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Autore: Jodie Roses    12/04/2012    1 recensioni
Jodie, una ragazza dai capelli rosso sangue, una ragazza come tante altre, niente di speciale (o almeno così pensa lei) in una città come Los Angeles negli anni del grande rock'n'roll.
Axl, il cantante della band più in voga del momento, che tutte amano e tutte desiderano (o almeno così pensa lui) a cui nessuno può resistere.
E se un giorno incontrasse quella ragazza che non si concederà così facilmente a lui? Si arrenderebbe altrettanto facilmente? E comincerà a credere al detto "gli opposti si attraggono"?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cioè, boh, oggi mi sentivo ispirata a scrivere :'D Nessuno ne uscirà vivo xD Buona lettura :D


Axl e Jodie erano distesi sul letto, avvolti dai lenzuoli, dopo aver finito di fare sesso. Ma si poteva definire solo sesso? Axl se lo stava domando da un paio di minuti.
Nel frattempo stava accarezzando i capelli di Jodie per farla addormentare. Pensava di esserci ormai riuscito da qualche ora e si continuava a rigirare tra le coperte, senza riuscire a dormire. Perciò per poco non si spaventò quando sentì una voce nell'oscurità
«Axl?»
«Sì?»
«Sei sveglio?»
«Sì»
Allora si girò verso di lui e appoggiò la testa sul suo petto, ascoltando il cuore che batteva. Pum.Pum.Pum.
«Posso chiederti una cosa?»
«Certo»
«Ma tu mi ami?»
Axl non rispose subito. La amava? Boh, non lo sapeva neanche lui. Non era proprio sicuro di cosa volesse significare amare, non era sicuro di cosa si provasse. In compenso però era agitato tutte le volte che la vedeva e si sentiva le farfalle nello stomaco.
«Sì. Ti Amo»
Pum.Pum.Pum.Pum
«Dimmelo di nuovo»
«Ti Amo, ti amo, ti amo. Ti amo più di quanto ami me stesso»
Pum.Pum.Pum
«Ma è la verità?» insistette «cioè...non è che domani mattina diventerò una di quelle tante schifose groupie che ti servono solo per una notte? Di cui poi non ricordi il nome, il giorno dopo?  Io...io non sono come loro, vero? Tu non mi farai mai una cosa così, vero? Non mi farai mai del male..vero?» chiese, spaventata.
«Vero»
«Ma..non ti fa un po' di tristezza alzarti ogni mattino con una ragazza diversa, che magari neanche sai come si chiama, che se ne andrà subito, o che magari se n'è già andata prima che ti svegliassi, lasciandoti da solo? Non..io...tu con me non lo farai, vero? Non mi abbandonerai?»
Axl si morse il labbro. Dopo aver scopato lui di solito dormiva, di certo non si metteva a filosofeggiare sul senso della vita e cose simili. A ogni buon conto prese Jodie e la baciò, anche perchè le sembrava l'unico modo per farla stare zitta.
«Non ti preoccupare, se l'ho già fatto non vuol dire che lo rifarò. E di certo non a te. Ora dormi»
«Axl?»
«Sì?»
«Anche io ti amo»
«Lo so, lo so»


La mattina dopo Jodie si svegliò e vide che era rimasta sola, in mezzo alle lenzuola bianche. "Ma bene" pensò con una fitta allo stomaco. Quando alzò lo sguardò però vide, per fortuna, Axl, seduto su una sedia che stava scrivendo qualcosa. Lo osservò per un po', poi si alzò, si avvolse in un lenzuolo per coprirsi e gli si avvicinò.
«Che fai?»
Lui aveva l'aria concentratissima e gli rispose solo dopo qualche minuto
«Sto trascrivendo il testo di una nostra canzone» rispose, mettendosi a mordicchiare la matita.
Jodie non capiva come mai si mettesse a scrivere, anzi, a trascrivere testi di canzoni alle 9 di mattina, così rimase zitta.
 «Finito» annunciò dopo un po'. Poi si voltò verso di lei, e notò la sua faccia interrogativa «Beh...è il testo di una nostra canzone. Sweet Child O'mine, si intitola. E' una specie di poesia che ho scritto quando avevo 10 anni...poi Slash ha trovato degli accordi che secondo lui stavano bene insieme alle parole, così è diventata una canzone» spiegò «E..ehm...vorrei dedicartela..» disse arrossendo.
Jodie arrossì a sua volta
«Oh» disse semplicemente.
«Dai, leggila»  la esortò, porgendole il foglio

"She's got a smile that it seems to me

Reminds me of childhood memories

Where everything was as fresh

As the bright blue sky

Now and then when I see her face

She takes me away to that special place

And if I stared too long

I'd probably break down and cry

Sweet child o' mine

Sweet love of mine

She's got eyes of the bluest skies

As if they thought of rain

I hate to look into those eyes

And see an ounce of pain

Her hair reminds me of a warm safe place

Where as a child I'd hide

And pray for the thunder

And the rain

To quietly pass me by

Sweet child o' mine

Sweet love of mine

Where do we go?
Where do we go now?
Where do we go?

Where do we go?
Oh, where do we go now?
Where do we go?
Oh, where do we go now?
Oh, where do we go now?

Oh, where do we go?
Oh, where do we go now?

