Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Giulia23    13/04/2012    2 recensioni
Cosa faresti se tutto il tuo mondo si sbriciolasse sotto i piedi? Tutte le tue certezze, tutti i muri che hai costruito attorno al tuo cuore? Non si può combattere il destino... Ma il loro amore sarà così forte da riuscire a cambiarlo?
Ho sempre pensato che Buffy e Dean fossero perfetti l'uno per l'altra e così è nata questa fanfiction, solo per divertirvi e farmi divertire. Non ho alcuna pretesa e devo il mio modo di scrivere ad ogni libro che ho letto, spero la storia vi piaccia e se sarà così prometto che sarà molto luuuunga!! ( Suonata più come una minaccia, forse lo era ) =)
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

< Emh …> tossì quasi Bobby, togliendosi il cappello e grattandosi i capelli, un gesto che faceva sempre quando non voleva far vedere la sua commozione, lo conoscevo bene. < Forse dovremmo tornare al caso, sapete …>
Sam sorrise smaliziato, apprezzando il gesto del vecchio cacciatore mentre Dean si allontanò da noi, comprendosi la bocca con un pugno e grattandosi la gola. I miei uomini così machi da non voler mostrare le loro emozioni.
< Ok, direi che il caso ora assume la priorità assoluta. Quei cosi dal nome strano di certo devono essere fermati prima che combinino guai seri.> esordii andandomi a sedere su uno dei due letti presenti  nella stanza.
Castiel mi fissò con una strana scintilla di orgoglio negli occhi. < Buffy ha ragione. La notizia che ci ha appena dato è … molto bella quanto complicata, ma se fino ad adesso lei è riuscita a sopravvivere senza complicazioni ai vari casi che abbiamo affrontato di certo potrà portarne a termine un altro, poi la decisione spetterà a loro due.>
Dean si fece avanti, si posizionò proprio di fronte all’angelo. < Ma volete capirlo che fino ad ora ci è soltanto andata bene? Se ricevesse un pugno male assestato e dovesse perdere il bambino?> detto questo, si voltò a guardarmi. Mi stava forse supplicando?
 < Dean io … non posso farvi combattere senza di me. Non posso solo stare in panchina, diventerei pazza a causa dell’ansia! Senza il mio aiuto uno di voi quattro potrebbe morire e non sarebbe peggio?> Gli domandai quasi in un lamento mentre mi facevo più vicina a lui.
Dean mi fissò quasi indignato. < Mi stai chiedendo di scegliere tra la vita di mio fratello e dei miei amici e la tua vita e quella del bambino?>
Non potrò mai dimenticare il suo sguardo arcigno ed il tono velenoso della sua voce. Rimasi imbambolata a fissarlo, ferita. Davvero poteva pensare che lo avrei mai messo di fronte ad una scelta del genere?
Fu più forte di me, non riuscii a controllarmi ed ancora prima che potessi realizzare cosa stavo facendo, uno schiaffo lo colpì in pieno volto, facendo voltare la sua testa.
Mi sentivo così offesa ed indignata.
< Va all’inferno Dean.> sbottai e corsi alla porta. La sbattei così forte dietro di me che il rimbombo mi penetrò nelle orecchie.
Non so cosa accade dopo in quella stanza, so solo che ben preso sentii delle urla provenire dall’intero. Speravo solo che Sam o Bobby gli stessero dando una bella lavata d’orecchi.
Non sapevo bene dove andare, ma continuai a camminare a passo svelto. Non potevo tornare in camera nostra, presto Dean mi avrebbe cercata lì e non avevo nessuna voglia di vederlo. Dovevo sbollire la rabbia e credo proprio che fu la rabbia a condurmi nel luogo più familiare per me, quasi come una seconda macabra casa. Il cimitero.
Il sole stava già calando, i vampiri non ci avrebbero messo molto ad uscire dalle bare ed io avrei avuto il mio sfogo personale. Se non potevo picchiare Dean questo non voleva dire che non potessi riversare tutta la mia ira su dei brutti e cattivi vampiri affamati.
