Okay, sono in super ritardo... vi
chiedo scusa, ma tra il crossover ufficiale delle sette serie di
Digimon, l'uni e tante altre cose, non sono riuscito a concentrarmi a
dovere...
Ad ogni modo, finalmente ecco qui il capitolo 12!
Riconosco che è un capitolo un po' noioso... però
temo anche neccessario, dato che la storia di Ryo è ancora
semi-sconosciuta in Italia XD
Ma baldo alle ciance e passiamo alle recensioni!
@ cece95: Tagiru sinceramente come personaggio in sé non è male, solo che nella serie ufficiale, come tutti gli altri, è stato sottovalutato. Comunquep adesso posso vantarmi di aver previsto il crossover avvenuto tra le sette serie XD (ripensa ancora a Masaru che prende a pugni Venomyotismon di fronte a una shockata Xros Heart XD)
@ Ren92: tranquillo, questa fiction durerà ancora parecchio, e Hikari avrà ben altri problemi da affrontare XD. Anche se quello contro cui mi accanirò particolamente sarà... beh, lo scoprirai presto XD.
Bene, e ora... buona lettura!
Capitolo 12: Il ritorno del fratello
perduto! La storia del leggendario
Digimon Tamer!
Quando i ragazzi uscirono dal varco, si ritrovarono sul
letto di un fiume ormai completamente asciutto.
Attorno a loro c’erano delle case dall’aspetto
tetro, e
dietro esse si poteva scorgere un cimitero.
“Ma che bel posto… perfetto per un
picnic.” commentò ironico
Masaru.
“Sapete dove siamo?” chiese Tai a Taiki.
“Dovremmo essere nella Vampire Land, se non
sbaglio.” Rispose
Kiriha.Ren92
“Vampire? Il nome mi è già poco
simpatico…” fece Gatomon,
guardandosi le mani. “Cavoli, ma come faceva Kairi a non
sentirti a disagio?”
“Io mi chiedo come fanno gli umani a non volare.”
aggiunse
Patamon, sospirando.
“Ci vorrà un po’ perché vi
abituiate. Mi dispiace.” Rispose
Izzy.
“Non preoccuparti. L’importante è che ci
avete dato
l’opportunità di salvare TK e Kari.”
“Umpf. Vediamo di sbrigarci. Questo posto non mi piace per
niente…” fece Rika.
Non appena ebbe detto ciò, Ryo gli si avvicinò.
“Cosa sentono le mie orecchie? La famosa regina dei Digimon
ha paura di una citta fantasma?”
“Non dire idiozie! Ma se permetti, posso avere i miei gusti
in fatto di posti!”
“Esattamente, cosa dobbiamo fare per conquistare anche
questo regno?” chiese Takuya.
“Semplice: sconfiggere il Generale della Morte che regna
qui.” Rispose Kiriha. “Ma sono sicuro che
sarà facile come bere un bicchiere
d’acqua. Dopotutto, Blue Flare è
l’esercito più forte.”
“Guarda che stai dimenticando me, il più grande e
famoso
guerriero del Mondo Digitale, Daimon Masaru-sama e il suo compagno
Agumon-sama!” esclamò l’agente della
DATS, alzando un pugno, per poi girarsi.
“Ehi, Generale della Morte! Vieni fuori, così
posso
prenderti a pugni!”
Prima che potesse continuare, Tai, Takato, Takuya e Taiki
gli saltarono addosso, costringendolo al silenzio.
“Ma sei impazzito?! Non sappiamo nemmeno chi
è!”
“E allora?” replicò lui, riuscendo a
riprendere a parlare.
“Non ci sarà nessun nemico abbastanza forte per
me!”
“Forse non dovevamo farlo venire…” disse
sconsolata Nene.
“Sta arrivando qualcuno!” fece la voce di Shoutmon
dal Xros
Loader, poco prima che uscisse fuori, evocando subito la sua arma.