Where do we go?
Oh, where do we go now?
Where do we go?
Oh, where do we go now?
No, no, no,
No, no, no,
Sweet child
Sweet child o' mine"


Mentre leggeva la canzone Jodie cominciò a piangere, e le sue lacrime caddero bagnando il foglio
« Oddio, Axl..è..è bellissima...n-non...io..cioè..» non riusciva a trovare le parole adatte
«Sì, ok, si è capito che ti piace» disse lui sorridendo
« Io però non ho gli occhi azzurri»
«Ah no?» domandò lui, guardandola incuriosito
Jodie gli restituì lo sguardo, incredula. Meglio non dire niente.
«Comunque, non ti serviva quello» disse con un sorrisetto, indicando il lenzuolo. Tentò di toglierlelo ma lei si allontanò con un balzo.
«Non ne hai mai abbastanza, vero?»
«Pensa che dovrai sopportarmi per un bel po' d'ora in poi. Comincia a farci l'abitudine» rispose con un ghigno
Lei alzò gli occhi al cielo «Ti dispiace se mi rivesto?»
«Sì, decisamente»
« Comincia a farci l'abitudine allora, Rose»
«Sei una bastarda, lo sai?»
«A dire il vero non me lo aveva mai detto nessuno prima. Comunque conviniene anche a te vestirti» disse lanciandogli i pantaloni.


Mezz'ora dopo erano seduti in un tavolo fuori da un piccolo bar sotto casa, a far colazione.
«Che vuoi fare oggi?» domandò il rosso dopo che ebbero finito
«Ehm...cioè?»
«Avevo pur detto che non t'avrei abbandonata, no? E oggi sei solo mia. Quindi, che si fa?»
«Ma pensavo che tipo...avessi qualche impegno...non so, tipo col gruppo, le prove, o cose del genere»
«Per tua fortuna invece sono completamente a tua disposizione! Al tuo servizio!» strillò facendo un inchino ridicolo
«Ok, ok! Ora alzati prima che ti arrestino»
Si rialzò con un balzo e le porse il braccio «Madame!»
Jodie si prese la testa fra le mani, cercando di non ridere «Oh, che testa che sei»
«Tanto lo so che mi ami, eh!»  esclamò schioccandole un bacio sulla guancia.
«..Non immagini quanto. Ammmmmore. Comunque, per me fa lo stesso, scegli tu che fare»
«Mmmm...io conosco un posto, un po' fuori Los Angeles..un posto un po' isolato, potremmo per esempio comprare qualcosa da mangiare e fare un pic-nic o qualcosa del genere, che ne dici?»
«Un pic-nic?»
«Sì! Qualcosa in contrario?»
«No, no, anzi, per me è perfetto! Andiamo?»

Dopo aver comprato qualche scorta per il pranzo in un ristorante lì vicino, caricarono la roba in macchina e partirono.
«Quanto è lontano?»
«Uh, staremo almeno due ore»
«E..nel frattempo che possiamo fare?»
«Tu sai a cosa sto pensando, vero?»
«Axl, sarai bravo, ma neanche tu sei così bravo. Ti prego, guarda la strada» 

Finalmente, dopo due ore che per fortuna non erano diventate di più, considerando che si erano persi tre volte (e che Axl insisteva a non voler chiedere indicazioni) arrivarono. Il "posto" da lui scelto era una specie di grande spiazzo pieno d'erba e con qualche alberello qua e là, disperso in fra ai boschi, con in mezzo un laghetto che rispecchiava il sole, con delle papere che ci nuotavano dentro. E non c'era anima viva.
«Ma come fai a conoscere questo posto?» chiese Jodie guardandosi in giro stupita
« Quando scappi da casa a 17 anni, ti imbatti in un sacco di posti strani, sai?» fece lui, scaricando i pacchetti.
La raggiunse «Ti piace?»
«Sì..è bellissimo. Poi non ne potevo più di stare in città»
«E soprattutto non c'è nessuno» precisò Axl, avvicinandosi a lei. Le mise una mano sotto la maglia e cominciò a farle il solletico. Jodie aveva sempre odiato quando le facevano il solletico, bastava che la sfiorassero perchè cominciasse a ridere e non finisse più «No, no, ti prego, Axl, smettila!» urlò con le lacrime agli occhi, ridendo come una pazza.
«Sai cosa dovrai fare in cambio, vero?»  rispose lui con un sorriso malefico
«No dai, basta, ti prego. Puoi aspettare fino a stasera?»  chiese la ragazza, liberandosi.
«Per forza..?»
«Sì, per forza. Fai il bravo bambino!»
«Però poi voglio la caramella»
«Oh, non ti preoccupare, l'avrai»
Axl si prese mentalmente nota che Jodie gli doveva una "caramella", e si sforzò di evitare di comportarsi da maniaco per il resto della giornata. Così passarono il resto del tempo a chiacchierare, scherzare, e prendere il sole. Nessuno dei due, a dire il vero, avrebbe mai immaginato di passare una giornata come quella.
Sembravano davvero una normale coppia di fidanzatini felici, partiti per una scampagnata. Solo che loro (anche se non lo sapevano) non erano una coppia di fidanzatini felici, non lo sarebbero mai stata. Non erano neanche molto normali, a dire il vero.
Non sarebbero state una di quelle coppie "normali" neanche per un secondo. Ne avrebbero dovuti affrontare, di casini
Per il momento però si limitarono a godersi la giornata, finendola in bellezza guardando il sole rosso sangue che tramontava, sdraiatai sull'erba, scomparendo dietro le montagne e lasciandoli immersi nell'oscurità.
  
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