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Autore: Giulia23    12/04/2012    1 recensioni
Cosa faresti se tutto il tuo mondo si sbriciolasse sotto i piedi? Tutte le tue certezze, tutti i muri che hai costruito attorno al tuo cuore? Non si può combattere il destino... Ma il loro amore sarà così forte da riuscire a cambiarlo?
Ho sempre pensato che Buffy e Dean fossero perfetti l'uno per l'altra e così è nata questa fanfiction, solo per divertirvi e farmi divertire. Non ho alcuna pretesa e devo il mio modo di scrivere ad ogni libro che ho letto, spero la storia vi piaccia e se sarà così prometto che sarà molto luuuunga!! ( Suonata più come una minaccia, forse lo era ) =)
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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< Sono incinta … > sbiascicai con le lacrime agli occhi.
La bocca di Sam si spalancò quel poco per dargli un espressione da fesso e continuai a scrutare il suo viso, in attesa di una sua qualunque reazione.
< Capite perché non voglia che venga con noi? Un conto è quando mette a rischio la sua vita nonostante rischi di provocarmi un infarto, un altro è che uccida nostro figlio solo perché non accetta di restare in panchina per non so quale motivo!> urlò Dean in mezzo alla stanza, vagando con lo sguardo da Sam a Bobby, ma entrambi sembravano troppo scioccati per rispondere in alcun modo.
Mi sentivo irritata, ma la mia rabbia era totalmente soffocata dalla mia paura. Paura alla reazione dei due uomini pietrificati che mi stavano guardando senza respiro. Non so per quale dannato motivo ma mi sentivo paralizzata, come l’avrebbero presa? Cosa avrebbero pensato di me?
< Aspetti un bambino … da Dean?> l’espressione sbalordita di Bobby mi fece scoppiare a ridere. Una risata isterica forse, ma pur sempre una risata.
< Cosa c’è di strano?> domandò Dean quasi ferito.
< Sei un idiota ragazzo … Ma … è la notizia più bella che mi tu mi abbia mai dato!> Disse Bobby tra un sorriso e una grattata alla barba.
Il sorriso che cominciò ad illuminare il suo viso, fece sobbalzare il mio cuore. Ecco cosa mi faceva così paura … Volevo l’approvazione di mio padre.
< Bobby …> piagnucolai con le lacrime agli occhi, come un bambina. Immediatamente ci venimmo incontro e sprofondai nel suo abbraccio paterno. Sentii il mio cuore sciogliersi in quell’affetto mai provato prima d’allora …  Non avevo mai avvertito quel tipo d’amore, non con il mio padre biologico. Quell’uomo assente e severo, né con Giles, volevo bene al mio osservatore ma ero sempre stata … sola a combattere le mie battaglie.
Ma adesso con loro, non era più così. La malsana sensazione di solitudine e smarrimento che mi aveva accompagnata per tutta la vita, impedendomi di legarmi alle persone che amavo come avrei dovuto, ora era scomparsa … non mi sentivo più sola, soltanto amata di un amore coinvolgente e irrazionale e riuscivo finalmente a donare il mio cuore senza alcuna paura.
Bobby baciò la mia nuca e mi strinse con più forza.
< Piccola mia … Dean ha ragione, non puoi rischiare.> sussurrò dolcemente il cacciatore.
Sollevai il viso che avevo poggiato contro la sua spalla e mi stupii nel vedere le sue lacrime e non mi arrabbiai come era successo con Dean, anzi mi sentii in colpa.
< Ti voglio bene Bobby … sei il padre che non ho mai avuto, ma … ci penserò ok?> dissi rassegnata vedendo il suo sguardo preoccupato.
< è un maschio o una femmina?> domandò senza lasciar trapelare alcuna emozione Sam.
Mi voltai verso di lui, asciugandomi le lacrime con la manica della mia maglietta e lo guardai preoccupata. Non riuscivo a capire come l’avesse presa  ed era assolutamente strano ed irritante. Di solito riuscivo a leggere Sam come fosse un libro stampato.
