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Autore: DeaEris    12/04/2012    3 recensioni
Un temporale apre il cuore, ma cosa succede se quel cuore appartiene ad
un bambino di cinque anni? Leggete e capirete!
Capitolo due: Il sereno non può durare per sempre, niente
è immutabile nel tempo. A volte basta un niente per
sconvolgere un equilibrio, altrimenti destinato a rimanere in Eterno.
Capitolo Tre: Una sera, dopo il coprifuoco, un bambino cerca il suo
dolce amico in ogni angolo. Lo trova piangente e decide di sacrificarsi
per lui. Può un bambino sacrificarsi per un angelo?
Capitolo Quattro: In Spiaggia tutto può succedere. La
fiducia di un bambino dipende da poco, a volte un gesto è
sufficiente a farlo sentire a casa.
Capitolo Cinque: un bambino malato in un giardino pieno di rose,
portato fin lì dal suo amico. Cosa mai sognano i bambini in
un giardino di rose.
Capitolo Sei: Uno scherzo crudele farà piangere una bimba,
ma cosa succede se è pronto di già un eroe per
proteggerla?
Capitolo Sette: Una promessa è una promessa. I bambini sanno
bene che le promesse vanno mantenute, specie se fatte con il cuore.
Capitolo Otto: Due bambini così simili e così diversi si ritrovano dopo anni, scoprendo una parentela. Troppo chiusi per parlarsi direttamente.
Capitolo Nove: Dolce è la Neve, specie se ha il viso di dolce fanciulla fragile ed indifesa, eppure così tanto dipende dal suo volere. Solo uno ha vicino, pronto a proteggerla in una tenera storia d'amore.
Capitolo Dieci: Fidarsi è la cosa giusta da fare, ma a volte dietro ad una proposta gentile si nasconde un intento non troppo sincero. Due bambini soli, simili, ma diversi fanno le spese con il bisogno di sentire vicinanza e di fidarsi l'uno dell'altro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusate per la lunga attesa, ma ho avuto molto da fare con università ed altri mazzi..ora son entrata in un periodo di calma e quiete e ho pensato di iniziare a concludere alcune storie, che tengo aperte da ben troppo tempo. Ho deciso di andare in ordine e quindi ecco qua. Questo sarà l'ultimo capitolo della mia storia, perché mi spiace, ma non ho più tempo per portarla avanti e per le lunghe, però se a qualcuna di voi piacerà, allora potrei decidere di continuare o fare un capitolo extra con una coppia che apprezzate. Ci vediamo a fine storia!

L'Isola di Death Queen era un loco assai deprimente. La temperatura diurna era eccessiva, il caldo era torrido e difficilmente qualcuno che vi abitava o che andava per allenarsi in quella desolazione riusciva a tornare, se non in un freddo feretro. Era impresa, considerata leggenderia, tornare o anche solo ricalcare la terra come essere umano e non come mostro. Allenamento, nell'infernale fuoco, che neppure un satanasso avrebbe potuto vivervi tranquillamente, botte, sangue, violenza e molto altro, sotto un cielo inclemente coperto per la maggior parte del tempo da un bagliore delle fiamme e dalla fuliggine. Non si vedeva neppure l'azzurro del cielo e neanche i caldi raggi del Sole. Durante la notte, la temperatura calava di molto. Il loco era assolutamente orrido e non vi era alcunché di positivo in quel luogo assolutamente arido, ancor più di un tremendo deserto. Era in un posto del genere che si allenava con pazienza e con forza, usando la propria ardente determinazione Ikki. Il giovane guerriero, dal cuore di ferro e dall'animo forte, pur essendo un bambino di dieci anni appena, viveva e compiva i suoi sforzi con la forza della disperazione, ricordando una promessa. Ikki aveva salvato il fragile apparentemente fratellino, il quale era stato destinato ad allenarsi in quell'inferno dantesco, ma che anziché essere dopo una selva oscura, era tra roventi rocce, prive d'acqua e di frescura. Non vi era neppure uno spiraglio d'azzurro. I colori che Ikki vedeva erano tutti: arancione, giallo del fuoco intenso e rosso, del sangue che sgorgava lesto dalle ferite. Il suo maestro era un uomo crudele, la cui ferocia non si placava, neppure se davanti a lui vi era un bambino. Era per tale motivo che Ikki ringraziava la Dea Athena o gli Dei in generale per non aver mandato in un loco simile il suo fragile fratello. Shun era un ragazzo dolce e delicato, inadatto ad un loco del genere. Ikki avrebbe voluto non averlo