Recensioni per
A forza di essere vento
di Venenum

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
21/02/12, ore 12:11


Mi sento a disagio perché credo risulterò alquanto impopolare, ma io sono abituata a essere sincera nelle recensioni, quindi te lo dico: questa fanfiction non mi è piaciuta.
Ho trovato lo stile troppo… troppo. Ogni frase è carica, ridondante, complicata e spesso caotica.
A volte nella ricerca di costruzioni e similitudini alte, secondo me si è andati un po’ troppo sopra le righe, perdendo di vista il significato del risultato finale o delle singole parole.
Ti riporto alcuni punti: Brividi soffici e acuminati (contemporaneamente? poi un brivido può essere definito ‘soffice’?); di cogliere il loro sibilo stridente sulla pelle del Mangiamorte. (la pelle ‘stride’?); trame di serpenti che si snodano in un cumulo di macerie (mi sembra una descrizione decisamente eccessiva per dei capelli); il clangore dei segreti  del tempo gettati in pasto all’umanità (frase che suona benissimo, ma cosa vuol dire?); la serenità si era presto confusa con la dignità e l’angoscia, una strana espressione falsa con cui si proteggeva per non mostrarsi fragile (trovo molto strana un’espressione di dignità e angoscia, soprattutto se usata come maschera); aveva bramato lei più di quanto la sabbia cocente desideri essere preda dell’acqua (non credo che la sabbia abbia desideri); ma la brezza di vento era puntigliosa, quasi gelida, come punte di diamanti che si infilzano nella carne e poi mormorano scusa (ho trovato alquanto strana la similitudine: perché dovrebbero infilzarti proprio con un diamante? E soprattutto perché poi dovrebbero – nonostante comunque non potrebbero – chiederti scusa?); il risonante mare, ripetuto più volte; Mudblood. Perché? Perché in inglese?
Ovviamente questi sono solo alcuni esempi per farti capire che cosa intendo quando dico di aver trovato il testo un po’ troppo costruito e caotico. 
Hai sicuramente uno stile davvero notevole, senza dubbio, ma è come se eccedessi nell’utilizzo di parole auliche, come se cercassi appositamente in ogni farse il sinonimo più desueto o comunque d’impatto rispetto alla parola classica che si sarebbe usata.
Non tutti possono vantare di poter usare uno stile così articolato, e sicuramente ti fa onore. E’ quando si punta in alto, quando si osa un po’ di più che è più facile trovare qualcuno a cui il proprio lavoro non piace.
Di per sé credo sia una capacità lodevole che però andrebbe in qualche modo limata, diluita, per non danneggiare la fluidità della lettura. Nel complesso il testo è faticoso da leggere, risulta artificioso, troppo costruito, si punta così tanto allo stile che si fa perdere al lettore il filo conduttore della narrazione. E questo secondo me è la seconda nota dolente del racconto: la trama e la sua narrazione, soffocata da tutti quei vocaboli.
Ho riletto il racconto più volte per capire cosa succede esattamente e ancora non sono sicurissima di aver capito (ma probabilmente è un problema mio XD). Ci mostri un Draco innamorato, tanto innamorato che alla morte di Hermione si spinge a duellare contro Harry pur di trovare la Pietra della Resurrezione e riportarla in vita. Ma quand’è che Draco si  innamora così di Hermione? E come è successo? E perché Hermione, se alla fine scopriamo che si innamorerà di Draco solo anni dopo essere morta, si sente così a disagio sotto lo sguardo di Draco? Perché lo chiama per nome quando ancora provano astio l’uno per l’altra? Per quale motivo alla festa lo cerca, gli va dietro?
Se li prendiamo così come si erano lasciati dalla fine della guerra, con lo stesso tipo di rapporto, il tutto suona un po’ strano. Se invece ci fosse stato qualche tipo di cambiamento tra i due, credo che sarebbe stato più opportuno in qualche modo esplicitarlo; un qualche particolare in più sul loro rapporto almeno accennato; credo che avrebbe contribuito a seguire con maggiore naturalezza la trama.
Un altro punto che davvero non ho capito è se lei non era innamorata di lui, perché alla fine sceglie di rimanergli accanto per così tanto tempo? Si erano sempre cordialmente detestati, lui hai detto che si era innamorato, ma lei no. Perché rimanere sulla terra a vegliare su un uomo che non aveva fatto altro che insultarla e umiliarla? Soprattutto hai detto che quel ‘sempre’ vuole in qualche modo richiamare quello di Pitone e Lily, quindi a maggior ragione, visto che lei NON è innamorata, com’è possibile che pronunci quella parola? Per il suo senso di giustizia? Per la sua voglia di aiutare sempre gli altri? Hermione è sì forte e coraggiosa, ma credo che difficilmente sarebbe rimasta accanto a Malfoy per diciannove anni solo per senso del dovere. Certo, poi si innamora anche, ma all'inizio non poteva saperlo. Cosa l'ha spita a dire quel 'sempre'?
Non so, è come se mi sfuggissero i collegamenti che legano insieme la storia.

Sorvolando il ‘come’ Draco si sia innamorato, che non è stato ben chiarito, ho trovato il suo comportamento ben caratterizzato e abbastanza IC, soprattutto quando, richiamata Hermione, non riusciva a formulare la domanda che voleva porle. Ho storto un po’ il naso su questa frase “quanto imbarazzo dipingeva le sue gote quando il pensiero volava al seno della Granger!” so che l’imbarazzo è riferito al fatto che Draco non sopportasse l’idea di avere quel tipo di pensieri proprio su Hermione, ma letta così sembra la descrizione di un ragazzino alle prime armi a cui si imporporano le guance per l’idea del seno in sé :)
 Mi è piaciuto anche come hai descritto la passione di Hermione per i suoi ideali e il modo in cui Draco pensava avrebbe risposto al suo amore.
Mi è piaciuto molto anche il richiamo alle maschere.
Ho apprezzato tantissimo questa frase:
 
Una lacrima scivolò lenta sul braccio di Draco… era di Hermione.
"Fai finta che sia pioggia," gli disse. "Forse la pioggia non è altro che il pianto dei morti."

 
Mi dispiace aver lasciato una recensione negativa perché si percepisce la passione con cui hai scritto questa storia, ma ho davvero faticato nel leggerla e nel comprendere fino in fondo il filo conduttore del racconto.
 
S





[Recensione partecipante all'iniziativa " Una recensione è per sempre " indetto sul gruppo facebook Blue Ladies]


voto: 2 stelle su 5

(Recensione modificata il 29/05/2012 - 11:55 am)