Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Doomsday_    15/04/2012    2 recensioni
Melanie, una ragazza di soli 15 anni, scappa di casa con le sue tre migliori amiche perchè rimasta incinta. Si rifugiano a Los Angeles, città di infinite oppurtunità e successi. Cinque anni dopo Melanie viene ingaggiata come costumista nel film di New Moon. Nascerà da subito un rapporto di "amicizia" fra lei e Robert Pattinson, ma questo sarà intercettato dal sexy Kellan Lutz
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kellan Lutz, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tu ama perdutamente
e se poi ti dicono che amare è peccato,
ama il tuo peccato
e sarai innocente

< Robert... io... io non so cosa dire >.
Dopo minuti d'attesa le mie labbra diedero voce all'ovvio.
Più io sembravo spaventata e colpevole oltre quanto lo dovevo realmente essere e più Robert sembrava furioso.
< Melanie io ti ho aperto il mio cuore! Voglio sapere cosa c'è fra te e Kellan! >, esclamò alzandosi in piedi.
< Nulla, Robert, davvero. C'è stato solamente un bacio e ancora non stavamo insieme >, dissi con voce implorante, portandomi la mano sul cuore come se fossi pronta a giurare.
Lui parve crederci. Almeno, mi dissi, non mi ritiene ancora una bugiarda. Sospirai sollevata che per lo meno Robert non dubitava delle mie parole e tentai di avvicinarmi a lui. Accolse il mio intento, stringendomi fra le sue braccia.
Affondò il viso nell'incavo del mio collo, ma una sensazione non proprio piacevole si insinuò nel mio stomaco. Robert si accontentava solo di questo? Tutta questa scenata per poi accettare una minuscola verità crudele a cui volevo tenerlo all'oscuro?
Poi parlò di nuovo e mi si gelò il sangue < Guardami negli occhi e dimmi che non provi più nulla per lui >.
E come spezzoni di film, immagini insensate mi tornarono alla memoria tutte le volte che Susan o Amy mi prendevano in giro perché non sapevo mentire, di Anne che faceva finta di credere alle mie giustificazioni e ad Adam che non sapeva mentire neanche per le cose più banali e da qualcuno doveva pur aver ripreso.
Mi sciolsi dal suo abbraccio, che sapeva più di una stretta per incatenarmi a lui che un gesto d'amore e lo fissai negli occhi.
< Non provo più niente per Kellan >. La gola mi divenne improvvisamente secca e le parole uscirono tremolanti dalle mie labbra. Ma non perché stavo mentendo ma più per la paura che lui se ne accorgesse.
Ma forse l'amore davvero rende cechi perché con un sorriso di sollievo Robert mi strinse di nuovo fra le sue braccia, cercando con le labbra le mie.
< No > mi scostai da lui inaspettatamente, ma con veemenza. Non mi ero neanche resa conto del valore di quel gesto finché non vidi gli occhi feriti di Robert abbassarsi e lui retrocedere di qualche passo.
< Aspetta, Robert, io... >, provai a riparare al mio errore, ma oramai il danno era fatto e non c'erano scuse per giustificare un gesto simile.
< Non mentirmi, Melanie. Per favore >, deglutì spostando lo sguardo per la stanza fuorché su di me, < Non così spudoratamente, perlomeno >.
< Io non volevo tutto questo, davvero Robert... è solo che Kellan... >, non sapevo più cosa dire o fare. Che volevo dimostrare ancora con le mie parole? Fin ora ero riuscita solamente a procurare danni. Non volevo far soffrire Robert, e invece lui adesso mi stava davanti, deluso e umiliato; non volevo innamorarmi di Kellan e non facevo altro che pensare a lui.
< È finita >, decretò con voce soffocata.
Volevo avere una lunga e romantica storia d'amore con Robert, un ragazzo dolce e dannatamente giusto per me, e invece non ero riuscita neppure ad iniziarla.
< No... ti prego >, mormorai, rabbrividendo nell'udire quelle parole.
Lui mi lanciò un'occhiata gelida, < Dovresti esserne sollevata, invece.
Finalmente è giunto il momento che attendevi: come ogni volta qualcuno ha, infine, scelto al posto tuo >.
Uscì sbattendosi la porta alle spalle e le lacrime mi salirono dolorose agli occhi. Il groppo in gola mi diede la sensazione di soffocare e non mi abbandonai in un pianto ferito e mortificato soltanto perché Adam uscì dal bagno proprio in quell'istante.
Dall'espressione che lessi sul suo viso capii che aveva ascoltato tutto. Ignoravo quanto un bambino di quasi sei anni potesse aver compreso da una conversazione del genere, ma me ne vergognai ugualmente.
Mi costrinsi a ricacciare indietro le lacrime e a darmi un contegno.
< Aspetta un attimo qui >, mormorai, senza riuscire a mascherare la voce rotta. Entrai in bagno e mi sciacquai il viso per nasconderne il rossore. Feci dei lunghi respiri e quando mi sentii in grado di uscire da lì senza scoppiare in lacrime, aprii la porta ritrovando Adam proprio dove l'avevo lasciato.
< Bene, andiamo. Hai fame, no? >, gli chiesi con un sorriso tirato, prendendogli la mano. Sospirai sollevata constatando che la mia voce era tornata normale.
Lui non disse niente, continuò solo a lanciarmi occhiate preoccupate e timorose finché non raggiungemmo il ristorante dell'albergo.
Scorsi subito il tavolo in cui erano sedute le mie amiche e attraversai il breve tratto che ci divideva in fretta, lasciandomi infine abbandonare sulla sedia con aria sconfitta, ma almeno un po' rincuorata dalla loro presenza.
< Tutto ok, Mel? >, chiese subito Susan con un sorriso rassicurante.
Guardai Anne completamente presa da Adam non appena lui gli si era seduto accanto e Amy che ridacchiava osservandoli.
< Ho fatto un casino con Robert >, mugugnai. Anne alzò finalmente lo sguardo su di me ed ottenni finalmente l'attenzione sua e quella di Amy.
< Ci siamo lasciati >. Altre lacrime tornarono a bruciarmi gli occhi e ad offuscarmi la vista, ma ancora una volta impedii loro di uscire.
< Oh, tesoro, non sai quanto mi dispiace >, disse subito Anne, sconvolta.
< Ma com'è successo? Avete litigato? >, chiese invece Susan, allarmata.
Amy invece fu subito più risoluta < Bene, io lo vado a menare >, soffiò sbattendo la mano sul tavolo.
Le feci subito segno di stare tranquilla < È colpa mia. Lui non c'entra nulla >.
Abbassai gli occhi sconfitta sotto il loro sguardo. Forse in quel momento sarebbe stato meglio essere sola, che dover ammettere alle persone che amavo di più tutti quei terribili errori che avevo commesso e di quel mio egoismo che mi aveva portato infine ad essere una persona davvero orribile che non aveva proprio nulla di quella che invece conoscevano e amavano loro.

