Crossover
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Autore: _Arthur_    13/04/2012    2 recensioni
Sora decise che poteva sacrificarsi [...] e fece scorrere la scura lama nel suo petto [...] Melinda, in quel momento, era a posto: niente e nessuno avrebbe potuto disturbarla
Crossover tra "Kingdom Hearts" (giochi) e "Ghost Whisperer" (serie TV)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Telefilm, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 9
Di incubi reali (Pt. 1)


 

“svanito, perso… cosa ne è stato di me? Era tutta una bugia? Non sono esistito… o forse si? Si! Ho sentito la vita scorrere come un fiume!! Ma allora, questa bugia, questa assurda menzogna? Cosa ero? ora nulla più, come deve essere! ora torno al niente… ora torno al tutto”
 
Melinda si riscosse
- ok, Jack. Cosa c’è da fare, qui dalle tue parti? –
- Ah, speravo me lo diceste voi! Non succede mai niente qui ad Halloweentown!-
Il che era assolutamente vero. Halloweentown, infatti, non poteva essere definita una città allegra ne movimentata. A parte il 31 ottobre, e da pochi mesi prima, non succedeva nulla. Tutti i non morti giravano tranquillamente per le strade facendo il solito e piatto nulla. La cara e vecchia fontana zampillava il suo acido allegramente e la ghigliottina ogni tanto si attivava da sola. Tutto qui.
- E allora – Roxas si girò verso l riflesso di Sora – ci vuoi spiegare perché siamo venuti proprio qui?-
Sora sembrò pensarci per un momento.
- Beh, innanzitutto perché sono talmente bello che anche tu meritavi di vedermi –
Naturalmente a questa frase seguì un silenzio sbigottito
- poi perché qui, almeno, tutti potranno vedere se quella carissima signora vestita di rosso compare. E accorgerci di quali Riflessi ha con se -
- Non fa una piega, anche se non ho la più pallida idea di che cosa stiate dicendo – anche jack voleva dire la sua.
Melinda si riscosse per un attimo pensando che Sora non avesse detto tutto a proposito di quel luogo. C’era un atmosfera troppo strana, li, perché potesse essere dappertutto così. Non aveva ancora visto i confini del pianeta (come le era successo già precedentemente) eppure era certa che non potesse esistere solo quella città: quel pianeta sarebbe esploso in neanche un secolo, con tutti quei mostri in giro!
Mentre era assorta in questi pensieri, la donna poté vedere arrivare un omino, basso, tutto trafelato; e con una faccia da funerale
- Signori e signori il nostro sindaco! -
- sisi, jack, saltiamo il cerimoniale – disse il sindaco con la sua vocetta preoccupata – abbiamo un problema –
-un problema? E da quando ci sono problemi in questa città?-
- JACK!! IL BAU BAU!! ALLE PORTE DELLA CITTA’ –
Roxas e Melinda non riuscirono a spiegarsi l’espressione preoccupata che assunse il viso un attimo prima allegro di Jack.
- Non può essere – disse Sora – l’ho sconfitto l’ultima volta… mi ricordo tutti quei vermetti che saltavano da tutte le parti-
- Ma di che diavolo state parlando? –
- E’ IL MOSTRO DI QUESTA CITTA’! -
Il sindaco la metteva sempre sul tragico, si. Però Melinda e Roxas vennero informati in poco tempo dell’esistenza di un essere cattivo che infestava quella città già di per se poco infestata. “Quasi a dire che i mali non vengono mai da soli!” pensò Melinda.
- dov’è in questo momento? –
Prima di svenire il sindaco indicò il bosco, proprio al margine della città e nello stesso istante uno stormo di uccelli si librò in alto, dalle fronde degli alberi.

Il bosco era proprio come la città appena lasciata, o probabilmente è il problema di tutti i boschi in inverno in una notte nebbiosa; ma a Melinda non preoccupava tanto l’atmosfera, quanto l’espressione terrorizzata che mano a mano si dipingeva sul volto di Jack “cosa può spaventare così uno scheletro? “
- Dimmi, Jack – parlò Roxas, che, probabilmente stava facendo gli stessi ragionamenti – di che genere di mostro si tratta? –
- Il Bau bau è fatto di incubi -
- il Bau bau è fatto di mostri –
- il Bau bau è fatto di odio -
Tre vocette, che sicuramente non erano di Jack.
Tre piccoli… cosi avevano appena circondato Roxas e Sora, puntandogli addosso alcune armi improvvisate.
- Vado, Vedo, Prendo! Piccole pesti andatevene da qui! – Jack sembrava molto arrabbiato con i tre piccoletti, che, tra l’altro, non accennavano minimamente ad andarsene.
- oh no – disse uno di loro – non credo che lo faremo, sai? –
- Melinda – la voce sussurrata all’orecchio della donna era quella di Sora – C’è qualcosa che non torna… io avevo già sconfitto questi tre, nel mio ultimo viaggio qui! –
- Beh, sarebbe fantastico ripetere l’impresa, che ne dici? –
Il Riflesso fece comparire nel suo solito modo il suo keyblade: dal nulla. Alla vista dell’arma, però, i tre piccoli scapparono via, senza voler minimamente combattere.
Ripresasi dallo spavento la compagnia ricominciò a marciare, fino a che Jack non si frenò bruscamente:
- Stava ridendo -
- ma di chi stai parlando? –
- Prendo… quando sono scappati non aveva paura… stava ridendo! –
Non riuscirono a registrare la frase che Melinda, guardando a terra disse:
- Qui c’è qualcosa! -
Un orma, grande e tonda, seguita da un’altra poco distante. Lo scheletro si girò verso la direzione della traccia sussurrando:
- non va bene, non va bene per niente! –
E ad un tratto lo videro.
Il Bau Bau, formato solamente di un lurido pezzo di iuta. La posizione era piuttosto strana, con un piede dentro un albero e l’altro ancora poggiato a terra.
Anche lui li vide, al che allontanò i tre ragazzetti con cui, probabilmente, stava parlando fino a qualche attimo prima, e, sorridendo crudelmente, saltò dentro il tronco del grosso albero.

