Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Aiko_Laury    11/04/2012    4 recensioni
Una vita rovinata,
Una ragazza inconsapevole della sua condizione,
Un ragazzo lontano,
Un amore impossibile,
Una vita finta, fatta di bugie e menzonie,
Se vi ho incurioto, leggete e commentate ^_^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
piZap.com free online photo editor, fun photo effects
piZap.com free online photo editor
 
 
 
 
 
Come ogni mattina mi sveglio con calma e mi dirigo in cucina per compiere il solito rituale:
Preparare la colazione,
mangiarla con una calma angosciante,
vestirmi
e passare il tempo ripassando o studiando le lezioni fino all'ora del corso serale;
Finito il rituale lascio perdere i libri per quella mattinata, e decido che è meglio uscire a godermi il tiepido e timido sole spuntato poco tempo prima dalle colline che si vedono all’orizzonte.
Apro il cancelletto di casa per uscire e dopo averlo oltrepassato  incontro puntualmente le solite due vecchiette che mi passano davanti parlando a bassa voce con il bastone in legno per reggersi leggermente piegato.
Aspetto che passino e corro verso l'unico parco della città, completamente immerso nel verde, nella natura: fiori coloratissimi ovunque, alberi verdeggianti contornano i vialetti, e uccelli di diverse razze volano da un albero all’altro canticchiando armoniosamente.
Arrivo al parco camminando con calma.
Sono le nove e venti di mattina.
Mi fermo un attimo.
Penso a ieri, in casa mia.
“... SVEGLIATI!”.
Le parole di Giulio mi ritornano in testa, la sua immagine mi compare davanti agli occhi.
Il solo pensare a lui mi da un brivido, mi provoca una scossa che mi fa sobbalzare.
Il suo viso così serio e compassionevole, i suoi occhi scuri, così profondi, carichi di malinconia, il suo sorriso angelico, ma leggermente incrinato da una lieve tristezza, il corpo così minuto e scolpito, i suoi capelli così arruffati e spettinati che vien voglia di accarezzarli.
Il mio non è amore per lui, solo ammirazione, o forse venerazione.
Una folata di vento fresca mi scompiglia la chioma di capelli, facendomi rabbrividire.
Se solo ci fosse lui adesso a darmi il suo calore, che mi ha invaso il pomeriggio del nostro primo e ultimo incontro quando mi ha abbracciato stringendomi a lui con possessione, sussurrandomi dolcemente nell’orecchio.
Questo momento è stato interrotto dal suo: “Svegliati!” che ha urlato mentre si staccava lentamente da me, quasi lo facesse a fatica.
La mia mente vaga per un mondo parallelo al mio, pensando alla mia vita.
Ora che ci penso, Giulio è il primo ragazzo che conosco, nella mie classi fin da quando ero piccola, prima ci sono state solo e soltanto ragazze, e tutti i miei parenti e i miei vicini erano femmine.
Comincio a pensare a tutto ciò che mi succede, a ciò che mi circonda, a Giulio, al fatto che mi sembra così lontano ma così vicino, mentre alcune immagini della mia vita mi scorrono veloci davanti agli occhi.
Penso a lungo a tutto, ma non arrivo a nulla di buono, solo a un gran mal di testa fastidioso.
Mi siedo in mezzo al prato verde, su alcuni ciuffi di erba che si piegano sotto al mio peso.
Mi guardo intorno., ripensando alle parole di Giulio, cosa voleva dire?
Io non capisco…
Mi alzo di scatto e comincio a correre senza meta.
Sono confusa, non riesco a capire, ho bisogno di qualcuno che sappia rispondere ai miei interrogativi.
 
Pov Giulio
Ho gli occhi incollati allo schermo della televisione da circa un’ora, ma non riesco a staccarli, voglio vedere Laura!
Vedo che si alza e comincia a correre.
I suoi lunghi capelli ondeggiano al vento nella corsa.
I suoi occhi sono lucidi, e luccicano illuminati dai raggi del “Sole”
Le sue gambe snelle si muovono velocemente.
Il suo viso si comincia ad arrossare per la corsa.
Il mio cuore comincia a battere all’impazzata a quella visione così celestiale.
Torno a guardarla attentamente:
Ma dove sta andando?
 
Pov Laura
Corro per un po’ fino a quando non arrivo in prossimità dell’albero di ciliegio nel centro del parco.
Fin da piccola amavo osservare quell’albero, quando ero triste e confusa venivo qua, a sfogarmi, a parlargli di tutto ciò che pensavo e che mi passava per la mente.
Presa da una grande angoscia mi slancio verso la pianta abbracciandola, in fondo, fino a ora è l’unica persona che mi abbia saputo ascoltare e accetare.
Il vento intanto sta facendo cadere i petali rosa del ciliegio in fiore.
 
Pov Giulio
Laura si ferma.
Abbraccia l’albero? Sono geloso!
La scena che mi si presenta davanti è dolcissima:
Lei che piange sul ligneo tronco della pianta, le sue lacrime scorrono veloci sul corpo del ciliegio, i petali dei suoi fiori scendono danzando dai rami, sembrano le lacrime della pianta, che anch’esso triste per la condizione della ragazza, piange per lei.
Il cuore mi si scioglie all’immagine che vedo.
 
 
 
 
 
Angolo mio.
Ecco sfornato un altro capitolo, spero vi piaccia.
Lo so che i ciliegi a Milano sono rari, ma ci deve essere qualcosa di surreale.
Ora vi lascio,
Spero di essere migliorata.
La vostra
Aiko_Laury 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Aiko_Laury