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Autore: Angel_19    29/03/2012    3 recensioni
Lo odiavo, su questo non c'era dubbio.
Eppure c'era qualcosa che mi faceva sentire inspiegabilmente attratta da lui, come una preda incauta che finisce dritta nella rete del suo cacciatore.
E la cosa peggiore, è che non mi dispiaceva affatto.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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§ Odi et Amo §
PartecipantiXPrima ProvaXRagazzino

 


Ma che diavolo di scherzo è?!
Chiunque ne sia l’autore, non è affatto divertente.


“Ehi Maya, mi senti?” grida Gon scuotendomi con violenza.
“Calma, calma!” “Dai fammi leggere!”
Gon mi strappa di mano il famoso biglietto e subito Leorio e Kurapika si affacciano alle sue spalle con aria curiosa e divertita. Li vedo impallidire davanti ai miei occhi.
“Tu…non hai idea di chi possa essere stato?” mi chiede Leorio.
“Da quanto tempo ce l’avevi in tasca?” aggiunge Gon.
Silenzio!” sentenzia Kurapika con voce decisa. “Non vedete che lei ne sa quanto noi di questa faccenda? A giudicare da come si sono svolti i fatti, deve aver trovato il modo di mettere il biglietto nella tasca di Maya di nascosto mentre eravamo coinvolti nella tempesta di ieri, perciò posso facilmente affermare che il tipo che l’ha scritto doveva trovarsi sulla nave con noi, abbastanza vicino a lei ma non al punto di farsi scoprire. C’è la possibilità che si tratti di un professionista, un ricattatore oserei dire. C’è nessuno che ricordi essersi avvicinato particolarmente a te?”
“Il tuo ragionamento non fa una piega, sapientone catastrofico dei miei stivali” sbuffa Leorio. “Non è che i biglietti compaiono per magia nelle tasche della gente! E nemmeno si scrivono da soli”
Tutti lo ignorano. Lui mette il broncio e continua a fissare il biglietto con espressione vacua, mentre io mi rivolgo a Kurapika e lo fisso nei suoi occhi di ghiaccio dallo sguardo indagatore.
Dio, quanto sono belli.
Ma che vado a pensare? Io sono qui per svolgere l’esame, nulla di più. Poi me ne tornerò dritta a casa, la zia e la nonna saranno in pensiero.
“Non ricordo nessuno, ma con tutto il trambusto di ieri è impossibile capire chi possa essere stato. Però una cosa è certa: in questo momento si trova qui, e forse ci sta anche osservando”
“Già” commenta Gon assumendo un’espressione corrucciata. “Che possiamo fare?”
“La cosa migliore da fare è…assolutamente niente” dichiara Kurapika. Un’ombra passa sul volto del giovane, offuscando per un attimo la luce limpida emanata dai suoi occhi. È come se capisse davvero quanto io desideri scoprire l’identità dell’ipotetico maniaco ricattatore.
“Possiamo solo aspettare che si faccia vivo nuovamente e formulare ipotesi valide studiando i soggetti che prendono parte all’esame”
Mi allontano un po’ dal mio gruppo con l’intenzione di dare un’occhiata ai partecipanti, ma la maggior parte di loro non sembra essere molto adatta al lavoro di Hunter.
I soliti palloni gonfiati che credono che essere un Hunter voglia dire solo ricchezze e privilegi.
Ma immagino che capiranno presto che ottenere la licenza non è facile come trovarla in un pacchetto di patatine. Vedo da lontano i miei amici che parlano con un tipo basso e tarchiato, con un grosso naso rotondo e un gran sorriso sul volto. Nulla di cui preoccuparsi, per il momento.
Ad eccezione del biglietto.
E del sogno.
Non so perché, ma istintivamente mi viene da collegare le due cose, come se l’uomo del sogno non fosse una creazione della mia mente, ma il misterioso mittente del messaggio.
Cercami, dice lui.
Bene, vorrà dire che starò al suo gioco.
