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Autore: ehidreww    30/03/2012    5 recensioni
Drew Wilson era una ragazza bellissima, o almeno era ciò che dicevano tutte le persone che l'avevano incontrata, con occhi verdi scuro e capelli biondo cenere.
E' sempre stata una ragazza solare e sicura di se, ma qualcosa l'ha turbata a tal punto da farle prendere una decisione: cercare di crearsi una nuova vita.
Così è passata dal piccolo paese di Riley, nel Kansas, alla grande Los Angeles.
Lì ha incontrato cinque ragazzi fantastici, che le hanno cambiato la vita.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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remembering the past

Drew's part


- mi sei mancato dissi stritolando il ragazzo biondo di fronte a me.
- neanche fossi partito per la guerra ribatté lui soffocando una lieve risata.
- ho saputo di te e Zayn
Risi.
Prima che potessi parlare il campanello suonò. Aprendo mi ritrovai proprio il moro davanti.
- hey disse avvolngendomi con un braccio. Per ricambiare gli diedi un bacio sulla guancia.
- ciao amico continuò lui dirigendosi verso Niall.
I due fecero una classica stretta di mano.
- allora, sei pronta? chiese Zayn voltandosi verso di me sorridendo.
Esitando annuii e mi girai verso Niall che aveva uno sguardo un po' spiazzato.
- devo andare disse il biondino - ci vediamo accennò ad un sorriso che sembrava forzato, e facendo segno con la mano si diresse verso la porta.
Mi divincolai dalla stretta di Zayn e fermai Niall sulla soglia della porta - oggi ho un incontro, e Zayn ha deciso di accompagnarmi
- okay
rispose alquanto secco. 
- non ti dispiace, vero?
- certo che no
un altro sorriso forzato - ciao Drew 
Scese velocamente le scale per poi dileguarsi nei piani inferiori, l'ultima cosa che sentii fu il portone del condominio sbattere.
Avevo la netta impressione di aver sbagliato qualcosa.
Cercai di cambiare espressione sul viso, poi mi voltai - andiamo? domandai guardando Zayn. Lui annuì.

- ti aspetto qui, vai tranquilla, okay? mi diede un bacio sulla fronte, e mi lasciò in balia di me stessa.
Entrai per l'ennesima volta in quell'edificio, le luci erano quasi soffuse.
Eccolo, l'ultimo posto, il mio preferito.
La donna un po' robusta che ormai conoscevo nei dettagli passeggiava, come suo solito, su quel piccolo rialzo di fronte tutte le sedie. Il gruppo di oggi non era numeroso come al solito, c'erano sì e no quindici persone.
- qualcuno di voi oggi vorrebbe condividere i suoi pensieri? disse la donna acon voce acuta per far sì che tutti l'ascoltassero. 
Mi nascosi nel cappuccio della mia felpa. Sapevo che il mio comportamento non avrebbe fruttato molto, ma era più forte di me, volevo nascondermi.
Anche il resto del gruppo rimase in silenzio.
- la signorina nel fondo
Alzai leggermente lo sguardo, la donna puntava il sguardo proprio verso di me.
- ti vedo spesso, eppure non hai mai parlato continuò con un sorriso quasi da incoraggiamento - oggi potrebbe essere il giorno giusto
Ne dubito pensai tra me e me.
Continuava a guardarmi, e come se non bastasse non era l'unica.
Cerca di raccogliere il tuo coraggio, Drew! Non essere codarda come sempre! urlai a me stessa.
Feci un enorme sospiro e lentamente mi alzai per incamminarmi vero il ripiano dove la donna mi aspettava ancora col sorriso sulle labbra. Quando arrivai accanto a lei, si spostò, lasciandomi lo spazio per parlare.
Mi sentivo osservata, era una sensazione orribile, tutti quegli sguardi aspettavano una mia parola, ma non riuscivo ad aprire bocca.
- tanto per iniziare, come ti chiami? cercò di spronarmi, vedendo che le parole facevano fatica ad uscire.
Deglutii - Drew mi schiarii la voce sentendola rauca - mi chiamo Drew
- bene Drew, qual è il tuo problema?

