Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Lady Antares Degona Lienan    23/10/2006    3 recensioni
I suoi occhi scuri, densi, si alzarono fino alla linea del tramonto. Si tirò in piedi lentamente, poggiandosi sulle mani. Faceva freddo, lo sapeva, la nebbia concentrata a grumi andava sparendo rapidamente, e la natura era pronta all’autunno.
Ma allora, perché non sentiva niente?
La tua anima, Uchiha. La tua anima galleggia sospesa e non tornerà.
Non puoi afferrare quello che hai così impunemente venduto, lo sai, vero?
Perché aspetti fermo, allora?
Io aspetto.
Non faccio niente, solo, aspetto.
Ho venduto la mia anima per lui, e lui non è mai venuto a riscattarla.
Per questo, aspetto qui. Perché io voglio bene a mio fratello, e lui mi vuol bene.
Verrà.
- PERCHE’? – urlò, e scaricò mille pugni a terra, deluso dalla sua stessa improvvisa debolezza. Vedeva solo Itachi nella sua mente, solo quel sorriso, e i rari sorrisi che da piccoli si erano rivolti.
E un albero; le foglie che cadevano a terra, rosse come il sangue dei parenti che lui aveva ucciso, una sera di molti anni prima.
Un albero che quasi aveva preso la forma della sua schiena. – Perché mi hai fatto aspettare così tanto, Itachi?! –
[Ita/Sasu]
[Conclusa]
Genere: Romantico, Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
And so we begin

And so we begin.

Col secondo capitolo, ovviamente, non sia mai. Non ho ancora fissato un numero definitivo di capitoli: non è un buon segno. Decisamente non lo è.

Ho detto la stessa cosa della mia fic preferita, che al momento ha 35 capitoli. Oddio.

Allora, il font è uguale a quello di Kodamy. Lo so. È fatto apposta.

Kodamy amore lo sa.

Amore ti ringrazio per il commento; deciso che adotteremo subito un gatto marcio [li amo troppo], cercherò anche di trovare un rimedio al nome – oserei dire – un po’ troppo lungo. Lo so, lo so. Ma che ci vuoi fare? Il cinese colpisce quando meno te lo aspetti u.ù

Mao chan tesoro, mi segui ovunque, devo direXD Non posso che esserne contenta, senza dubbio. Come farei senza di te, io? Ti ringrazio mille volte per le belle parole. Appena posso ci sentiamo su msn, così magari ti chiedo qualche appuntino… Bacio!

Sinceramente, FrancescaAkira89G, dal fumetto Sasuke sembra tutto fuorché tenero, da piccolo XD

Ma magari ci stiamo riferendo a pezzi diversi^^ Grazie per il commento.

Fa paura, vero Miyu? In effetti l’idea era assolutamente quella di terrorizzare voi poveri pargoli.

Un grazie anche a Rekishi, spero che il secondo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio!

 


 

Below The Tree

No leaves on the ground

[red and burnt grass]

Second Act

 

 

 

 

 

 

 

L’albero era lì e Sasuke pareva aver capito che non si sarebbe mosso facilmente.

Per questo momento, quindi, spostò il suo sguardo su Sakura e lì lo lasciò.

Su quel relitto di ragazza che non era donna ma nemmeno bambina, incatenata a carcasse traballanti e a vecchi ricordi polverosi. Ricordi che facevano male, dannatamente male.

Fa male, avere ricordi che sai essere solo ricordi.

Stupidi pensieri dentro una scatola.

- Oh Sasuke, non mi trovi bella? – chiese la ninja. – Sono bella e sono brava, proprio come mi hai sempre voluto, si? –

L’Uchiha l’osservò e rimase muto, immobile.

Fece un passo in avanti, quindi.

I tuoi occhi azzurri sono rossi di amore, sangue e pazzia.

Un altro.

E i tuoi capelli lunghi scivolano verso il basso a raccogliere la polvere.

Un altro ancora.

La tua pelle pallida non è mai stata così chiara e luminosa, non c’è grigiore in essa.

Il quarto verso di lei. Erano vicini.

 

Non glielo poteva negare, proprio non poteva.

[toglierti tutto, per sempre]

Sei bella Sakura. Sei bella come la morte.

- Hai proprio ragione, lo sai? – ammise – Non pensavo che lo saresti diventata davvero. –

Lei s’illuminò tutta per poi spegnersi di nuovo, ad intermittenza. – Ci voleva così tanto per dirmelo, Sasuke? –

La follia nei suoi occhi azzurri era sparita, per lasciar spazio a qualcosa di più…

Più…

[più]

Letale.

In un attimo fu in piedi e un attimo dopo gli si avventò contro, spalancando la bocca in un urlo di rabbia che risuonò, cieco, solo dentro la sua testa.

- Sei solo un bastardo! –

Una tazza di porcellana gli si fracassò sul sopracciglio sinistro, tagliando il lembo di pelle appena superiore.