fatto sapere al maestro, ma a lui il fratello mancava in modo tremendo. Gli mancavano le gentilezze del piccolo, come gli mancavano i suoi cari amici. A volte, durante la notte, gli mancava anche il trattamento di Tatsumi, perché ogni trattamento era migliore rispetto a quello a cui era sottoposto in quel periodo. Eppure in mezzo a quel fuoco, a quella violenza, a quella crudeltà innata, Ikki aveva trovato candore, dolcezza e un momento di dolcissima pausa. Quando i suoi occhi cobalto si posavano sul viso dolce ed adorato di Esmeralda, figlia del maestro, il suo cuore sanguinolento smetteva di dolere e le ferite cessavano. Fu durante un allenamento che sentì il fresco profumo della fanciulla. Si volse e vide quei biondi e meravigliosi capelli. Esmeralda, dolce fanciulla, il cui nome lo rinfrescava come un tuffo in un fresco ruscello, lo guardava con i dolci occhi verdi, colore della speranza. Esmeralda, dotata di grazia e bellezza, come il fratello di Ikki era una dolce creatura. Ikki era un bambino, però per lei sentiva un sentimento che andava al di là della sua giovane età e al di là del tempo e dello spazio. Avrebbe solo desiderato portarla al sicuro, perché se un essere umano non era adatto a vivere in un posto simile, come poteva esservi abituata lei, che era più simile ad una timida colomba? O a un angelo divino? Ikki si assicurò di non esser visto e si avvicinò alla delicata fanciulla.
*Esmeralda-San, non dovresti trovarti qui. Sai quanto può essere pericoloso per la tua incolumità venire a disturbare gli allenamenti.*
Disse con un viso serio, pur essendo un ragazzino. Ikki aveva la voce di un adulto, aveva i modi di un adulto ed in quel momento sembrava sul punto di rimprovverare la dolce creatura. La fanciulla sorrise e scosse il capo incurante delle possibili punizioni. Gli occhi brillarono innocenti e dolci, mentre i capelli biondi, che circondavano il capo come un'angelica aureola, danzavano in quel movimento, attorno al viso pallido e perfetto. Esmeralda finì di ridacchiare dispettosa, per poi far segno ad Ikki di tacere e di seguirla. Non era la prima volta che Esmeralda disturbava quegli allenamenti, ma aveva legato solo con Ikki. Degli altri non le importava, lei dolce ed innocente si era invaghita di quel ragazzo, che era più buono e dolce di chiunque altro. Non era come gli altri sull'isola, che dopo mesi si erano incattiviti. No. Ikki era diverso. Lo prese nella mano. La mano di lei, tanto più piccola rispetto a quella di lui e tanto morbida, non essendo abituata al combattimento continuo e costante, rinfrescò il palmo rovente e caldo di lui. Ikki si sentì in pace con il Mondo. Esmeralda rappresentava ancora quella bontà che Ikki aveva per sempre perduto, recandosi in quel luogo dimenticato da tutti. Ikki non oppose resistenza e seguì la creatura fatata, quella fanciulla, che per lui era ambrosia. La sentì ridere e le sue infantili orecchie si bearono di quel suono. Non vi eran dubbi: Ikki l'amava, l'amava, nonostante l'età giovane. Esmeralda lo portò in riva al mare, lo stesso posto dove anni o forse erano passati solo pochi mesi? Chi lo sapeva da quanto era lì Ikki? Lui stesso aveva perso il conto, dopo le botte, gli svenimenti, il sangue ed il fuoco. Ogni giorno era uguale a tutti gli altri. Lui aveva perso la cognizione del tempo. Attese che Esmeralda gli indicasse il mare con un dito affusolato e con la dolce voce, calda ed allo stesso tempo cristallina, come una fonte celata di alta montagna, parlasse.
*Ikki-Chan, tu un giorno prenderai una nave, tornerai a casa, ti salverai. Questo non è un posto per te..tu non sei come gli altri. Tu sei speciale. Un giorno volerai..come la fenice. Proteggerai la gente, farai grandi imprese e sarai il più grande di tutti. Io lo so. Lo sento. Tu sei diverso. Sei speciale. Io credo in te.*
Disse con la tenera voce di ragazza che crede fermamente in quello che dice. Le labbra rosa si delinearono in un calmo sorriso, che sul suo viso esprimeva tutta la sua delicata dolcezza. Ikki ascoltò quelle parole e sorrise. Lei aveva tanta fiducia in lui e lui lo sapeva. Glielo diceva sempre lei. Sapeva che avrebbe fatto tutte quelle cose, perché era Esmeralda stessa a chiederle. Vi era solo qualcosa che lui ci teneva ad aggiungere, ogni volta.