Ma ero disarmata, di tornare al motel non se ne parlava così optai per un’arma di fortuna. C’era una staccionata lì vicino. Certo non era un’arma molto comoda o ergonomica, ma era fatta di legno ed aveva una punta, mi poteva bastare.
Mi appostai sopra una specie di piccola cappella, in attesa. Quello era il punto migliore per tenere sotto controllo l’intero cimitero. E ben presto, come avevo sperato, vidi la mano sporca di un vampiro appena rinato scavarsi un’uscita fuori dalla terra. Lo avrei fatto fuori in meno di due minuti, era un nuovo arrivato, ma era meglio di niente.
Con una capriola saltai giù dalla cripta e mi catapultai verso il vampiro. Quando fui lì, il mostro era già completamente uscivo dalla sua tomba e mi guardò affamato, completamente ricoperto di terra.
< Avevo proprio voglia di uno spuntino.> mi disse tra i denti.
< Perfetto! Io avevo voglia di prendere a calci qualcuno, siamo fatti l’uno per l’altra!> esordii prima di fare la mia mossa. Gli sferrai un calcio laterale che lo fece barcollare a terra ed una volta lì fui pronta ad alzarlo a suon di pedate, ma del tutto inaspettatamente il vampiro afferrò il piede sul quale poggiava il mio peso e lo sollevò facendomi cadere a terra.
< Era una vita che ti aspettavo Buffy.> ringhiò prima di salire sopra di me e bloccare le mie mani sopra la mia testa. Quando finalmente riuscii a vederlo in faccia, rimasi pietrificata.
Xander.
Non poteva essere lui, l’ultima volta che lo avevo visto non la ricordavo nemmeno più, era passato così tanto tempo … cinque anni.
I suoi denti penetrarono nel mio collo così velocemente che non riuscii nemmeno ad accorgermene in tempo. Era scioccata. Come avrei mai potuto uccidere Xander? Era il mio migliore amico, o meglio un tempo lo era stato.
Lo sentivo fremere e mordere sopra di me, ma mi sentivo impotente. Non potevo fare del male a Xander.
Proprio quando stavo per perdere i sensi vidi la sagoma di quello che era stato un mio amico volare dall’altra parte del campo. Dal rumore che avevo sentito dovevano averlo colpito con una pallottola di sale.
Sollevai un poco la testa e sibilai il suo nome, non volevo che si fosse fatto male. Ma poco dopo le forti mani di Dean mi afferrarono il viso e mi costrinsero a guardare i suoi occhi verdi e il suo volto perfetto.
< Buffy, mi senti? Resta con me amore! Resta con me ti prego!> urlò quasi, era così spaventato glielo si leggeva in viso.
< Non fategli … del male. Per favore … è Xander. Non …> sbiascicai fuori mentre Dean mi guardava sempre più preoccupato.
< Ok amore, ok …> Mi sollevò da terra e mi prese tra le sue braccia. Con la coda dell’occhio vidi Sam correre verso Xander, armato di un fucile che pregavo non fosse caricato con pallottole di legno.
Strinsi più forte che potevo la mano attorno al braccio di Dean, per catturare la sua attenzione.
< Non fategli del male … Lui è … era mio amico. Per favore non …> cercai di dire lucidamente.
< Ho capito, non dobbiamo ucciderlo. Non preoccuparti Buffy, ora pensa solo a te stessa per favore.> mi disse comprensivo e attento. Gli volli credere e lasciai che le tenebre che sentivo avanzare avessero la meglio su di me.


Ok, persino da incosciente mi sentivo una perfetta cretina. Sbagliavo o avevo appena rischiato di farmi uccidere in nome di una vecchia amicizia? E la cosa più sconsiderata era il fatto che adesso non ero più sola, dovevo saperlo. E avevo finalmente capito che ormai la responsabilità di un’altra vita gravava letteralmente sulle mie spalle, o nella mia pancia. Ma come avrei mai potuto smettere? La caccia era la mia vita. Dean, Sam, Bobby e Castiel erano la mia vita. Come potevo lasciarli soli ad affrontare tutto quello schifo, e se avessi perso uno di loro? Come sarei mai potuta sopravvivere? Non potevo di certo farli ritirare tutti dalla caccia per venire a fare la maglia a casa mia. La loro missione era di vitale importanza e a dirla tutta, lo era per il mondo intero.
