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Autore: devilcancry    25/04/2012    4 recensioni
..." Figlio mio per quanto punirai quella famiglia? Per quanto cercherai vendetta su una donna morta da tempo? Per quanto ancora - aggiunse alzando la voce - torturerai una donna innocente, una fanciulla senza colpa, immettendole dentro una magia che sull'aboveground può solo che ucciderla?"...
...Ma Sarah lo aveva odiato e quando lui era tornato per salvarla lei aveva indicato la culla con una piccola infante " Ho già la mia vita ed il mio amore Re di Goblin! rifiutai allora e rifiuto oggi il tuo disgustoso invito! NON ti amo e mai mai lo faro! " " Ma mia preziosa... morirai se resti qui! " " Vattene Jareth! NON HAI ALCUN POTERE SU DI ME!!! "...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Sorella non capisco a cosa ti serva questa "cosina" umana..." un fae dagli occhi dorati e dai corti capelli castani fissava la ragazza umana, se ne stava pigramente accoccolato sopra un grande scranno. "Alexander via... son stata colta da.... spirito di grande carità, no? " il fae sorrise " Come no... ma dici  che si riprenderà? " Morrowin lo schiaffeggiò con violenza " CERTO! Cretino, certo che si riprenderà! Deve riprendersi... Per me, per far felice la sua padrona, e per aiutarmi a vendicarmi di quello sciocco ... "  Il fratello rise, "Sei peggio di Anna Bolena, sorella, e ti assicuro che lei aveva un pessimo carattere! "

Morrowin schioccò le dita, i suoi guaritori si sarebbero occupati del corpo della donna, lei doveva occuparsi dell'anima. " Fratellino mio, Anna Bolena era un angelo [in] confronto a me... e ora, spazzolami i capelli... per favore" Alexander prese il pettine di narvalo e sciolse la treccia della sorella maggiore, pettinandola con delicatezza, la giovane fae faceva le fusa come una gatta.
 
" Sorella, sorellina mia, e quando avrai avuto vendetta che farai? " Morrowin scosse il capo " Non lo so ancora... la piccola umana è così graziosa... credo la terrò con me, come mia schiavetta personale." Annuì da sola, felice dell'idea avuta  " Dopotutto sono la futura regina delle terre del nord, nel nostro sangue scorre il sangue dei Svartálfaheimr, coloro che beffarono perfino il possente Odino e i giganti di ghiaccio! Merito di avere una schiava umana! Nessuno ha schiavi umani, neanche i sovrani reggenti! è una perla rara! " Alexander scosse il capo, sua sorella era così sciocca e volubile... un anno o due e si sarebbe scordata perfino di averla alla sua corte. A meno che l'umana non le facesse un torto... seppur appariva di una superficialità unica, sua sorella era in grado di serbar rancore in eterno. 
Elizabeth nel coma indotto dai guaritori di corte riprendeva le forze ed il suo aspetto solare e leggiadro.
 
Nel frattempo nelle segrete del palazzo del Nord.
 
" Stupido incantesimo! " Morrowin rovesciò a terra il sesto paiolo della giornata. Col bel viso livido di rabbia pestò i piedi, e gettò la radice di mandragola nelle fiamme azzurrine del camino.
Si passò le mani nei lunghi capelli rossi e sospirò. Qualcosa, c'era qualcosa che bloccava l'assoggettazione dell'anima e, con le normali pozioni non riusciva ad ottenere il risultato voluto. Quell'anima era potente e particolare, doveva riuscire a infonderle sentimenti inversi all'amore per poterla fare sua...
 
Un sorriso affiorò sul bel volto, Hajinim del pianeta Jötunheimr , uno degli ultimi maghi dei giganti di ghiaccio rimasti. Lui la avrebbe aiutata, glielo doveva.

 
Quando Hajinim apparve a palazzo, cominciarono i mormorii di scontento. Tutti sapevano che, avere uno Jötun a corte era segno di disgrazia, erano un popolo bellicoso al quale si diceva gli dèi stessi di Asgard avessero dato la caccia. Morrowin invece era tutta moine e attenzioni per il glaciale ospite.

 
" Hai capito cosa voglio da te, Jötun?" l'essere di ghiaccio increspò le labbra, quasi in un ghigno. " Mia signora, chiedi troppo e offri poco. Vogliamo che la nostra prima richiesta sia esaudita." Morrowin serrò i pugnetti e contrasse la mascella " E sia! ma l'unione avverrà con mia sorella minore, non con me! "  il gigante di ghiaccio sorrise e si proferì in un profondo inchino, nemmeno Odino in persona avrebbe potuto relegarli di nuovo se si fosse unita in matrimonio la loro razza a quella degli elfi oscuri.
 
Si avvicinò alla ragazza umana dormiente e le poggiò una mano sopra, Elizabeth rabbrividì un poco, per poi cominciare a tremare vistosamente. La mano del gigante premeva la sua testa, quasi a volerla speremere... poi sulla sua fonte apparve un sottilissimo diadema di ghiaccio, un intricato intreccio di fili sottilissimi e lucenti, che terminava a punta sulla fronte, dove una gemma cristallina si insinuava sotto la pelle, la carne, fin nelle ossa del teschio.
 