Immediatamente, anche tutti gli altri Digimon uscirono dai rispettivi
Digivice, mettendosi di fronte ai propri compagni.
“E noi con questi cosa ci facciamo?” chiese
Patamon,
guardando il suo Digivice.
“Purtroppo dovete scoprirlo voi. Lì dentro io,
Henry e
Wizardmon abbiamo inserito i vostri dati originali, ma non sappiamo con
precisione che cosa succederà.” rispose Izzy,
mentre Tentomon si sollevava in
volo.
“Chi sta arrivando?” chiese Ken.
“Mi sembra… un Lopmon!”
“Un Lopmon?” ripeté Henry.
“È accompagnato da una bambina?”
“Non penserai che…”
“No!” rispose il Digimon insetto.
“È da solo. Ma sembra che
stia scappando da qualcosa.”
“Scappando? Sei sicuro di non vedere altro?”
“Ora sta apparendo qualcosa dietro di lui… Oh,
cavoli!”
“Che cosa succede?”
“Un vero e proprio esercito di Devimon! Sta scappando da un
esercito di Devimon!”
“Che cosa?!” esclamò Patamon, mentre gli
altri Digimon si
preparavano a combattere.
Ma non appena sia il Lopmon che i Devimon furono a vista di
tutti, un urlo alle loro spalle li distrasse.
Senza che potessero fare nulla, una serie di raggi di luce
li superò, colpendo in pieno i Devimon.
Per qualche secondo, essi rimasero sospesi in aria, per poi
venire circondati da un cerchio di dati.
“Che cosa?! Ma quello è Digicodice!”
esclamò Koji, mentre i
Devimon si dissolvevano.
“Cattura Digimon completata!” urlò la
stessa voce di prima.
Tutti si girarono, ritrovandosi di fronte ad un ragazzo dai
pantaloni corti e una maglietta blu con sopra una stella. I suoi
capelli erano
marroni, con un ciuffo che cadeva in avanti di colore rosso.
Al suo fianco c’era un Angemon, e di fronte a lui decine di
miniature di Devimon, che scomparvero non appena il ragazzo
spostò il Xros
Loader rosso che aveva in mano.
“Ottimo lavoro, Angemon!” esclamò lui.
“È stato un bel
bottino!”
Il Digimon si limitò a sorridere, per poi tornare nel Xros
Loader del ragazzo.
“Ehilà!” li salutò lui,
avvicinandosi. “Chi siete? Non vi ho
mai visti prima.”
“Questo dovremmo chiederlo noi.” Disse stupito
Kiriha. “E si
può sapere che cos’hai fatto?”
“Semplice: ho catturato quei Devimon. Ora sono tutti al mio
servizio.” Rispose come se nulla fosse.
“Tu hai fatto che cosa?!” esclamarono increduli
Tai, Matt,
Izzy e Patamon.
“Cosa sono quelle facce? Sono un cacciatore, proprio come
voi.”
“Cacciatore?” ripeté Nene.
“Che cosa intendi dire con
cacciatore?”
Sentendo ciò, il ragazzo sembrò sorpreso.
“Scusate, ma se non sbaglio voi tre avete in mano un Xros
Loader. Per cosa lo usate, se non per cacciare i Digimon che
incontrate?”
“Noi non cacciamo Digimon.” Rispose Rika.
“Anzi, la maggior
parte di noi ha un solo Digimon con sé.”
“Dite davvero?! E allora perché state viaggiando
per il
Mondo Digitale? Ad ogni modo, io sono Akashi Tagiru! Piacere di
conoscervi!”
“Da come parli, sembra quasi che tu non sappia la situazione
attuale di questo mondo.” Fece Ken.
“Oh, vi riferite a Baguramon? Non è altro che un
buffone che
si crede superiore a tutti. Ma io conoscevo l’unica persona
che è riuscito a
sconfiggerlo.”
Mentre diceva ciò, il suo tono divenne più basso.