Era definitivo, non c’era soluzione!
< Basta Castiel! Devi smetterla! Si è quasi fatta ammazzare ieri notte, vuoi davvero che continui a cacciare? Cosa hai al posto del cuore, uomo di latta?>
La voce che urlava fino quasi a raschiare la sua gola, era quella di Dean. Era così arrabbiato, ma non era certo colpa di Castiel.
< Dean vuoi capirlo che abbiamo bisogno di Buffy? Quello di ieri è stato solo un incidente!>
< Avere le allucinazioni per te significa avere un incidente? Continuava a chiamare quel vampiro che l’ha quasi ammazzata Xander! Ed io conosco Xander e non è di certo di quel maledetto coso che vi ostinate a tenere legato di là! Non sta bene non lo volete capire? C’è qualcosa che non va! Quello di ieri notte è stato praticamente un suicidio!>
Un suicidio? Io non volevo di certo morire! Io volevo ammazzare lui per quello che mi aveva detto!
E come poteva non essere Xander? Lo avevo visto bene, era lui. Dean lo aveva visto mezza volta cinque anni prima come poteva riconoscerlo meglio di me? Per lo meno non lo avevano ammazzato.
Cercai di parlare e di aprire gli occhi. Mi sentivo la bocca impastata e la luce mi dava fastidio, ma mi sentivo già molto meglio.
< Non muoverti principessa, hai la flebo attaccata al braccio, potresti staccartela.> mi sussurrò
 gentile Dean mentre mi accarezzava amorevolmente il viso.
Ed eccolo lì, il panico. Le mie mani corsero alla mia pancia ed in un sibilo chiesi < Il bambino?>
< Castiel ha controllato, sta bene.> mi risposte prontamente Sam che si trovava alla mia destra. Mi prese la mano e mi sorrise.
< Come ti senti?> mi domandò.
< Un po’ scombussolata ma bene.> risposi sinceramente.
< Se non ti farai prima ammazzare da sola giuro che ti ucciderò io non appena ti rimetterai in piedi.> mi disse troppo gentile e pacato Dean per risultare minaccioso.
Lo guardai con dolcezza. In fondo aveva ragione, ma non potevo scordare il motivo della mia arrabbiatura.
< Davvero pensi che io potrei mai chiederti di scegliere tra me e il bambino e la tua famiglia?>
< Tu sei la mia famiglia Buffy.> il tono sincero della sua voce ed i suoi occhi lucidi fecero crollare il mio muro di rabbia e risentimento e gli sorrisi.
< Perdonami è solo che … è una situazione nuova e lo so che sono abituato a te che fai sempre e solo di testa tua, ma qui c’è in ballo qualcosa di diverso, qualcosa nella quale anche la mia parola dovrebbe avere la stessa importanza della tua, lo capisci?> mi accarezzò il viso e posò un bacio delicato sulla mia fronte.
< Si, lo capisco solo ora.>
Sentii la mano di Sam stringere la mia, era felice.
Solo allora vidi Bobby passare una birra gelata a Dean. Mi passò una mano in fronte come a controllare la mia temperatura e mi sorrise provato.
< Scappa un’altra volta di casa e ti metto in punizione a vita.> scherzò facendomi ridere. Solo allora realizzai di essere nella sua vecchia ed accogliente casa, troppo piena di vecchi libri e mille scartoffie.
< Ci sono dei problemi> Castiel era comparso vicino al mio letto, del tutto inaspettatamente.

Ditemi che cosa ne pensate di questo capitolo vi prego, ho bisogno di pareri per scrivere il capitolo seguente. Sono indecisa se far diventare lo Xander vampiro reale o … immaginario, diciamo così. =) 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Giulia23