Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Beauty    29/04/2012    6 recensioni
Erano bastate solo due parole perché Severus rovinasse per sempre il suo rapporto con Lily. Solo due parole...Ma se bastassero altre due parole mai dette per sistemare tutto quanto e realizzare un sogno d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  

 

Schifosa Mezzosangue!

Quelle parole le rimbombavano nella mente da ore, oramai. Lily non riusciva ancora a crederci…come aveva potuto Severus, il suo Sev, il suo migliore amico dire una cosa simile?

Aveva pianto per tutto il pomeriggio, incapace di credere che una cosa del genere fosse davvero accaduta. Sapeva che Sev da qualche tempo aveva preso a frequentare delle brutte compagnie, aveva cercato di allontanarvelo, gli si era sempre mostrata amica…appunto, amica. Lei era sua amica – lo era stata, almeno –, e mai avrebbe creduto che lui pensasse sul serio che lei fosse una schifosa Mezzosangue.

Sentì dei passi alle sue spalle, e si voltò di scatto. Era Mary McDonald, la sua amica e vicina di letto in dormitorio.

- Lily…- mormorò la ragazza.- Lily, continua a chiedere di parlarti…

- Mandalo via, Mary - singhiozzò Lily. - Mandalo via. Digli che non voglio vederlo mai più…

- Ci ho provato, ma è più testardo di un Troll di montagna. Dice che se non esci, passerà la notte in corridoio.

Lily si asciugò le lacrime con il dorso della mano, sospirando brevemente. Alla fine si alzò dal letto, cercando di riacquistare un minimo di autocontrollo.

- E va bene.

 

***

 

- Non posso più fingere. Tu hai scelto la tua strada, io la mia.

- No…senti, io non volevo…

- …chiamarmi schifosa Mezzosangue? Ma chiami così tutti quelli come me, Severus. Perché io dovrei essere diversa?

Piton stava per ribattere, ma con uno sguardo sprezzante lei si voltò e varcò il buco del ritratto…

No, non poteva finire così!

Severus allungò un braccio, cacciandolo dentro il foro appena in tempo prima che Lily scomparisse. La riportò indietro, nel corridoio; la ragazza sbuffò, divincolandosi dalla presa.

- Pensavo che avessimo finito, io e te!- gli disse, guardandolo in cagnesco.

- Lily, lascia che ti spieghi…- disse Severus.

- Non c’è niente da spiegare, Sev! Ti sei già spiegato perfettamente oggi pomeriggio!- Lily sentì che le lacrime le stavano di nuovo salendo agli occhi, e si maledisse per la sua totale mancanza di autocontrollo. Fece per rientrare nel foro del quadro, ma Severus continuò a tenerla ben stretta.

- No, Lily. Hai ragione, è vero, sono stato un idiota a dirti quelle cose!- ammise Severus.- E mi dispiace, credimi, non sai quanto ci stia male…Ma non le pensavo davvero , te lo giuro…

- Ah, no?- singhiozzò la ragazza.- E allora perché le hai dette, eh? Perché volevi farti bello di fronte ai tuoi nuovi amici?

- No, io…senti, ero arrabbiato e…non lo so perché l’ho detto, sono stato un imbecille, ma…non era vero niente…perché…perché tu non sei come gli altri…tu sei diversa…

­- Diversa?- Lily, nonostante le lacrime che le rigavano il viso spruzzato di lentiggini, si aprì in una breve e beffarda risata.- Diversa? E in che modo sarei diversa?

- Tu…- incominciò Severus, ma si bloccò.

Tu sei diversa. Sei diversa da tutte le altre. Perché io ti amo.

Era davvero il caso di dirglielo? No, no, già aveva combinato un casino, dirle anche questo avrebbe aggravato la situazione. Perché lei avrebbe dovuto ricambiare? Era già tanto che gli fosse amica – se lo era ancora –, ma era impossibile che ricambiasse il suo sentimento.

