Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Irizar Elwell    08/04/2012    2 recensioni
Christine, per gli amici Chris, una normalissima ragazza di 17 anni, si trasferisce a Dallas da sua sorella maggiore Sam, incinta di 6 mesi lasciando la sua adorata Shelbyville, il suo storico ragazzo Ben e la sua migliore amica di sempre Megan. Arrivata a Dallas incontrerà non poche difficoltà per farsi spazio fra i pregiudizi dei ragazzi della nuova città, dove incontrerà anche dei nuovi amici. Tutto sembra procede più o meno in modo abbastanza normale, ma la conoscenza di uno strano ragazzo dai profondi occhi grigi e i misteriosi fenomeni che ruotano attorno a lui sconvolgeranno del tutto la sua esistenza
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ben e Megan sono partiti il giorno dopo per Shelbyville. Mi mancheranno, ma finalmente ho capito che non devo aver paura del passato e tanto meno devo dimenticarlo.
Sono in camera, oggi io e Mandy andiamo in centri a far shopping.
Il taglio sulla tempia non è ancora guarito del tutto, mi fa sembrare Harry Potter!
Cerco di nascondere l’enorme cerotto che Sam ha applicato, ma sembra inutile, si vede lo stesso.
Devo essermi fatta parecchio male al lago, ho lividi leggeri su tutto il corpo, ma uno più di tutti mi incuriosisce, è come se qualcosa abbia afferrato  la caviglia destra, ma proprio non ricordo.
“con Nigel come va?”
Mi chiede improvvisamente Mandy seduta sul letto.
“che intendi dire?”
Da quella sera al lago non ho più avuto modo di passare del tempo da sola con Nigel. Non parliamo nemmeno. Sembra esser tornato schivo e taciturno come sempre.
Vorrei chiedergli il perché, ma probabilmente non avrò risposta.
Sembra così riflessivo ultimamente..
“Mandy, l’hai notato anche tu che non parliamo, no? Che rapporto vuoi che ci sia?”
Chissà cosa starà facendo adesso. Ultimamente è sempre nei miei pensieri, e ogni pensiero è sempre più dolce, quasi come il miele.
Dovrei smetterla di pensare a lui in quel modo, ma quella sera al lago è stata così magica.
 
Al solo pensarci mi vengono i brividi. I suoi occhi, il suo respiro sul mio viso. 
Scrollo questi pensieri muovendo la testa, non è il momento di lasciarmi andare a simili fantasie.
Il pomeriggio con Mandy è uno spasso! Non amo fare shopping, ma lei sa bene come divertirsi!
Prova i vestiti più bizzarri, mi racconta di alcune teorie formulate sulla gelatina che ci rifilano alla mensa scolastica, secondo lei non usano oli vegetali, ma prodotti chimici, ma nonostante ciò non riesce a farne a meno, scherza su tutto, con lei mi diverto sempre un mondo.
Il tempo passa in modo così piacevole, che sembra subito arrivare sera e torniamo a casa.
 
Con mia grande sorpresa Sam non c’è.
Dove sarà a quest’ora?
Mi reco in cucina, notando sul tavolo un biglietto:
“Jody e Bel mi hanno rapita, non aspettarmi per cena, ci pensano loro ad accompagnarmi, un bacio! P.S. la cena è nel frigo”
Sorrido leggermente. Sam come Mandy è sempre solare e piena di vita.
Ecco, sono sola a casa,posso dedicarmi a me stessa, iniziando con un bel bagno caldo e rilassante.
Con Mandy non ho fatto grossi acquisti, così una volta in camera sistemo gli abiti nuovi nell’armadio e preparo in bagno, la vasca riempiendola con acqua calda.
Dispongo tutti gli oli e i profumi sul bordo della vasca e delle candele profumate sul pavimento. Accendo un incenso all’essenza di cannella e finalmente m’immergo completamente lasciandomi avvolgere dall’acqua calda e accogliente.
Mi sento rinata!
La ferita sulla tempia brucia un po’, ma non me ne curo. Prendo un bel respiro e chiudo gli occhi. Canticchio un ritornello della canzone “Men, I feel like a Woman”
“Oh, oh, h, go totally crazy-forget
I’m lady
Man’s shirts-short skirts
Oh, oh, oh really go wild- yeah, doin’it in style…”
Sento la porta d’ingresso al piano terra aprirsi, strano, Sam è già di ritorno?
“sono in vasca Sam!”
Urlo per far si che mi senta tornando poi a rilassarmi.
Altri rumori provenienti dal piano superiore attirano la mia attenzione e mi metto seduta per capire cosa stia succedendo.