“Purtroppo, provò pietà per lui e lo
lasciò in vita… E
Baguramon lo colpì a tradimento, cancellandolo.”
“Si trattava di un Digimon?” domandò Tai.
Tagiru scosse la testa.
“Era il mio miglior amico… il mio sensei. Ma non
riusciva
proprio ad odiare il suo nemico. In tutti gli anni in cui mi ha
addestrato a
diventare un Hunter, non l’ho mai visto disprezzare nessuno.
Forse è per questo
che veniva considerato l’eroe del Mondo Digitale.”
“Come si chiamava?” chiese Taiki.
“Il suo nome non ha importanza. E ormai, è passato
troppo
tempo. Sono anni che viaggio per questo mondo, sebbene ogni tanto torni
nel
mondo reale. La cosa strana è che l’ultima volta
che sono venuto qui, il Mondo
Digitale era diviso per Zone, mentre adesso…”
“Baguramon purtroppo è entrato in possesso di
tutti i Code
Crown. E non è tutto.”
“Vi riferite agli umani che lo accompagnano, vero?”
lo
anticipò il ragazzo. “Li ho visti, sebbene mi sia
tenuto a distanza… Facevano
paura solo a guadarli.”
“Sono nostri amici, finiti sotto il suo controllo.”
Fece
Takato.
“Che cosa?! Dite davvero? Ma il Code Crown non dovrebbe
permettere di controllare solo gli esseri digitali?!”
“A quanto pare, chi si trova qui è considerato
tale.” Disse
Patamon, guardandosi le mani. “Io stesso ero finito sotto il
suo controllo, e
la mia punizione è questa…”
“Di che cosa parli?”
“Noi due in realtà siamo Digimon… ma
per poterci salvare e
tornare nuovamente liberi, siamo dovuti diventare umani.”
Rispose Gatomon.
“Eh?!” esclamò Tagiru, assieme ad una
decina di voci
provenienti dal Xros Loader.
Veemon spalancò gli occhi sentendo alcune di esse.
“Ma tu guarda…” mormorò,
sorridendo.
“Quindi cos’avete intenzione di fare?”
“Trovare il Generale della Morte di questo regno, ed
eliminarlo per poter accedere al successivo, fino a giungere da
Baguramon ed
eliminarlo con le nostre mani!” esclamò Kiriha.
“Ah, davvero? Beh, buona fortuna allora.” Rispose
poco
convinto il nuovo, girandosi.
“E tu?”
“Io? Spiacente, ma non ho intenzione di farmi coinvolgere in
una guerra senza speranza di vittoria. Baguramon sarà un
buffone, ma è comunque
forte. E non c’è più nessuno in grado
di sconfiggerlo. Datemi retta e
andatevene.”
“Come osi?!” esclamò Masaru,
mostrandogli un pugno. “Io non
sono mai scappato di fronte a niente e nessuno, e non
comincerò oggi! Prenderò
a pugni Baguramon, e lo cancellerò per sempre!”
“Ben detto Aniki! Proprio come abbiamo fatto con tutti i
nostri nemici!”
Mentre i ragazzi parlavano, Henry e Izzy si avvicinarono a
Lopmon, per vedere come stava.
“Tutto bene?” chiese il Tamer al Digimon, che
annuì.
“Sì… mi avevano quasi preso. Ma grazie
a quell’umano, per il
momento sono salvo.”
“Come mai ti inseguivano?”
“Volevano farmi fare la fine dei miei fratelli. Tutti i
Lopmon qui vengono presi e acquisiti dal Generale della
Morte.”
“Che cosa?! Vuoi dire che è in grado di acquisire
i dati?”
“Beh, non proprio… Gli costringe a fare una
DigiXros con
lui, ma senza possibilità di scioglierla.”
“Che mostro…” fece Nene, avvicinandosi.
“Non per niente, sono uno dei sette generali.” Fece
una voce
sopra di loro.
