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Autore: Erikuccia    24/03/2012    1 recensioni
Jackson si scontra sbadatamente con questa ragazza, successivamente grazie a lei scopre che la sua fidanzata lo tradisce e per superare tutto si appoggia a questa nuova fanciulla. Come finirà tra loro? Nascerà l'amore o sarà solo amicizia?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jackson Rathbone, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivammo a casa sua e fui molto lusingata quando Jack venne ad aprirmi la portiera continuando a ingoiare saliva.

-Vieni... entriamo!- disse

-Ma certo! Jack senti non so te ma io non ho fame tutto il gelato di prima mi ha riempito!-

-E' vero magari... magari quando torniamo mangiamo qualcosa qui da me vuoi?-

-Volentieri!- risposi sorridente

Entrammo nel suo appartamento. Era molto luminoso e arredato molto bene. Mobili moderni si sposavano a meraviglia con pezzi di antiquariato.

-Fai come fossi a casa tua, la cucina è li oppure accenditi la tv o quello che preferisci. Io vado a cambiarmi e torno.- mi disse sorridente iniziando a aprirsi la camicia

Cavoli quanto è sexy.

Annuii e cominciai a gironzolare per la casa.

C'erano moltissime fotografie. Alcune di lui con la famiglia, altre delle sue sorelle ma la maggior parte erano di lui con la sua band.

Fu mentre le osservavo incuriosita che sentii un fruscio alle mie spalle, mi girai spaventata ma mi trovai di fronte solo un bellissimo micio grigio che mi fissava curioso.

-Ma ciao! Tu devi essere Dean!- dissi accarezzandogli la testa

-Sei proprio stupendo sai micetto?- continuai mentre scendeva dal mobile e si avviava verso un mucchietto di giochi.

Lo seguii per giocare un po' con lui, presi un pupazzetto e lo mossi per farglielo prendere con le zampine. Mi sedetti sul divano continuando a giocare con il gatto che però poco dopo corse via sentendo i rumori che provenivano dalla camera di Jack.

Ricominciai a gironzolare per la stanza quando per terra notai dei frammenti di vetro.

Era una cornice che doveva essere caduta da sopra il caminetto.

MI inginocchiai per raccoglierla ma vidi che nel cestino li accanto ce ne erano altre ed era pieno di fotografie strappate. Raccolsi un paio di pezzi rimasti a terra e li guardai.

Ritraevano un sorridente Jackson che accarezzava il ventre gonfio di Sheila.

Ne guardai altre, lui e lei abbracciati sul divano, lui che la stringeva a se, loro su quel pianoforte che suonavano, lei con la chitarra a tracolla,loro due in spiaggia. Erano tutte fotografie di Jackson e Sheila insieme.

Stava soffrendo molto dentro di sè ma non lo dava a vedere. Il mio povero Jack.

-E' una brava attrice no?- disse apparendo dietro di me

-Scusa non volevo invadere...- cominciai rialzandomi

-Non scusarti. Non è colpa tua.-

-E' il tuo passato Jack non dovresti....-

-NO! Quello non è il mio passato! Quella è una bugia! Come ti ho detto è una brava attrice!-

-L'amavi?- chiesi sedendomi sul divano dove si era accomodato

-No, non l'amavo ma credevo portasse in grembo mio figlio. Credevo sarebbe stata la mia famiglia futura. Credevo....- ma si interruppe

Gli presi la mano e lo guardai. Aveva la testa bassa e alcune lacrime gli solcavano le guance arrivandogli fino alle labbra. Mi avvicinai ancora di più a lui e lo strinsi a me. Si lasciò abbracciare e mentre gli accarezzavo i capelli il suo respiro cominciò a rallentare segno che si stava calmando. Doveva avere il cuore a pezzi. Non riuscivo a capirne il motivo ma sentii dentro di me una forte ira crescere sempre di più nei confronti di quella ragazza.

Come aveva potuto fare una cosa di questo genere a lui? Alla persona che avrebbe cresciuto suo figlio. Il ragazzo più dolce dell'universo era suo e lei lo aveva usato e basta.

Doveva pagarla. Non ero mai stata così arrabbiata in vita mia.