Che sta combinando Sam?
Decido di andare a controllare, mi alzo e guardo verso la porta del bagno, ma improvvisamente scivolo nella vasca. Prima di cadere e farmi male riesco ad aggrapparmi al bordo. Che strana sensazione …
Ho come l’impressione che ci sia qualcuno.
Facendo leva sulle braccia mi alzo nuovamente, ma vengo tirata sott’acqua da qualcosa.
 
Vedo sbucare dal nulla due mani che mi afferrano il collo cercando di soffocarmi aumentano la presa già stretta e decisa, impedendomi di urlare e gridare aiuto. Cerco di dimenarmi contro quella forza ostile e li vedo …
Quei occhi.
Ho già visto questo volto mostruoso che sta prendendo forma davanti a me … ma dove?
La mia mente viene investita da immagini veloci, di un passato che sembra io abbia dimenticato.
L’acqua, il lago.
L’annegamento, ma certo.
È la stessa strana creatura che mi ha aggredita al lago!
Cerco di resistergli prendendo rapide boccate d’aria mentre continua a spingermi sott’acqua.
Il suo volto terrificante sembra compiaciuto nel vedermi agonizzare.
Le sue labbra tagliate e violacee si allargano in un sadico sorriso, mentre quei due occhi color ghiaccio si allargano in uno sguardo folle e malato.
Finalmente riesco a riemergere e urlo, sperando di attirare l’attenzione di qualcuno, ma ciò penso sia improbabile.
Non posso credere che tutto ciò sia reale.
Continua a stringere la presa ed io non riesco ad afferrarlo,
le mie mani non riescono a palpare la sua pelle, sembra fatto d’aria.
“lasciami”
Sussurro con la poca voce che riesco a far uscire, poi d’un tratto scompare.
Tutto sembra tornare normale. Porto le gambe al petto e cerco di calmarmi. Il tremore si impadronisce del mio corpo e respiro affannosamente.
Esco dalla vasca e corro in camera chiudendomi la porta alle spalle.
Che diavolo succede?
Apro l’armadio e precipitosamente metto dei vestiti asciutti.
Afferro la borsa e il cellulare e corro verso le scale. Voglio uscire di qui!
Inizio a scendere i gradini, ma qualcosa mi spinge facendomi cadere. Rotolo per qualche scalino ritrovandomi a metà scalinata. Alzo lo sguardo, vedo quel mostro partire alla carica mentre un urlo disumano mi perfora i timpani.
Cerco di rialzarmi continuando a scendere per la scala ritrovandomi sul pavimento dopo aver ricevuto un altro colpo.
Corro finalmente raggiungendo la porta che si chiude violentemente alle mie spalle.
Sento il labbro bruciare e tastandolo noto il sangue colare dal mento.
Guardo casa, esternamente tutto sembra così normale …
Decido di fare un giro per tranquillizzarmi un po’.
Cos’è successo poco fa lì dentro?
Ho bisogno di vedere gente. Mi sento sola e vulnerabile.
Vado da Mike, non è distante e lì sarò al sicuro.
Entro sedendomi in un posto situato in un angolo accanto alla finestra, intorno non c’è molta gente.
Sto ancora tremando, non solo per ciò che è successo, ma anche perché sono del tutto bagnata.
“Chris, tutto bene?”
Mike si avvicina col suo modo di fare premuroso, quasi fraterno. Mi guarda preoccupato e accarezzandomi una spalla cerca di capire che succede.
Cerco di nascondere il taglio sul labbro non facendomi guardare in volto.
“prendo un caffè”
Dico cercando di dare alla mia voce un tono calmo.
 
Lo guardo di sottecchi per rassicurarlo e lui, dopo aver annuito va via.
Alzo il cappuccio della felpa per nascondere il viso e star più calda.
Mike è di ritorno con un caffè fumante in mano, è d’asporto, sa che lo prendo solo nei contenitori di carta.
“ecco cara”
Mi dice con un mezzo sorriso, cercando di scrutarmi. Lo guardo ringraziandolo.
“che succede Chris?”
Domanda nuovamente, questa volta visibilmente preoccupato. Mi volto a guardarlo svelando il mio viso.
“niente, sono caduta dalle scale”
Mento, accompagnando il tutto con una specie di sorriso.
“santo cielo, vado a prendere la cassetta del pronto soccorso”
Dice allarmato, non capisco.
Ho un taglietto sul labbro, che sarà mai? La ferita sulla fronte l’ha già vista. Che sia sensibile alla vista del sangue?
“devo andare Mike, grazie per il caffè, quanto ti devo?”
