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Autore: Felix_    01/04/2012    2 recensioni
- 1° CAPITOLO RIVISTO E MODIFICATO -
“Però ragazze, la sapete la storia che si dice in giro sulla casa dei Price..” disse un po spaventata.
“Oh andiamo, è una vecchia storia che si dice in giro per tenere lontane le persone da quella casa, tutto qui” rispose Kate che non credeva ad una virgola di quella storia.
In giro si diceva che quella casa – più che casa era meglio definirla villa del 1700 – fosse infestata da una presenza e che i Price fossero stati uccisi da questa fantomatica cosa.
Prima della loro morte la gente li ritenne impazziti per via della vecchiaia, poiché andavano in giro per il paese a spaventare tutti, dicendo che nella loro casa viveva questo essere e che non riuscivano più a vivere in pace. Nessuno prestò attenzione a quello che andavano a dire in giro… quando un giorno la domestica trovò i loro cadaveri in casa. Molti pensano che siano stati stroncati da un infarto, ma gli idioti più totali pensano che sia stata la fantomatica presenza.
La signora e il signor Price furono seppelliti nel mausoleo di famiglia, che si trova nel giardino sul retro della villa.
Così la dimora cominciò il suo declino..
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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BOOGEYMAN
CAPITOLO DUE - LA LETTERA

 

Pulimmo tutto il soggiorno in cinque ore: spazzammo con la scopa, tirammo via le lenzuola e spolverammo i mobili dove avremmo appoggiato le nostre cose.
Poi passammo al bagno, che non era in condizioni pessime ma a cui serviva ugualmente un po di attenzione alla pulizia; siccome nessuno voleva pulirlo estraemmo a sorte e uscirono Rose e Cindy che, pur riluttanti, accettarono.
Sarah si occupò di preparare le cose per la notte e Mary invece si prese cura di controllare se il gas e la corrente erano apposto. Fortunatamente e inspiegabilmente lo erano.
Sophie invece accettò di prepararci il pranzo dato che era una vera maga nel preparare cose semplici ma buonissime.
Io e Kate invece facemmo un giro dei piani superiori.
“Guarda questo quadro, penso che sia il ritratto della signora Price. Era bellissima da giovane” disse Kate sospirando e tornando ad osservare uno dei mille quadri appesi lungo il corridoio che stavamo percorrendo.
“Già, era proprio una bella donna. Oh, guarda il signor Price com’era!” la tirai per la manica e la portai davanti ad un quadro vicino che rappresentava la maestosa figura dell’ex proprietario della villa.
“Ma non hanno dei figli? Insomma, con una casa così grande credo che dei bambini potessero riempirla di allegria, no?” chiesi io all’improvviso pensando che tutta quella proprietà oramai non apparteneva più a nessuno.
Kate distolse lo sguardo dal quadro e mi rivolse un sorriso triste.
“A quanto ne so io non li hanno mai avuti, credo che comunque si siano sentiti un po soli qua dentro. Hai ragione, i bambini portano sempre il sorriso” concluse poi la frase sorridendo.
D’improvviso pensai alla sorella di Kate: si chiamava Anne e aveva 7 anni.
Io l’amavo moltissimo quella bambina, era energia allo stato puro! Kate le voleva un bene dell’anima.
A quel pensiero mi scappò un sorriso e mentre riprendemmo a camminare verso il piano superiore chiesi di lei a Kate.
“Come sta Anne?”
“Bene, come sempre. Stamattina le ho detto quello che avrei fatto e dicendole che se lo avesse detto alla mamma non le avrei più voluto bene, forse sono stata un po troppo cattiva, non credi?” mi chiese con un po di risentimento per come aveva trattato la piccola Anne.
“Beh, forse. Ma almeno sei sicura che non glielo dirà!” ci scherzai su e riuscii tirar su di morale la mia migliore amica.
“Si, hai completamente ragione Alex”
Percorremmo tutto il corridoio, arrivando davanti alla parete dove era appeso l’ennesimo quadro.
Mi guardai intorno e mi scappò l’occhio su un lieve rialzo della mattonella su cui posava il piede di Kate.
Curiosa di sapere cosa si celava sotto la richiamai.
“Ehi, guarda sotto al tuo piede. C’è un rialzo. Su avanti, spostalo” le chiesi, accovacciandomi a terra.
Kate spostò il suo piede e si accovacciò accanto a me.
Alzai la mattonella dal pavimento e la tirai via.
Sotto di essa c’era un biglietto ingiallito, legato da un pezzo di corda sottile.
Forse, una vecchia lettera.
Ma perché nasconderla sotto una mattonella?
La presi in mano, la rigirai e guarda Kate.
“Che aspetti? Aprila, su!” mi incitò Kate, curiosa come sempre.
Annuì e delicatamente aprii quel foglietto di carta, stendendolo con le mani sul pavimento.