- Christmastown? –
- Si, una città in cui si vive sempre il Natale –
Le idee di Melinda erano più confuse che mai. Stando a quello che Sora le aveva appena detto, al di la di quel buco nell’albero, davanti al quale ora si trovavano, c’era una città completamente dedicata al Natale, quanto quella che aveva alle spalle era dedicata ad Halloween.
- e il Bau bau cosa vuole farci? –
- tremo solo al pensiero -
Rassegnata, la donna si girò verso il panorama al di la dell’albero; il classico freddo invernale, quello asciutto della neve, usciva a bufere dal buco nel tronco e ancora erano visibili, nonostante la grande nevicata, le tracce lasciate due minuti prima dal Bau bau.
- Essìa – disse Melinda – Andiamo nella città del Natale! - Aveva mai detto una cosa più strana?
 
- Da questa parte, voi, non perdetevi in questa bufera! -
Peccato che riuscissero solo a sentire la voce di Jack. Era proprio come i brutti sogni, quelli che iniziano con il buio e il freddo, la nebbia e la pioggia e puntualmente finiscono con te steso per terra agonizzante e con un risveglio precipitoso, la stessa atmosfera, ma nessun risveglio. A tentoni, trascinando a stento i piedi nella neve, la piccola compagnia aveva raggiunto una piazzetta, affiancata da alcune case ben ordinate.
- Melinda, Roxas… occhi ben aperti! – Di Sora, la donna riuscì a sentire solo la voce, per questo rispose:
- Fosse facile! –
- cosa dici? – il Nobody apparve dietro la donna.
- sto rispondendo a Sora! –
Ma Roxas non lo aveva sentito
- Cosa succede? -
- Credo – stava dicendo Sora -  che non possa vederci, Melinda... siamo fuori da Halloweentown, ora! –
- è così, Roxas? –
- Cosa? –
- Sempre meglio, sempre meglio – Melinda era ottimista.

- Oh Si -
La sua voce era terrore puro, fatta degli incubi più nascosti, quelli che la notte non vorresti mai sognare, non perché hai paura di ciò che vedi, ma perché hai il terrore di non svegliarti più.
- sempre meglio –
Il Bau bau.
Neanche il tempo di rendersi conto di lui e già non c’era più; neanche il tempo di capire che non c’era più che Melinda si era ritrovata per terra, colpita da una pesantissima pietra
-Melinda, ma che cosa… -
- Io… non l’ho capito. -
La donna sentiva che Sora le stava dicendo qualcosa, ma non riusciva a capirlo. Un’oscurità sempre più pesante stava cominciando ad avvolgerle gli occhi. Svenne.

Roxas non capiva più nulla
Melinda era svenuta, dopo che un masso partito da chissà dove l’aveva colpita. Jack era stupito quanto lui. Nient’altro. Sora era scomparso.
L’unico aspetto positivo era che la nebbia cominciava a diradarsi. Il Nobody poteva ora vedere tutta la piazza e anche le facciate delle case. Nel mezzo esatto, del piccolo spiazzo, un pozzetto.
- Jack, cosa sta succedendo? –
- Non ne ho idea… -
L’acqua gorgogliava, nel pozzo.
sempre più forte, come se…
Un muro d’acqua esplose dal piccolo buca, ma non era come un gaiser impazzito, no. Era controllato perfettamente, come fosse parte di un braccio invisibile. E avanzava verso i due quasi-morti.
Vennero travolsi. Roxas lottava contro l’immensa forza, con la lucidità tipica di un membro dell’Organizzazione. Ad un tratto si ritrovò con il suo keyblade in mano, quella strana arma che ogni tanto compariva, come se un desiderio profondo potesse richiamarla. Brillò di uno strano potere per alcuni interminabili secondi, fino che tutto fu finito. Neanche il tempo di rendersene conto.
In quel tempo Melinda si era svegliata ma ancora non si muoveva.
- COSA STA SUCCEDENDO, Melinda?? –
- Sbrigati! Non c’è tempo! Ne sta rapendo un altro!! –
- ma cosa dici? –
- Il BAU BAU!! È solamente un riflesso, per questo non lo vedi! –
- Ma allora… -
E una risata, gelida e dal fascino non dimenticato irruppe dal silenzio.

- - -
Tanti auguri fanfic, tanti auguri fanfic, tanti auguri fanfictioooooooon, tanti auguri a teeeeeeeee! (con un po' di ritardo)
e anche a me, visto che ci siamo!
si, per il mio compleanno vi regalo un nuovo capitolo della fanfiction.
Tra l'altro questo è solo un pezzo del capitolo, che doveva essere molto più lungo... ma vi stavo facendo aspettare troppo, e poi non so perchè ma ultimamente non riesco a cavare una parola dietro l'altra... non ce la faccio proprio, infatti questo capitolo non mi piace come l'ho scritto. Ma tante volte è come se la storia si scrivesse da sola... e così si è voluta scrivere, caotica e confusionaria... per qualunque chiarimento chiedete pure!
Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo dell'anniversario, eh!!
via, per ora vi lascio... spero di essere un po' più veloce, per il prossimo!
un salutone!!
BuonCiao!!
_Arthur_
P.S. ho visto che molti hanno aggiunto questa storia tra le seguite o preferite o ricordate. Un gigantesco GRAZIE a tutti! (se avete un po' di tempo mi farebbe veramente piacere sapere cosa ne pensate!)

  
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