Non voglio attirare l’attenzione e sembra che invece già altre persone abbiano notato la mia presenza qui.
“hris, lo offro io, ma sicura di star bene? Dovresti andare in ospedale”
Annuisco prendendo la borsa e avvicinandomi alla porta.
“Mike, Sam non deve saperne nulla, lo sai, si spaventa per tutto”
Sorrido a denti stretti prima di uscire. So che Mike manterrà la parola.
Mi reco al parco, ho bisogno di riflettere senza nessuno che mi faccia domande o che si preoccupi per me.
Mi siedo su una panchina e sorseggio il caffè.
Cos’era quel mostro?
Sembrava un bambino … poteva essere il fantasma di un bambino?
I fantasmi non esistono …
Perché ha tentato di uccidermi?
Prima al lago, poi a casa ..
Forse, ho immaginato tutto. In effetti casa era in ordine, nulla sembrava così anormale.
Che motivo avrei di immaginare queste cose? Non capisco.
Non capisco più nulla.
La confusione mi assale, la mia mente è invasa da quell’orribile creatura.
Il suo viso … così sfregiato, i suoi occhi quasi inumani e quell’espressione dannata … la sua figura trasudava morte.
Ho paura. Se tornassi a casa cosa potrebbe accadermi?
Sam!
Mi alzo di scatto. Sam potrebbe essere in pericolo.
Prendo il cellulare, provo a chiamarla.
Squilla!
“Chris, scusa se non ti ho chiamata!”
La sento ridere, sta bene. Sospiro sollevata sedendomi sulla panchina nuovamente.
“Sam … come stai?”
Ora che l’ho sentita sono molto più tranquilla, ma cosa devo dirle?
“Chris, ti spiace se stanotte dormo da Jody? Vieni anche tu, ti dico l’indirizzo, non voglio che passi l a notte a casa da sola, ma è tardi e forse la cosa migliore è rimanere qui”
“no, io … ti ho chiamata per dirti che dormo da Mandy stasera!”
Non sarà il massimo come scusa, ma non voglio andare a casa di Jody conciata in questo modo, se Mike si è preoccupato devo avere un aspetto orribile.
“Va benissimo Chris, allora ci vediamo domani mattina a casa, ok?”
“si”
Dico chiudendo la chiamata.
Almeno Sam è al sicuro.
Non posso passare la notte fuori, ma dove posso andare?
È sera inoltrata, non posso presentarmi a casa di Mandy o andare da Paul.
Penso a Nigel.
Impossibile, ci conosciamo appena …
L’unica soluzione è farmi forza e tornare a casa. Inizio a sentire freddo, sicuramente prenderò un malanno.
Bevo l’ultimo sorso di caffè e inizio a camminare.
Non ci credo, non è possibile. Mostri e fantasmi non esistono. Non c’è nulla di tutto ciò nella realtà, esistono solo nei film grazie ad effetti speciali.
Eccomi, davanti alla porta d’ingresso. Prendo un bel respiro e apro la porta. Non c’è nulla che può farmi del male, continuo a ripetermi, mentre cerco di tenere a bada l’ansia che pian piano mi pervade.
La casa dovrebbe essere il posto più sicuro, dove ci si può rifugiare in caso di pericolo.
Mi muovo lentamente,ho come paura di risvegliare quella cosa.
Decido di farmi forza e far finta che nulla sia successo. Torno in camera, prendo dei vestiti caldi e mi reco in bagno.
Sono sorpresa e un po’ delusa. Tutto è normale. Nulla che testimoni la mia visione. Mi tranquillizza un po’ edere tutto in condizioni normali. Le candele sono ormai spente, le raccolgo e inizio a ripulire il bagno.
Accidentalmente vedo il mio riflesso nello specchio posto sopra il lavandino.
Cosa mi è successo?
Stento a riconoscermi.
Il taglio sul labbro è profondo e sanguina un po’. Ho dei brutti lividi sullo zigomo sinistro e piccoli graffi sulle gote..
Scopro con orrore che i segni di quelle mani che hanno tentato di soffocarmi son ben visibili sul collo. Riesco a distinguere le dita, rossi e leggermente violacei avvolgono il mio collo. Li disegno con le dita, scoprendone altri sul petto e poi più giù .. sono su tutto il corpo.
Com’è possibile?
Perplessa e confusa vado in camera, mi sdraio fissando il soffitto.
Continuo a pensare a cosa possa essermi accaduto. A cosa io possa aver fatto.
È ormai l’alba e stanca, finalmente mi addormento.
Sogno Nigel. Sogno l’oscurità assoluta.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Irizar Elwell