Lei era perfetta. Lily era bella, intelligente, spiritosa, brillante, dolce…e lui? Cos’era lui? Soltanto un ragazzino povero e secchione, escluso e deriso da tutti; era uno sfigato, ecco cos’era.

Lui era Mocciosus.

Lily lo guardò, rabbiosa, mentre le lacrime riprendevano a scorrere.

- Lo vedi?!- gridò.- Lo vedi? Non sei neanche in grado di dare un senso a quello che hai appena detto! Per te io non conto niente…

- Non è vero, Lily, io…

- Ti odio, Severus!

Quelle parole furono come una pugnalata dritta al cuore.

- Lily…ti prego…non te ne andare…

- Lasciami, Severus. Ho un appuntamento con James Potter, e sono già in ritardo…

- James Potter?!- sbottò Severus, incredulo.- Tu esci con James Potter?

- E allora?- ribatté lei, con sfida.- Non sono più affari tuoi, di chi frequento, Severus. E ora, lasciami andare!

- Non puoi stare con lui…Lily, ti prego, ti farà soffrire…

- Non può farmi soffrire più di quanto non l’abbia già fatto tu…

- No, ti prego…

- Ti odio, Severus - ripeté la ragazza, stavolta con gli occhi asciutti, guardandolo con rabbia e astio.- Ti odio, e non voglio vederti mai più.

Lily si voltò e varcò il foro del ritratto.

Severus rimase lì immobile per un’eternità, sentendo il cuore che si frantumava, lentamente.

Alla fine, sentendosi sanguinare dentro, si diresse stancamente verso la Sala Comune di Serpeverde.

Vi trovò Avery e Mulciber, l’uno spaparanzato sul sofà, l’altro in piedi appoggiato al camino.

- Ehi, che brutta faccia, Severus…cioè, peggio del solito…- ghignò Avery.

- Lasciami in pace, non è serata - Severus lo guardò di sottecchi, con rabbia, avviandosi con passo svelto in direzione del dormitorio. Aveva poca voglia di perdere tempo con quei due, l’unica cosa che desiderava era affondare la faccia nel cuscino e piangere in silenzio tutte le sue lacrime.

Mulciber glielo impedì, frapponendosi fra lui e la porta.

- Ma che hai?- chiese, bloccandolo.- In genere non sei così restio, quando si tratta di fare due chiacchiere con noi

- Che c’è, ancora quegli idioti dei Malandrini?- incalzò Avery, alzandosi dal sofà e andandogli incontro.

- No - rispose secco Severus, rifiutandosi di guardarli.

- Sì, e come no!- sghignazzò Avery.- Ti brucia, vero? Non preoccuparti, quando ci uniremo ai Mangiamorte potrai fargliela pagare…

- Non mi unirò ai Mangiamorte - dichiarò fermamente Severus, guardandoli dritto negli occhi.- Non ne voglio più sapere niente, né di voi né di Voldemort.

- Che cosa?!- esclamò Mulciber, improvvisamente furioso, andandogli incontro fissandolo con aria minacciosa.- Eravamo d’accordo…E ora tu ti vorresti tirare indietro? Ci vorresti mollare?- lo spintonò malamente.

Severus barcollò, indietreggiando lievemente, ma sostenne il loro sguardo.

- Esatto. Non voglio più avere niente a che fare con voi.

Non sapeva cosa gli fosse preso, sapeva solo che improvvisamente si era reso conto che quella non era la sua strada, non voleva diventare un Mangiamorte, non voleva trascorrere il resto della sua vita così, a disprezzare gli altri come quei due imbecilli.

Gli sembrava una vita vuota.

Senza Lily, tutta la sua vita sarebbe stata vuota.

- Sei impazzito?!- ringhiò Avery.- Cosa ti è saltato in testa? Sei uno sfigato, Piton, e lo sarai per sempre. Cosa sei tu, senza di noi? Niente. Noi siamo i tuoi unici amici…

- Voi non siete miei amici - disse Severus.- Ma hai ragione, Avery. Io non sono niente. Non sono niente senza…

…senza Lily.