Decisi quasi di prendere tutto il coraggio che miera rimasto per tirarlo fuori in quel momento.
Un nuovo respiro mi riempì i polmoni.
- il mio problema mi segue da più di due anni ormai alzai le maniche della pesante felpa nera che avevo addosso mettendo bene in mostra gli innumerevoli segni sui polsi - è iniziato tutto quando ero ancora nel Kansas



- 2009, Kansas

- no Drew, piantala, non andrai a quella stupida festa!
- ma perchè? Ci vanno tutti!
- tesoro, dai retta a tuo padre

Sembrava che i miei genitori si fossero accordati per rovinarmi la vita, li odiavo.
Quella festa era l'occasione che aspettavo da praticamente tutta la vita, finalmente non sarei stata più nell'anonimato della mia scuola.
- se gli altri si vanno a buttare da un ponte non significa che debba farlo anche tu continuò mio padre, il suo monologo mi stava dando ai nervi.
- voi non capite mi alzai bruscamente da tavola e salii di corsa le scale, chiudendomi in camera.
Forse la mia reazione era stata esagerata, ma loro non potevano capire quanto fosse importante quella festa. 
Per la prima volta ero stata invitata ad una delle feste più importanti della storia del liceo, e ad invitarmi era stato uno dei ragazzi a cui tutte vanno dietro, ma per colpa dei miei genitori mi sarei persa quell'unica occasione.
Probabilmente ero nel mezzo di una crisi adolescenziale.

Il giorno seguente era proprio il giorno della 'grande' festa.
La sera i miei andarono dalla nonna, come erano soliti fare di sabato sera, e mi lasciarono sola, a casa, con mio fratello maggiore, Davis.
Quel ragazzo era la ragione dei miei sorrisi. Io e lui non avevamo quel rapporto formato quasi da odio che tutte le coppie fratello - sorella hanno, io e lui eravamo quasi complici nelle nostre vite. Lui sapeva che poteva fidarsi di me, ed io sapevo che potevo fidarmi di lui. Tenevamo l'uno all'altra, era questo ciò che amavo di noi.
Peccato che non tutto può durare per sempre.
Quando, quella sera, i miei uscirono di casa, per la rabbia, neanche li salutai, rimasi in camera mia a scrivere su uno stupido pezzo di carta.
- posso entrare? chiese mio fratello dopo aver bussato due volte alla porta.
Annuii.
Si sedette sul letto e iniziò a tirare la pallina, che portava sempre con se, sul soffitto.
- credemi Drew, quella festa non sarà nulla di che
- non ti ci mettere anche tu per favore
- ti sto solo dicendo la verità, per una volta dai retta a mamma e papà

Sbuffai, era incredibile che anche mio fratello, mio complice in tutto, mi stava voltando le spalle.
Si alzò e mi diede un bacio sui capelli - vado a vedere un film giù, se vuoi scendi
- credo che rimarrò qui a scrivere

Si strinse nelle spalle e uscì dalla porta.
Mi dispiaceva tenere il muso anche a mio fratello, e mi dispiaceva negarmi del tempo prezioso con lui. Ma per quento i suoi consigli potessero essere giusti, avevo già pianificato la mia serata, e di certo, il piano, non prevedeva di guardare un film con lui, ma neanche di rimanere chiusa in camera.





my words:
Dio, era da più di un mese che non scrivevo,
ormai chiedervi scusa sembra una presa per il culo
perchè ogni volta manco per settimane intere cc
il punto è che la scuola mi toglie gran parte della giornata,
e in più l'ispirazione mancava. 
Ora però ho ben in mente come voglio continuare.
E' qui che si entra proprio nel vivo della storia,
e capirete più cose su questa Drew.
Nei prossimi capitoli non so precisamente come mi organizzerò,
però dovrò essere un po' più concentrare nelle vicende nel Kansas,
quindi dovrò trascurare un po' la parte di conflitti con quei cinque ragazzotti (?)
spero che continuerete a seguirmi, lo spero davvero tanto cc

Per pubblicare il prossimo capitolo vorrei almeno
superare le 5 recensioni..peeeer favore *occhidolci*

Crystel x

ps. se trovate qualche errore di scrittura scusatemi,
è solo che è tardissimo e ho gli occhi che si chiudono da soli D:





 

  
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