Gli anni 80 ci avevano distrutti.
Sapevamo quello a cui andavamo incontro, c'era fin troppa gente come e forse messa peggio di noi, ma a noi non importava.
Procedevamo dritti per la nostra strada comune, allineati in fila indiana o in una calca, senza mai guardarci indietro, nemmeno al giorno prima.
Ognuno di noi ha fatto degli errori, più o meno grandi.
Chi si è ritrovato con un figlio a carico, chi con una siringa piantata nel braccio, chi ancora con la testa piena di assordante rumore.
Quel che tutti avevamo in comune, però, era la passione per la musica e un profondo senso di fratellanza e unione.
Abbiamo discusso, a volte siamo anche arrivati a tirarci i piatti del servizio buono o le bacchette della batteria, ci siamo urlati parole d'odio, ma anche d'amore. Abbiamo riso, pianto, cantato a squarciagola, scopato, tradito e qualcuno ci ha detto addio.
Gli anni 80 avevano avuto il magico potere di cambiarci, in meglio e in peggio allo stesso modo.
Un fifty-fifty.
Non rivivremo mai più la nostra adolescenza, tra festini, alcool, e roba d'ogni tipo. Ma sicuramente non la dimenticheremo mai.

370 giorni.
370 bottiglie di whisky.
Una bottiglia di whisky al giorno, l'unico modo per anestetizzare un dolore lancinante al petto e dimenticare l'incubo di ogni notte.
Flashfic che partecipa al contest ''Le canzoni più belle'', di FiorediGirasole.