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Autore: silvia_arena    30/04/2012    5 recensioni
Loki cade sulla Terra ed entra nei sogni di una giovane donna chiamata Isobel. Che cosa vuole da lei?
Eventuale Loki/OOC, Captain America/OOC.
Warning: NO SPOILER; TRADUZIONE.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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HAUNTED BY A GOD


NdA: Vorrei tanto prendermi i meriti per questa storia, ma non posso. È una traduzione che ho fatto dall'inglese, ecco quella originale: http://www.fanfiction.net/s/7769397/1/Haunted_By_a_God

 

Izzie! –

L'urlo di Lydia mi svegliò da un sonno fin troppo piacevole. Le lanciai il cuscino. A volte, poteva essere la compagna di stanza peggiore del mondo.

Cosa c'è? – Sembravo un dinosauro: dormire non fa bene alla mia voce.

 

C'è tua mamma al telefono. – Oh buon Dio, no! Presi il mio cellulare e aspettai che iniziasse ad urlare.

Ciao, Isobel. – Ci siamo.

Ciao mamma, cosa ti punge oggi? –

Riuscivo praticamente a vederla alzare gli occhi al cielo.

Nulla mi sta pungendo; infatti, tuo padre ed io vorremmo che tu e la tua amica... qual è il suo nome? Lana, Laura? Verreste qui per le vacanze. – Mi stampai la mano in faccia.

 

Il suo nome è Lydia, e non la porterei in quel manicomio nemmeno se mi pregassi! Arrivederci! – Spinsi il tasto di spegnimento e sospirai.

Ti ha chiesto di tornare a casa? – Lydia non riusciva a nascondere l'irritazione. – Mi dispiace, Iz, ma tua madre è un'assoluta idiota. –

Le sorrisi. – Ma davvero? –

 

Hai fatto il saggio di Scienze Sociali per domani? Il signor Hulton ci sparerà se non l'abbiamo finito. –

Dovetti soffocare una risata mentre parlava. – L'ho finito ieri pomeriggio. – Lei mi sorrise. – Molto bene! –

Tirò fuori due bottiglie di coca-cola, cioccolato, e una ciotola di patatine. – Tempo di Reichenbach (*1) – sussurrò.

 

Circa un'ora e mezza dopo, il cioccolato era finito, la ciotola era vuota, come le bottiglie, e stavamo entrambe singhiozzando.

P-p-perché? – Lydia era un completo disastro. – Perché si è u-u-ucciso? – Seppellii la mia faccia nel cuscino e tirai col naso in silenzio.

Fa male – sussurrò Lydia. – Fa davvero male. –

 

Cercando di non parlare troppo, ripulimmo il disordine che abbiamo fatto sul divano.

Può bastare, vado a dormire. (*2) – Lydia sorrise e andò in camera sua.

Io rimasi in salotto, pensando. Avevo appena spento il computer quando un forte rumore provenne dalla cucina. Probabilmente qualcosa era caduta giù dal tavolo.

Calmati, Iz – mi rimproverai, poi andai in bagno a prepararmi per la notte.

 

Caddi sul letto, sospirando rumorosamente. Lydia si voltò e mi sibilò – Sto cercando di dormire un po' qui! – Sospirai e le tirai il mio orsacchiotto. – Dormi con i brutti sogni di Reichenbach. –

Se gli sguardi potessero uccidere, sarei nella tomba, dallo sguardo nella sua faccia.

 

Buonanotte, Iz. – La risata nella sua voce era facile da percepire.

'Notte, Lydia. – Un forte russare dall'altro letto rivelò che Lydia aveva già sbarcato nella terra dei sogni. Presto, le mie palpebre diventarono troppo pesanti, e cedetti all'inevitabile. Dio sapeva che ne avrei avuto bisogno per l'indomani.

 

Sembrava fossero passati pochi minuti da quando mi ero addormentata, ma i miei occhi si spalancarono quando una luce troppo luminosa splendé attraverso la finestra. – Lydia? – Nessuna risposta venne dall'altro letto. Mi avvicinai ad esso, ma lei non c'era. Perché avrebbe dovuto lasciare il suo letto nel cuore della notte?

 

LYDIA! – Nessuna risposta arrivò. Andai in salotto e riparai i miei occhi quando la luce divenne troppo accecante. Un'ombra sulla sedia attirò la mia attenzione, una molto alta. Aveva i capelli neri che gli arrivavano alle spalle, un bel viso, e gli occhi più sorprendenti che io abbia mai visto. Erano di una tonalità di verde ultraterrena, e mi spaventarono fino alla morte.

 

La tua amica è salva. – La sua voce sembrò un tuono rivestito in una coperta di fiducia e... speranza?

Siamo solo noi, qui, ora. – Ebbi un brivido appena si alzò; era almeno qualche testa più alto di me.

Ti prometto questo, Isobel: tu sarai mia, e solo mia. Hai capito? –

Venne in vista, ed io ero colpita dalla sua bellezza. – S-sì... – sussurrai, e mi irrigidii quando premette leggermente le sue labbra contro le mie.

 

NdA: Ce l'ho fatta! Allora, vi piace? Io me ne sono innamorata appena l'ho letta – a causa di Loki e quello che segue –.

Ho messo i generi che aveva messo l'autrice, cioè Romantico e Suspense, anche se secondo me non c'è tanta suspense... va be', io mi attengo all'originale.

Tra gli avvertimenti ho messo OOC, ma è riferito solo a Loki, perché Steve è perfetto – lo vedrete fra qualche capitolo –.

Anche l'introduzione è la stessa che ha scritto l'autrice. Il titolo ho preferito lasciarlo in inglese.

Qui sotto vi riporto due note per farvi capire meglio la mia traduzione.

 

*1: Internet non mi dà informazioni su ciò. Suppongo che “Reichenbach” sia un film parecchio sconosciuto.

 

*2: In questo dialogo, l'autrice ha usato l'espressione “I'm calling it a night”, la quale significa approssimativamente “Per questa notte ho finito, vado a dormire.”

   
 
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