Rimboccai le coperte ad Adam, accarezzandogli la fronte e i capelli mentre lui prendeva lentamente sonno.
Mi veniva da piangere solamente al pensiero che l'indomani mattina avrei dovuto accompagnare le mie amiche all'aeroporto.
Questa sera si erano dimostrate particolarmente comprensive e accondiscendenti, nonostante per la prima volta mi ero rifiutata di parlare di ciò che era accaduto.
Avevo il morale sotto terra e quel che era peggio loro si sarebbero dimostrate solidari anche questa volta. Non potevo sopportarlo perché sapevo di non meritarlo.
Adam si abbandonò alla stanchezza e prese finalmente sonno, ma non riuscii quasi ad alzarmi per potermi infilare il pigiama che qualcuno bussò alla porta.
Sobbalzai spaventata; in quel silenzio ovattato quel suono risuonò chiaro e forte, ma per fortuna non svegliò mio figlio.
Corsi subito alla porta, spalancandola prima che potessero bussare un'altra volta e mi ritrovai faccia a faccia con Kellan.
Era completamente bagnato dalla testa ai piedi, la tuta grondava acqua creando una piccola pozza sulla moquette del pavimento.
Si mosse per entrare ma gli poggiai immediatamente una mano sul petto per bloccarlo e farlo retrocedere. Mi chiusi la porta alle spalle assicurandomi, con una veloce occhiata che Adam fosse ancora del tutto addormentato e poi mi preparai a fronteggiarlo. Mi chiesi se ci sarebbe mai stato un giorno nel quale mi avrebbero dato un po' di tregua lui e Robert.
Kellan mi prese la mano e mi trascinò nella sua stanza, capendo immediatamente che la mia era già occupata da Adam.
Si tolse la felpa rimanendo solo con una canottiera bianca, poi prese un asciugamano e lo sfregò sui capelli per farli asciugare.
Guardai fuori dalla finestra dove infuriava un temporale. Neanche mi ero resa conto che piovesse.
< Le riprese sono state interrotte >, mormorò finalmente. Un brivido mi colse alla sprovvista nel sentire il suono della sua voce.
Non aveva acceso la luce e vedevo a malapena la sua figura nell'oscurità della stanza che si diradava un poco solamente alla luce dei lampi.
Si avvicinò a me e il suo respiro mi sfiorò il viso. < C'era anche Robert... >.
Quelle parole rimasero sospese fra di noi per un lungo minuto. Iniziai inconsapevolmente a tremare perché avevo capito cosa sarebbe successo ora. Non chiesi cosa si erano detti. L'espressione che intravedevo nella penombra mi fece capire già tutto.
I suoi occhi bruciavano nei miei lasciandomi senza fiato e le mie mani corsero sulle sue braccia lasciando distratte carezze, per poi interrompersi su i suoi pettorali.
< Sei mia >, bisbigliò contro il mio orecchio e molti altri brividi mi corsero lungo la schiena, sulle braccia e sul collo.
Le sue mani si andarono a posare su i miei fianchi e poi scendere a sfiorarmi i glutei. Mi avvicinai ancora a lui e i nostri corpi aderirono l'uno all'altro per permettere anche alle nostre labbra di assaporarsi nuovamente.
Gli sfilai la canottiera con mani tremanti, ma non di paura. Questa volta non sentivo nascere in me quel blocco di terrore che mi impediva di andare oltre con qualsiasi ragazzo.
Sentii le sue dita sbottonarmi il vestito e poi quest'ultimo scivolarmi da dosso e cadere per terra.
Lo scalciai da una parte, senza curarmene, mentre Kellan esplorava ogni mio lembo di pelle nuda facendomi provare sensazioni ed emozioni che per molto, troppo tempo avevo nascosto nella profondità più oscura del mio cuore.
Senza neanche rendercene conto ci ritrovammo sdraiati sul letto, io sopra di lui.
Era bello. E giusto, più di quanto credessi. Noi due, il suo profumo che mi avvolgeva che sapeva anche un po' di pioggia... le sue carezze e i suoi baci. Non avrei voluto nulla di più, niente che avrebbe potuto intaccare la felicità di quell'attimo.

