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Autore: pinzy81    22/04/2012    2 recensioni
Sono Jacob e Bella. Sono sempre stati “solo” Jake e Bella per me. Grazie al contest “Bella e Jacob per sempre” indetto da jakefan ho trovato la forza, il coraggio e l’ispirazione per scrivere il mio punto di vista al riguardo. La storia parte dalla fine del capitolo 18 di New Moon, quando Bella parte per Volterra insieme ad Alice per salvare Edward da morte certa.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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- V -
Prendere in mano la situazione

 

 
Una decisione può cambiarci la vita,
per questo prenderne una è così difficile.

 

 
I giorni passano e tutto si ripete come un disco rotto che salta e riprende sempre dallo stesso punto. Allo stesso modo Bella si sveglia la mattina e rivive un giorno tale e quale a quello precedente. Nessuna novità arriva ad allietare le sue giornate, tanto che quasi non sopporta più se stessa, il suo riflesso allo specchio, la voce dei suoi pensieri.
Ha provato più volte a telefonare al suo ex migliore amico, sperando che il cellulare fosse spento o non raggiungibile. Ma l’apparecchio di Jacob funziona alla perfezione e squilla a vuoto ogni volta che Bella lo chiama.
Da un paio di giorni a questa parte la ragazza ha preso a telefonargli solo per sentire la sua voce registrata, patetica. La verità è che Jacob le manca e non sa più che pesci pigliare. La consapevolezza di meritarsi questo ennesimo castigo ha lasciato il posto alla rabbia per l’ostinatezza del ragazzo. Insomma è vero che lo ha ferito, ma Edward era in pericolo: stava per uccidersi. Lei doveva andare, doveva provare a salvarlo.
Quando Charlie entra in casa Bella è nel pieno dei suoi pensieri, tanto che non si accorge di lui finché non si schiarisce la voce.
- Che prepari di buono, Bells?
- Niente di speciale, la solita bistecca. - risponde lei seccata. Possibile che Charlie non si renda conto che ce la mette tutta per dimostrargli che merita la libertà? Possibile che tutto quello che gli interessi sia la cena?
- Ottimo. Chiamami quando è pronto.
Il capo Swan si siede sul divano ed accende la tv. Sono un paio di giorni che Bella è intrattabile, che risponde a monosillabi alle sue domande e che scatta per un nonnulla e stasera è troppo stanco per imbarcarsi in una crisi adolescenziale.
Peccato che Bella ha proprio bisogno di scaricare i nervi e la noncuranza con cui suo padre la tratta la manda in bestia.
In silenzio la ragazza si avvicina al televisore e lo spegne mettendosi di fronte a Charlie. - Tutto qui? È questa la considerazione che hai per me?
- Che c’è che non va, Bella? - chiede l’uomo prestandole attenzione. Non scamperà ad una discussione con lei, non stasera.
- Che c’è che non va? Praticamente tutta la mia vita! Il mio ragazzo mi ha lasciata perché sono insignificante, i miei amici mi hanno emarginata perché mi sono chiusa in me stessa e Jacob, l’unico che mi dava un po’ di attenzioni, non mi risponde neanche più al telefono.
- Puoi dargli torto? - tenta di inserirsi lui. È chiaro che Charlie sta dalla parte di Jake, lo è sempre stato anche quando Edward era ancora a Forks.
- Come dici? - la ragazza è incredula, come può suo padre parlare di una cosa che non conosce? - Tu non puoi capire.
Questo è troppo, perfino per il pacato Capo Swan. Charlie si alza in piedi in poco meno di due secondi, si avvicina alla ragazza e le punta un dito contro.
- Io non so cosa potevi o non potevi fare con tua madre, ma una cosa è certa, signorina, con me quel tono non lo usi. Io sono tuo padre ed esigo rispetto. Mi dispiace se il tuo ragazzo è sparito, mi dispiace se i tuoi amici si sono stancati del tuo mutismo e mi dispiace se Jacob non ti risponde al telefono, ma non posso dargli torto. Ti sei aggrappata a Jake per risorgere dall’apatia in cui ti eri gettata per l’abbandono di Edward, e non ti sei fatta troppi scrupoli a voltargli le spalle appena hai potuto. Lui ci teneva davvero a te.
Le parole di Charlie la colpiscono come schiaffi dati a mano aperta: non è mai stato così brutalmente diretto con lei. Ha ragione, però. Bella ha voltato le spalle al ragazzo appena non ha più avuto bisogno di lui, appena il fantasma di Edward è ricomparso.
- Io voglio veramente rimediare con Jake, - dice la ragazza sedendosi sconsolata al tavolo della cucina - ma lui non si fa trovare e io sono rinchiusa qui. Io dovevo andare da Edward e sapevo che Jake non lo avrebbe capito.
Charlie le si avvicina, non è più arrabbiato e la sua voce non è più dura come un minuto prima.
- Devi avere pazienza, vedrai che gli passerà.
Pazienza, avere pazienza. Ascoltare l’ennesimo consiglio che un uomo le dà per il suo bene. Pazienza, pazienza.
- Sono stufa di avere pazienza!
Bella afferra le chiavi del pick-up senza pensarci due volte e vola fuori di casa. Charlie non si rende conto veramente delle sue intenzioni finché non sente il furgoncino avviarsi e sgommare per il vialetto. Non può credere che lei gli stia disubbidendo di nuovo.
- Isabella Marie Swan, sei consegnata! A vita! - le urla mentre l’auto sparisce nel buio.

 

 
La cosa più dura da fare è scegliere un’opzione
tra quelle che ci si presentano per risolvere il problema.
Poi la vita sembra più semplice,
tutte le strade in discesa.
Finché non ci scontriamo con le conseguenze della nostra decisione.

 

 
 
 
Lo so, lo so, questa Bella è un filino OOC perché l’eroina della Meyer non disubbidisce mai, non si lamenta mai, non si apre mai con nessuno, ma io non sapevo come sbloccare la situazione! Vale come giustificazione?
Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto, dal prossimo aspettatevi scintille.
Un abbraccio a chi mi segue sempre.
Baci
 
Pinzy

   
 
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