Severus non terminò la frase, ma si voltò, uscendo di corsa dalla Sala Comune.

Mulciber fece per andargli dietro, ma Avery lo bloccò.

- E lascialo andare! Non ne vale la pena…

Ora lo sapeva. Era Lily, la sua Lily, ciò che contava veramente per lui, l’unica persona che avrebbe potuto dare un senso alla sua vita. Ma lei lo odiava, ricordò improvvisamente. Lo odiava, perché lui era stato così stupido da dirle quelle parole terribili.

Due parole…solo due parole, per rovinare per sempre il suo rapporto con lei…

Solo due parole…ma se ne fossero bastate altre due, per risolvere tutto? Quelle due parole che aveva nel cuore da sempre, fin dal primo momento in cui l’aveva vista…

Severus attraversò di corsa il corridoio, infischiandosene di ciò che il Prefetto Lucius Malfoy gli stava urlando. Si ritrovò di fronte al quadro della Signora Grassa, e iniziò a chiamare a gran voce Mary McDonald.

La ragazza si presentò sulla soglia, sbadigliando assonnata.

- Sei ancora qui?

- Mary, per favore, è molto importante, devo parlare con Lily…- ansimò Severus, cercando di riprendere fiato dopo quella corsa forsennata.

- Non c’è - sbadigliò Mary. - Aveva un appuntamento con James Potter.

Severus sospirò, fissando il pavimento. Forse era troppo tardi, si disse. Forse era tardi…ma doveva tentare lo stesso. Cos’aveva da perdere, in fondo? Se Lily lo odiava davvero, allora dirle quello che provava per lei non avrebbe cambiato nulla…Ma se invece non era così…

Se non gliel’avesse detto, allora se ne sarebbe pentito per sempre.

- Mary - disse, calmo.- Mary, dimmi dove sono andati.

 

***

 

Lily Evans camminava lentamente sull’erba del cortile di Hogwarts, tenendo gli occhi bassi. Accanto a lei, c’era James Potter. Lily non sapeva nemmeno perché avesse accettato il suo invito a uscire con lui; ma solo ora si rendeva conto del grande sbaglio che aveva fatto.

Aveva sempre pensato che i Malandrini, in fondo, non fossero così male. Conosceva molto bene Remus Lupin, ed era un ragazzo adorabile. Peter, nonostante la sua timidezza e il suo poco coraggio, era comunque simpatico; perfino Sirius Black, che all’apparenza poteva sembrare il più idiota del gruppo, preso singolarmente si rivelava niente male.

Aveva pensato che fosse così anche per James Potter; ma si era sbagliata.

Quella sera non aveva indossato la divisa, ma un abito Babbano, bianco appena al di sopra del ginocchio, e la prima cosa che aveva fatto Potter era stato sbirciarle le gambe. Inoltre, dopo neanche mezz’ora che quel supplizio che lui chiamava appuntamento era iniziato, Lily aveva scoperto che non aveva nemmeno la capacità di ragionare o di ascoltare.

Continuava a blaterare sulla sua bravura a Quidditch, su quanto fosse bello, simpatico, intelligente, senza nemmeno curarsi di stare a sentire quello che lei aveva da dire, le poche volte che riusciva a spiccicare parola.

Lily si sentiva parecchi a disagio; era abituata con Severus, alle passeggiate insieme a lui e alle chiacchierate che facevano loro due. Severus era in grado di ascoltare, si preoccupava sempre di lei e della sua serenità…o almeno, Lily aveva sempre pensato che fosse così fino a poche ore prima.

Schifosa Mezzosangue.

Il pensiero che il suo Severus avesse potuto dire una cosa simile le fece salire le lacrime agli occhi. Lo odio, si disse; ma quando James fece un commento poco simpatico su di lui, deridendolo senza alcuna pietà, Lily si sentì salire il sangue alla testa e provò l’impulso di schiaffeggiarlo.

Si erano fermati; James aveva stranamente smesso di parlare, e ora la stava guardando con una luce strana negli occhi.