-Jack? Stai meglio cucciolo?- domandai sentendolo allontanarsi

-Si. Scusa è solo che non è facile...- disse tentando un sorriso

-Non devi scusarti. La colpa non è tua!-

-Jen vuoi davvero andare al Viper?- domandò dopo qualche istante

-No veramente no, credevo solo che una serata fuori ti avrebbe aiutato.- confessai

-Non li. Quello è il posto dove l'ho conosciuta. Jerad deve esserselo dimenticato.-

-Allora è meglio se stiamo qui no?-

-Ti dispiacerebbe?-

-Bhe il mio vestito non è proprio adatto a un film sul divano ma pazienza!- dissi alleggerendo l'atmosfera

-Cavoli mi dispiace! Ti eri messa così sexy per il locale...- esclamò squadrandomi

-Pazienza Jack dai!-

-No, è uno spreco per un semplice dvd....- disse alzandosi e iniziando a guardare la sua enorme collezione di dischi

-Ecco questo dovrebbe andare!- concluse inserendo il cd prescelto in un sofisticato impianto stereo. Partì una musica splendida che riconobbi come la colonna sonora del film Titanic.

-Non è esattamente adatta all'abbigliamento Jack lo sai?- dissi sorridendo

-Hai ragione ma è adatta a quello che voglio fare io- così dicendo mi porse la mano che afferrai e mi tirò a lui dolcemente facendo aderire i nostri corpi.

Portò le mie mani dietro al suo collo e le sue intorno al mio bacino senza staccare gli occhi dai miei. Il mio cuore ormai andava a mille. Ero completamente in balia di quel ragazzo angelico che mi sorrideva. Presi coraggio e appoggiai la testa al suo petto e lui appoggiò la sua testa alla mia. Se quello era un sogno non volevo essere svegliata.

Eravamo li da chissà quanto tempo, avvolti nella nostra bolla, quando iniziarono a squillare sia il suo cellulare che il telefono di casa.

-Ma che cavolo!- esclamò senza lasciarmi andare

-Rispondi è meglio!- dissi sospirando

-Per piacere tu rispondi al telefono di casa, se è mia madre o comunque qualcuno della famiglia passamelo pure ok? se è altra gente attaccagli in faccia!- borbottò esasperato

Ridacchiando presi il ricevitore

-Pronto?-

-Ciao Ja.... Jennifer?- chiesero dall'altra parte

-Ciao Jerad! Visto che non sei della sua famiglia devo riattaccare!- dissi e senza sentire le sue spiegazioni premetti il pulsante per chiudere la chiamata.

Dall'altro lato della stanza vidi Jackson che faceva la stessa cosa.

-Chi era?- domandò appoggiando l' i-phone sul mobile

-Jerad! Li?-

-Ben!-

Ci guardammo e scoppiammo a ridere entrambi. Erano veramente forti quei ragazzi!

Certo però che avevano rovinato un bel momento!

-Ehy piccola- cominciò Jack prendendomi di nuovo la mano -Dove eravamo rimasti?-

Mi lasciai abbracciare nuovamente godendomi ancora quel contatto.

-Direi qui no?- mormorai sorridendo

Ricominciammo a muoverci con la musica fino a che lui con una mano mi fece alzare il viso e appoggiò la fronte alla mia.

-Sei una persona fantastica Jen lo sai?-

-Anche tu Jack!-

Mi accarezzò la guancia mentre le nostre labbra si avvicinavano sempre di più.

Poi dolcemente.....no!

Suonò il campanello della porta.

Tenendo la fronte appoggiata alla mia sospirò.

-Se sono ancora loro li massacro!- disse mentre il campanello suonava di nuovo

Si allontanò lasciandomi un'ultima carezza sul viso e aprì la porta.

-Era ora! Volevi lasciarci qui per molto ancora?- chiese un irritatissimo Jerad

-Ragazzi che fate qui?- domandò Jack

-Bhè voi non siete arrivati e quando abbiamo chiamato ci avete attaccato il telefono in faccia... A proposito! Tu!!!!- disse il ragazzo indicandomi -Come hai potuto farlo?-

Non feci in tempo a rispondere che Jack prese la parola.