Tai, Matt, Izzy, Ken, Patamon e Gatomon sgranarono gli
occhi.
“No… impossibile!” esclamò
quest’ultima, girandosi verso
l’alto.
Sopra di loro, un Digimon con un armatura viola gli
osservava.
“Salve digiprescelti. Il destino ci fa incontrare di nuovo.
O forse… è la mia sete di vendetta.”
“Myotismon!” urlarono i sei, mentre gli altri si
preparavano
a combattere.
“Sei ancora vivo?!” esclamò Gatomon,
senza nascondere la sua
rabbia.
“Ormai dovresti saperlo che non è facile
eliminarmi. Tornerò
sempre indietro, per vendicarmi! Ora però ho un nuovo nome,
oltre che un nuovo
aspetto… ora sono NeoVandemon!”
Tutti i ragazzi, ad esclusione di Patamon e Gatomon, presero
in mano il loro Digivice.
“Speri di poterci fare qualcosa?”
domandò Kiriha. “Greymon,
MailBirdramon, DigiXros!”
Subito, dal suo dispositivo uscì MetalGreymon, che
ruggì
contro l’avversario.
“Reload, MetalGarurumon!” urlò Tagiru,
facendo uscire il
Digimon dal Xros Loader.
“Andate anche voi!” urlarono insieme Tai e Matt,
facendo
evolvere a livello mega i loro Digimon.
“Digievolvi, Woormon!” gridò Ken.
“Biodigievoluzione!” esclamarono insieme i quattro
tamer,
sparendo assieme ai loro Digimon, riapparendo pochi instanti dopo nelle
loro
forme mega.
“Digievoluzione Spirit!” dissero in sincronia
Takuya e Koji,
trasformandosi in Agunimon e Lobomon.
“Non vorrai essere da meno, vero Agumon?” chiese
Masaru,
caricando il suo Digivice con la Digisoul.
“Certo che no, aniki!” rispose lui, evolvendo
subito alla
sua forma mega.
“Nene, Sparrowmon!” disse Taiki, ottenendo un
accenno come
risposta dalla ragazza, che lasciò uscire il Digimon.
“DigiXros!” urlarono i due generali insieme, mentre
Shoutmon, Ballistamon, Dorulumon, Starmon e Sparrowmon si illuminavano,
unendosi in una sola luce.
“Shoutmon X5!” urlò il risultato della
Xros, molto simile a
X4, ma con l’aggiunta di vari componenti di Sparrowmon.
“MetalGreymon, Chou Shinka!” urlò
Kiriha, facendo avvolgere
il suo Digimon dall’aura dorata.
“ZeekGreymon!” esclamò
quest’ultimo.
“Sperate forse di potermi sconfiggere?”
domandò divertito
NeoVandemon.
“Non lo speriamo, ne siamo sicuri!” rispose
Gallantmon.
“Fantastico…” fece Tagiru, osservando i
Digimon. “Non avevo
mai visto nulla del genere! Umani che si fondono o si trasformano in
Digimon!
Incredibile!”
“Lascia a dopo l’entusiasmo!”
esclamò Ken. “Se vuoi uscirne
vivo, dovrai aiutarci a sconfiggerlo!”
“Lo so!” rispose il ragazzo.
“Vedo che non sei cambiato di una virgola…
Ken.” fece una
voce remota, che risuonò nell’aria.
I ragazzi e i Digimon, compreso il Generale della Morte, si
fermarono nel sentirla.
“Chi ha parlato?” domandò l’ex
imperatore, guardandosi
attorno, mentre Stingmon lo raggiungeva.
“Ma come? Hai già dimenticato la mia
voce?” continuò
l’altro. “Anche voi altri… eliminate
qualcuno e lo cancellate dai ricordi?”
“Chi sei? Fatti vedere!” urlò Tai.
“Come volete…”
Di fronte a loro, dal nulla apparve un ragazzo dai capelli
viola, tutti disordinati.
Ken sgranò gli occhi, cominciando a tremare visibilmente.
