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Autore: Kooskia    06/04/2012    2 recensioni
Una fanfiction ambientata nel mondo di Temeraire, saga letteraria di Naomi Novik. Un mondo dove l'uomo ha sempre coesistito coi draghi. Temeraire è ambientato durante le Guerre Napoleoniche, Vindex invece è ambientato durante e dopo la Spedizione dei Mille in Italia.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 – Il Consiglio dei draghi

Vindex cercò una posizione migliore sulla larga lastra di pietra grigia sul quale si era posato, non era granché comoda e si era stancato di ascoltare la dragonessa rimanendo fermo sempre nella stessa posizione. Erano passati tre giorni dall’incontro con Mazzini, durante i quali Vindex aveva speso la maggior parte del tempo insieme ad Animosa come era stato pianificato. Aveva progettato di radunare il Consiglio ma inaspettatamente era giunta la richiesta di un udienza da parte della dragonessa che da diversi minuti stava portando avanti le sue rimostranze. Vindex spostò il capo annoiato per vedere le reazioni degli altri membri del consiglio: la maggior parte di loro mostrava espressioni ancora più spossate di lui, mentre un paio di draghi cercavano di fare del loro meglio per mostrare un ipocrita sorriso di incoraggiamento.
Niente di inaspettato.
Tutti i membri del Consiglio dei draghi erano pesi massimi, si trattava di Chanson de Guerre come lui oppure di membri di una nuova razza ibrida locale che aveva manifestato una stazza maggiore e una colorazione più vicina al bruno-arancio. Una ventina di membri in totale: essi costituivano anche l’intera popolazione di Pesi Massimi della loro intera comunità esclusi i draghi in servizio attivo presso le varie Formazioni.
- … non è giusto pertanto che siano sempre i draghi più grandi ad avere la scelta migliore per quanto si tratta di cibo o padiglioni per dormire. Quanto spesso capita ai corrieri o ai pesi piuma di vedersi sottratti le cose migliori solo per il fatto di essere più piccoli? Questa situazione è palesemente ingiusta ed è retaggio di un modo arcaico di pensare, io chiedo che… - Lo sbuffo divertito di un peso massimo la interruppe, Vindex represse un sguardo di palese disapprovazione per la maleducazione di quest’ultimo: una vecchia conoscenza, Cruentum. Era il peso massimo più grande di tutti, appartenente alla nuova razza Piemontese e pesante sulle 22 tonnellate. Era ben noto per la sua arroganza.
–Sì, sì… abbiamo capito, ma è evidente che noi pesi massimi dobbiamo nutrirci più dei draghi più piccoli, siamo più grandi e dobbiamo mangiare di più… per quanto mi riguarda la tua è pura e semplice ipocrisia perché tu per prima dovresti mangiare di meno o rinunciare al tuo posto per dormire per i corrieri o pesi piuma come vorresti che facessimo anche noi-
La dragonessa sollevò coraggiosamente il collo ma si trattenne dal reagire con un tono simile.
Vindex la osservò attentamente rammentando la sua storia: si chiamava Libertaria, quasi che il suo nome volesse fin dalla sua nascita prevedere le sue scelte e le sue decisioni politiche. Era tuttavia frutto di un esperimento fallito, da anni le Forze Aeree agognavano di mettere le mani almeno su di un drago sputa-acido e finalmente si era riuscito di acquistare ad un prezzo esorbitante un singolo uovo concepito da una dragonessa di razza Longwing Britannica. Il padre non era uno sputa-acido e pertanto non si era sicuri se il piccolo avesse acquisito tale caratteristica. La fortuna non aveva sorriso alle Forze Aeree e la piccola Libertaria fin da subito aveva palesemente dimostrato l’assenza dei caratteristici corni laterali alle mascelle in grado di spruzzare acido corrosivo. Si vociferava che per qualche motivo non fosse nemmeno adatta a combattere ma quel che era certo era che la dragonessa, che nel frattempo aveva acquisito una bella colorazione striata blu-arancio, aveva sviluppato un intelligenza molto acuta. Peccato che continuasse a sprecarla dietro a cause perse.
Un secondo peso massimo prese la parola: - Su! non credo che sia giusto esprimersi con questi termini, mio buon Cruentum! E’ evidente come la nostra giovane Libertaria qui, si sia fatta molto prendere la zampa da buone intenzioni forse un po’ premature ed eccessive. Puoi star certa mia cara che nessuno di noi ha intenzione di trattare male i nostri fratelli più piccoli: ti assicuriamo che essi non verranno messi da parte e riceveranno il dovuto d’ora innanzi. –