-Perchè avete rovinato un bel momento e ora invece avete rovinato anche l'atmosfera!-

-Cosa abbiamo interrotto?- si intromise Ben G

-La nostra intimità sciroccati!-

-Dai amico non te la prendere! Tanto non ti si fila!- lo derise Jerad

-Sentite volevamo sapere se volevate venire o no al Viper- chiese Ben

-No non veniamo e ora vi sarei grato se ne andaste!- rispose Jackson spingendoli verso la porta e scatenando le mie risate

-Ma che modi Jacky!- disse Jerad ridendo

-Dai ragazzi andatevene!- li pregai immischiandomi

-Oh se ce lo chiedi anche tu dobbiamo aver interrotto davvero qualcosa di grosso Ben!-

-Hai ragione! Dai andiamo oggi suonano i Rock al Quadrato non voglio perderli! E quanto a voi ragazzi... Non fate nulla che io non farei! E divertitevi!- concluse prendendo l'amico sotto braccio e chiudendosi la porta alle spalle.

-Finalmente- disse Jack appoggiandosi con le spalle alle porta

-Dai non prendertela sono divertenti!-

-Si sono i migliori amici che una persona possa volere ma certe volte rompono!-

Si avvicinò nuovamente a me accarezzandomi la guancia e appoggiando la fronte alla mia.

-Ci riproviamo....- mormorò con le labbra a un centimetro dalle mie

Ancora una volta si stava colmando quella poca distanza.... BUM!

-Ma porca vacca! Che diavolo succede?- esclamò allontanadosi

-Dai calmati! Andiamo a vedere cosa è successo.-

Trovammo subito la causa del rumore. Dean saltando sul mobile aveva fatto cadere un condenitore di vetro pieno di candele.

-Per piacere mentre io raccolgo i pezzi più grossi prendi la scopa in cucina? La trovi di lato al frigorifero.- chiese inginocchiandosi

Andai a prenderla ma mentre tornavo sentii nuovamente rumore di vetro rotto e una imprecazione da parte di Jack. Lo trovai ancora inginocchiato accanto ai vetri ma con una mano coperta di sangue.

-Jack!-

-Non è nulla tranquilla è solo un graffio.-

-Non dovevi raccoglierli con le mani.- dissi inginocchiandomi accanto a lui e esaminando il taglio che percorreva l'intera lunghezza del palmo destro

-Non mi sono tagliato raccogliendoli ma per la rabbia.-

-Come?-

-Quelle candele erano di Sheila guarda!- spiegò indicandomi un foglio di carta li vicino

"Queste candele le conserviamo per i nostri momenti speciali amore!Non darle ai tuoi amici! Ti amo Sheila!"

-Oh- riuscii solo a dire

-Sa solo farmi del male- disse strappando il foglio e buttandolo nel cestino

-Vieni andiamo a disinfettare questa mano Jacky-

-Si-

Ci alzammo e andammo in bagno dove gli lavai la ferita con acqua fresca. Trovai il disinfettante e un cerotto. Era un brutto taglio ma non così grave da necessitare l'ospedale.

-Mi dispiace Jen- mormorò mentre gli facevo aderire il cerotto alla mano.

-Di cosa devi dispiacerti?-

-Ho rovinato tutto.-

Lo guardai negli occhi, era veramente triste e la cosa non mi piaceva.

-Non hai rovinato nulla Jack!-

-Si invece! Mi dispiace e non immagini quanto!-

-Fai una cosa per me?-

-Certo! Tutto ciò che vuoi!-

-Stai zitto.-

Così dicendo gli presi il viso tra le mani e finalmente le nostre labbra si incontrarono. Prese

coraggio e cominciò a muoverle dolcemente con le mie. Le mie braccia furono velocemente intorno al suo collo mentre lui mi stringeva a se con le mani intorno al mio bacino.

Mi prese per mano e tornammo in salotto dove si sedette su di una poltrona tirandomi in braccio a lui. Dopo avermi più volte accarezzato il viso ricominciammo da dove avevamo interrotto. 

  
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