“E tu chi saresti?” domandò Kiriha.
“Osamu…” mormorò Ken, cadendo
a terra in ginocchio. “Non è
possibile…”
“Che cosa?!” esclamarono gli altri del suo gruppo,
guardandolo il loro compagno, per poi girarsi verso il nuovo arrivato.
“Com’è possibile?”
esclamò Patamon. “Credevo che tuo
fratello fosse…”
“Morto?” fece Osamu, divertito.
“Sì, in effetti lo ero.”
“Sei un fantasma?” chiese Takuya.
“Un fantasma? Non essere assurdo, non esistono neppure nel
Mondo Digitale!” replicò Kiriha.
“Mio fratello è arrivato nel Mondo Digitale come
fantasma…
Perciò non è una cosa impossibile.”
Fece Koji.
“Fantasma? No, no, nulla di così primitivo. A
quanto pare,
voi stolti non siete mai riusciti a vedere la
verità.” rispose Osamu.
“Che cosa stai dicendo?” chiese Patamon.
“Millenniumon.”
Si limitò a rispondere il ragazzo.
A quel nome, Ken, Tai, Matt, Justimon, Patamon e Gatomon
spalancarono gli occhi.
“Millenniumon?”
ripeté Tagiru. “Che Digimon
è?”
“Uno dei Digimon più potenti mai
esistiti…” rispose Tai,
abbassando lo sguardo. “Noi digiprescelti siamo stati
incapaci di affrontarlo…”
“Aspettate un secondo! Da noi non è arrivata
nessuna
informazione sul suo conto!” esclamò la voce di
Takato.
“Ryo ne aveva già accennato…
Cos’ha a che fare questo
Digimon con voi?”
“Millenniumon… Era
un Digimon malvagio. Apparve dopo la sconfitta di Apokarimon, e
imprigionò
tutti e otto i bambini prescelti.” Cominciò a
spiegare Ryo. “Io all’epoca ero un
semplice ragazzo, che si divertiva a giocare al computer. Fu allora che
conobbi
Agumon. Mi chiese il mio aiuto per salvare Tai e gli altri, e si
propose come
mio Digimon temporaneo. Fu allora che ricevetti il mio primo
Digivice.”
“Il tuo primo
Digivice?!” esclamò Rika. “Come sarebbe
a dire primo?”
“È una lunga
storia…”
“Vai pure avanti.”
Fece Osamu, sorridendo. “Sono anch’io curioso di
sentire la storia del
leggendario Digimon Tamer. Le informazioni sul tuo conto sono vaste, ma
nessuna
precisa. Un racconto dal diretto interessato sarà
più che interessante!”
I ragazzi lo
guardarono, per poi voltarsi verso Ryo.
“Capisco… In
effetti, la mia storia è molto complicata. Va bene, allora
vi dirò tutto
quanto.” Disse.
“Quando arrivai per
la prima volta nel Mondo Digitale, mi ritrovai ad affrontare tutti i
nemici che
Tai e gli altri avevano sconfitto, riportati in vita da Millenniumon.
Con
fatica e l’aiuto di tutti, riuscii a sconfiggerli, arrivando
così di fronte a
Millenniumon. Ingaggiai la battaglia, e ne uscii vincitore.”
“Scusa la domanda…
Ma che razza di Digimon è questo Millenniumon?”
chiese Tagiru.
“È un incrocio tra
Kimeramon e Macchindramon.” Rispose Ryo. “Almeno,
la sua prima forma. Ad ogni
modo, dopo essere riuscito a sconfiggerlo e aver salvato Tai e gli
altri,
ritornai nel mondo reale. Per qualche motivo, il tempo passato nel
Mondo
Digitale, sebbene fosse stato riconfigurato, risultò ben
maggiore al tempo del
Mondo Reale.