Mi guardo intorno cercando soggetti poco raccomandabili e potenziali malviventi, ma il mio occhio non deve vagare a lungo. Il mio sguardo cade su un uomo dal volto alquanto strano, quasi da apparire deformato, trafitto da piccoli oggetti argentei e brillanti…
Possibile che fossero…aghi?
Avverto un brivido…un tipo dall’aspetto così inquietante non deve essere sottovalutato, non ha l’aria di essere uno che si fa sconfiggere dal primo novellino che capita. La medaglia di personaggio più controverso e indecifrabile è sicuramente sua, senza ombra di dubbio, ma ce ne sono altri degni di nota che non aumentano il mio ottimismo. La giuria non dovrebbe permettere a soggetti del genere di sostenere l’esame, né tantomeno di minacciare persone. Già, ma loro che ne possono sapere? Siamo qui da più di un’ora e nessuno compare all’orizzonte, né ci sono segni di istruzioni per quanto riguarda l’inizio della prima prova. Sarà meglio che si sbrighino, altrimenti perderò la pazienza…ehi!
Qualcuno mi ha tirato una gomitata nel fianco, neanche troppo delicata direi.
“Le mie scuse, non era mia intenzione disturbarla” mi sento bisbigliare all’orecchio da una voce calda e sicura, con una punta di ironia.
Mi volto di scatto e la figura che si trovava alle mie spalle muove un rapido passo indietro. Davanti a me c’è un uomo dai folti capelli color celeste molto chiaro, la carnagione bianca, due occhi sottili dallo sguardo pungente e divertito che si posano su di me notando la mia espressione contrariata. Le sue labbra si incurvano in un bieco sorriso, mentre un braccio muscoloso si muove fino a sfiorarmi leggermente il fianco.
“Spero di non averle fatto troppo male” aggiunge sogghignando.
Non mi piace per niente.
Ma chi diavolo si crede di essere questo tizio in stile pagliaccio fuggito dal circo?
Non gli rispondo neanche, continuando a guardarlo con espressione torva.
“Come vuoi, volevo solo fare conoscenza” dice con un’alzata di spalle, e fa per andarsene passandomi accanto.
Solo dopo che si è allontanato mi accorgo che ha lasciato cadere qualcosa, così mi chino a raccoglierla per vedere di che si tratta.
Oh, è solo una banale carta da gioco. L’asso di cuori.
Beh, non ho affatto intenzione di avvicinarmi di nuovo a quel tipo, perciò col cavolo che gliela restituisco.
Me la metto in tasca e decido di raggiungere i miei amici, senza avere ancora un’idea né del mittente del biglietto, né sulla natura della prima prova. Per arrivare da Gon e gli altri sono costretta a passare di nuovo accanto al mostro raccapricciante con il viso infilzato da spilli che volta meccanicamente il viso verso di me ed emette uno strano suono metallico. Ma che avrà da guardare? In ogni caso, sembra che non sia l’unico che mi sta osservando. In un angolo c’è un ragazzino che avrà più o meno la stessa età di Gon, con il viso delicato e infantile incorniciato da una massa di capelli candidi e ribelli che ricadono sugli occhi scuri e penetranti, dallo sguardo triste ma tremendamente familiare.
Devo averlo già incontrato da qualche parte, ma dove?
Sta continuando a fissarmi…forse anche lui ha avuto la stessa sensazione strana che mi invade se incrocio i suoi occhi…calda, rassicurante, sa come di…casa.
“Eccoti finalmente! Che fine avevi fatto?” La voce squillante di Gon interrompe il flusso dei miei pensieri e mi riporta alla realtà, assordandomi un timpano.
“Con tutto il bene che ti voglio, fratellino, le mie orecchie hanno dichiarato la resa. Avrei dovuto portare qualche tappo!” gli dico irritata. “E dai, non prendertela! Io mi preoccuperei di più del soggetto con cui hai parlato prima! E anche gli altri tizi non sembrano avversari da quattro soldi…” risponde con la solita espressione ingenua, da cucciolo. Al che non posso fare a meno di distendere le labbra in un sorriso, scuotendo la testa.
Accorgendomi che il ragazzino ci sta ancora fissando stralunato.
