Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Loulou_24    02/05/2012    1 recensioni
Una semplice ragazza di milano di nome Amanda svolge una vita normale fino a quando un ragazzo non fionda nella sua vita. I due si consoceranno meglio attraverso il famoso social network facebook ma lei non sa di conoscere già molto bene quel ragazzo forse si può definie il suo idolo..
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi sentii sprofondare.

Per un attimo rimasi lì,impalata a fissare la scena da lontano,come se ci fossero solo loro in quella sala affollata mentre tutto il resto della festa andava avanti incurante di me,incurante della tempesta che si stava scatenando dentro il mio corpo.

 Non riuscivo a non guardarli.

Erano lì con quell’aria complice scambiandosi dei sorrisini divertiti tra un passo di danza e un’altro.
Mi girai di scatto  tenendo la mia borsetta stretta tra le mani e cominciai a correre scossa dai singhiozzi  mentre le lacrime mi rigavano il volto.

Sapevo che non avrei dovuto innamorarmi di lui sapevo che sarebbe finita così ,come avrebbe potuto non finire in quel modo: Rebecca è stupenda e lui lo è ancora di più,formano proprio una bella coppia non dovrei neanche essere stupita di vederli insieme.
Continuai a correre inciampando in ogni passo e  odiandomi per aver messo quei tacchi così alti. Mi ritrovai davanti ad una rampa di scale,le salii di corsa con la vista annebbiata e mi ritrovai nel terrazzo di Silvia.
Era molto grande con dei tavoli e cuscini sparsi ovunque su quelle piastrelle chiare,mi andai a rifugiare in un angolo del balcone abbandonandomi al pianto sui cuscini tenendo gli occhi verso l’alto per rinfrescarmi il viso. Presi l’ iPod dalla borsa e lo accesi  tenendolo a basso volume. C’era un venticello leggero che mi accarezzava le guancie mentre le lacrime continuavano a scorrere una dietro l’altra, le lasciai scendere  finché  finalmente non mi calmai;mi passai una mano sul volto per asciugarmi,allontanai le dita nere a causa del trucco che mi era colato e rimasi seduta su quel terrazzo per molto tempo mentre al piano di sotto lui ballava con lei.
Improvvisamente sentii dei passi leggeri sugli scalini e qualcuno apparve dietro di me,non mi girai neanche.
-Ciao,vuoi un po’ di compagnia?
La voce di Alex mi rimbombò nelle orecchie . Feci l’errore di girarmi verso di lui scordandomi del mio pessimo aspetto e  mostrandogli ciò che rimaneva del trucco depositato ormai ovunque tranne che sugli occhi.
-Hei Piccola,che succede?
Il suo sguardo sinceramente preoccupato mi riempì,per un momento,di gioia.
Si inginocchiò accanto a me posandomi una mano sulle spalle e posando l’altra sul mio ginocchio nudo con un tocco leggero. Ora che era così vicino a me lo fissai dritto negli occhi ed erano così profondi che avrei potuto nuotarci dentro ed così luminosi anche nel pieno della notte,lui mi fissò a sua volta con così tanta intensità che mi sentii trafiggere dal suo sguardo fin nell’anima, il sangue fluì velocemente nelle mie guancie facendole arrossire violentemente;abbassi lo sguardo sulla sua  mano fresca che toccava la mia gamba,il colore della sua pelle era bellissimo,un colorito argenteo donato dalla luce della luna e delle stelle che si riflettevano su di lui illuminandolo in ogni suo dettaglio.
-Oh..ehm niente di importante solo..solo..
 Dissi abbozzando un sorriso. Lasciai la frase in sospeso non sapendo come continuare o cosa aggiungere per non sembrare una perfetta idiota.
-Farò finta di credere al “niente di  importante” ma se ti venisse voglia di sfogarti io sono qui.
La sua gentilezza e comprensione mi colpì e le mie labbra si incresparono in un piccolo sorriso,che mascherai portandomi la mano nei capelli per sistemarli con un gesto naturale. Il mio sguardo era ancora fisso sulla sua mano,all’improvviso la sollevò postandola sulla mia  guancia per pulire le tracce di mascara.
- Credo che stasera avrei fatto meglio a mettere un mascara waterproof!
Dissi per sdrammatizzare con una battuta  che, ora, mi sembrava la più stupida del mondo. Mi sembrò di scorgere un piccolo sorriso ma con quella sciarpa che portava mi fu impossibile esserne sicura. In quel momento notò che avevo le cuffiette,me ne sfilò una e se la portò all’orecchio,stavo ascoltando  Moments una canzone cantata dai One Direction mi sembrò di cogliere un’espressione sorpresa sul suo volto poi all’improvviso si alzò come se avesse avuto un’idea.
-Vieni,ti va di fare una passeggiata? E’ una bella serata è un peccato rovinarla!
Alex si mise davanti a me tendendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
 Annuii stringendo la sua mano delicatamente,tenendomi sempre per mano mi accompagnò fino alle scale  dove lasciò la mia mano e camminò davanti a me. Uscii insieme a lui guadagnandomi un’occhiata ostile da Rebecca.
Ci ritrovammo in una grande strada del centro, ormai  quasi vuota,il silenzio era molto pesante mi concentrai intensamente per trovare una frase più o meno intelligente da dire o un argomento di conversazione. Fu lui a rompere il silenzio
-Adoro le serate così:il cielo è libero dalle nuvole e si riescono a vedere chiaramente le stelle e la luna,poi c’è quel vento leggero che ti sfiora il viso..
Ero affascinata dalle sue parole e pendevo dalle sue labbra. Mi aveva tolto le parole di bocca.
-Si hai ragione,è stupendo e poi rende tutto così romantico!
Mi morsi un labbro per quella affermazione così stupida,cosa mi era saltato in mente?Lui è impegnato,con quella specie di barbie. Ora penserà che ci voglio provare con lui,cosa non del tutto falsa.
 
Dopo una lunga passeggiata per tutte le strade della città i miei piedi erano terribilmente doloranti,mi lasciai sfuggire un piccolo lamento, odiandomi ancora per aver messo quelle scarpe. Lui si girò verso di me con un dolcissimo sguardo preoccupato
-Ahahah,niente di grave,questi tacchi mi stanno distruggendo i piedi.
Lo rassicurai sorridendo. Il suo sguardo corse lungo tutte le mie gambe fino ad arrivare alle mie scarpe, mi sentii sotto esame, le mie gambe erano tutt’altro che perfette.
-Oddio scusami mi ero scordato che avessi quei trampoli al posto delle scarpe,vuoi le mie ? Io posso camminare in calzini non c’è problema,sul serio,tieni!
Si chinò per sfilarsi le sue Tom’s. Il suo gesto mi intenerì , ma prima che potesse levarsele lo fermai.
-No,no no no!Non ci penso proprio a farti girare scalzo per il centro. Ti scandalizzi tanto se me le tolgo io le scarpe?
 Scoppiò in una risata appena pronunciai l’ultima parola. Dio la sua risata era la più bella che avessi mai sentito. Mi rendeva felice!
-No certo che non mi scandalizzo,solo mi dispiace,sicura di non volere le mie scarpe?
-Non le voglio!
Risposi decisa.
-Quindi ti piacciono i One Direction…
Esordì  improvvisamente indicando l’ipod che avevo ancora tra le mani.
 
  
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Loulou_24