In seguito, avvenne
il ben noto attacco di Diaboromon. E fu allora che conobbi Ken. Ci
trovavamo
insieme quando dal suo computer uscì un Digivice D-3,
destinato a me. Scoprii
che un clone di Diaboromon era sopravvissuto e aveva raggiunto il Mondo
Digitale. Così insieme a Tai e a Ken, che volle seguirmi, lo
inseguii. Ken e
Tai rimasero alla città della rinascita, mentre io andai ad
affrontarlo assieme
a Veemon.”
“Veemon? Vuoi dire
il Veemon di Davis?” chiese Henry, mentre il Veemon vicino a
loro ascoltava con
attenzione.
“Sì, proprio lui.
Riuscimmo a sconfiggerlo facilmente… ma qui avvenne un
imprevisto. Millenniumon
era ancora vivo, e aveva usato quel clone per attirarmi nel Mondo
Digitale.
Usando i suoi poteri, spaccò in due il mondo, pietrificando
Tai e Agumon e
separando me e Ken.
Ognuno, per conto
proprio, dovette avanzare nel Mondo Digitale, fino a raggiungere il
luogo dove
si trovava Milleniumon. Qui scoprimmo che si era evoluto, diventando Moon=Millenniumon.
Io e Ken, che nel frattempo aveva conosciuto Woormon, lo affrontammo
insieme,
facendo evolvere insieme i nostri Digimon, formando per la prima volta
Phaildramon. Riuscimmo a batterlo, e il Mondo Digitale venne
ripristinato come
prima. E qui… comincia l’incubo di Ken.
Millenniumon, prima di scomparire, mi
scagliò contro un ultimo attacco… i suoi Dark
Seed, i semi delle tenebre. Ken
mi fece da scudo, ricevendo in pieno l’attacco. Come sapete,
il Dark Seed che
entrò in lui lo cambiò lentamente, trasformandolo
nell’Imperatore Digimon.”
“In pratica, questo Millenniumon è il responsabile
di una
marea di guai. Ma perché ho l’impressione che la
storia non sia ancora finita?”
fece Rika.
“Perché è così. Infatti,
oltre a lanciare i Dark Seed,
Millenniumon prima di svanire si rivolse a me. Mi disse che i suoi
poteri,
proprio come i miei, erano eterni, e non sarebbe mai scomparso
definitivamente.
Riportai nel Mondo Reale Ken, il quale era uscito molto
provato dall’attacco subito. Ma mentre mi prendevo cura di
lui, sul suo
computer apparve un quiz per poter partecipare a un certo torneo D-1.
Ignorando
i miei presentimenti, che mi dicevano che quel quiz era stato fatto su
misura
per me, lo completai. Qui… mi apparvero i quattro
supremi.”
“I quattro supremi?!” esclamarono in contemporanea
gli altri
tre tamers.
“Vuoi dire che ne eri già a
conoscenza?!” fece sorpreso
Takato.
“Sì. Venni subito trasportato nuovamente nel Mondo
Digitale,
dove Gennai mi rivelò che era stato indetto un torneo tra
Digimon, e io,
insieme ad altri bambini prescelti, ero uno dei partecipanti. Qui mi
trovai a
combattere contro il gruppo di Tai e altri ragazzi che non avevo mai
visto, con
i quattro supremi come Digimon. Riuscii a vincere il torneo…
e scoprii che era
stato tutto una farsa!” disse Ryo, alzando il tono di voce e
girandosi verso
Tai e Matt. “Non è così?”
I due abbassarono lo sguardo.
“Te lo dissi anche allora… lo ignoravamo anche
noi.” Rispose
il castano. “Non potevamo sapere che quel torneo aveva
l’unico scopo di
allenarti.”
“Allenarti?” chiese Taiki. “Per che
cosa?”
“Per affrontare di nuovo Millenniumon. Era tornato, sebbene
solo come spirito. Io ovviamente ero infuriato per come ero stato
trattato.