" Mia cara, vogliate porre una goccia del vostro sangue nella gemma della tiara." Morrowin si fece pungere un dito dal mago Jötun, e la gemma cristallina divenne un rubino perfetto. " Ora, mia signora degli elfi, la fanciulla umana è vostra... solo una cosa può sciogliere l'incanto "
 " E sarebbe ?"

Il mago sorrise, " Un profondo e intenso bacio di quella cosa chiamata amore, cosa che la fanciulla ha dimenticato, come da voi ordinato... non conoscerà che l'odio e la cieca obbedienza a voi mylady. Ora mantenete la vostra parte di accordo " Morrowin annuì compiaciuta e dalle fila di cortigiani fece cenno ad una ragazzina sui quattordici anni di avvicinarsi.
 
Una fanciullina dai lunghi capelli neri e occhi violetti emerse dal gruppo,  si avvicinò alla sorella " Mia piccola Syllay, ora andrai con questo signore,  nel suo regno troverai il tuo sposo. Come promesso alla mamma, ti ho trovato un bellissimo sposo, sai? "  la voce era melodiosa e dolce, lo sguardo tagliente, con due dita teneva sollevato il mento della ragazzina con forza, tanto da farle due piccoli tagli con le unghie affilate. Syllay annuì tremando e prese la mano bluastra che le veniva porsa dal mago. Alexander fece per controbattere ma, lo sguardo della sorella lo inchiodò sul posto. Quanto avrebbero sofferto per la smania di potere della sorella?
 
Hajinim prese la giovane elfa e, usando il Bifröst portò la futura sposa del principino nella sua nuova dimora di ghiaccio.
 
 
Passavano i giorni, lenti e interminabili a Goblin e dove prima splendeva sempre il sole ora vi era solo foschia e nebbia, dove prima fiorivano le rose, ora vi era una massa contorta di rami secchi.
Il re di Goblin spendeva le sue giornate nei suoi alloggi privati, triste, immusonito, a fissare il vuoto fuori dalla finestra.
Winnon era ripartita per il suo regno. Non avrebbe passato un solo giorno di più in quel tetro antro... così gli aveva detto col cuore gonfio di pena,  gli occhi carichi di rammarico per quel figlio zuccone.

Jareth pensava a quanto era stato vicino ad averla con sè, a quanto poco mancasse per stringerla fra le braccia come non aveva potuto fare con l'amata e temuta Sarah. Pensò alle sue parole... le sue ultime parole. Lei gli voleva davvero bene? davvero aveva creduto di esser già morta vedendolo là, al suo fianco?

 
Strinse i pugni, facendo scricchiolare le giunture delle nocche. Philip.. doveva vederlo. Doveva vedere dove era sepolta la ragazza.
 
 
" Sei matta sorella? Addirittura permettere che venisse usato il Bifröst per simili viaggi? E se gli Asgardiani attaccassero? " Morrowin sibilò indispettita "Heimdallr è cieco, e come lui i nostri DEI! non un solo segnale di dissenso! il Bifröst non collega più solo Asgard all'Aboveground, ma anche ai nostri regni! E nessun Dio sin oggi è venuto a lamentarsi se lo usiamo! Dubito anche che esistano, gli DEI! l'unica autorità è il potere e il consiglio!"

 

Alexander indietreggiò "Questa è blasfemia sorella! Prego per te che gli Dei non si offendano alle tue parole! E spero che le tue azioni non ci mandino tutti in rovina! Dare Syl a quel.. quel coso! "

" IO sono la futura regina delle terre del nord! IO avrò ciò che voglio chiaro?" Alex scansò appena in tempo il ceffone della sorella che gli si era scagliata addosso come una furia. La tenne per i polsi fino a che non si fu calmata. " IO avrò il potere fratello, avrò il mio sposo e avrò la mia vendetta... Avrò goblin e avrò Jareth... " .

 

Annuì tristemente, non c'era verso di farla ragionare... Maledetto Fae... doveva proprio rifiutarla davanti a tutti al ballo dell'inconorazione? Doveva per forza sminuirla e farla sentire debole? Perchè era tutto cominciato da lì, da quando Jareth la aveva rifiutata, da quando Winnon aveva detto chiaro e tondo che quella ragazzetta scialba, per quanto di sangue reale, non era adatta a esser regina. E lei si era data da fare, si era resa più bella, più carismatica, e la corte aveva occhi solo per lei, così come i regnanti dei vari mondi, l'unico cieco a lei era quel Jareth... un fae che voleva solo amore umano.... 

 

 

Okkkkkkk, noterete moltissimi riferimenti a.. no, non al film Thor, per quanto ami quel ragazzone biondo bono come pochi! no, i riferimenti e spero che possiate vedere i collegamenti diretti, sono sulla mitologia Norrena, in quanto credo che, la mitologia norrena e il suo meraviglioso mondo si incastonino perfettamente a Labyrinth!
Mi son permessa una licenza poetica, per così dire dato che il Bifröst collega solamente Asgard a  Miðgarðr ovvero alla terra e non a tutti i regni che invece sono collegati fra loro da Yggdrasill l'albero del mondo ^^

 Mia diletta JO, siamo in 2 ad amare la mitologia Norrena e se sei una fans di Loki, bhè.. presto su questi schermi una piccola flash solo por ti!

 

Ps - spero che possiate aprire i collegamenti, altrimenti tutte le info sui vari nomi norreni sono su wiki, dato che non posso collegarvi direttamente con casa mia e i miei millantamila libri ^^

  
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