La bella dragonessa sbatté la lunga coda sull’erba e abbassò lo sguardo; il tono del peso massimo era stato gentile ma includeva anche il fatto che si trattava delle ultime parole che il Consiglio intendeva spendere sull’argomento. Vindex si era ben guardato dall’aprire bocca, sapendo che qualunque voce discordante sarebbe subito stata messa in minoranza. Personalmente non si era mai occupato molto dei draghi più piccoli ma le parole della dragonessa, unite a quelle del libro che gli era stato letto tre giorni prima, martellavano persistentemente nella sua coscienza. E ciò che fece traboccare il vaso già colmo fu una promessa palesemente falsa fatta dal quel membro del Consiglio che Vindex rammentò trattarsi di uno dei suoi cugini di primo grado. Libertaria chinò il capo con un ultimo gesto di cortesia e si allontanò dal Consiglio, senza nascondere la palese frustrazione ottenuta. Una mezza dozzina di corrieri e pesi piuma le si avvicinarono sussurrandole parole di supporto e comprensione, mentre un paio dei draghi più piccoli le si posarono sul dorso. Vindex si sentì struggere per un istante al ricordo di come insieme al suo Capitano si intratteneva spesso con un paio di corrieri e i loro relativi Capitani durante le pause dai combattimenti. Era divertente lasciare i piccoli draghi arrampicarsi o dormire sul suo dorso.
–Se non sbaglio avevi qualcosa da riferire al resto del Consiglio, giusto Vindex? –
Egli annuì al membro più anziano che aveva parlato: uno dei suoi nonni anche se non riusciva a rammentare se fosse il paterno o quello materno.
Aggiornò in breve gli altri pesi massimi circa l’incontro con Mazzini e i suoi seguaci, la voce irata di Cruentum fu la prima a tuonare.
–Quei cani repubblicani ! Avrei dovuto esserci io! Avresti dovuto denunciare immediatamente la cosa e detto tra noi non mi aspettavo che un comportamento così passivo dall’ ”eroe” del San Martino-
Vindex sollevò leggermente il labbro mostrando la chiostra di denti candidi: Cruentum era più grande di lui, ma non lo temeva.
–Insinui forse codardia o mancanza ai miei doveri? Io ho combattuto e versato sangue, ho perso il mio Capitano sul campo di Battaglia! Non credo che tu possa rivendicare lo stesso: a sentire i tuoi racconti si direbbe che la Battaglia di Custoza di cui tanto ti vanti di aver preso parte sia stata una gloriosa vittoria invece che uno dei peggiori disastri degli ultimi decenni, inoltre il mio Capitano non si comprava il diritto di restarsene fuori dalle battaglie e spedirmi qui suoi monti come invece sembra sia propenso a fare il tuo ! – Cruentum si impennò, sbattendo le zampe anteriori violentemente sul suolo e allungando il muso ringhiante verso Vindex, che lo fronteggiò senza batter ciglio. I due pesi massimi si affrontarono per un lungo istante per poi venire interrotti dal borbottio e dai lamenti generali degli altri draghi.
–Basta, basta ! Questi toni sono davvero esagerati! Comunque credo di rappresentare i pensieri di tutti quando dico che noi draghi non dovremmo lasciarci invischiare troppo nella politica degli umani, è pur vero che Mazzini rappresenti un elemento antagonista al nostro governo Monarchico, ma ha molti sostenitori: alcuni simpatizzanti persino dentro al Parlamento e da anni le sue azioni sono state volte più a favorire l’Unità piuttosto che a sovvertire Casa Savoia-
Una delle femmine del consiglio annuì verso il compagno con espressione saggia. –Concordo, ritengo che la loro presenza qui non possa che essere un avvisaglia di qualcosa di più grande. Tuttavia in mancanza di ordini o richiami per l’azione la nostra condotta più saggia sarebbe pazientare e aspettare… -
-Ovvero ignorare la cosa e non fare nulla, fantastico…- Vindex si rilassò, tornando a sedersi non senza aver lanciato un ultima occhiataccia a Cruentum, il quale ricambiò con uno sbuffo irritato. Benché quella fosse stata la scelta principale di quasi tutte le emergenze poste davanti al Consiglio, Vindex in cuor suo si era aspettato un maggior coinvolgimento da parte di draghi anziani e veterani. -Chissà… forse c’è davvero qualcosa da fare, qualcosa da cambiare, come dice Temeraire.-

Note: In questo capitolo viene mostrato il Consiglio dei Draghi, nei libri di Temeraire così come anche qui esso ha una funzione puramente interna per gestire al meglio eventuali piccoli problemi tra i draghi nei terreni di riproduzione. Ho sottolineato come sia minato al principio da una forma di prevaricazione dei draghi più grandi e come la loro politica generale sia “evitare i problemi”.
  
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