*Io credo in te, invece, Esmeralda-San. Tu credi in me e credi nel fatto che ti porterò con me. Voleremo insieme via da questo inferno, perché tu sei un angelo e non puoi stare all'inferno.*
Disse con la voce profonda, esprimendo allo stesso tempo dolcezza ed infantilità in quelle sue parole. Ikki strinse le delicate spalle di Esmeralda e la cinse in un morbido abbraccio, assaporando quel delicato profumo, quella fragranza di fiori, che Esmeralda portava ovunque. Era il profumo della sua pelle, quello. Ikki lo sapeva. Non c'erano profumi all'isola di Deeth Queen. Era pura desolazione. Eppure Esmeralda emanava sempre un dolce profumo di fiori, come se lei vivesse in un altro posto. I suoi occhi mantenevano quell'espressione di dolcezza, di ingenuità e di innocenza, che pure non si addiceva a quel luogo. I capelli biondi ricordavano la bellezza e il calore naturale del Sole. No. Esmeralda doveva andar via da lì, prima che le succedesse qualcosa. Ikki era terrorizzato al pensiero che a quella cara fanciulla succedesse qualcosa.

Erano trascorsi anni. Ikki aveva ripreso la cognizione del tempo e sapeva che erano passati anni. Ora lui era un giovane uomo. I forti muscoli erano gonfi, pronti e scattanti. Gli occhi mantenevano quella profondità e saggezza, ma ora erano più buoni. Non era un guerriero crudele. Era un semplice guerriero, sfiancato dalle molte battaglie, con fin troppi segni sul corpo. I corti capelli neri eran tenuti lunghi fino alle spalle, ribelli come quando era bambino. Gli occhi erano la testimonianza di una dolcezza e sensibilità che per la maggior parte del tempo eran più arroganti. Non c'era nessuno in grado di giungere al suo cuore. Nessuno in grado di comprendere il motivo per cui di quando in quando i suoi occhi divenivano tristi. Neppure la Dea Athena poteva ardire a tanto. Era troppo per lei cercare di comprendere la sofferenza di Ikki. Ikki non permetteva a nessuno di avvicinarsi al suo cuore, di coglierne la sofferenza. Solo una persona aveva compreso che nell'isola gli erano capitate molte sventure, ma la naturale delicatezza di Shun gli impediva di chiedere il motivo dell'aria di tristezza che accompagnava Ikki. Nessuno sapeva. Nessuno conosceva il nome di Esmeralda. Nessuno ne era degno...per il momento. Esmeralda era un segreto, un amore segreto, che lui celava nella profondità del suo animo. Era il suo segreto più caldo e più prezioso. In quel momento le mani nelle tasche dei pantaloni, Ikki si trovava in riva al mare. Gli occhi cobalto eran volti verso il porto, in una città di molto più fresca rispetto a quella del suo allenamento. Ripensava al giorno in cui aveva promesso ad Esmeralda di portarla via con sé. Aveva mantenuto quella promessa, almeno secondo lui. Esmeralda era sempre con lui. Non lo lasciava mai. Era nel suo cuore. Lui respirava, camminava, sentiva e guardava ed ogni azione era rappresentanza di lei. Lui respirava anche per lei. Camminava anche per lei. Sentiva per lei. Guardava per lei. Amava e proteggeva, perché lei stessa desiderava che lui amasse e proteggesse. Era lei che gli permetteva di vivere. Lei non era mai lontana da lui. Era nel cuore, nelle azioni. Ripensò a quello che aveva compiuto tornato dall'isola. Aveva accusato Hyoga di vivere per la madre, come un miserabile, ma ora comprendeva meglio quello che faceva Hyoga. Non dimenticava le origini, semplicemente. Le rispettava e viveva per coloro che eran morti per lui. Ora comprendeva meglio il ragazzo. Lui stesso era divenuto come lui, ma si isolava. Hyoga non si allontanava per Shun. Lui si allontanava per stare da solo con Esmeralda. Shun era troppo simile a lei e creava sofferenza per quella somiglianza. Molte volte lui aveva detto che Esmeralda era simile a Shun, in verità ora gli sembrava il contrario. Esmeralda però non lo abbandonava mai. Guardò verso il cielo e poi portò lo sguardo all'orizzonte. La voce uscì calda e virile, come solo la sua voce forte sapeva essere.
