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Autore: Perhaps one day    01/04/2012    3 recensioni
"Era bella e non riusciva a vedere la fine, bella e senza fine , abbassò lo sguardo , comunque lei non l'avrebbe mai visto, era troppo buio nella stanza, troppo per riuscire a vederlo..." Ciao a tutti ! Raccolta di one-shot sulla mia ossessione: Klaroline. Le one shot saranno ambientate dopo la 3x15..sperando che anche gli autori vadano avanti =))
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte !! Volevo ringraziare JenSalvatore, Cindernella e AnnaVeronica per le loro recensioni, Grazie mille ragazze ! Ringrazio anche chi ha messo la mia raccolta tra le preferita e chi tra le seguite !

 
 
From Dawn to the End


Gli amanti . Il diavolo. L'impiccato.
Bonnie aveva fatto uno stupido gioco, era uno stupido gioco. Caroline sorrise cercando lo sguardo della sua migliore amica, trovandolo più inquieto di quanto mai si era aspettata.
La strega non smetteva di osservarla, pareva che la stesse vedendo per la prima volta .
"Bonnie, allora cosa dicono i tarocchi ?"
Il suo tono era fintamente leggero , i capelli biondi lasciati liberi sulle spalle, il vestito a fiorellini azzurri somigliavano ai "non ti scordar di me". Erano malinconici , come i suoi occhi.
"Non me ne ero accorta, non lo avevo capito"
Bonnie e la sua voce erano diverse , la fissavano senza darle tregua e Caroline non capiva, doveva essere solo uno stupido gioco fatto una sera d'estate piuttosto noiosa . Adesso non lo era più, era come sentirsi squartati e Bonnie era in mezzo ai suoi organi cercando di rimetterli nella giusta posizione.
"Cosa ..cosa stai dicendo ?"
"E' tornato per te, è di nuovo qui per te "
Aveva sorriso, un sorriso triste , Caroline si era alzata dal pavimento
"Tyler era ovvio che fosse tornato per me , lui.."
"Io sto parlando di Klaus, Care"
Aveva pronunciato il nome di lui con una tale quiete che Caroline per un momento ne fu gelosa.
Un attimo assurdo.
"Per farmi diventare la vita un inferno, vuoi dire "
Scherzò , andando verso la finestra, Bonnie non si muoveva , i suoi occhi andarono di nuovo sui tarocchi
"Non deve essere facile desiderare qualcuno come lui, ma l'ombra aspira alla luce"
"Smettila, Bonnie!"
Non voleva essere aggressiva, non voleva nemmeno urlare, ma che qualcun altro sapesse, che qualcun altro capisse lo rendeva ancora più reale, la faceva sentire come una traditrice, una persona cattiva, sporca.
"Non devi aver paura del buio , non ti perderai"
La sentì alzarsi , la porta si richiuse in un unico scatto, quando Caroline si voltò le carte erano ancora lì. La coppia di amanti intrecciava i loro corpi.
Voleva farsi risucchiare dal nulla ?
 
 
....
 