Quelli che credevo amici mi avevano ingannato solo per usarmi come
carne da
macello! Tuttavia, decisi comunque di affrontare Milleniumon. Lo
sconfissi per
la terza volta, e qui scoprii la verità: io e Millenniumon,
usando i suoi
stessi termini, eravamo lo Yin e lo Yang. Non potevo sconfiggerlo
finché io
sarei stato vivo. Eravamo legati nel destino. Millenniumon a quel punto
mi
prese, provocando un esplosione e facendomi viaggiare nel tempo.
Non ho idea di dove volesse portarmi… ad ogni modo, mi
ritrovai nel primo Mondo Digitale. Il Mondo Digitale
originario.”
“Che cosa?!” esclamarono tutti quanti, e anche
Osamu e NeoVandemon
lo guardarono sorpresi.
“Il Mondo Digitale… originario? Che cosa
significa?” esclamò
Kiriha.
“Atanasoff e ENIAC.” Rispose Ryo. “Questi
sono stati i primi
due computer. Furono loro a creare il Mondo Digitale, che in seguito si
scisse,
creando i vari mondi digitali attualmente esistenti. Qui incontrai
Monodramon.
ENIAC, che aveva assunto una propria volontà, mi
rivelò che Millenniumon aveva
intenzione di attaccare i bambini prescelti prima che conoscessero i
loro
Digimon. E non solo loro. Anche voi, Takato, Rika e Henry, eravate suoi
obiettivi.”
“Cosa? Vuoi dire che Millenniumon ha cercato di
eliminarci?”
chiese Takato.
“Proprio così. Non voleva avere altri rivali oltre
a me.
Cominciai a viaggiare nel tempo e nelle dimensioni, fermandolo in tempo.
Alla fine, ENIAC spedì me e Monodramon nel futuro, dove
incontrammo nuovamente Millenniumon. Qui i due Digimon ingaggiarono una
battaglia che sembrava non avere vincitori. E fu allora che
Millenniumon mi
rivelò l’ultima verità: il mio vero
Digimon, il Digimon che sarebbe dovuto
essere il mio partner… era proprio lui. Millenniumon era il
mio Digimon.”
Sentendo ciò, tutti i ragazzi spalancarono gli occhi.
“Vuoi dire che per tutto quel tempo… hai sempre
combattuto
contro il tuo Digimon?”
“Non so perché cominciò ad attaccare
gli altri… Ad ogni
modo, Monodramon non era d’accordo, e diceva di essere lui il
mio Digimon. I
due continuarono la loro battaglia, finché non avvenne
l’ultimo imprevisto
della mia storia. Si innescò una digievoluzione molecolare.
Monodramon e
Millenniumon si fusero, creando Cyberdramon. Quindi possiamo dire che
alla
fine… sia Millenniumon che Monodramon sono i miei Digimon.
Millenniumon è stato
completamente assorbito, per questo ora c’è solo
Monodramon, il quale però ha
tutti i suoi poteri.”
“E poi che cos’è successo?”
chiese Tai. “Ti abbiamo cercato
a lungo, ma non sei mai tornato! Credevamo… che Millenniumon
ti avesse ucciso.”
“E qui arriva il finale della mia storia. Dopo la mia,
possiamo dire, vittoria, mi fu offerta la possibilità di
tornare nel mio mondo.
Ma la rifiutai, procedendo verso un'altra dimensione. E qui comincia la
mia
storia come Digimon Tamer.”
“Capisco.” fece Osamu. “Il tuo titolo
è più che meritato.
Hai affrontato ostacoli che forse Baguramon stesso non riuscirebbe a
superare.
Tuttavia, c’è una cosa che non sai.”
Justimon si girò verso di lui.
“Che cosa vuoi dire?”
“Intendo dire… che Millenniumon non è
ancora morto. Anzi, in
questo momento… è proprio in mezzo a
voi!” esclamò, indicando il gruppo. “E
non
è dentro di te, Ryo. Millenniumon, o meglio, il suo
spirito… si è reincarnato!”