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Autore: NikOttina    20/04/2012    1 recensioni
[Vincent Van Gogh/Paul Gaugin]
Storia ambientata nel 1888, precisamente da Ottobre a Dicembre, periodo in cui Vincent Van Gogh e Paul Gaugin hanno convissuto nella stessa abitazione.
Essendoci svariate ipotesi riguardo la perdita dell'orecchio di Vincent, ho deciso di scrivere questa fan fiction per esprimere ciò che secondo me è accaduto.
Vincent era sdraiato sul pavimento, braccia gambe e occhi spalancati, lo sguardo rivolto verso il soffitto. [...] Paul si distese sul pavimento accanto all'amante. [...] "Girasoli" gli suggerì in un soffio. "Dipingi dei girasoli."
Buona lettura,
Nick.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: L'Ottocento
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COME VINCENT VAN GOGH PERSE IL SUO ORECCHIO.


Tutto era cominciato come un gioco. Per loro, fare l’amore era sempre stato un gioco. Non che fosse una finta, sia chiaro.
Semplicemente, era un’esperienza impegnativa e piacevole.
Ma come ogni loro gioco, anche questo era finito con un litigio inutile.
Inutile…
Be’…
Solo loro potevano giudicarlo inutile. Per gli altri quello potrebbe essere giudicato un gesto folle.
Per loro no.
Per loro era uno di quegli stravaganti giochi d’amore. I loro stravaganti giochi d’amore.
Ma quella sera del 23 Dicembre la fiducia in un assurdo amore vacillò troppo, come un vaso antico sul bordo di un tavolino con tre gambe tarlate: quando una tarma decide di mangiare l’ultimo punto di sostegno dello sgabello, inesorabilmente il destino del vaso è segnato.
Così successe con il loro folle amore: anch’esso inesorabilmente aveva un destino segnato; il Fato entrò nelle loro vite e, come un vento impetuoso che rovina il raccolto di un’intera Stagione, spazzò via la fiducia.
“Ma io l’ho fatto! L’ho fatto per te, perché tu mi hai detto di farlo! Ti ho dimostrato la mia fiducia e il mio amore con questo gesto. Perché non lo fai anche tu? Quando hai smesso di amarmi? Ti ho sempre dato tutto…”
Vincent era sconvolto.
Stringeva forsennatamente i pugni fino a rendere bianche le nocche, si ripeteva, si mordeva le labbra finché esse non si misero a sanguinare.
Ma le sue labbra non erano l’unica cosa che sanguinava: Vincent si era tagliato un orecchio ed ora una parte della sua testa perdeva sangue copiosamente.
Quello era stato il suo gesto d’amore, come suggerito da Paul.
“Riponi la tua fiducia nelle persone sbagliate. Io non ti ho mai detto che mi sarei tagliato una parte del corpo solo per dimostrarti il mio amore. Volevo solo vedere sino a che punto ti saresti spinto.” Paul non sembrava turbato dal gesto di Vincent, anzi, sul volto aveva un’espressione di scherno.
“Sarà meglio che me ne vada, prima che tu decida di staccare qualcosa a me…”
Detto questo, Paul si voltò, si mise il cappotto e aprì la porta. Prima di uscire, guardò un’ultima volta il suo amante.
“Non ho mai smesso di amarti, Vince. Nemmeno una volta.”
Si chiuse la porta alle spalle.
Sarebbe tornato.


Note dell'Autrice:
No, ve lo annuncio già: Paul non sarebbe tornato. Mi dispiace pensarla così, ma è la verità. 
Questo cambio d'umore in Paul... me lo sono immaginato come un tipo piuttosto lunatico e scontruoso. La sua ultima battuta è sincera, ma fino a pochi secondi prima nella sua voce c'era disprezzo. In sostanza è un uomo che manca di tatto.
Il rosso del titolo del capitolo allude, logicamente, al sangue, anche se è un po' troppo acceso. 
Vorrei ringraziare chiunque abbia letto anche l'ultimo capitolo! 
Una recensione non mi dispiacerebbe, vorrei capire se posso integrarmi bene nella sezione storica o meno.
Nick.
  
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