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Autore: martamatta    10/04/2012    2 recensioni
Vi siete mai chiesti come sarebbe il mondo di Resident evil senza che l'Umbrella si mise a lavorare su delle armi biologiche? Io si e mi sono fatta un bel film mentale Buona lettura!!!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Claire Redfield
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andarono in una pizzeria che si trovava poco lontano dall’appartamento di Claire . La ragazza aveva proposto ad Albert di uscire perché non voleva stare da sola, soprattutto con quel grande dolore che si stava portando dietro, aveva bisogno di un amico o almeno qualcuno che gli stesse vicino e l’ascoltasse.
Stettero a chiacchierare per tutto il tempo, mentre mangiavano una pizza particolarmente buona e saporita, avevano davvero tanto in comune e a Claire sembrava di conoscerlo da tutta una vita e lo stesso Albert sentiva nei suoi confronti.
Finirono a parlare di vari argomenti; -…e poi hai presente quel nuovo film? Oddio non mi ricordo quando esce al cinema, quello con Will Smith…com’è che si chiama….ah! “io sono leggenda” quello deve essere bello da vedere!- disse Claire allegra ed agitata, Albert gli rispose interessato e divertito –anch’io volevo vedermelo! Mi pare che l’hanno messo oggi al cinema….perchè non andiamo a vederlo dopo?-.
Claire fu presa alla sprovvista da quella domanda, rifletté un momento ma poi abbassò lo sguardo dicendo –sarebbe fantastico…ma forse è meglio se vado da Chris, vorrei dirgli ciò che è successo con Leon oggi. Dovrebbe finire il turno in caserma a momenti quindi…- Albert la interruppe allungandogli la mano sul mento e sollevandogli la testa. Poi gli disse con dolcezza e compassione –facciamo così: io ti accompagno in caserma che devo prendere anche delle pratiche. E poi ce ne andiamo a vederci il film insieme a tuo fratello e la sua ragazza, cioè Jill….- Claire stette per protestare, non voleva disturbarlo o dargli ancora fastidio, ma nel percepire il calore della sua mano calda sul viso sentì come se quel tocco avesse alleviato il suo dolore d’amore, e un forte desiderio di abbracciarlo e di sentire quel calore avvolgere il suo corpo si impadronì di lei, voleva sentirsi protetta da ogni male, da ogni sofferenza e qualcosa gli diceva che quell’uomo poteva farlo.
Così Claire annuì sorridendogli e Albert sussurrò –quando ridi i tuoi occhi risplendono e sono bellissimi!-. Così pagarono la pizza, presero la macchina e se ne andarono.
 