< Ancora non lo sappiamo.> rispose Dean prima di raggiungermi e stringermi per la vita. Anche lui aveva avvertito che c’era qualcosa di strano in Sam.
Quando incrociammo i nostri sguardi però tutta la preoccupazione e la serietà che avevo visto in lui, svanirono come neve al sole e mi sorrise del sorriso che amavo tanto. Quello di mio fratello.
Mi raggiunse a grandi falcate e mi stritolò contro di lui, scoppiammo a ridere come due bambini, ma subito dopo lasciò la presa.
< Oddio, scusa ti ho fatto male?> si riferiva all’abbraccio forse?
Lo guardai di traverso facendolo sorridere un po’ imbarazzato. < Sam …> lo ammonii < Non cominciare anche tu.>
Sam mi sorrise di nuovo e subito dopo il suo sguardo si rivolse a Dean, suo fratello.
Avevo sempre ammirato, con un pizzico di gelosia a dire il vero, il loro rapporto, il modo in cui quando stavano insieme tutti i problemi sembrassero risolvibili e come tutti i momenti fossero preziosi come diamanti ed avvertii anche in quel momento la tensione emotiva che si stava creando tra loro due.
Si sorrisero come quando erano bambini e John dava loro una bella notizia, solo che invece di cominciare a saltellare e darsi delle pacche, i loro corpi in sincronia si unirono in un abbraccio forte e indissolubile.
Feci un passo indietro, lasciandogli la loro privacy … Era un momento carico di tensione e amore. Una svolta nella loro vita, inattesa quanto mai sperata data l’esistenza che conducevano.
< Dean … hai tutto quello che sognavo potessi ottenere un giorno. Te lo meriti.> disse Sam con le lacrime agli occhi, mentre stringeva Dean nel suo abbraccio possente.
Dean aveva un vero e proprio debole per il fratello, lo sapevo. Adorava Sammy e lo amava come un padre ama suo figlio. Lo vidi piangere silenziosamente, felice per quel che ci stava accadendo ma ancora di più per l’amore che Sam gli stava dimostrando, come se quell’istante sottoscrivesse il risultato tangibile che aveva svolto bene il suo lavoro o meglio la grande ed adorata impresa della sua vita.
< Grazie Sammy … Farò del mio meglio, ma avrò bisogno di te per rigare dritto, lo sai.> sussurrò Dean emozionato.         
< Non riesco ad immaginare padre migliore di quello che tu sei stato per me Dean.> rispose sincero Sam mentre scioglievano l’abbraccio.
Vidi il volto di Dean vagare dalla felicità assoluta, alla commozione in meno di un minuto.
Poggiò amorevolmente la mano sulla spalla di Sammy, sorridendogli.
E stranamente era quello stupido gesto ad avere più valore delle parole che si erano scambiati, per quanto intense ed importanti. Quello sguardo e quel contatto casuale … non erano mai stati abituati a dimostrare il loro affetto con frasi sdolcinate, ma con le loro azioni, durante gli scontri a fuoco o durante le battute di caccia, sempre pronti a prendersi una pallottola o un pugno al posto dell’altro  e così come avevano fatto durante il corso della loro vita anche adesso si dimostravano il loro affetto così intenso e profondo da non trovare parole tanto belle che potessero esprimerlo.  
Notai solo in quel momento che Castiel si era avvicinato a me. Era alle mie spalle troppo lontano per toccarlo ma così vicino da avvertire il calore del suo corpo.
Mi voltai a guardarlo, pensierosa. Stava osservando come me quella scena così commovente ma aveva una strana scintilla negli occhi. Nostalgia. E stranamente anche io mi sentivo così … come se mi mancasse qualcosa, come se sentissi la mancanza di un amore come quello. Forse mi mancava Dawn. 
  
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