**EPILOGO **
Rimasero fermi fianco a fianco sul fondo della balconata, dove nessuno avrebbe potuto vederli. Rimasero fermi, a guardare le gente sotto di loro, la vita che scorreva a qualche metro di distanza. Rabbia e dolore, odio e vendetta. Sentimenti troppo umani perchè durassero tanto in creature centenarie come loro. Sentinelle silenti, pezzi di una scacchiera più grande del mondo conosciuto.
Per quella sera la regina bianca aveva vinto la sua piccola partita, si godeva la gioia prima di tornare a volgere il suo sguardo sulle Nationi, sui conflitti degli uomini e sui loro effimeri amori.
<< Sembra che per questa sera Cain abbia avuto il suo bacio >> la voce di Ashton parve sinceramente divertita dietro il tono soffice che tradiva per la prima volta l'affetto per i cugini.
<< Se lo è meritato. >> Lei sorrise dolcemente distogliendo lo sguardo dai due vampiri che stavano rientrando nell' atrio sottostante in quel momento, per posarlo delicatamente su Ashton.<< Se lo sono meritato entrambi>>
<< Noi no? >> le ombre ribollivano inquiete e carezzevoli attorno a loro facendo brillare il viso di Azzurra di una luce pallida e innaturale. Le porse gentilmente il braccio che lei accettò senza esitazione, i guanti bianchi che sbiadivano al confronto con la pelle marmorea del redivivo. Mossero insieme qualche passo verso la ringhiera lasciando che le candele li illuminasse in pieno, svelando le loro mani unite alla luce, dopo anni di tenebre.
Azzurra si voltò a guardare Ashton negli occhi per la prima volta da quando lo aveva rincontrato al ballo. E per un attimo credette di potersi nuovamente perdere in quei mari d'ametista così profondi che neppure la luce dorata avrebbe mai potuto vederne il fondo e prevederne tutte le insidie. Per questo lo amava, per questo quello sguardo le era mancato tanto.
<< Se volessi essere sincera e un po' egoista ti direi di non lasciarmi mai, di non lasciare mai il mio fianco, ovunque andrò, fino alla fine dei tempi. So di non poterlo fare. >> sospirò abbassando gli occhi con un sorriso mesto<< so che non potrò mai essere al primo posto nella tua vita. Hai dei doveri che non puoi trascurare, soprattutto in questi tempi. Hai dei doveri verso il mondo e verso la tua famiglia. E intendo tutta la tua famiglia. Non devi trascurali per me>>
Ashton le prese delicatamente il mento fra due dita, sollevandole dolcemente il viso.
<< Neppure tu puoi più promettermi il primato nella tua vita. Ma, come hai detto tu stessa, non siamo Axel ed Eloise. Non c'è bisogno di parole o promesse che sappiamo di non poter mantenere. Noi vivremo nei secoli, ci perderemo e ritroveremo centinaia di volte prima che il Tempo abbia fine. Per le vite degli uomini, per chi c'è vicino, per doveri di Stato. Ci saranno mille modi per allontanarci, ma mille per ritrovarci, prima della fine.>>
<< Io ti amo, e sarei disposta a combattere al tuo fianco, a morire per te. Io sono qui. Per i secoli dei secoli. Non ti prometterò di aspettarti, o di aiutarti sempre. Hai e avrai sempre il primo posto nel mio cuore e mi farà male tornarti avversaria, ma se sarà necessario lo farò. Mi hai abbandonata troppo a lungo>> rise leggera e Ashton si unì a lei. Cosa fosse illusione e cosa verità forse non lo avrebbero saputo mai.
<< allora permettimi almeno di giocare al tuo fianco>>
La scacchiera era pronta.
La divisa nera, la sciarpa bianca, i capelli biondi.
Gli Alfieri.
Le guardie impettite, le divise bianche e bege.
Le Torri.
Cain rideva stringendo qualcosa fra le mani.
I Cavalli.
Tutti i pezzi erano schierati. Nessuno di loro sarebbe stato sacrificato.
<< Sarebbe più facile continuare a giocare la partita da soli. Ma avremmo molte più possibilità di perdere. Non sarà più bello giocarla insieme?>>
Rise << dopotutto questa è una Ragion di Stato. Non si può disubbidire>> si chinò impercettibilmente verso di lei che si tese alzandosi in punta di piedi.
Le loro labbra si unirono finalmente in un quieto bacio, alla ricerca di un sapore noto e tanto a lungo amato e desiderato.
Quella era più di una promessa.
Era la realtà.
Come il Vento nel Deserto.
Dalle Bianche scogliere
ai deserti del Sud
dai giardini di Altieres
alle grandi pianure
dalle chiese di Mistran
alle reggie di Ravyel
dal mare profondo
alle isole grandi
la bianca Signora
osserva il suo regno
di spade e di campi
di laghi e pianure.
Non teme caduta
nè odio o rancore
la bianca Signora
attende il suo re
al cadere del sole.
**FINE**
ANGOLINO
E così questa storia è finita. Ho temuto davvero di non riuscirci..purtroppo per motivi personali molto seri non ho quasi tempo di accendere il computer quindi chiedo venia per questo mostruoso ritardo e per aver concluso postando tutti e tre i capitoli insieme.
Detto questo..spero che la storia sia piaciuta e che il finale non faccia eccessivamente pena. A me personalmente non dispiace( alla faccia della modestia).
Ringrazio con tutto il cuore Evey_f e aLbICoCCaCiDa per le loro recensioni sempre benvenute e molto apprezzate. Mi avete davvero fatto felice ragazze.
Se avete un momento ditemi cosa pensate di questo finale:) Grazie ancora!! un abbraccio:)
Un grazie anche a tutti quelli che anno messo la storia fra le seguite e quelle da ricordare.
E grazie anche a tutti coloro che hanno solamente letto.
Alla prossima.
Nekhel