Jill e Chris stavano uscendo dalla caserma e parlavano più che altro di quello che stavano facendo Claire e Leon, considerando che lui è stato assente per mesi. Poi Jill disse pensierosa –cucciolo ti va se stiamo un po’ insieme adesso? Noi due soli…hai qualcosa da fare…?-, Chris dentro di se era molto felice che la sua amata gli abbia posto una domanda del genere e poi voleva distrarsi un po’ dopo che Claire aveva spaccato un vassoio in testa al suo capitano, tutt’ora era ancora in ansia per la punizione che Wesker gli avrebbe inferto, ma trovava strano il fatto che il capitano non gli aveva detto o fatto ancora niente.
Così abbandonando questi pensieri sorrise calorosamente a Jill e disse –sarebbe davvero fantastico…,- si bloccò di colpo e Jill, notando la sua espressione, seguì il suo sguardo. Una Mercedes si era parcheggiata davanti alla caserma ed era scesa Claire accompagnata dal capitano Wesker. Jill fu davvero colpita a quella scena non solo per il fatto di vedere due persone completamente opposte così vicino, ma dal fatto che stavano davvero bene insieme, tanto che gli sfuggì una frase –sono davvero una bella coppia!-, Chris che si era agitato e irrigidito a quella vista, a quelle parole lanciò un occhiataccia di disapprovazione e severità a Jill.
I due si erano avvicinati a loro e Wesker li salutò in modo da apparire distaccato e autoritario agli occhi dei suoi agenti, poi entrò in caserma dicendo –torno subito, vado a prendere quelle pratiche!- e scomparve chiudendosi la porta d’ingresso alle spalle.
Chris aveva osservato diffidente ogni mossa del suo capitano, poi si rivolse verso la sorelle e notò che lei aveva gli occhi arrossati e disse –hai pianto per caso? Che ti ha fatto Wesker? E dov’è Leon?-, Claire fece cenno con una mano al fratello, come per dirgli di calmarsi, poi parlò -Leon mi ha lasciato….e se non fosse stato per il tuo capitano non so dove il dolore mi avrebbe portato-.
A quelle parole cadde un grande silenzio e Jill abbracciò forte la ragazza dai capelli rossi dicendo –piccola mi dispiace!- Chris abbassò lo sguardo, era davvero dispiaciuto per ciò che era successo alla sorella e a quanto pare era in debito con il capitano adesso.
Poi Chris stette per dire qualcosa ma una mano si poggiò sulla sua spalla e una voce disse –pratiche prese! Allora siete liberi stasera?-, si voltò e vide il capitano che sorrideva e teneva in mano una cartella e gli disse guardandolo negli occhi –grazie per essere stato vicino a mia sorella- Albert annuì con compassione e gli disse –dovere Readfield. Comunque siete liberi stasera?-.
Entrambi rimasero sorpresi da quella domanda e Chris disse –s..si! Ma perché?- Claire sorrise e disse –vi va se andiamo al cinema? Lo abbiamo deciso quando siamo andati a mangiare la pizza. Gli ho offerto la pizza per farmi perdonare, poi ci siamo accorti che abbiamo molte cose in comune. E oggi è uscito un film che piace ad entrambi, quindi… Vi va se andiamo a vederlo tutti insieme?-. Chris stava per protestare, ma Jill lo afferrò per un braccio e lo strinse forte dicendo –si! Sarebbe fantastico! Andiamo a piedi?-, Wesker sorrise e disse –con questo tempo? Vi do un passaggio io, non preoccuparti Valentine- e con un gesto indicò la macchina e Jill disse felicemente –è molto generoso capitano!- Wesker si fece serio e disse –Jill pregherei che fuori dal lavoro mi chiamassi per nome, cioè Albert!- lei sorrise e annuì.
Poi si diressero tutti alla macchina e Jill sussurrò a Chris –io non sapevo che fosse Albert il vero nome del capitano!- e il ragazzo rispose infastidito –e io non ci tenevo a saperlo!-.
Salirono tutti in macchina e Albert posò la cartella nel cruscotto, Jill e Chris si misero a sedere nei posti dietro, del mezzo, e Claire si mise a sedere davanti, affianco al guidatore.
Stettero in silenzio per tutto il viaggio e Claire lo confrontava con Leon “intanto quando sono stata male lui mi è stato vicino e non se ne scappato come quel coniglio lì! E poi si chiama Leon….poi se lo vedo bene da qui…. La maglietta a maniche corte che indossa gli disegna bene i muscoli, si vede che è un uomo che ci tiene a queste cose. Ma che vado a pensare! Lo conosco da 8 ore massimo considerato tutte le volte che gli sono caduta addosso e la cena…mi sento strana persino adesso che gli sto accanto, sento come…uno strano calore. E ciò che ho provato a cena…è solo una mia fantasia devo stare calma!”.
 