- Solo adesso ti sei deciso, quando hai capito che lui non tornerà più! –

Le unghie rotte di lei grattarono la guancia del moro, incidendola profondamente. Sangue a valanghe, un oceano di rosso si apriva sulla sua maglietta bianca.

Sasuke rimase fermo, senza alcuna intenzione di reagire.

[lui… lui non tornerà più?]

 

L u i   n o n   t o r n e r à   p i ù .

 

- Cos’hai detto? –

Sakura si fermò davanti a lui, ansimando. I suoi occhi contratti lo fissarono a lungo, nel profondo.

Infine lei, seppur riluttante, scoppiò a ridere.

- Cosa sei venuto a fare, Sasuke? –

Il ninja non respirava neppure, troppo assorto in quello che aveva appena sentito.

 

Che sciocchezza.

È ovvio che tornerà, matematico.

Lui non può lasciarmi qui a marcire come un cadavere, senz’anima.

 

Fuori aveva iniziato a danzare un vento insistente; le fronde dell’albero erano scosse fin all’attaccatura del tronco. Lo stava di nuovo guardando, quel vegetale maledetto.

- Sakura-chan, pensavo che ti sentissi stanca di aspettare. – le disse, guardandola di nuovo negli occhi. – E visto che siamo in due, qui, a star da soli aspettando… -

- Ma io non sono sola. –

Lo sguardo del moro si fiondò sistematicamente sul muso di un gatto dall’intuibile colore grigio che si stava strusciando sulle sue gambe. Un occhio giallo, per la verità un poco ammuffito, lo inchiodò al suo posto.

Un muco rossastro gli colava dalla bocca, a fili.

Se non fosse stato completamente scioccato da quella visione si sarebbe persino sentito offeso: la sola idea che Sakura giudicasse la compagnia di quei… cosi migliore della sua lo indispettiva.

- Non sei sola, no. – ammise.

- Tu mi abbandonerai di nuovo… - chinò gli occhi – e mi lascerai nuovamente sola… si, proprio così. –

Ma tu non sei sola.

O si?

Sakura Haruno scoppiò a piangere, e si accasciò al suolo.

Dannazione.

 

- E così sarò ancora costretta guardarti le spalle, e ad aspettare, e aspettare… -

 

Guarderai loro le spalle, Sakura?

Lo faccio, lo faccio da sempre.

Questo è il tuo destino, sei troppo debole per essere qualcuno, troppo debole.

Hai visto la morte in faccia, le hai parlato, ma non le hai nemmeno carpito il sapere della giovinezza eterna.

 

Persino in questi due anni, tu eri nascosto dagli alberi e io vedevo soltanto i tuoi capelli.

E il simbolo di quel Clan che era stato il vanto di tutta Konoha.

E che adesso è la tua rovina.

 

Sasuke non provò nemmeno a consolarla.

Davvero, voleva soltanto che lei smettesse di frignare. Così avrebbe potuto salutarla, e tornare ad aspettare.

Se l’avesse consolata, avrebbe fatto prima?

Gli facevano paura, quegli occhi.

[quelli dei gatti, o i suoi?]

[gli occhi di Sakura mi fanno paura]

 

“- Non pensi che potresti trattarla meglio? –“

“- No. –“

“- Lei ti ama e tu lo sai. –“

“- … -“

“- Dannazione, Sasuke! –“

“- … è che non ce la faccio. -“

“- Cosa? –“

“- Perché dovrei trattare meglio qualcuno di cui… non mi importa? –“

 

Nell’attesa, guardò fuori dalla finestra.

Guardò fuori dalla finestra.

Fuori dalla finestra, verso l’albero. Annotò, con noncuranza, che le foglie erano tutte cadute.

- Adesso basta, Sakura, me ne vado. –

Lei si attaccò al bordo dei suoi pantaloni, lacrime sparse su tutto il viso, e cominciò ad urlare. Urlò come se tutto il mondo dovesse capire il suo dolore.

- Non andare via!! – gli disse – Aspetta un po’ con me, Sasuke, non farmi cadere di nuovo… -

 

Cadere.

[cadere]

Come le foglie, cadere, si.

Ma era solo l’inizio di ottobre.

Guardò di nuovo la quercia.

I rami spogli, dove prima erano stati verdi. Dov’erano le foglie cadute?

Non c’era più l’erba, sul suolo.

[dove sono le foglie?]

L’albero esplose in mille schegge roventi.

L’aria vibrò, i vetri della casa di Sakura si incrinarono.

Tutto, dolorosamente, fu all’improvviso silenzio.

[dove aspetterò, ora?]

 

- Ciao, Sasuke. –

Una voce che pareva giungere dall’oltretomba.

- Oh, Sasuke. –

Sakura taceva, ferma.

Lui non voleva nemmeno voltarsi.

Era più bello immaginare chi si attendeva, che vederlo di nuovo.

- Non saluti più tuo fratello maggiore? –

 

Ti saluto, si.

Poi, ti bacio.

Quindi, ti uccido.

 

 

 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Lady Antares Degona Lienan