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Autore: _seshat_    23/04/2012    7 recensioni
E se tutto si fosse fermato solo a quel bacio??
Se i sentimenti che Lucia e Orlando provavano reciprocamente fossero stati soffocati dalla situazione che si era venuta a creare al Ris??
Il loro amore che sembrava aver trovato un spiraglio di luce fiorirà oppure verrà messo in dubbio?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lucia passò una decina di giorni in ospedale. Poi i medici decisero di farla uscire perchè ormai non aveva nessun dolore…..per lo meno fisico….
 
Francesco aveva subìto una sanzione disciplinare richiesta da Abrami per quanto accaduto.
Ghiro aveva pensato a sistemarlo per le feste e nonostante la sua famiglia fosse molto potente non poteva appoggiarlo anche questa volta: aveva messo in pericolo la vita di Lucia a causa della sua superficialità.
Da buon capitano aveva pensato a tenere da parte pure la richiesta di trasferimento di Orlando. Lui era sparito completamente in quei giorni….nessuno sapeva che fine avesse fatto. Ghiro aveva coperto la sua assenza assegnandoli dei giorni di ferie.
 
Lucia era tornata a casa da qualche giorno e pensava continuamente ad Orlando…non aveva avuto più sue notizie…non riusciva a rintracciarlo. Non gli aveva ancora detto quello che provava per lui e pensava che non ne avrebbe avuto più la possibilità.
 
‘Ovunque tu sia in questo momento sappi che lei ha bisogno di te!! Lei ti ama anche se non te l’ha mai detto…i suoi occhi parlano per lei!! …non lasciarla sola…non rinunciate ad essere felici!!
p.s. ha chiesto l’aspettativa!!’
 
Lucia per il momento aveva chiesto l’aspettativa.
Aveva bisogno di riflettere, doveva riflettere sulla sua vita, sul suo lavoro…doveva riflettere su come sarebbe andata avanti da sola…perchè così si sentiva…sola.
 