Arrivati al cinema presero i biglietti e si sedettero tutti vicini, la sala era mezza vuota. Al primo posto c’era Jill e poi andando verso sinistra, vicino a lei, si trovava Chris, poi Albert e infine Claire.
Durante la proiezione Chris teneva d’occhio Albert in continuazione, non si perdeva ogni sua mossa.
Arrivati ad un punto del film, quello quando il cane del protagonista viene contagiata e lui la uccide per no farla trasformare, Claire pensò “Leon è come il virus che ha contagiato quel cane….facendola soffrire e così il padrone a dovuto mettere fine alle sue sofferenze uccidendola! Ma almeno gli è stato accanto fino all’ultimo, non l’ha abbandonata!” mentre pensava ciò la sua mano strinse forte il bracciolo della sedia. Ma una calda mano si posò sulla sua facendola rilassare e calmare. Ancora quel calore, che affievoliva il suo dolore. Si voltò e Albert la guardava intensamente e Claire pensò, mentre avvicinava il suo viso a quello di Albert “almeno…lui non mi ha…abbandonata!” le loro labbra stavano per scontrarsi, ma un forte rumore ruppe l’atmosfera.
In effetti Chris appena aveva visto il suo capitano poggiare la mano su quella della sorella era sul punto di esplodere dalla rabbia voleva gridargli “lasciala stare approfittatore!” ma Jill l’aveva trattenuto con forza, sapeva bene che il suo ragazzo era un tipo molto geloso e protettivo, e lei non voleva che rovinasse il rapporto appena nato tra Claire e Albert. Ma quando Chris vide i loro visi così vicini balzò in piedi intento ad afferrare Wesker ma Jill si era preparata a tutto e con forza l’aveva tirato a sedere.
Claire e Albert si voltarono e il capitano disse ai due fidanzati –tutto bene…?- Jill strinse forte a se Chris, più che altro per evitare che lui parlasse, e disse sorridendo –questo ragazzone è un tipo molto emotivo!- Claire guardò il fratello diffidente e disse –non mi è mai parso così!- Jill rispose sorridendo –le persone posso sorprenderti!-.
Albert avendo capito ciò che passava nella mente di Chris decise di essere distaccato con Claire, almeno fino alla fine del film e pensò “Jill hai davvero ragione! Le persone possono sorprenderti, io mi sto sorprendendo di me stesso adesso! Non so cosa mi sia preso! Sento che non voglio vederla piangere, voglio vederla sorridere e un forte desiderio di proteggerla si è impadronito di me!”.
 
Quando finì il film Albert offrì un passaggio a tutti ma dissero tutti di no, poiché Chris abitava proprio vicino al cinema e Claire avrebbe passato la notte da lui visto che Rebecca stava con Billy.
Così tutti salutarono il capitano e Claire stava per andarsene, ma Albert fece un respiro profondo e disse –Claire!...- la ragazza si bloccò di colpo, si girò e fece qualche passo verso di lui dicendogli –dimmi!- Albert in quel momento divenne completamente rosso e Jill e Chris lo fissavano poco lontano a bocca aperta poiché non avevano mai visto il loro capitano perdere la sua maschera di indifferenza e freddezza facendo scorgere un lato umano.
Albert, cercando di riapparire rigido, ma parlò in modo agitato –ti andrebbe di uscire….insieme….qualche volta?- Claire rimase paralizzata da quella domanda e anche lei divenne tutta rossa, poi disse –sarebbe bello! Quando sei libero?-. Albert rimase sbalordito, si sarebbe aspettato più un rifiuto, ma accadde tutto l’opposto e quindi non era preparato. Ma poi scosse la testa e disse –domani mattina devo consegnare quelle pratiche, ma il pomeriggio sono libero…quindi se tu sei libera…- Claire annuì e disse –guarda caso io ho solo una lezione all’università domani mattina presto ma per il resto….si può fare!Dove?- Albert le sorrise e disse –hanno aperto un Luna Park qui, vicino la città ci possiamo vedere lì…..- Claire annuì e disse contenta –ok! Allora alle 16 all’ingresso?- lui annuì e poi si salutarono.
Albert rimase da solo, era terrorizzato e felice allo stesso tempo. Glielo diceva anche William “tu sei un grande parlatore e brav’uomo ma sei una frana quando si tratta di emozioni!” e Wesker si ritrovò a mormorare –hai ragione Will! Sono una vera frana in queste cose. Ti chiamerei per raccontarti tutto ma so che impazziresti se ti dicessi che mi sono innamorato di qualcuno! Anzi comincerai a farmi discorsi sul matrimonio dopo che la conosco così poco! Eppure mi pare di averla sempre conosciuta in fondo al cuore!-.  


Nota dell'autrice:
cavolo vi devo chiedere scusa se ci ho messo così tanto a mettere questo quarto capitlo! Il fatto è che ho avuto un po' da fare fra le altre storie e la scuola.
Spero che vi sia piaciuto e vi ringrazio per averla letta. E un altro ringraziamnento a chi vorrà recensionarla.
Baci, martamatta  
  
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