Angolo Autrice:

Salveee genteeee!! Ecco a voi un nuovo capitolo in perfetto orario! :D Direi che è stato un po' difficile da scrivere questa parte. Ci ho riflettuto parecchio su come doveva andare e alla fine ho optato per la scelta di Melanie con Kellan ma vi posso anticipare che non sarà la scelta definitiva miei cari lettori. Si, Melianie è andata un passo avanti grazie alla discussione con Robert... ma la storia ancora non è finita ;D Quindi aspettatevi tante altre sorprese u_u
Ma adesso smettiamola con tutto questo ciaciare e facciamo posto ai ringraziamenti!
Come sempre ringrazio coloro che hanno inserito la storia nelle preferite, seguite, o da ricordare! Grazie, siete dolcissimi.

E un ringraziamente speciale lo dedico a itsasiaJ che continua a recensire oltre che seguirmi sempre con constanza!
itsasiaJ: Aaa basta basta complimenti u_u poi mi fai arrossire xD Davvero sei gentilissima e anche molto dolce per esserti preoccupata per la mia "quasi vita finita" come dici te ahah! Ma cosa dici, Melanie confusa? Ma quando mai! ahah Secondo me passa le sue giornate a togliere petali alle margherite ripetendo all'infinito "Robert, Kellan, Robert, Kellan..." ahahah Mi dispiace ma penso proprio che questo capitolo non si sia concluso come ti aspettavi! Ma diamo tempo al tempo... succederanno tante tante altre cose :3 Ma per ora godiamoci la secsicità (?) di Kellan! xD Dai, non ti ho fatto aspettare tanto, no? Un bacione :D
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Doomsday_