*Esmeralda-Chan, un giorno ho preso una nave, son tornato a casa, ma non mi son salvato. Ho compiuto atti vergognosi. L'isola aveva assorbito anche me, dopo che tu mi avevi lasciato. Ero come gli altri, ti sbagliavi, mia dolce Esmeralda-Chan. Tu eri speciale. Tu eri diversa. Tu non meritavi di vivere in quel luogo, mio dolce angelo. Ho volato come la fenice e tu con me, perché ti ho sempre portato nel cuore. Ho protetto gente e tu con me. Tu sei speciale ed io credo ancora in noi. Tu sei ancora nel mio cuore. Ogni mia azione o atto è compiuto in nome tuo e per te.*
Disse al sole, che stava tramontando. Ikki non pianse. Non era giusto piangere per una creatura che viveva ancora con lui. Eppure ora non poteva stringerla in un abbraccio. Non poteva cullarla nelle notti di paura. Non poteva più far nulla. Però, non era triste. Sentiva ancora quel delizioso profumo di fiori, che da sempre aveva accompagnato Esmeralda, come se non appartenesse ad un luogo preciso. Ora Ikki comprendeva. Ora Ikki sapeva. Lei era il suo angelo, mandato apposta per fargli apprezzare la beltà. Era il suo fiore nascosto, dal profumo dolce e delicato.

Note dell'Autrice:
Salve, miei cari lettori. Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento. Due parole in merito a questa coppia. Personalmente amo molto Esmeralda ed amo Ikki. Son stupendi. Li trovo molto dolci insieme. Ora, il motivo per cui non parlano né si comportano da bambini è presto spiegato: gli altri si conoscono in periodo favorevole. Non hanno ancora sulle spalle il peso della sofferenza, invece Esmeralda ed Ikki si conoscono nel periodo dell'allenamento di lui, quindi lui è già adulto, pur essendo un bambino ed ecco perché parlo di amore, anziché di infantile cotta. Ho tenuto la versione dell'anime, in cui Esmeralda è la figlia del maestro, perché apprezzo di più questa cosa. XD! Per quanto riguarda il fatto che alla fine Ikki pensi che Shun somigli troppo a Esmeralda e non più viceversa, ho pensato che potesse essere un buon motivo per la fuga di Ikki. Ora l'appunto su Hyoga deriva dal fatto che Ikki ha sempre contestato quell'aspetto di Hyoga. Comunque, spero vi sia piaciuta la mia storia.
Veniamo ai ringraziamenti ed alle risposte alle recensioni^^:
Kanon di Gemini96:
*Soffoca, ma ricambia con tutto il cuore l'abbraccio...china poi il capo: "Gomenasai per il ritardo^^"*
Chissà cos'hai pensato quando hai visto questo di aggiornamento XD! Se quello scorso ti ha addirittura fatto venire un colpo. XD! Pensa a me invece Lune piaceva, poverino. Vero che muore in modo cretino, ma  suo modo è puccio! Poi, è ukettosamente isterico...lui ed il suo silenzio..ogni tanto lo capisco. Ho una sorella logorroica e quindi lo capisco fin troppo bene XD!
Son contenta che il precedente capitolo ti sia piaciuto tanto XD! Io apprezzo molto Fenrir...poverino...probabilmente sarebbe stato meno complessato se non avesse visto crepare i genitori in quel modo. Bastardi gli umani XD! Meno male che c'erano i lupi, pronti a salvarlo...ricordo che ogni volta che guardo quell'episodio insulto quell'imbecille di Shiryu. Lo trovo cretinissimo, in quei tre episodi anche più di tutta la serie. Come fai ad aver davanti uno come Fenrir ed accusarlo di provare odio ingiustificato?! Ma che sei?! Deficiente?! Sì...ovvio! Perdona lo sfogo. Odio pure Shiryu XD!
Aiolia ed Aiolos, son due che non sopporto. Aiolia è un imbecille...dopo che ti hanno detto che c'è un usurpatore, te fischiettando gli vai a chiedere spiegazioni..meno male che Shaka in quel periodo non aveva voglia di impegnarsi, perché se no gli faceva la pelle ad Aiolia.
Aiolos ha salvato Baldracc...ehm la Dea Athena, alias Saori Kido, alias spero che muoia presto, possibilmente nel modo più doloroso possibile! La amo tanto XD!  
Saluti!!!
Ringrazio coloro che hanno messo la storia tra le Preferite, le Seguite e le Ricordate^^ (perdonate per il ritardo XD): Aoede (la mia dolce arietina furiosa XD! Ti voglio bene!); Jeje_12; ladypandora;The Bad Apple of Eva
, Varda; Starlight (scritto in modo diverso, ma perdonami ci son troppe maiuscole-minuscole); Bliss; Esmeria99; fenicex8; KanondiGemini96 (che ringrazio anche per la recensione^^)
Un bacione! A presto!!!
  
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