"E, se anche dovessi morire domani, la gioia di questa notte avrà ripagato tutte le lacrime versate, guarito tutte le ferite, lavato via tutto il dolore. Se anche dovessi morire domani, sarei felice, perché saprei di aver vissuto appieno. Saprei di aver amato, e di essere stato amato. Ti amo, dunque sono."
Una raccolta di momenti e di pensieri, dal punto di vista di Oscar e di André, che va a completare "Le Rose di Versailles", e di cui, perciò, si consiglia la lettura parallela.

All'inizio del XIX secolo, in una Francia che sembra aver seppellito la ghigliottina e che si appresta a diventare un Impero dopo la breve parentesi repubblicana, un nobile sopravvissuto al furore della Rivoluzione vuole raccontare delle cinque Rose di Versailles. La storia di cinque donne che hanno lasciato il segno, di cui si vocifera che lo stesso Napoleone sia un interessato lettore. E mentre il passato si può solo ricordare e stampare su carta, il presente corre veloce verso mete ancora sconosciute. Corre assieme alle armate napoleoniche portando con sé un vento di libertà in mezza Europa, corre alle colonie degli angoli più remoti del pianeta. Corre chissà dove, e si può solo vivere. E chissà a quali frutti darà vita, per le prossime generazioni.