- Che succede, James?- fece Lily, un po’ inquietata da quel comportamento.

James non rispose, ma l’afferrò per un braccio e tentò di baciarla; lei lo respinse con una smorfia.

- Ma che stai facendo?!- sbottò, innervosita.

- Non lo vedi?- e tentò nuovamente di darle un bacio, ma anche stavolta il ragazzo si ritrovò di fronte ad un rifiuto.

- No, James - disse fermamente Lily.

- Perché no?- Potter era contrariato, e visibilmente innervosito.

- Perché non mi va.

- Non ti va?!- era incredulo.

- E’ il nostro primo appuntamento, James. Non voglio affrettare le cose.

- Non fare la stupida!- James aumentò la stretta al braccio della ragazza, strappandole una smorfia di dolore.- Tanto lo so che lo vuoi. Sei come tutte le altre, è inutile che fai la preziosa. So che non aspetti altro…

- No, James, no…- Lily tentò di divincolarsi, ma lui la teneva ben stretta, avvicinandosi sempre di più.- No…

- Lasciala stare, Potter!

James si voltò di scatto, e così fece anche Lily; la ragazza si ritrovò a scoppiare di felicità non appena vide avvicinarsi a loro Severus Piton.

- Lasciala stare - ripeté il ragazzo, fissando James con fare minaccioso.

Non appena lo vide, Potter scoppiò a ridere.

- Mocciosus!- esclamò.- Che ci fai qui? Non ti è bastata la lezione di oggi pomeriggio?

- Toglile le mani di dosso, Potter!- disse Severus, sfoderando la bacchetta.

- Spiacente, Mocciosus, ma la Evans è con me…e ci stavamo giusto divertendo, prima che tu e la tua chioma unta veniste a disturbarci.

- Davvero?- fece Severus, ironico, scoccando una breve occhiata a Lily.- A me non sembra che lei si stia divertendo…

- Questi non sono affari tuoi, Mocciosus!- James strinse ancora di più il braccio della ragazza.

- Severus…aiutami…- implorò Lily.

Severus puntò la bacchetta contro Potter, il quale però non si lasciò impressionare.

- Che avresti intenzione di fare, eh?- lo beffeggiò.

- Lasciala andare. Subito!- ringhiò Severus.

- Basta, mi sono stancato di te!- James lasciò andare il braccio di Lily con rabbia, dirigendosi verso Severus, furioso.- Togliti di mezzo, Mocciosus!

Alzò il pugno per colpirlo.

- Stupeficium!- urlò Piton.

Lo Schiantesimo colpì Potter in pieno petto, scaraventandolo contro un albero poco distante. James scivolò a terra gemendo, stordito.

Severus prese Lily per mano.

- Vieni, andiamo via - disse in fretta, conducendola con sé. Lily si lasciò guidare, voltandosi solo un attimo ad osservare James Potter che si rialzava, barcollando stordito.

 

***

 

Lily e Severus non parlarono per tutto il tragitto che li condusse di fronte al quadro della Signora Grassa, dove si fermarono.

La ragazza si appoggiò con la schiena al muro, riprendendo fiato passandosi una mano fra i capelli rossi. Severus rimase in piedi al suo fianco, osservandola in silenzio.

- Grazie…- mormorò infine Lily, senza guardarlo.

- Di niente - rispose lui, imbarazzato.

- Avevi ragione. James Potter è sbagliato, per me.

Severus non rispose; sapeva che si stava avvicinando il momento, e aveva una paura terribile. Lily si rimise in piedi.

- Beh, grazie, comunque…- disse, facendo per entrare nel quadro.

Severus la fermò, posandole dolcemente una mano sulla spalla.

- Aspetta, Lily…- mormorò.

La ragazza si fermò di fronte a lui, senza guardarlo. Severus sapeva che era ancora arrabbiata con lui, nonostante tutto, e aveva ragione.

- Lily, devo parlarti - disse, un po’ titubante.- Ti prego, è davvero molto importante…

La ragazza infine lo guardò, senza sorridere.

- Ti ascolto.

