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Autore: xClodMoonLight6    25/03/2012    3 recensioni
"Non sono mai stato innamorato e  la fatidica frase ti amo mi ha sempre spaventato molto; non sono stato mai capace di pronunciarla, ma sono fiero di aver ponderato le mie parole”. Nel momento in cui Cory pronunciava quel periodo, non avrebbe mai pensato che nella sala in cui proferiva il suo discorso da testimone c'era la persona che gli avrebbe permesso di dare un nome all'amore, Lea.
Ho avuto l'ispirazione grazie ad un sogno e ho deciso di scriverci una Fanfiction che analizza nel profondo le singole emozioni e i più innocui sentimenti di un pairing che amo molto: Lea Michele/Cory Monteith.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante quell’abbraccio durò pochi secondi, per Lea e Cory sembrò interminabile e una forza misteriosa e prorompente li teneva stretti l’uno all’altra.
Cory, inizialmente preso alla sprovvista dalla calorosa accoglienza della ragazza, rispose al gesto timidamente, per poi serrare la presa cingendo il corpo snello e minuto di Lea dolcemente.
Lea, che ormai si sentiva come una batteria scarica collegata alla sua fonte d’energia, interruppe l’abbraccio e appoggiò un tenero bacio sulla guancia di Cory, che, goffo, prese a parlare senza, però, sapere esattamente cosa dire. “Ehm, Lea, pensavo di trovarti a casa, va tutto bene? Sembri agitata.” – disse teneramente Cory. – “Sì, ehm, ti va di entrare? Ti spiegherò tutto davanti una tazza di caffè caldo..” – Cory annuì affettuosamente e tenne la porta aperta per Lea che gli lanciò uno dei suoi sguardi capaci di liquefargli il cuore.
Non appena i due furono seduti sul divano muniti di caffè, Lea cominciò a parlare e, mentre raccontava l’accaduto a Cory, non poté fare a meno di notare grande disappunto sul viso di quest’ultimo. Egli aveva un’espressione triste mista a rabbia, soffocata però dall’animo mite e calmo che lo contraddistingueva.
Cory era una persona molto pacifica e non reagiva mai in modo brusco, nemmeno se posto di fronte ad un’accusa o ad un torto arrecatogli. Anche nelle situazioni più difficili, manteneva sempre la calma e questo era una delle qualità che a Lea più piacevano di lui.
“Pensavo di essere stato chiaro..” – disse Cory come se avesse appena ingoiato una caramella amara. “Che intendi? Non capisco..” – domandò Lea dubbiosa. “Ho avuto modo di parlare con Theo e gli avevo educatamente vietato di avvicinarsi a te. Sembra che non abbia metabolizzato ancora bene l’idea.” – replicò con voce decisa Cory. Mentre ascoltava, l’attenzione di Lea fu attirata dalla forza con cui il ragazzo stringeva la tazza, che fungeva da antistress su cui egli scaricava la tensione, colto dall’irritazione per il comportamento di Theo.
“Ehi..” – lo tranquillizzò Lea, poggiando entrambe le tazze sul tavolo e prendendolo per mano. – “Sono stata molto chiara anche io, gli ho fatto capire che non voglio più avere nulla a che fare con lui. Ora voglio solo mettere da parte il passato e guardare avanti..” – Mostrandole uno dei suoi sorrisi più dolci e sinceri, la abbracciò con lo sguardo. - “Ero solo preoccupato per te; una persona come lui deve stare lontano da te. Sappiamo entrambi molto bene che non esiterebbe ad alzare le mani su di te e a comportarsi in modo vile, nonostante tutto quello che vi legava.” – “Hai detto bene: legava. Da parte mia, da molto tempo ormai, non c’è più niente e per adesso ciò di cui ho bisogno è prospettarmi verso il futuro e lasciarmi il passato alle spalle.” – spiegò Lea con voce ferma ma calda. – “Siccome vuoi guardare avanti, che ne dici di una serata tu ed io, soli, senza che il nostro incontro sia dovuto ad una casualità o ad un tuo bisogno di aiuto?” – La stanza fu subito riempita dalla sonora risata di Lea che, con uno sguardo sorridente, annuì, divertita per l’ironia di Cory.
“Allora ci vediamo venerdì, passo a prenderti alle 7.” – sorrise Cory. “Spero che questa volta non troverai traffico nell’ascensore come per la festa di Lily!” – disse Lea, accompagnando le sue parole con una gentile e tenera risata. “Se la persona che mi aspetta sei tu e soltanto tu, non sarò puntuale, ma in anticipo.” – rispose Cory facendole un occhiolino e avvicinandosi a Lei per depositarle un bacio sulla guancia. “A venerdì.” Lea sorrise guardando l’alta figura allontanandosi da lei. La sua giornata aveva appena cambiato faccia.





Ccccciao :3 Allooora u-u ho deciso di rendere questo capitolo molto corto per vari motivi: primo, perchè ho pubblicato poco fa il quinto; secondo, perchè voglio tenervi sulle spine u__u terzo, perchè mi sembrava carino racchiudere in un solo capitolo un avvenimento che sembra secondario, ma invece assume un significato molto importante, anche per la trama successiva.
Mi scuso per la brevità, mi sarebbe piaciuto in ogni caso scrivere di più ma all'ispirazione non si comanda çç
Un bacio e grazie a tutti quelli che seguono la fanfiction :3

   
 
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