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Autore: Reghina    11/04/2012    3 recensioni
S-P-O-I-L-E-R!
"Pateticamente ridicolo.
Ecco cosa aveva pensato Drakul Mihawk quando Zoro si era prostrato davanti a lui, chiedendogli di insegnargli l'arte della spada.
Solo dopo aveva capito che quel ragazzino era tutto tranne che patetico o ridicolo.
Aveva un sogno da realizzare e voleva raggiungerlo a qualsiasi costo, oltre che per sé, per non essere di peso ai suoi compagni e al suo Capitano.[...]".
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Drakul Mihawk, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Zoro aprì gli occhi di scatto e la prima cosa che fece, ancor prima di riuscire a vedere il soffitto bianchissimo sopra di sé e di mettersi seduto, fu darsi dell'idiota.
Idiota perché si era distratto come l'ultimo dei pivellini davanti ai movimenti sensuali che Occhi di falco riusciva avere anche mentre combatteva con la spada, idiota perché si era lasciato abbindolare dal fascino rapace di quell'uomo e non aveva reagito prontamente, idiota perché gli era caduto addosso come un poppante e si era lasciato ferire abbastanza vicino al cuore da svenire istantaneamente senza nemmeno la possibilità di continuare a combattere.
Si portò la mano al petto e abbassò lo sguardo osservando le bende che lo coprivano, chiuse gli occhi e sospirò ascoltando il battito del proprio cuore.
In un certo senso era rassicurante.
Pensare ogni volta di essere così vicino alla morte da vederla, arrivare a perdere abbastanza sangue da riempirci una vasca o forse più, rompersi le ossa e massacrarsi ogni lembo di pelle nella maniera più atroce fino a non riuscire più nemmeno a respirare normalmente e poi...e poi invece il cuore batte ancora, le gambe fremono urlando la loro voglia di rialzarsi, le mani pizzicano gridando vendetta e le labbra si aprono in un ghigno mentre si scaglia l'ennesimo colpo ignorando tutto il dolore, tutto il pericolo, tutto il sangue e lo scricchiolio di ossa nemmeno lontanamente al loro posto.
Ancora in piedi per realizzare il suo sogno, ancora un colpo per mantenere la sua promessa, ancora un passo per rispetto del suo degno avversario, ancora in vita per proteggere i suoi compagni.
I compagni che giorno dopo giorno di una convivenza dannatamente forzata, e a cui nessuno voleva rinunciare, avevano dimostrato di essere all'altezza delle migliori aspettative, di essere pronti a tutti per quel Capitano che li aveva tutti trascinati nella sua vita piena di avventure causate dal suo modo di fare che alle volte veniva da chiedersi se valesse davvero la pena vivere tutti quei rischi per una sola persona.
E la risposta era sì, ogni volta.
Sì, perché quel Capitano nel suo essere dannatamente irresponsabile e irrimediabilmente istintivo era capace di trascinarvi tutti; di farvi credere nei vostri sogni e di rendere possibile anche le sfide più assurde che potessero esistere.
Quindi valeva la pena ogni volta essere vivi, se significava tornare su quella nave dove ogni giorno passava lento e tranquillo fin quando non si arrivava alla nuova isola; al nuovo guaio che in fondo era quasi divertente da vivere.
Zoro si tirò seduto e ignorò la fitta, mosse le gambe sentendo scricchiolare le ginocchia e mosse le braccia ruotando le spalle e il collo.
< Sono indolenzito > pensò.
Doveva rialzarsi.
Era stato uno stupido a distrarsi, a lasciarsi incantare dal fascino seducente di quel maledetto bastardo che si credeva tanto meglio di lui.
Ora doveva rimediare, combattere ignorando quello sguardo dorato magnetico che lo faceva sudare freddo, ignorando quel sorriso sottile e sarcastico che lo metteva in imbarazzo, ignorando gli addominali lattei che si lasciavano vedere da sotto la svolazzante palandrana viola e nera, ignorando le mosse sensuali che Mihawk compiva con la spada nera e ignorando l'odore che Occhi di falco emanava; quel gusto di mare e sangue con un misto di acciaio e chiuso che lo attirava dalla prima volta che lo aveva sentito.
Non sarebbe stato facile, per quanto fino a quel momento se ne fosse illuso stupidamente.
Occhi di falco era bello, e se ammetterlo era dannatamente frustrante sarebbe sicuramente stato più pericoloso negarlo.
Lo spadaccino più forte del mondo lo attraeva, lo imbarazzava, lo eccitava e lo faceva arrabbiare; lo rendeva davvero simile al Demone che era stato prima di incontrare i suoi compagni, i compagni che davano pace alla sua anima e riuscivano persino a farlo sorridere.
Senza di loro, prima di Rufy e di tutti gli altri, lui non era stato altro che rabbia animalesca e feroce; capace di maciullare l'avversario che doveva vendere alla Marina senza mezzo scrupolo.
Ora doveva riuscire a concentrarsi su di loro, sul loro modo di essere e sul fatto che se era lì a casa di Mihawk e si stava lasciando allenare dall'avversario che doveva battere era solo per il suo Capitano; per non fargli perdere più niente e per non ripetere quello che era successo con Orso e con i Pacifisti.
Niente di tutto quello doveva succedere mai più.
“Vedo che ti sei svegliato, Roronoa”.
Zoro afferrò la spada bianca di fianco al letto e ringhiò stringendo l'elsa, assottigliò lo sguardo e si alzò dal letto.
“Potevi degnarti di venire prima, Occhi di falco”.
Afferrò le altre due spade, si morse un labbro e sentì il suo cuore saltare un battito.
Non gli importava.
Finché era in piedi, finché aveva una goccia di sangue, finché respirava avrebbe continuato a combattere.
“La tua impazienza sarà la tua rovina, Roronoa”.
Zoro gli passò di fianco e alzò lo sguardo.
Incontrò gli occhi d'oro del maggiore, deglutì e una gocciolina di sudore gli scese lungo la fronte ma la ignorò.
“Se ti adagi sugli allori, ti batterò prima dell'anno prossimo, Occhi di falco” disse.
Uscì e si diresse verso il giardino.
Mihawk sorrise e incrociò le braccia osservando il minore barcollare verso le scale.
“Continuando così, morirai prima di arrivare al mese prossimo, Roronoa” sussurrò.
Gli piacevano davvero, i giovani testardi.


Sì, ho aggiornato. Ci ho messo un bel po', è vero, ma alla fine ce l'ho fatta. Ormai dovreste saperlo, lo faccio sempre. Bisogna solo avere pazienza ^^
   
 
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