per Harry, Luna non aveva lasciato la propria bacchetta dove non poteva servire a nulla. “Evanesco!” gridò la ragazza, puntandola contro lo squalo.
L’enorme pesce divenne due volte più grosso.
Come faccio a restare seria leggendo una cosa del genere?
A parte che HO AMATO che Harry abbia dimenticato la bacchetta ma Luna no. Vai, Luna!
Poi, l'assurdità degli incantesimi che fanno come gli pare mi ha stesa, è geniale.
E... forse ho fatto troppo presto a parlare di amicizia! Beh, trovo Harry e Luna carini anche in ship, quindi perché no? Vedrò dove si arriverà, anche se magari è anche questo frutto dell'improbabilità. Chissà.
Per finire, è proprio improbabile che Hermione dimentichi un dettaglio così importante! E... sono morta per la minaccia conclusiva.
Volo a leggere la fine! |