Una voce pacata ma autoritaria interrompe il vociare dei candidati e anche le ultime sillabe volano via disperse nel vento. Il silenzio avvolge tutti noi nel suo muto abbraccio, mentre una figura alta ed elegante prende la parola richiamando l’attenzione con un leggero colpo di tosse. “Salve a tutti, aspiranti Hunter. Vi comunico che tra poco avrà luogo la prima prova d’esame, al termine della quale il vostro numero verrà notevolmente ridotto”
“Alla faccia dell’ottimismo!” borbotta Leorio tra i denti. “Zitto!” replichiamo io e Kurapika contemporaneamente.
Lui mi fissa, ma io evito il suo sguardo e concentro la mia attenzione su un punto a caso della parete, come se le lievi crepe che la percorrono fossero diventate estremamente interessanti.
“Tutto quello che dovrete fare è…seguirmi fino al luogo dove si terrà la seconda prova d’esame” tuona il bizzarro esaminatore, con gli occhi illuminati da un bagliore che avrei associato sicuramente a un sorriso. O almeno, lo avrei fatto se sotto i baffetti incurvati fosse stata visibile la bocca.
L’intero luogo è percorso da un mormorio di dissenso. “Cosa?” “Seguire l’esaminatore?” “Ma che razza di prova è?” “Quest’anno hanno deciso di dare la licenza di Hunter a chiunque abbia le gambe?!”
Le proteste dei candidati continuano a farsi sentire mentre l’esaminatore inizia a camminare, quasi fluttuando lievemente a qualche centimetro da terra. Tutti lo seguono, scrollando le spalle e assumendo un atteggiamento tronfio e soddisfatto. Anche noi ci mettiamo in marcia, seguendo Gon che è già in testa di un centinaio di metri.
“Muovetevi, pigroni!”
“Non ho più l’età per queste cose!” commenta Leorio.
“Che sfaticato!” lo apostrofa Kurapika.
Intanto il ragazzino dai capelli del colore della neve che cade turbinando vorticosamente in pieno inverno si è avvicinato a noi, ma si tiene a distanza di alcuni metri.
Sembra come se volesse parlarci, ma qualche motivo inspiegabile lo trattiene.
“Ehi, vuoi unirti a noi?” gli grida Gon, che intanto è tornato indietro a velocità record. Lui spalanca gli occhi per la sorpresa e si scosta una ciocca di capelli dal viso, imbarazzato, voltando lo sguardo verso di me.
“Veramente…io...volevo restituirti questo. Ti è caduto” dice porgendomi un biglietto spiegazzato.
Sarà il famoso messaggio di prima.
Non che ci tenga a tenerlo, ma meglio che non finisca nelle mani sbagliate.
Afferro il pezzo di carta sorridendo e lo apro, sicura di ciò che leggerò. Ma si può immaginare la mia sorpresa quando la mia attenzione cade sulle parole che riempiono il foglietto, con la stessa scrittura precedente.

Io e te ci siamo già incontrati.

In quell’occasione ti ho preso qualcosa che per te è molto prezioso e che ancora stai cercando.
Vieni da me, e ti guiderò verso il sentiero della verità.

Ora goditi la prima prova, a presto.
Il tuo ammiratore segreto



Oh.
Questo apre molte domande, ma offre anche una risposta.
Che fine abbia fatto il mio ciondolo.









*********Angolino dell'autrice************
Rieccomiii! Finalmente sono riuscita ad aggiornare questa ff dopo che il mio pc ha deciso di abbandonarmi per farsi una settimana di vacanza!
Ora che l'esame è iniziato piano piano compaiono i primi candidati al ruolo di autori dei famosi biglietti! Chi sarà il nostro uomo misterioso?
Si accettano scommesse ^^
Grazie mille a Claudia Hunter per la recensione, spero che anche questo cap ti sia piaciuto! Presto si capirà chi è il personaggio e perchè si comporta così!
(Eheheh...non mi scoprirete mai! NdPersonaggio) (Hanno già capito tutti! NdAutrice)
Fatemi sapere che ne pensate, e se vi piace continuate a seguirmi!
Un bacio, al prossimo capitolo!
Angel 

  
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