Era sdraiata sul divano con le gambe poggiate sullo schienale e le braccia dietro la testa. Era vestita comoda, visto che era a casa, ma non era mai in disordine: aveva un leggings, una felpa larga con il collo a barca e un paio di calzini ai piedi. La sua mente era da tutt’altra parte…girovagava tra mille pensieri, mille domande.
Il campanello squillò e la riportò alla realtà.
‘sicuramente è Daniele che per l’ennesima volta mi chiederà se ho bisogno di qualcosa’ – pensò.
Andò ad aprire e rimase sorpresa: ‘’Orlando!! Tu sei qui?!!’’ – gli chiese mentre il fiato le veniva meno e il suo cuore cominciò a battere forte.
O:’’Come stai??’’ – chiese lui dolcemente.
L:’’Bene!! Ora sto bene!!’’ – disse mentre gli occhi le brillavano.
Ghiro non aveva esagerato. I suoi occhi avevano parlato sempre più di lei.
O:’’Se ti disturbo..posso passare un’altra volta..’’.
L:’’No no…entra..accomodati..’’.
Raggiunsero il salotto e Orlando si accomodò sul divano mentre lei sulla poltrona di fronte a lui.
Un silenzio imbarazzante calò nella stanza.
Si guardavano negli occhi cercando ciascuno di capire le intenzioni dell’altro.
Strano a dirsi ma fu Lucia ad interrompere quel silenzio.
L:’’Dove sei stato tutto questo tempo?? Perchè te ne sei andato quando io mi sono svegliata??’’ – chiese lei dubbiosa, non aveva capito perchè avesse agito così…non era da lui…aveva pensato che sarebbe stato accanto a lei…come lei aveva fatto con lui…ma non era stato così.
O:’’Sono andato girando da un posto all’altro….non avevo una meta…dovevo solo cercare di starti lontano..speravo che sarebbe servito a qualcosa..’’.
Lucia si incupì, ebbe un colpo al cuore e non riuscì a dire nulla.
Il silenzio tornò a far loro compagnia quando venne nuovamente interrotto, questa volta da Orlando.
O:’’Daniele mi ha detto che hai chiesto l’aspettativa!! Che cosa hai intenzione di fare??’’.
L:’’É per questo che sei venuto?? È lui che ti ha mandato??!!’’ – si alzò infastidita, delusa e si appoggiò con il ventre al davanzale della finestra stando a braccia conserte e dandogli le spalle. Orlando era andato da lei per farle cambiare idea?? Non era lì per lei…non era tornato a cercarla quindi.
Orlando si alzò anche lui pentendosi di averle fatto quella domanda così indelicatamente.
L:’’Non ho la più pallida idea di cosa fare della mia vita adesso!! So solo una cosa…che non voglio più soffrire…non ne ho più la forza per affrontare un’altra delusione’’ – ad Orlando gli si strinse il cuore sentendola così triste – ‘’non so se voglio ritornare al mio lavoro…io voglio un po’ di serenità!! E non ce la faccio più a dover essere forte per la mia squadra, a lottare per poi ritrovarmi sconfitta, non ho più la forza di alzarmi se dovessi cadere di nuovo…io non sono così forte come tutti credono!! Sarebbe meglio se non tornassi  a guidare la squadra quindi!! È una vita tranquilla che vorrei avere…non chiedo troppo in fondo!!’’.
Orlando si sentì terribilmente in colpa. Era davvero così fragile, delusa, indifesa in quel momento.
Si avvicinò a lei e le posò una mano sulla spalla: ‘’É colpa mia Lucia…non sarei dovuto andare via…mi ero promesso che ti avrei protetta dopo quello che ti aveva fatto quello schifoso di Dettori….mi ero imposto che non dovessi più soffrire, che ti avrei dato tutta la tranquillità di cui avevi bisogno e credevo che ci stessi riuscendo, che tu ti stessi fidando di me completamente e …’’ – Lucia si voltò, ora era di fronte a lui che lo guardava negli occhi e non aveva paura di reggere il suo sguardo. Vedeva che era sincero, come sempre d’altronde, e che i suoi occhi erano pieni di tristezza – ‘’…pensavo che fossi riuscito a mandare via tutte le tue paure, avevo creduto che per un momento tu fossi stata mia senza alcun timore…pensavo che fossi stato in grado di farti capire che ti amo e che non avrei mai permesso che ti accadesse qualcosa…ma poi ti sei tirata indietro….il ritorno di Mario ha cambiato tutto…ti sei allontanata e io non riuscivo a capire perchè…eri spaventata, eri tornata la Lucia chiusa in se stessa e triste che ho conosciuto all’inizio…avevi paura di stare con me??’’ – si fermò a quella domanda per capire cosa stesse provando lei in quell’istante ma lei continuava solo a guardarlo negli occhi mentre i suoi si fecero lucidi.
Orlando allentò la presa e le lasciò le braccia dandole le spalle. Era deluso, arrabbiato, amareggiato per come erano andate le cose: ‘’….poi è arrivato quello stronzo del procuratore e io ho pensato che tu potessi provare…’’ – si sentì prendere il braccio con forza e si voltò.
Lucia era davanti a lui, non gli diede il tempo di finire la frase che gli posò la sua delicata mano sulle labbra mentre lo guardava negli occhi….si perse completamente in quello sguardo smarrito e non ebbe alcun dubbio: lei lo amava…seguì solo il suo istinto e lo baciò.
Orlando non se l’aspettava ma nonostante ciò non riuscì ad essere indifferente a quel tocco delicato.
Le loro labbra si sfiorarono, esattamente come quella loro prima volta alla pista di pattinaggio. Ma non fu un bacio incerto e cauto questo. Era sicuro, caldo, pieno di sentimento che ognuno provava verso l’altro. Le loro lingue entrarono in contatto silenziosamente e dolcemente…si erano cercate e si erano trovate in perfetta armonia. Lucia avvolse forte le sue braccia intorno al collo di Orlando stringendolo di più a se mentre le sue dita sfioravano tra i corti capelli castani.
Dopo quell’intenso e coinvolgente momento Orlando si allontanò un attimo dalle sue labbra cercando i suoi occhi. Lei continuò ad affondare le sue dita tra i capelli di lui per poi prendere a parlare.