Severus prese un bel respiro, e si buttò.

- Lily, io…volevo dirti che sono stato un imbecille…- esordì.

- Già, è vero - borbottò lei.

- Ma…- proseguì Severus.- Io…io volevo dirti che mi dispiace…e che non accadrà mai più. Ho mollato Avery e Mulciber…

- Sul serio?- fece Lily. Severus annuì.

- Sì. Ho capito che quello che stavamo facendo era sbagliato, e che l’unica persona a cui tengo veramente sei tu. Io non pensavo veramente quelle cose, Lily…ti prego, credimi…

La ragazza abbozzò un sorriso.

- Ti credo.

Anche lui sorrise brevemente, ma ormai era risoluto ad andare fino in fondo.

- Ma…c’è un’altra cosa che non ti ho detto, Lily…

La ragazza lo guardò, sorpresa, mentre lui si avvicinava timidamente a lei.

- E’ una cosa che avrei voluto dirti molto prima, fin dal primo istante in cui ci siamo incontrati…Ma se per te non è lo stesso, allora non dovrai fare altro che dirmelo, e io mi farò da parte…resterò per sempre il tuo migliore amico, se vorrai…

- Che cosa, Severus?

Il ragazzo si morse le labbra, prima di trovare il coraggio.

- Lily, io…ti amo - sussurrò.

La ragazza non rispose, continuando a guardarlo negli occhi. Severus si sentì morire.

- Scusami - mormorò, desiderando che il pavimento lo inghiottisse.- Scusami, io…io non…non mi aspetto che tu ricambi…d’altronde, perché dovresti voler stare con me?- disse, amaramente.- Tu sei stupenda, mentre io…scusami, non avrei dovuto…

- Non ti ho ancora risposto, Severus - disse Lily.

Il ragazzo boccheggiò, mentre lei gli si avvicinava, cingendogli le spalle e sorridendogli con dolcezza.

- Prima, quando abbiamo litigato, sentivo il cuore a pezzi - sussurrò Lily. - Sentivo il cuore a pezzi, perché credevo di aver perso il mio migliore amico…ma mi sbagliavo. Stavo male, perché sapevo che stavo perdendo il mio amore.

Severus le sorrise, felice come non si era mai sentito in vita sua, cominciando ad accarezzarle lievemente le guance e i capelli.

- Ho detto che ti odiavo, Severus, ma non è vero…perché anch’io ti amo.

Severus non rispose, ma le si avvicinò, lentamente, posandole un lieve e timido bacio sulle labbra; Lily non si ritrasse, ma ricambiò il bacio con entusiasmo.

Erano bastate solo due parole per cambiare il corso delle loro vite, per lasciare che l’amore li avvolgesse.

Rimasero lì per diversi minuti, continuando a baciarsi, finalmente consapevoli che il loro posto era insieme, l’uno accanto all’altra, per sempre.

 

FINE

 

Angolo Autrice: Ciao a tutti! Questa è la mia prima Lily/Sev, e spero tanto che vi sia piaciuta…Fatemi sapere che ne pensate, mi raccomando J!

Dunque, so che se Lily e Severus si fossero messi insieme Harry non sarebbe mai nato, ma ho sempre amato questa coppia e mi sarebbe piaciuto che le cose fossero andare diversamente, per loro…Mi dispiace per tutte le fan del pairing James/Lily e di James Potter in generale, ma dopo aver letto del peggior ricordo di Piton nel quinto libro non sono più riuscita a farmelo piacere, e ho sempre fatto spudoratamente il tifo per Severus J.

Spero comunque che questa shot vi sia piaciuta, e ringrazio molto PiccolaStellaSenzaMeta per essere riuscita a vincere la mia paurosa ignoranza in fatto di tecnologia in generale e avermi spiegato come si fanno ad inserire le immagini nelle ff. Questa che ho inserito l’ho scovata su Internet e mi è piaciuta molto!

Me lo lasciate un commentino ino ino, please? J

Grazie a tutti per aver letto.

Ciao!

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Beauty