 
Quando alzò lo sguardo , Caroline lo stava fissando.
Rebekah lo voleva vedere soffrire, era evidente.
"Mia sorella fa entrare proprio tutti"
Si distese sullo schienale della sedia, la scrivania era un muro esile tra lui e Caroline.
"Bonnie dice che l'oscurità aspira sempre alla luce..tu aspiri a me per questo ?"
Il vestito bianco con i fiori azzurri le fasciava il corpo, era come un bozzolo che la rendeva ancora più dolce, Klaus si alzò andandole vicino di un passo e ancora di uno.
La voleva per placare l'ossessione, per sentirsi caldo , invece che freddo. Per sentirsi meno solo. 
La bellezza ...
Caroline era così bella, a lui erano sempre piaciute le cose perfette, prive di qualsiasi sbavatura, lei non aveva nessuna riga nel suo corpo che fosse storta.
Le baciò la spalla, mentre le mani andavano  a cercare la schiena.
Caroline si poggiò a lui, pareva stanca, stanza di combattere, stanca di parlare, di aprire gli occhi , le labbra risalirono la curva sottile del collo, la guancia rosata.
Chiuse gli occhi anche lui nel momento in cui la bocca sfiorò quella morbida di Caroline, sarebbe rimasto ad occhi chiusi per tutta l'esistenza se fosse servito a non far finire mai quel preciso momento , con estrema lentezza le labbra tornarono a ricongiungersi ancora una volta e ancora,trovandosi e perdendosi .
La lingua che accarezzava il sapore dolce che lei possedeva.
"Stringimi di più"
La voce sottile di Caroline, il suo respiro quieto , Klaus la strinse , avrebbe potuto spezzarle le ossa e non gli sarebbe bastato. 
Il vestito scivolò, i fiori azzurri giunsero distratti sul pavimento , aprì le iridi solo perchè non poteva resistere al non vederla, si era immaginato come doveva essere il suo corpo.
Aveva immaginato ogni pezzetto di lei, ogni neo, ogni rossore, aveva immaginato così tanto senza poi possedere nulla,
"L'alba..."
 Klaus fece passare le sue mani sul corpo , togliendo via con delicatezza le mutandine bianche ,cercando la sua femminilità , l'intimità di Caroline stretta a lui che nascondeva il viso nei suoi capelli e lo mordeva. Piccoli morsi simili a sospiri, a gemiti trattenuti.
La distese sopra quel vestito ormai stropicciato, il vestito di quello che era prima di lui, prima che lui la toccasse, Caroline gli sorrise.
Il primo sorriso , gli tornò in mente ancora una volta l'alba.
Le mani sottili di lei lo spogliarono , lo resero nudo e debole , mentre con il corpo lo abbracciava ,lo imprigionava con le gambe.
 
 
 
...
 
 
La loro pelle che si sfregava insieme, i loro respiri che si mischiava, Caroline percepiva la frenesia, la furia di averlo dentro di sé .
Il corpo di Klaus era una nicchia dove lei trovava rifugio, aveva bisogno di lui, aveva bisogno di sentire la pancia farle male dal desiderio , di arrossire ogni volta che lui la guardava, di potersi scontrare tutte le volte che Klaus si fosse dimostrato il vampiro che era.
Aveva bisogno di lui per sentirsi più viva.
Sentì la bocca sui seni, le dita che affondavano tra le pieghe della sua carne , dalle labbra i gemiti si fecero più forti, più veloci, lo guardò mentre il piacere si avvicinava a lei .
I canini di Klaus le facevano quasi il solletico, voleva che lui la mordesse , che le portasse via il sangue e con quello anche la parte che moriva per lui.
Prima che potesse chiederlo, lo percepì dentro di lei, la completezza la investì mentre Klaus iniziava a muoversi placido e lei disperatamente lo voleva.
 
 
.....
 
 
Era l'alba . Caroline era come un'alba, la luce dell'alba prima leggera e poi sempre più forte. Dentro di lei, voleva solo possederla per non perderla.
Perdere l'alba.
Le spinte erano forti, il calore che nessun vampiro si ricorda mai del tutto, troppo abituati a vivere al freddo dei loro corpi morti.
Caroline si nutriva di sangue, ma non aveva altro. Non era come lui o come gli altri, era il vampiro più caldo che lui avesse mai avuto. Doveva essere l'alba. 
. Klaus la morse. Il possesso era anche questo, era morderla mentre i brividi la scuotevano e il piacere arrivava con rabbia per esplodere anche nel sangue, rendendolo mille volte più cupo.
Si perse in lei e nei movimenti dei suoi fianchi , percepiva le unghie di Caroline nella schiena , le sue urla roche , si sarebbe poi fatto mordere da lei, avrebbe voluto sentirla bere il sangue , voleva che lei avesse fame solo per essere il suo cibo, nutrirla era un altro modo per possederla.
Quando lui si spezzò dentro Caroline, dentro la sua luce , dentro le sue carni umide e calde , l'alba si fece più forte e vide il sangue scendere e macchiare un fiore azzurro.
L'alba come inizio e fine. Caroline era questo ..coincideva come la sua fine. Sarebbe finito nella sua luce.
 
 
 
  
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