L:’’Non andare più via Orlando, non lasciarmi mai più da sola!! Io sono innamorata di te e di nessun altro!! Mi sono innamorata della tua dolcezza, della tua discrezione, delle mille attenzioni che mi rivolgevi e continui a rivolgermi. Amo stare in tua compagnia, sentire le tue mani su di me che mi tranquillizzano….non ho paura di stare con te..ho solo avuto paura di non saperlo controllare. Quando sto con te io provo un’emozione talmente incontrollabile che non riesco a rimanere razionale, non ce la faccio…mi manca il respiro, il mio cuore comincia a battere così forte che temo non riesca più a rallentare. Io ho bisogno di te…io ti amo!! E non da oggi o da quando hai cercato di tranquillizzarmi dopo il ritorno di Mario….ti amo da quando tu mi hai fatto ritrovare me stessa con i tuoi gesti delicati e discreti, mi hai fatto tornare a vivere. Ti amo da quando hai acceso qualcosa in me che non ho mai provato prima…..perchè tu hai saputo starmi accanto con assoluta gentilezza e riservatezza senza mettermi alcuna fretta…senza costringermi a qualcosa che temevo di non saper di nuovo affrontare…è per questo che ti amo!! Anche se non ho avuto mai il coraggio di dirtelo!!’’.
Orlando era raggiante in quel momento: Lucia finalmente aveva aperto il suo cuore e non aveva più nessuna paura. Strinse ancora di più le sue braccia intorno alla vita di lei e continuò a guardarla negli occhi.
Una domanda però doveva farla: ‘’Perchè hai accettato la mia richiesta di trasferimento?? Perchè non hai impedito che me ne andassi??’’ – le chiese intimorito della risposta.
Lucia sorrise: ‘’Se tu fossi stato lontano dalla squadra non avresti corso alcun rischio con Mario…non saresti stato in pericolo per colpa mia…io non ti avrei perso…non avrei potuto sopportare di perdere di nuovo la persona che amo!! Mi è costato molto ma almeno sapevo che eri al sicuro…che non ti sarebbe successo nulla per causa mia’’.
O:’’Lucia è finita!! Non devi avere questa paura…io non permetterò che accada nuovamente…non ti farò rivivere quel dolore…e anche se la nostra vita è quotidianamente esposta al rischio non permetterò che accada nulla…non permetterò che ti succeda qualcosa di nuovo!!’’.
L:’’E tu non pensare più che io abbia accettato di mandarti via solo perchè sei un mio sottoposto!! Non mi importano i gradi!! Io mi sono innamorata della splendida persona che sei!! Non ti tormentare con le idiozie che ha detto quel pazzo!! Non ha mai detto nulla di sensato nella sua vita!!’’.
O:’’Sono un libro aperto eh!?’’.
L:’’Sì lo sei..non riesci a nascondere quello che pensi!!’’.
O:’’Comunque qualcosa di vero l’ha detta qualche volta!!’’.
L:’’Ah si?! Io non credo proprio!!’’ – disse avvicinando le sue labbra al collo di lui e sfiorandolo con dolcezza e desiderio nello stesso tempo.
O:’’Con quei suoi modi talmente volgari e arroganti ti ha detto che sei una donna terribilmente cocciuta….sensuale…. irresistibile..attraente…’’.
L:’’Questo me l’hai detto pure tu appena ci siamo conosciuti se non l’hai dimenticato!!’’.
O:’’E come potrei mai scordarmi la tua prima occhiata gelida capitano?!’’ – e riprese a baciarla – ‘’e poi vorresti mettere la mia classe con quella di quel dottorino da strapazzo!?!’’.
Lucia si allontanò dalle sue labbra e lo guardò negli occhi: ‘’Non vorrai diventare presuntuoso come lui!? E poi basta parlare di quello che mi ha detto il procuratore!! Se vuoi proprio continuare a farmi dei complimenti …fai pure ma fallo come solo tu sai fare… io impazzisco ascoltando la dolcezza della tua voce’’.
O:’’Se vuoi che ti riempia di complimenti dovrai venire a cena con me capitano!!’’ – le disse sorridendo.
Lucia lo guardò negli occhi: ‘’Orlando…avrei voluto stare mille volte in tua compagnia anziché stare con quel procuratore…non so cosa ti abbia fatto credere..ma io non avevo nessuna intenzione di..’’ – lui la bloccò con un bacio.
O:’’Non aggiungere altro…non occorre…sono io che ho sbagliato a farmi prendere dalla mia impulsività…non avrei dovuto dargli importanza in quel modo…perdonami!!! Ma adesso non voglio più parlare di Galli…basta non me ne importa più niente…voglio amarti Lucia…voglio sentirti mia!!’’ – e si prese le sue labbra con brama. Lucia rispose allo stesso modo quando ad un tratto un sorriso divertito pieno di felicità e desiderio le comparve non appena Orlando la prese in braccio e inabissò il suo viso tra la sua larga felpa e la sua pelle così calda e profumata.
La portò in camera da letto e la adagiò delicatamente sul letto rimanendo a fissare tutta la sua strabiliante bellezza.
Lucia si sollevò e gli sbottonò la camicia liberandosene lentamente. Gli accarezzò il suo petto nudo, le sue spalle forti, che erano state sempre pronte a darle conforto, fino ad afferrargliele con passione guidandolo su di se: ‘’Sono tua…’’ – gli sussurrò al suo orecchio facendogli perdere letteralmente il controllo.
Accarezzò il corpo della sua donna con curiosità, desiderio ma con tanta delicatezza: le sue mani calde e gentili percorsero le sue linee accrescendo in lei il piacere, provocandole i brividi, la voglia che aveva di lui, la voglia di tornare ad amare come non faceva da tanto tempo.
Le labbra di Lucia sfioravano curiose e con voglia il corpo di Orlando: sentiva il suo calore, il suo desiderio, sentiva quelle braccia forti che la stringevano sempre di più.
Si amarono, raggiunsero le soglie del piacere e lo goderono insieme non smettendo un attimo di cercarsi. Erano insieme…lei concessa a lui e lui concesso a lei.
Avevano dato spazio ai loro sentimenti e alle loro emozioni.
Il loro amore aveva vinto contro tutte le avversità .
Dopo quello splendido momento di passione e amore rimasero a guardarsi negli occhi: entrambi li avevano lucidi.
Erano felici, sazi, appagati, innamorati.
 
O:’’Ti Amo!!!’’.
L:’’Quanto??’’.
O:’’Oltre l’infinito, oltre l’eternità, io ti amerò per sempre!!’’.
 
L’amore vero vince sempre.
  
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