31 Ottobre 1949

Cara Julie,
non so nemmeno come iniziare questa lettera, mi vergogno già moltissimo di quello che sto per scriverti qui, su questo semplice pezzo di carta, e me ne scuso.
Credo che scriverti una semplice lettera non sia giusto, quindi potrai giustamente pensare che io sia un vigliacco egoista, ma non posso fare altrimenti.
Tu mi conosci alla perfezione, perciò sai dentro di te quanto costeranno a me queste parole.
Non possiamo più continuare questa storia, non possiamo andare avanti in questo modo, con queste gocce di noi che si trasformano come sempre in ricordi che mi toccano l’anima, che mi urlano parole di tradimento.
Non posso più continuare questa vita ingiusta per mia moglie Allie e per la mia piccola figlioletta Emma.
Loro non meritano tutto questo e nemmeno tu meriti uno come me.
Dentro di me un alter ego che non avrei mai, mai potuto costruire senza di te.
So che mi mancherai, so che mancherò a te, ma è la cosa più giusta.
La cosa più giusta per tutti quanti.
Non cercarmi, non rispondere a questa lettera.
Rispediscila a me quando il tuo cuore avrà letto queste parole amare e piene di lacrime.
Rispediscila a me, così che io ricorderò per sempre quello che ho vissuto e gli sbagli che ho commesso.
Ti amerò fino alla fine dei mie giorni.

Per sempre il tuo Noah



Lessi la lettera ad alta voce insieme a Kate.
Continuai a fissare quella lettera così piena di sentimenti e infine la piegai con dolcezza e la rimisi al suo posto, ricoprendola nuovamente con la mattonella.
Mi alzai insieme a Kate con aria un po confusa.
“Mi avevi detto che i Price non hanno mai avuto figli. Qui Noah dice di avere una figlia!” dissi senza capirci niente.
Kate analizzò la situazione, per poi rispondermi.
“E se le fosse successo qualcosa? Se fosse morta da piccola magari per una malattia o, o un incidente!” cercò di spiegare.
“E se invece le fosse successo qualcos’altro? Rifletti: nessuno ha mai saputo dell’esistenza di questa Emma. E dopo aver letto questa lettera si presuppone che Noah abbia tradito sua moglie con questa Julie. Io penso che la signora Julie l’abbia rapita o..ammazzata.” spiegai io, mentre la mia mente vagava per altre possibili soluzioni.
Kate non pareva sicura della mia opzione.
“Forse, ma non credo che sia arrivata a tanto quella signora. Insomma, uccidere una persona è una tragedia, figurati uccidere una bambina innocente!” rifletté lei mentre un leggero brivido l’avvolgeva.
“E’ solo un’ipotesi, magari Noah si è inventato l’esistenza di sua figlia solo per poter sviare alla sua amante” commentai io.
Kate massaggiò le tempie e si appoggiò alla parete, affianco al quadro.
Poi successe tutto velocemente.
La parete scivolò sul lato, facendo cadere Kate in una stanza impolverata e priva di qualsiasi cosa.
Non ebbi il tempo nemmeno per dire una parola, che la parete si richiuse.
Mi avvicinai subito sbattendo i pugni su di essa, cercando di buttarla giù.
“Kate! Kate rispondi! Kate dannazione, stai bene? KATE!!” urlai sempre più forte, ma dalla stanza segreta non provenne nessun suono, nessuna voce.









NOTA DELL'AUTRICE

Salve salvino a tutti! 
Eccomi qua con un nuovo capitolo, il secondo.
Sono, beh ecco, un tantino in ritardo ma l'ispirazione si sa, non viene a comando!
Dunque, che ve ne pare di questo capitolo?
A me piace un sacco, non sarà il top dei top ma a me piace.
Dov'è finita Kate? Riusciranno Alex e le sue amiche a ritrovarla?
O qualcuno o qualcosa la porterà via?
E poi, esiste o no questa Emma?
Beh, leggete e scoprirete! 
Ovviamente, tutto al prossimo capitolo!!
Baci, Felix_




   
 
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